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    Masters 1000 Monte Carlo: Teste di serie Md e Qualificazioni. Jannik Sinner testa di serie n.7 (al momento). Musetti e Berrettini ad un passo dall’ottenerla. Domani il sorteggio del tabellone principale

    Scritto da LucaCome sempre, ci vuole fortuna nei sorteggi. Negli ottavi Jannik trovererà uno tra Khachanov, Hurkacz, Norrie e Tiafoe: prendo Tiafoe tutta la vita. Nei QF uno tra Djokovic, Tsitsipas, Medvedev, Ruud: prendo Ruud tutta la vita. Jannik deve difendere i 180 punti (QF) dello scorso anno.
    Scritto da LuchadorSono il solo a sperare che Jannik e Medvedev finiscano nello stesso spot?

    Kachanov e il più rognoso,Norrie e il più adatto ma non ha il vincente nelle corde,gli altri due sono inferiori sulla terra….x quanto riguarda Medvedev in teoria dovrebbe rendere la metà il suo gioco sulla terra,visto che risponde in tribuna,ma Jannik ancora non ha maturato quel gioco di venire avanti spesso che e quello che ci vuole sulla terra,faccio un esempio alla TSItsipas servizio e volée quando gioca su questi campi…quindi non la vedo scontata la vittoria di Sinner anche sulla terra…poi secondo me ancora avrebbe quel senso di rivalsa che gli potrebbe costare concentrazione per l ossessione di non aver ancora vinto un po’ come era accaduto con il greco all inizio dell’ anno LEGGI TUTTO

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    Sinner e Alcaraz protagonisti del “Tennis Showdown” a Plaza de Toros di Città del Messico il prossimo novembre?

    Jannik e Carlos a Miami

    La rivalità tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz sta infiammando il mondo del tennis con un entusiasmo pari alle prime sfide tra Federer e Nadal. I due giovani talenti hanno finora disputato sei incontri (tre vittorie a testa), producendo uno spettacolo di altissimo livello grazie al totale contrasto di stile e la netta differenza di personalità, ma con un grandissimo rispetto reciproco e grande stima. Si sono affrontati per la prima volta a Parigi Bercy nel 2021, poi lo scorso anno a Wimbledon e a US Open, giocando a New York il match più bello della stagione, quindi sulla terra battuta di Umag e infine due volte tra Indian Wells e Miami nel 2023. Ogni match è stato un concentrato di  grande tennis, adrenalina e divertimento.
    Una rivalità che appassiona e divide il mondo del tennis, tanto da diventare già iconica e ovviamente molto appetibile per sponsor e tv. Per questo abbiamo ricevuto dal Messico un’indiscrezione interessante: gli organizzatori dell’esibizione “Tennis Showdown”, che si disputa a Città del Messico nella splendida cornice della Plaza de Toros, avrebbero scelto Carlos e Jannik come prossimi protagonisti dell’edizione 2023 dell’evento, in programma nel mese di novembre (data precisa ancora da stabilire, ma certamente dopo le ATP Finals e la finale di Davis, quindi dopo il 26/11).
    Il tennis sbarcò nella bellissima e gigantesca arena della capitale messicana con l’esibizione tra Roger Federer e Alexander Zverev il 24 novembre 2019, con l’allora pubblico record di 42.517 spettatori, poi superato l’anno seguente dal Federer-Nadal di Città del Capo. Un successo che ha lanciato l’iniziativa “Tennis Showdown”, vista l’eccellente risposta del pubblico, sponsor e tv. Lo scorso novembre al “Tennis Showdown” di Mexico City i protagonisti furono Nick Kyrgios e Cameron Norrie, un match divertente che vide oltre 40mila spettatori nella Plaza de Toros.
    Ancora non è arrivato l’annuncio ufficiale dell’evento, ma anche il magazine messicano “Esto” riporta la stessa indiscrezione nell’edizione online di ieri sera. Non resta che aspettare l’ufficialità, con la messa in vendita dei (carissimi) biglietti. Certamente la data dell’esibizione, alla fine di una stagione logorante, non è delle migliori, ma ormai la maggior parte dei tennisti di vertice non svolge più una off-season totalmente senza match dedita a riposo e lavoro atletico. Il richiamo delle ricche esibizioni in America Latina, Giappone e paesi arabi è assai forte e lo spettacolo assicurato.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Classifica ATP Italiani: Jannik Sinner al n.9 del mondo

    Dopo questa prima parte di stagione mi piace valutare cosa hanno fatto i tennisti italiani da inizio anno ad adesso dando i voti del “primo trimestre”.SINNER: 8,5. Chiunque avrebbe firmato prima per questi risultati. 1 torneo vinto, 2 finali, 1 semifinale e un’uscita al 4° turno e 5 set contro il finalista dell’AO. Aggiungiamo le vittorie contro i top 5/10 che sembravano tabù (tsi, fritz, rublev, alcaraz) e non possiamo che applaudire il percorso del nostro portabandiera. Certo è mancato il colpo grosso ma perdere due volte in finale contro questo Medvedev non è un onta.MUSETTI 4. Lorenzo si è fermato a Bercy. Dopo quella socnfitta con ND solo schiaffoni. Nemmeno l’amata terra rossa del sud-america l’ha rivitalizzato. Il ritorno in Europa deve riportarlo ai suoi livelli, anche perchè quest’anno ai tornei più importanti arriva come TDS.Oggi come oggi nella race è 143!!!!
    BERRETTINI 5. Matteo si è invece fermato al Covid. Ci ha illuso alla United Cup ma poi è ritornato il fantasma del dopo-covid. Nei prossimi mesi non ha nulla da difendere ma deve assolutamente ritrovare le sue certezze prima dell’amata erba.
    SONEGO 6,5. Il torneo di Miami ne ha rivitalizzato la classifica e l’autostima. Al momento la classifica è ancora un po’ deficitaria rispetto al suo valore ma qualche buon risultato potrebbe riportarlo ancora più avanti.
    CECCHINATO 6. Rimanere nei 100 è il suo obiettivo.
    FOGNINI 5. Visti i risultati sarebbe un bel 4, ma considerata l’età ci vuole un po’ di clemenza. Gli auguro di andare a Roma e chiudere con una bella passerella la sua grandissima storia tennistica.
    GLI ALTRI ITLAIANI 5,5. Certo abbiamo vinto diversi challenger ma se i giovani non si sbrigano a fare il saldo di qualità (entrare nella top100) il rischio di perderli in un’anomima carriera cresce sempre di più. LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Miami: Sinner lotta, ma s’inchina alla solidità e “ragnatela” di Medvedev

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    Jannik Sinner lotta, spinge, resiste e ci prova con tutte le (poche) energie rimaste dopo l’incredibile semifinale vinta contro Alcaraz, ma non riesce a coronare con il titolo la sua splendida corsa al Miami Open 2023. L’azzurro nella finale del Masters 1000 di Miami è sconfitto dal formidabile Daniil Medvedev di queste ultime settimane col punteggio di 7-5 6-3, in un match molto duro sul piano fisico, sia per i tanti scambi imposti dal russo, bravo a tenere l’incontro nei canoni a lui più congeniali, che per il caldo opprimente nel “catino” dell’Hard Rock Stadium, sotto il sole cocente della Florida.
    Si sapeva già dalla viglia che sarebbe stato un match molto complicato, visto che l’altoatesino aveva sempre perso contro il russo, anche quest’anno nella finale di Rotterdam. Il campo ha pienamente confermato come il tennis di Daniil sia quasi perfetto per disinnescare le migliori qualità di Jannik: risponde molto bene, riesce a bloccare l’azzurro in scambi a medio-basso ritmo, con angoli aperti che portano “Jan” fuori posizione e non gli consentono di far partire le sue bordate. Sinner soffre la palla del moscovita, la sua grande difesa e quindi le improvvise accelerazioni, con quel rovescio quasi infallibile e tanto profondo, e quei servizi che diventano imprendibili. Jannik era consapevole che il suo pressing ad alta velocità – il suo marchio di fabbrica – non è abbastanza per sfondare il rivale, in grandissima condizione atletica e fiducia, quindi ha provato a cambiare qualcosa, è stato lucido e attento, ma non è bastato. Ha cercato la massima velocità dritto per dritto per non dare angolo al rivale e rischiando quindi la botta a tutta col diritto; ha rischiato tanto, portando la sua velocità al massimo per sfondare l’avversario, alternando discese a rete e qualche palla corta (oggi non ben eseguite a dire il vero) per variare più possibile, ma per “montare sopra” ad un Medvedev così in forma e sicuro serviva un’energia che oggi l’azzurro non aveva.
    Proprio l’energia è stata la chiave dell’incontro, lo è visto fin dall’inizio che le sue gambe non giravano come l’altra notte vs. Alcaraz. Si sperava che strada facendo si potesse sciogliere, ma in realtà non è quasi mai riuscito a trovare il ritmo totale e la spinta a tutta che aveva programmato, e nemmeno sprintare rapido in avanti per prendersi il punto di volo. Le stecche col rovescio di Jannik sono la dimostrazione che sulla palla non arrivava come a suo solito, in anticipo e equilibrio. Lo si è visto ancor di più nel finale del primo set, quando la partita si è spaccata a favore del russo.
    Sinner ha iniziato più incerto al servizio, incapace nel trovare punti diretti con la prima e non riuscendo a forzare lo scambio su velocità così alte da provocare gli errori di Medvedev. Quando il russo pareva in totale controllo del match, nel quinto game incappa in un brutto turno di servizio (tre doppi falli) e alla quinta palla break Sinner, all’improvviso, strappa il primo break dell’incontro. Purtroppo il suo vantaggio dura una manciata di minuti, Medvedev si prende l’immediato contro break – poco col servizio Jannik, troppo poco – e quindi riesce a riportare l’incontro sui suoi ritmi, su quei palleggi con bassa velocità ma tanto angolo e rotazioni varie che spostano l’azzurro in posizioni non facili da difendere e ribaltare. I tentativi di variare di Jannik non hanno successo, solo a fiammate incidono perché non ha la stessa energia della nottata precedente contro Alcaraz per rischiare sempre a tutta. Le gambe di Sinner, servendo sul 5-6, sono pesanti, il rovescio e poi il diritto lo tradiscono. Subisce un break che gli costa il set. Medvedev scappa via 2-0 all’avvio del secondo; reazione leonina di Sinner, più di testa che di fisico, anche con qualche regalo del russo, che però torna subito in vantaggio e mette il pilota automatico al servizio, diventando imprendibile.
    Oltre alla spiegazione tattica e tecnica del match, Sinner non ha ricavato quanto necessario dal servizio. 56% di prime palle in campo è dato troppo basso, discreto il 69% di punti. Ma Medvedev ha ricavato ben l’86% con la prima e soprattutto un ottimo 46% con la seconda (contro il 32% di Sinner). Ormai è dimostrato: Sinner ha assoluta necessità di percentuali di prime in campo superiori al 60-65%, ricavando almeno un tre punti su quattro. Ha un tennis molto rischioso, di forte pressione, avere la certezza di punti col servizio e di prime consistenti che lo portano in condizione di vantaggio sono la base sulla quale costruisce le sue grandi vittorie, lo rendono sciolto e più sicuro. Oggi non c’è riuscito, anche per la bravura in risposta del rivale, ma il dato prime palle in campo è stato troppo basso.
    Sinner dopo la finale persa a Miami nel 2021, non riesce ad alzare la coppa e chiudere così in bellezza una settimana da sogno. Chiaro che una finale persa è sempre difficile da digerire, ma il bilancio del suo torneo è estremamente positivo. Ha battuto Alcaraz, di forza e di tennis, ha prodotto una qualità e quantità di tennis da campione, mostrando grandi miglioramenti sotto ogni aspetto del gioco, parte fisica inclusa. Medvedev è un rivale tostissimo, sempre lo sarà per lui. L’importante è arrivarci a giocare questi match, queste grandi finali. Uno Jannik così in crescita e sempre più forte, le vincerà presto queste partite.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    La finale del Miami Open 2023 inizia con Medvedev alla battuta. L’orario non è proprio dei migliori… il campo è letteralmente diviso a metà tra luce e ombra. Serve sicuro Daniil, si scambia (poco) alla velocità del russo, che zero muove lo score del match. Sinner al servizio. Buon inizio anche per l’azzurro, ma un’incertezza sotto rete nel recupero di un nastro sfortunato e una stecca col diritto gli costa i vantaggi. Cerca di uscire dallo scambio Jannik con una palla corta che non passa la rete. Da 40-15, c’è la palla break per Medvedev. Con una solida prima al centro, Sinner si salva. Tanta lotta, e tanta fatica per Jannik, che spinge forte ma in quest’avvio non riesce a sfondare il rivale. Servono punti col servizio. Con un serve and volley perfetto l’azzurro vince un game di oltre 10 minuti (14 punti). Evidente come Sinner non possa accettare la ragnatela e scambi del rivale, in quella palude tecnica sguazza sicuro, inafferrabile. Medvedev al contrario vince in un minuto il suo secondo game a zero, 2-1. Anche il secondo turno di battuta di Jannik è laborioso: Daniil risponde profondo, è molto sicuro nello scambio alle sue velocità, Sinner non riesce al momento portare la partita su velocità superiori. Ha assolutamente bisogno di prime palle sicure e verticalizzare immediatamente. Con due ottimi punti impatta 2 pari, ma in risposta Jannik non riesce ad incidere. Dopo 10 punti di fila, un doppio fallo costa al russo il primo punto perso al servizio. Altro doppio fallo… 30 pari. Fiuta il “sangue” l’azzurro, risponde profondo, sposta il rivale e lo forza all’errore. Improvvisa, ecco la palla break per Sinner! Non trema il moscovita, prima al T perfetta, si salva. Bravo Sinner ad alzare il ritmo, rischia, viene avanti, mette finalmente pressione a Medvedev, che sbaglia. Altra palla break. Purtroppo, la prima di servizio di Daniil è una sentenza, stavolta esterna, cancella anche questa. Stavolta il servizio tradisce il russo, doppio fallo e palla break n.3! Niente prima in campo… ma la seconda è carica di effetto e sorprende l’azzurro. Non molla NIENTE Sinner, di nuovo sulla parità risponde bene, cross, e sbaglia Medvedev. Quarta PB… ma ancora servizio e affondo immediato. Le chance di break diventano 5… GRANDE SINNER! Stavolta il servizio non aiuta Medvedev, risponde cross stretto, spostando fuori posizione il rivale, quindi lo inchioda a destra, affonda col rovescio e viene a rete a prendersi il BREAK! Quando Daniil pareva intrattabile al servizio, ecco che è Jannik a scappare avanti, 3-2 e servizio. Che grinta e che testa, nello sfruttare i doppi falli del rivale e trovare grande aggressività in risposta. Rischia una palla corta che non va, poi Jannik spedisce in rete un diritto in scambio. 30-40, palla del Contro Break per il russo. Scambio durissimo, un diritto violento di Sinner sbatte sul nastro e vola in corridoio. Contro Break, 3 pari, tutto da rifare, bravo Medvedev in difesa, sono mancati i punti col servizio. Con sicurezza, Daniil in un amen si riporta avanti 4-3. Arriva il fisioterapista per l’azzurro e poi il medico. Prende una medicina, non sembra qualcosa di muscolare, semmai spossatezza per il caldo, nello stadio è percepita una temperatura di 35°. È evidente come ormai Jannik cerca di accorciare gli scambi, fa serve and volley (punito da un gran passante), poi un diritto a tutta, è un rischio necessario. 4 pari, anche grazie a qualche errore col diritto del russo. Ancora un turno di battuta rapido per Medvedev, 5-4; bene anche Sinner, molto incisivo col diritto, 5 pari. Daniil vola 6-5, mentre Jannik è in difficoltà nel suo game. Si tira una pacca sulle gambe l’azzurro dopo aver sbagliato un rovescio non difficile, che gli costa lo 0-30. Un altro errore di rovescio sul 15-30 condanna Sinner a difendere Due Set Point. Spinge a tutta col diritto, ma la palla di “Jan” non passa la rete. Secondo break per lui e soprattuto 7-5 Medvedev. Un primo set durissimo, anche sul piano fisico. Peccato per come l’azzurro non sia riuscito a difendere il break di vantaggio, ma complessivamente il gioco del russo è stato più continuo e consistente. Medvedev ha vinto l’86% di punti con la prima, contro il 68% di Sinner. Jannik doveva ricavare di più dalla battuta, ma pagato soprattutto nella gestione dello scambio. Ben 12 punti in più vinti da Daniil, moltissimi per un parziale finito 7-5.
    Secondo set, Medvedev to serve. Sciolto, spinge in sicurezza e a 15 vince il game. Jannik invece sembra in evidente calo fisico. Non arriva bene sulla palla e la spinta non è precisa. Un paio di errori gli costano lo 0-30. Daniil forza l’azzurro a scambiare negli angoli con poco ritmo, lo sbatte con palle che atterrano sulla riga del servizio e molto esterne, e sbaglia ancora Sinner. 0-40, tre palle break (e parziale di 7-1 nel secondo set). Si piega Jannik, le gambe non vanno in questo momento. Un errore di rovescio in scambio, totalmente scarico di gambe, gli costa un doloroso BREAK, 2-0 Medvedev. Jannik ha un tennis che richiede tanta energia, arrivare bene sulla palla e scaricare potenza, in questo momento sembra incapace, non ne ha le forze. Si butta avanti e trova una volée difficile, poi una risposta vincente. 0-30! Incredibilmente, Medvedev regala un rarissimo rovescio, 15-40! Due palle del contro break. Sbaglia il russo, quando il match sembrava totalmente nelle sue mani forte di un parziale di 16-4, ecco il Contro Break! 2-1 Medvedev, ma ora serve l’azzurro. Non è game facile, non ottiene niente dal servizio Jannik mentre i colpi del russo sono molto profondi, e lenti, non facili da spingere. Sinner sbaglia, 15-40, due palle per tornare avanti. Con un errore in scambio, Jannik cede di nuovo il turno di battuta (terzo break di fila). 3-1 Medvedev. Stavolta Daniil non cala, serve benissimo, trova un gancio col diritto tanto brutto esteticamente quanto preciso, 40-0. Un doppio fallo (il quinto), ma poi un bel forcing gli porta il punto del 4-1. Jannik non molla niente, ci prova con tutte le energie rimaste, continua ad attaccare e cercare un modo per riaprire l’incontro, facendo anche il pugno al suo angolo per dimostrare di esserci e di crederci, ma Daniil è molto attento nei suoi turni di servizio, chiude 6-3 in sicurezza. Vince di nuovo un Masters 1000 (non gli accadeva dall’estate del 2021), purtroppo Sinner perde la seconda finale a Miami, contro un avversario che non è mai riuscito a battere in carriera (sesta sconfitta, la prima in condizioni Outdoor). Resta una grande settimana per Jannik, un torneo dal quale ha avuto moltissime conferme che la strada è quella giusta, il livello c’è. Bravo Jannik, ma bravissimo Medvedev, oggi sul cemento il più forte.

    [10] Jannik Sinner vs [4] Daniil MedvedevATP Miami Jannik Sinner [10]53 Daniil Medvedev [4]76 Vincitore: Medvedev ServizioSvolgimentoSet 2D. Medvedev 15-0 30-0 40-03-5 → 3-6J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-15 ace2-5 → 3-5D. Medvedev 15-0 15-15 df 30-15 ace 40-15 40-302-4 → 2-5J. Sinner 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 ace1-4 → 2-4D. Medvedev 15-0 ace 30-0 40-0 40-15 df1-3 → 1-4J. Sinner 0-15 15-15 15-30 15-401-2 → 1-3D. Medvedev 0-15 0-30 15-30 15-400-2 → 1-2J. Sinner 0-15 0-30 0-40 15-400-1 → 0-2D. Medvedev 15-0 15-15 30-15 40-15 ace0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1J. Sinner 0-15 0-30 15-30 15-405-6 → 5-7D. Medvedev 15-0 15-15 df 30-15 ace 40-15 ace5-5 → 5-6J. Sinner 15-0 15-15 30-15 ace 40-15 ace4-5 → 5-5D. Medvedev 15-0 30-0 40-0 ace4-4 → 4-5J. Sinner 15-0 15-15 30-15 30-30 40-303-4 → 4-4D. Medvedev 15-0 30-0 30-15 40-153-3 → 3-4J. Sinner 15-0 ace 15-15 15-30 30-30 30-403-2 → 3-3D. Medvedev 15-0 30-0 ace 30-15 df 30-30 df 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A df 40-40 40-A 40-40 40-A2-2 → 3-2J. Sinner 0-15 15-15 15-30 30-30 40-301-2 → 2-2D. Medvedev 15-0 30-0 40-01-1 → 1-2J. Sinner 15-0 ace 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-400-1 → 1-1D. Medvedev 15-0 30-0 40-00-0 → 0-1
    6 ACES 90 DOUBLE FAULTS 635/63 (56%) FIRST SERVE 37/63 (59%)24/35 (69%) 1ST SERVE POINTS WON 32/37 (86%)9/28 (32%) 2ND SERVE POINTS WON 12/26 (46%)2/6 (33%) BREAK POINTS SAVED 4/6 (67%)10 SERVICE GAMES PLAYED 115/37 (14%) 1ST SERVE RETURN POINTS WON 11/35 (31%)14/26 (54%) 2ND SERVE RETURN POINTS WON 19/28 (68%)2/6 (33%) BREAK POINTS CONVERTED 4/6 (67%)11 RETURN GAMES PLAYED 1011/17 (65%) NET POINTS WON 9/12 (75%)16 WINNERS 1936 UNFORCED ERRORS 2133/63 (52%) SERVICE POINTS WON 44/63 (70%)19/63 (30%) RETURN POINTS WON 30/63 (48%)52/126 (41%) TOTAL POINTS WON 74/126 (59%)217 km/h MAX SPEED 216 km/h199 km/h 1ST SERVE AVERAGE SPEED 202 km/h147 km/h 2ND SERVE AVERAGE SPEED 161 km/h LEGGI TUTTO

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    Sinner per il titolo a Miami, quote sul filo per la finale con Medvedev (sondaggio)

    Jannik Sinner e Daniil Medvedev nella foto

    Jannik Sinner punta l’ottavo titolo ATP in carriera, nella finale del Masters 1000 di Miami contro Daniil Medvedev. L’altoatesino si è reso protagonista di una semifinale da antologia contro Carlos Alcaraz, battuto in tre set in rimonta. Ora, la sfida contro il russo, mai battuto nei cinque incroci precedenti, l’ultimo poche settimane fa, ancora in finale, nel cemento indoor di Rotterdam.
    Numeri che vedono Medvedev favorito, secondo i bookmakers, anche se con una quota abbastanza alta: la vittoria del numero 5 del ranking mondiale, infatti, è quotata tra l’1,74 l’1,82; subito dietro il successo di Sinner, a 2 volte la posta.Per quanto riguarda il risultato esatto, il 2-0 per Medvedev è il risultato ritenuto più probabile, a quota 2,70, mentre lo stesso risultato a favore di Sinner paga 3,35 volte la posta. Nel caso la partita vada al terzo set, sale l’incertezza, con il successo di Sinner a 4,50 e quello di Medvedev a 4.
    Quote, scontri diretti e orariotomorrow, 19:00 F Sinner (10) – Medvedev (4) 0-5 1.98 1.87
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    Masters 1000 Miami: Sinner da impazzire! Rimonta un set ad Alcaraz e vola in finale contro Medvedev

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    STREPITOSO SINNER! Nella seconda semifinale del Masters 1000 di Miami, l’azzurro rimonta un set di svantaggio al n.1 del mondo Carlos Alcaraz, vincendo per 6-7 (4) 6-4 6-2 e regalandosi la seconda finale di categoria, e seconda proprio a Miami (dopo quella 2021 persa contro Hurkacz). Una prestazione enorme, per qualità, intensità, capacità di soffrire, lottare e superare la furia dello spagnolo, che era riuscito a rimontare il primo set e vincerlo al tiebreak. Questa vittoria è eccezionale, non solo perché è una splendida rivincita dopo la battuta d’arresto di Indian Wells, ma perché ha dimostrato quanto sia migliorato Sinner, in ogni aspetto del gioco. Stanotte l’azzurro ha battuto un ottimo Alcaraz, rimontando, forzando gli errori del rivale, andando a prendersi con coraggio, intensità e grandissima qualità punti importanti. È andato sotto e si è rialzato, non ha mollato mai, ha superato per la terza volta Alcaraz e per la prima volta un n.1 ATP, con tanto tennis e tantissima testa.
    Si scriveva prima dell’incontro che il servizio sarebbe stato decisivo per “Jan”: così è stato. Sinner ha servito meglio, ha ricavato più punti diretti (37 contro 20), ha chiuso l’incontro col 63% di prime palle in campo contro il 55% del n.1, vincendo il 68% di punti con la prima (contro 66) e soprattutto un ottimo 55% sulla seconda, con il 41 di Carlos. Quando L’azzurro riesce a tenere questi numeri con il servizio, il suo tennis diventa una macchina infernale perché è più sicuro e sciolto nella spinta e riesce anche a prendersi più rischi in risposta. Infatti proprio la risposta è stata la chiave del match a suo favore, insieme ad uno spirito indomabile trasformato in intensità mostruosa.
    Mostruoso infatti è stato Sinner per intensità nello scambio. Aveva impressionato Alcaraz nel torneo per come anticipava, chiudeva gli angoli, non lasciava giocare gli avversari. Beh, c’ha provato anche contro Jannik ma… la difesa dell’azzurro è stata micidiale. Non una difesa “classica”: si è difeso attaccando, ribattendo in modo efficace e tatticamente sublime il primo affondo del rivale, inchiodandolo nello scambio di ritmo, di pressione, dove la quantità di prestazione di Jannik è diventata clamorosa, insostenibile. Forte, continuo, non sbanda e sbaglia pochissimo, aggrappato su un diritto sempre più potente e preciso, e un rovescio che viaggia col telecomando tanto profondo e continuo. Anche col cambio lungo linea di rovescio ha lavorato benissimo stanotte, spostando all’improvviso il rivale e prendendosi punti importantissimi. Soprattutto mettendo dubbi al rivale, mostrando la faccia “cattiva” di chi c’è, di chi non ha paura, non retrocede, è pronto alla pugna sino in fondo.
    Fa piuttosto impressione ripensare al Sinner di due anni fa a Miami, quello arrivato in finale, e quello di questa notte, di questo torneo. Davvero un altro giocatore come spinta, forza, intensità, ma anche soluzioni di gioco. Jannik non è solo uno-due-tre di pressione alla stessa velocità, ora sfonda col diritto dal centro, attacca, trova pure delle variazioni ma soprattutto ha due colpi di inizio gioco FORMIDABILI, e oggi come mai essere continuo in risposta e servizio è decisivo per vincere. È più sicuro, è consapevole della sua resistenza fisica, non ha paura di lottare perché sa di poter anche resistere, controbattere e andare a prendere il punto sia di “garra” che fioretto. Un nuova forza mentale che lo spinge a rischiare nei primi colpi, con ottimi risultati. È la somma di un lavoro fisico e mentale eccellente, oltre a quello tecnico, che ci ha regalato uno Jannik fantastico, mai così intenso, mai così forte, mai così consapevole della propria forza. Contro Medevedev sarà partita durissima, non c’ha mai vinto. Ma questo Sinner è un grandissimo giocatore che non deve aver paura di nessuno. Che spettacolo vivere notti così. Notti Magiche.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Già dal primissimo game si capisce che razza che partita ci aspetta: serve Sinner, scambi a velocità pazzesca, angoli, accelerazioni. Spettacolo. Un game da 10 punti, lo vince Jannik, 1-0 avanti. Si intuisce che rispetto all’incontro disputato tra i due California due settimane fa, l’azzurro sembra aver una marcia più nel suo tennis, è ancor più potente e aggressivo alla risposta. Mentre a Indian Wells Sinner non riuscì in risposta ad incidere, stavolta è efficace, più sicuro e profondo con i propri colpi, mettendo quindi in difficoltà la velocità d’esecuzione col primo colpo dopo il servizio di Alcaraz. Infatti il primo allungo del match è di Jannik: nel quarto game trova due risposte favolose, una meglio dell’altra, che lo portano 15-40, prime palle break del match. Bravo Carlos ad annullare la prima con un diritto perfetto, ma sulla seconda un nastro rallenta il drive dello spagnolo e Sinner si avverte bene sulla palla e chiude. BREAK, avanti 3-1 e servizio. È “on fire” l’altoatesino, serve benissimo e consolida il vantaggio, portandosi 4-1. Spinge con un forsennato Sinner, Alcaraz è costretto a difendersi – sì, a difendersi! – ma sul 15-30 spreca una chance enorme per volare a due palle break, sbagliando uno smash. Si salva ancora Alcaraz e sfrutta questo piccolo regalo alzando ancor di più il livello della sua spinta e del rischio. Nel settimo game la tensione blocca il servizio di Sinner, un doppio fallo lo condanna alla prime due palle del contro break. Alcaraz è un killer, alla seconda chance trova il punto che lo rimette in parità, 3-4, e quindi con un ottimo turno di battuta impatta lo score sul 4 pari. Sinner aveva compiuto un grande sforzo, sembrava in controllo del match, ma ora tutto è da rifare.
    Il match entra in una bagarre incredibile: l’inerzia sembra girata dalla parte di Alcaraz, in questo momento più fluido ed efficace in campo. Nonostante un Ace di Sinner, Carlos trova le palle break sul 5 pari per scappare via a servire per il set. Salva la prima Jannik, ma cede sulla seconda opportunità, subendo un break dolorosissimo che manda lo spagnolo a servire per il primo set sul 6-5, con una striscia per lui di 5 giochi a 1, nonostante un buon Jannik. Il 12esimo game è la foto del NUOVO Sinner, potente, irriducibile, pronto a spingere a tutta e non mollare niente, mentalmente e fisicamente. Sinner si ribella al momento “no”, sprinta e attacca, sbaglia anche una volée che grida vendetta ma strappa in totale tre palle break mettendo enorme pressione ad Alcaraz che, per una volta, la sente eccome (commette due doppi fallo). Annulla un Set Point Jannik e alla terza chance di break si prende un game fondamentale, issando il match al tiebreak. Qua forse Sinner paga lo sforzo del durissimo game precedente, la lotta continua punto su punto. Sinner strappa un mini-break, si gira con l’azzurro avanti 4-2 ma Carlos alza il livello in modo spaziale, vince 5 punti di fila e con in Ace (terzo dell’incontro) si aggiudica il “decider” 7-4.
    Perdere un set così sembra una mazzata micidiale per Sinner, che aveva condotto il gioco e lo score all’avvio, quindi andato sotto e quindi ripreso il set, ma alla fine ceduto al tiebreak, ancora rimontato. È una mazzata, ma Sinner ha la spalle larghissime e l’animo del campione che non si arrende mai. Come nel 12esimo game, questo Sinner dimostra in campo di esser diventato un agonista feroce e aver fatto un salto enorme come capacità di reazione. Lo dimostra all’avvio del secondo set, quando vola avanti 0-40 in risposta e si prende un immediato break, forzando con grande ritmo l’errore di Alcaraz. La lotta continua, palla su palla, stavolta è Jannik ad andar sotto al servizio, concede due palle break ma le annulla, portandosi avanti 2-0. Purtroppo per Sinner, ancora avanti, viene raggiunto sul 2 pari grazie al forcing del rivale. Al cambio di campo sul 3-2 Alcaraz, arriva il fisio in campo per l’azzurro, ma per fortuna non è niente di grave. Il set, e il match, si decide tra ottavo e nono game: Sinner serve sotto 3-4, è bravo a restare freddo al servizio, annullando due palle break pericolosissime, che avrebbero mandato a servire per il match Alcaraz; quindi alza di nuovo il livello in risposta, mette alle corde Carlos che, incredibilmente a zero, cede il turno di battuta! Sinner serve sul 5-4 per chiudere il set, non trema, gioca rapido e spinge col diritto. A 15 si prende il game che gli vale il 6-4. 1 set pari, che partita!
    Sullo slancio del gran finale di set, e mostrando in questa fase una forza e velocità in campo superiore a quella di Alcaraz, Sinner scappa immediatamente via nel primo game. Come nel secondo parziale, BREAK in apertura, con risposte a tutta e colpi intensi e precisi. Jannik qua domina fisicamente Alcaraz, si vede un superiori nella spinta, nell’intensità. 1-0 e poi 2-0, con un Ace a suggellare il momento ottimo dell’azzurro. Veloce in campo, preciso, Sinner conduce il gioco e si porta avanti 3-2. Alcaraz in risposta nel sesta game cerca l’ultimo assalto, un disperato tentativo di riaprire l’incontro, nonostante soffra di qualche problema alla gamba destra, forse dei crampi o risentimento, la sua corsa non più fluida come nella fase finale del primo set, quando sprizzava energia in modo clamoroso. Nonostante tutto lascia correre il braccio e si procura una palla break! Jannik è freddo, la cancella. Sulla chance non sfruttata, cala il sipario sul match di Alcaraz. Nel turno di servizio seguente lo spagnolo incappa in due doppi falli consecutivi, è la resa. Sinner con un doppio BREAK vola a servire per il match sul 5-2. Un Ace, diritto a tutta, VINCE! Vince Sinner, batte per la prima volta in carriera il n.1 del mondo (che lunedì prossimo sarà superato da Djokovic), torna in finale a Miami. Avrà di fronte Medvedev, contro il quale non ha mai vinto. Ma questo Sinner, così forte fisicamente, mentalmente e potente, non deve temere nessuno.

    [1] Carlos Alcaraz vs [10] Jannik Sinner ATP Miami Carlos Alcaraz [1]742 Jannik Sinner [10]666 Vincitore: Sinner ServizioSvolgimentoSet 3J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-15 ace2-5 → 2-6C. Alcaraz 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 ace 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 df 40-A df2-4 → 2-5J. Sinner 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-402-3 → 2-4C. Alcaraz 0-15 0-30 df 15-30 30-30 40-301-3 → 2-3J. Sinner 15-0 30-0 40-01-2 → 1-3C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 40-150-2 → 1-2J. Sinner 15-0 30-0 40-0 ace0-1 → 0-2C. Alcaraz 0-15 15-15 15-30 15-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-154-5 → 4-6C. Alcaraz 0-15 df 0-30 0-404-4 → 4-5J. Sinner 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-404-3 → 4-4C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-403-3 → 4-3J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-153-2 → 3-3C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 40-152-2 → 3-2J. Sinner 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 df 40-40 40-A 40-40 ace 40-A1-2 → 2-2C. Alcaraz 15-0 30-0 40-0 40-15 40-300-2 → 1-2J. Sinner 0-15 15-15 ace 15-30 df 15-40 30-40 40-40 A-400-1 → 0-2C. Alcaraz 0-15 0-30 0-40 15-40 30-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0-0* 0*-1 1*-1 2-1* 2-2* 2*-3 2*-4 3-4* 4-4* 5*-4 6*-4 ace6-6 → 7-6C. Alcaraz 0-15 15-15 15-30 30-30 ace 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A df 40-40 40-A6-5 → 6-6J. Sinner 0-15 0-30 15-30 ace 15-40 30-405-5 → 6-5C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 df4-5 → 5-5J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-154-4 → 4-5C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 ace 40-153-4 → 4-4J. Sinner 0-15 15-15 15-30 15-40 df 30-402-4 → 3-4C. Alcaraz 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 df A-40 40-40 A-401-4 → 2-4J. Sinner 15-0 15-15 df 15-30 30-30 40-30 ace1-3 → 1-4C. Alcaraz 0-15 df 0-30 15-30 15-40 30-401-2 → 1-3J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-15 ace1-1 → 1-2C. Alcaraz 15-0 30-0 30-15 40-150-1 → 1-1J. Sinner 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-40 ace0-0 → 0-1
    5 ACES 89 DOUBLE FAULTS 462/113 (55%) FIRST SERVE 66/104 (63%)41/62 (66%) 1ST SERVE POINTS WON 45/66 (68%)21/51 (41%) 2ND SERVE POINTS WON 21/38 (55%)6/12 (50%) BREAK POINTS SAVED 9/12 (75%)15 SERVICE GAMES PLAYED 1521/66 (32%) 1ST SERVE RETURN POINTS WON 21/62 (34%)17/38 (45%) 2ND SERVE RETURN POINTS WON 30/51 (59%)3/12 (25%) BREAK POINTS CONVERTED 6/12 (50%)15 RETURN GAMES PLAYED 1513/18 (72%) NET POINTS WON 16/25 (64%)24 WINNERS 2447 UNFORCED ERRORS 3962/113 (55%) SERVICE POINTS WON 66/104 (63%)38/104 (37%) RETURN POINTS WON 51/113 (45%)100/217 (46%) TOTAL POINTS WON 117/217 (54%)222 km/h MAX SPEED 216 km/h197 km/h 1ST SERVE AVERAGE SPEED 196 km/h164 km/h 2ND SERVE AVERAGE SPEED 164 km/h LEGGI TUTTO