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    Jannik Sinner e Carlos Alcaraz: Una rivalità giovane e accesa. Jannik Sinner arriva a quota 50. Si avvicina al record di Barazzutti, mentre Flavio Cobolli si avvicina al suo primo titolo del 2023

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16 – Foto Getty Images

    Jannik Sinner, l’unico giocatore che ha battuto Carlos Alcaraz quattro volte finora nel circuito ATP (con un bilancio di 4-3 negli scontri diretti), ha sviluppato una interessante rivalità con lo spagnolo negli ultimi anni. Il ventiduenne italiano crede che una delle principali ragioni per cui questa rivalità è tanto avvincente sia il fatto che entrambi detestano perdere, specialmente l’uno contro l’altro.“Ogni volta che lo affronto, sento che entrambi ci spingiamo fino al limite. Odiamo perdere, specialmente l’uno contro l’altro. Abbiamo un ottimo rapporto fuori dal campo, ma in campo diventiamo sempre nervosi e tesi perché vogliamo vincere. Siamo molto giovani e sentiamo anche che quando giochiamo, molte persone ci stanno guardando. È una combinazione di tutto ed è ovviamente un enorme piacere condividere il campo con lui”, ha confessato durante una dichiarazione da Shanghai, dove sia Jannik che “Carlitos” sono già avanzati al terzo turno.
    Nonostante abbia solo 22 anni, Sinner continua a fare storia per il tennis italiano. Il giovane ha raggiunto questo sabato il terzo turno dell’ATP Masters 1000 di Shanghai, in Cina, e con ciò ha ottenuto la sua vittoria numero 50 della stagione, un numero molto raro nella storia del tennis italiano. Sinner è solo il terzo italiano della storia a raggiungere 50 vittorie in una stagione, il primo dal 1978, quando Corrado Barazzutti stabilì un record italiano che molto probabilmente sarà superato nelle prossime settimane: 54 vittorie in una stagione.
    **PIÙ VITTORIE IN UNA STAGIONE DI TENNISTI ITALIANI**– Barazzutti, 54 (1978)– Panatta, 53 (1975)– Sinner, 50* (2023)
    Carlos Alcaraz e Jannik Sinner, di 20 e 22 anni rispettivamente, promettono di avere una rivalità che segnerà il prossimo decennio. Per ora, lo spagnolo ha un curriculum molto più ricco, ma il vantaggio negli scontri diretti appartiene all’italiano (4-3). Alcaraz spera che questa rivalità possa essere ricordata come altre.“Potrebbe essere come [quella tra] Roger e Rafa, Novak e Rafa, Novak e Roger. Come qualsiasi di esse”, ha confessato lo spagnolo. D’altro canto, Sinner pensa che il maggior rivale di Alcaraz al momento sia Djokovic.
    Flavio Cobolli, 21 anni, giocherà questo domenica al CIF, a Lisbona, la sua prima finale della stagione e cercherà di portare a casa il titolo del Lisboa Belém Open. Il giovane italiano, numero 121 ATP, ha sconfitto il connazionale Franco Agamenone (209º) per 6-4 e 6-1 per qualificarsi per il match decisivo, dove affronterà il libanese Benjamin Hassan (189º), che ha eliminato Albert Ramos (93º) con un doppio 6-3 6-3.In conferenza stampa, il giocatore italiano, che un tempo era terzino destro della AS Roma prima di scegliere definitivamente il tennis preferendo gli sport individuali, ha rivelato di aver ricevuto un messaggio da José Mourinho. “Tutti hanno saputo della mia conferenza di ieri, specialmente i miei amici del calcio. Ho ricevuto un messaggio da Mourinho che diceva ‘Bravo Bambino!’. Non l’ho mai incontrato, ma spero di farlo presto”, ha assicurato Cobolli, che è alle porte della top 100.Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Shanghai: Sinner annulla 4 set point a Giron nel tiebreak e domina il secondo set. È qualificato per le Finals

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    Jannik Sinner fa 50. Con una buona vittoria in rimonta dopo un avvio un po’ lento, l’azzurro supera Marcos Giron nel secondo turno del Masters 1000 di Shanghai, 7-6(7) 6-2 lo score, per il cinquantesimo successo in stagione (solo Panatta e Barazzutti nell’era Open c’erano riusciti) e la certezza matematica di un posto per le Finals di Torino. Jannik ha iniziato la partita un po’ incerto, con qualche scoria dalla vittoria di Pechino, subendo il tennis geometrico e offensivo dello statunitense, davvero efficace col diritto e nell’appoggiarsi alla perfezione sui colpi dell’azzurro. Ha avuto bisogno di un paio di game per sciogliersi Sinner, trovare un buon feeling con le condizioni – molto diverse da Pechino, e si giocava indoor per la pioggia – e la giusta profondità nella spinta per ribaltare il pressing del rivale, davvero molto centrato. Il contro break è arrivato nel settimo game, alla quinta opportunità complessiva, ma la strada si è di nuovo fatta in salita al tiebreak, dove un paio di errori costano a Sinner il 3-6. Qua Jannik è stato bravissimo a salire in cattedra e far sentire in campo chi fosse il campione. Freddo e precisissimo ha annullato i primi due set point al servizio, e poi per una volta la dea bendata l’ha aiutato con un nastro “mortale”. Annulla anche un quarto set point, di forza, e chiude al primo a favore con un rovescio fantastico. Giron è scosso, subisce un break immediato all’avvio del secondo che di fatto chiude la partita.
    Davvero complimenti all’americano per la bella prestazione. È entrato in campo molto convito, deciso a spingere a tutta con il suo tennis preciso in progressione. Forte di un buon rendimento del servizio e appoggiandosi bene sulle palle di Sinner, Giron ha tenuto benissimo il campo, costringendo l’italiano a rincorrere ed alzare il livello perché di errori nel primo set ne ha commessi davvero pochi. Tuttavia il suo tennis, pur molto buono, è andato a scontrarsi con quello di Sinner che… alla fine, è molto simile in spinta ma con altra potenza, intensità e profondità. Appena Jannik ha trovato le migliori sensazioni ha fatto correre la palla, si è preso il centro del campo e ha iniziato a spostare a sua volta il rivale. Si è vista una discreta differenza a favore di Sinner nella gestione del punto, soprattutto sul rovescio, dove l’allievo di Vagnozzi-Cahill ha spesso cambiato ritmo trovando accelerazioni lungo linea che hanno cambiato l’inerzia a suo favore, oltre a bellissimi vincenti.
    Proprio la botta lungo linea di rovescio è stato colpo che meglio ha funzionato oggi nel gioco di Sinner e gli ha portato i punti più importanti, sia nel tiebreak che nell’allungo del secondo set. Una volta in vantaggio, Giron è andato fuori giri, troppo alta la velocità di crociera imposta dall’azzurro, e pure i vantaggi sprecati, soprattutto i 4 set point, a penalizzarlo mentalmente. Alla fine è stato un buon ingresso nel torneo di Shanghai per Sinner. Nella prima parte di stagione dopo un bel successo era stato un’ombra nel torneo successivo, temeva questo match e l’aveva detto nella recente intervista pubblicata due giorni fa. Questa vittoria gli apre un terzo turno con Beaz, in un tabellone che si è un po’ aperto vista la brutta e inattesa sconfitta patita da Zverev.
    Ormai la qualificazione alle Finals è certa, ma raccogliere altri punti resta prezioso, chiudere l’anno da n.4 al mondo sarebbe un premio meritato e importante, oltre ad aprire scenari molto interessanti per il 2024. In generale, vincere aiuta a vincere, è utilissimo a consolidare nuove certezze sia tecniche che di solidità mentale.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Sinner scatta male dai blocchi, cede il suo primo turno di servizio da 30-0 alla prima palla break. Giron spinge bene col diritto, muove il gioco con bel ritmo e approfitta di un Jannik falloso all’avvio. Il terzo game è una lotta, Sinner ha una palla del contro break ai vantaggi ma sbaglia malamente in risposta, Marcos a fatica si porta 3-0. Finalmente l’azzurro entra in ritmo col servizio, vince a zero il secondo turno di battuta e spinge tanto in risposta sul 1-3. Giron sente la pressione dell’azzurro, prima sbaglia un diritto poi subisce una splendida risposta di Sinner, che gli vale il 15-40 e altre due palle break. Giron se le gioca bene, tennis geometrico in progressione, si salva ancora per il 4-1. Altre che chance sprecate, ma il campione di Pechino ha preso ritmo e nel settimo game finalmente strappa il contro break alla seconda opportunità (e quinta complessiva) con un vincente di rovescio lungo linea splendido, che lascia immobile lo statunitense. 4-3, si torna “on serve”. Il set scorre sui turni di battuta, Giron non cala di ritmo e non sbanda, anche Sinner fila via sicuro verso il tiebreak. Il primo a cedere un punto e Jannik, un diritto che sarebbe stato vincente gli esce di millimetri, 2-1 Giron. Perfetto il californiano con servizio e diritto, 4-1 Giron. Anche Sinner governa bene i suoi due punti, 3-4. L’americano vince un gran punto, comandato e poi chiuso di volo, poi un errore di Jannik porta Giron 6-3, tre set point. Annulla i primi due col servizio Sinner, 5-6. Con un nastro fortunatissimo Jannik ottiene il punto del 6 pari. Con un bel diritto l’azzurro annulla un quarto set point (7 pari). Freddo e preciso, Sinner si procura il primo Set Point sull’8-7 con un diritto inside out perfetto e chiude con una risposta vincente lungo linea di rovescio che lascia fermo il 30enne di Thousand Oaks. 77% di prime palle in campo e 13 vincenti per Jannik, bravo recuperare l’inizio a handicap e pure rimontare nel tiebreak, annullando 4 Set Point.
    Sinner inizia al servizio il secondo set, un ottimo game, può fare corsa di testa, mentre nella testa di Giron c’è un film molto negativo, con le occasioni mancate nel primo parziale. Jannik è micidiale col rovescio, ribalta il pressing dell’americano con un colpo linea fantastico, e Marcos non trova più la prima palla. Vola 0-30 Sinner, e con un diritto lungo linea perfetto dall’angolo sinistra trova il vincente del 0-40, tre palle break. Basta la prima: spinge come un forsennato e si avventa su di una palla deviata dal nastro, con una pallata di rovescio lungo linea imprendibile. break Sinner, 2-0 e servizio. Il vantaggio dura poco, l’azzurro ha un piccolo calo, incluso un doppio fallo, concede un 15-40 e sbaglia in scambio sulla seconda palla break, 2-1. Ritrova immediatamente il miglior ritmo Jannik, risponde profondissime, gran pressing e vola 0-40. Con un brutto errore con lo smash Giron cede di nuovo a zero il turno di servizio, 3-1 Sinner, sicuro poi a consolidare il vantaggio sul 4-1. Il set scorre via senza scosse sui game di battuta. Giron trova qualche gran colpo, ma è l’azzurro che comanda il gioco, vincendo 3 punti su 4 con la prima palla. Sul 5-2 Giron esagera nella spinta, si ritrova sotto 15-30. Con un gran rovescio lungo linea Jannik strappa il punto del 15-40, e due Match Point. Con un’altra risposta di rovescio clamorosa, in salto, sulla seconda di Marcos, Sinner chiude col punto esclamativo. Un ottimo Giron, davvero bravo a spingere e comandare all’avvio, ma il recupero di Sinner è stato sontuoso. Freddo, sicuro anche nelle fasi negative. Passa al terzo turno dove trova Baez.

    [6] Jannik Sinner vs Marcos Giron ATP Shanghai Jannik Sinner [6]76 Marcos Giron62 Vincitore: Sinner ServizioSvolgimentoSet 2M. Giron 0-15 0-30 15-30 15-405-2 → 6-2J. Sinner 15-0 ace 30-0 30-15 40-15 40-304-2 → 5-2M. Giron 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 df A-40 40-40 A-404-1 → 4-2J. Sinner 0-15 df 15-15 30-15 40-153-1 → 4-1M. Giron 0-15 0-30 0-402-1 → 3-1J. Sinner 0-15 15-15 15-30 15-40 df 30-40 ace2-0 → 2-1M. Giron 0-15 0-30 0-401-0 → 2-0J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-15 ace0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0-0* 0*-1 1*-1 1-2* 1-3* 1*-4 2*-4 3-4* 3-5* 3*-6 4*-6 5-6* 6-6* 6*-7 7*-7 8-7*6-6 → 7-6J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-155-6 → 6-6M. Giron 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 df5-5 → 5-6J. Sinner 15-0 30-0 40-0 ace4-5 → 5-5M. Giron 15-0 30-0 40-0 ace 40-154-4 → 4-5J. Sinner 15-0 30-0 40-03-4 → 4-4M. Giron 0-15 15-15 ace 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A2-4 → 3-4J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 A-401-4 → 2-4M. Giron 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-401-3 → 1-4J. Sinner 15-0 30-0 40-00-3 → 1-3M. Giron 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-400-2 → 0-3J. Sinner 15-0 30-0 30-15 30-30 30-400-1 → 0-2M. Giron 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 A-400-0 → 0-1

    Tennis Statistics: Sinner vs Giron

    Sinner vs Giron

    Statistic
    Sinner
    Giron

    ACES
    2
    2

    DOUBLE FAULTS
    2
    2

    FIRST SERVE
    43/61 (70%)
    44/78 (56%)

    1ST SERVE POINTS WON
    34/43 (79%)
    31/44 (70%)

    2ND SERVE POINTS WON
    10/18 (56%)
    10/34 (29%)

    BREAK POINTS SAVED
    1/3 (33%)
    4/8 (50%)

    SERVICE GAMES PLAYED
    10
    10

    RETURN RATING
    190
    152

    1ST SERVE RETURN POINTS WON
    13/44 (30%)
    9/43 (21%)

    2ND SERVE RETURN POINTS WON
    24/34 (71%)
    8/18 (44%)

    BREAK POINTS CONVERTED
    4/8 (50%)
    2/3 (67%)

    RETURN GAMES PLAYED
    10
    10

    NET POINTS WON
    20/25 (80%)
    6/12 (50%)

    WINNERS
    25
    15

    UNFORCED ERRORS
    11
    12

    SERVICE POINTS WON
    44/61 (72%)
    41/78 (53%)

    RETURN POINTS WON
    37/78 (47%)
    17/61 (28%)

    TOTAL POINTS WON
    81/139 (58%)
    58/139 (42%)

    MAX SPEED
    211 km/h131 mph
    207 km/h128 mph

    1ST SERVE AVERAGE SPEED
    194 km/h120 mph
    181 km/h112 mph

    2ND SERVE AVERAGE SPEED
    161 km/h100 mph
    141 km/h87 mph LEGGI TUTTO

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    Medvedev e Sinner spiegano la “polemica’ del peluche a Pechino”

    Daniil Medvedev e Jannik Sinner sono stati protagonisti di un momento singolare nella finale dell’ATP 500 di Pechino, dopo che l’italiano ha avuto la meglio. Durante la cerimonia di premiazione, il russo sembrava aver ‘rubato’ un peluche dalla coppa dell’italiano, suscitando curiosità sui social media. Ma alla fine, questa polemica non era affatto una polemica! […] LEGGI TUTTO

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    Vagnozzi: “Il successo a Pechino concretizza il lavoro con Sinner”

    Simone Vagnozzi (foto FITP, Adelchi Fioriti)

    Simone Vagnozzi, coach di Jannik Sinner, ha rilasciato un’interessante intervista a SuperTennis dalla Cina all’indomani del bellissimo successo all’ATP 500 di Pechino del suo assistito. Una vittoria storica che porta Jannik al n.4 ATP e infrange il tabù Medvedev, superato per la prima volta dopo sei sconfitte in altrettanti precedenti. L’allenatore del miglior tennista italiano parla della soddisfazione per i risultati raggiunti nei quasi due anni di collaborazione, di come sta cambiando il gioco di Jannik e anche delle prossime finals di Davis, alle quali il suo assistito pensa di partecipare concludendo così il 2023. Ecco il pensiero di Vagnozzi espresso nell’intervista.
    “Siamo molto contenti di come è andata tutta la settimana. È dallo scorso febbraio, quando abbiamo iniziato insieme, che abbiamo in mente questo tipo di Jannik, questo tipo di gioco, migliorare certe cose in funzione di battere giocatori come Medvedev, che erano la sua “bestia nera”. Quindi con la vittoria di ieri si è concretizzato il lavoro di questi 17 mesi assieme”.
    “Nelle partite con Alcaraz e Medvedev sono contento di come ha gestito i momenti, ha capito quando rischiare di più e quando invece sfidarlo sullo scambio restando più solido. Questa è sempre stata la parte in cui ha fatto più fatica, invece in queste due partite è stato molto bravo”.
    “Penso che da quando sono entrato a lavorare con lui lo scorso febbraio ho sempre avuto le idee piuttosto chiare di quello di cui ha bisogno per fare un ulteriore salto di qualità. Stiamo lavorando bene con tutto il team, si sta evolvendo sulla parte tecnica, sulla gestione tattica della partita. Ora bisogna continuare a lavorare, il percorso non è terminato”.
    “In Darren ho trovato una persona fantastica, un grande professionista, ci sentiamo tutti i giorni e condividiamo il lavoro da fare. La pensiamo allo stesso modo sulle cose più importanti da migliorare. Abbiamo un ottimo rapporto che spero continui per tanto tempo”.
    “Dopo New York abbiamo parlato con Volandri, ha finito il torneo non in ottime condizioni fisiche, aveva bisogno di staccare, di prendersi del tempo per poi poter concludere bene tutta la fase finale della stagione che terminerà con le Finali di Davis a Malaga. Sapevamo di avere un’ottima squadra e quindi che le possibilità di arrivare in finale erano alte”.
    “Rigiocare due giorni dopo aver vinto un torneo non è facile, dobbiamo cercare di adattarci nel più breve tempo possibile alle nuove condizioni. Oggi si è preso un giorno di riposo, domani ci si allena all’impianto. L’importante è che scenda in campo con la migliore attitudine possibile”. LEGGI TUTTO

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    Sinner traccia gli obiettivi: “Ho lavorato bene dopo US Open. Non mi interessano paragoni col passato, la sfida è con me stesso”

    Jannik Sinner, n.4 del ranking ATP (foto Getty Images)

    Jannik Sinner è appena arrivato a Shanghai con un volo interno alla Cina, attorniato anche dagli appassionati locali che l’hanno riconosciuto e fermato per molte foto condivise sui social. Il nuovo n.4 al mondo piace, diverte, è un personaggio assolutamente positivo che appassiona in tutto il mondo. La stampa internazionale ha celebrato ieri e oggi la grande vittoria al 500 di Pechino, “apre nuovi orizzonti all’italiano e nel 2024 per lui il limite è solo il cielo” scrive il bravo collega statunitense Chris Oddo.
    Intervistato dal Corriere della Sera, Jannik ha parlato della sua bella vittoria restando assolutamente con i piedi per terra, ed evitando – con classe – di tornare sulle sterili polemiche del post Davis. Un periodo che Sinner ha speso in silenzio, a lavorare. I risultati sono sotto gli occhi di tutti, non solo per il grandissimo risultato ottenuto battendo uno dopo l’altro il n.2 e 3 del mondo – Alcaraz e Medvedev – ma soprattutto per il suo tennis ancor più aggressivo, incisivo e spettacolare. Riportiamo alcuni passaggi dell’intervista, i più salienti.
    “Del successo di Pechino vado fiero del modo in cui sono stato in campo. I primi due giorni in Cina non mi sentivo bene per niente, poi i problemi con Evans, un po’ meglio con Nishioka, il vomito con Dimitrov. Ho saputo superare le difficoltà, con Alcaraz e Medvedev stavo finalmente bene. Ho imparato dagli errori e mi sono piaciuto” racconta Jannik. “Errori? Quelli commessi all’Open Usa e prima, quando ho vinto il Master 1000 di Toronto e subito dopo sono uscito al primo turno a Cincinnati. Per me è importante non ripeterli. A Shanghai cercherò di vincere almeno un match…”.
    “Le Finals sono l’obiettivo della stagione, ci siamo quasi. Con il lavoro di quest’anno siamo già avanti, poi ci sarà l’investimento sul 2024. Ci vuole equilibrio, nel tennis. La settimana positiva di Pechino può aprirmi altre porte”.
    Capitolo polemiche Davis, Sinner risponde così: “Non so se ho voglia di parlare di questo però sì, sono contento di come mi sono allenato dopo l’Open Usa. Non è che in due settimane ti inventi niente, eh, voi il lavoro non lo vedete ma c’è: giornate lunghissime, tra campo e palestra, io mi sento bene solo se alla fine sono stanco morto, perché vuol dire che mi sono allenato nel modo giusto. Vincere un torneo non cambia la vita ma convalida la bontà di quello che fai. Ho provato cose nuove e servito una percentuale più alta, ma non basta. E non significa che servirò sempre così. La scelta di non andare in Davis alla fine serviva a quello, la programmazione si fa in base agli obiettivi. La differenza che avverto ancora è fisica: i miei movimenti in campo possono migliorare, volée, servizio, tutto può crescere. Non sono arrivato al picco, proprio no“.
    N.4 del ranking, uguagliato Panatta: “La storia la conosco, però andare oltre i risultati degli altri non mi dice niente. Non mi interessano i paragoni con il passato, cioè: voglio diventare forte io, Jannik Sinner, la sfida è con me stesso e la storia la costruisco per me, per nessun altro. Mi interessa condividere questi momenti con le persone che credono in me, i miei parenti e il mio staff. Solo questo conta. Poi vedremo quanto oltre i miei limiti riuscirò a spingermi”.
    Molto interessante la risposta seguente, sul miglioramento continuo e la conoscenza di se stesso, obiettivo superiore anche al battere Djokovic: “Sono impegnato a conoscere il mio cervello, ma serve tempo. Mi interessa capire il 100% di come funziona il mio, soprattutto nelle difficoltà, quando sono stanco o nervoso. Le settimane dopo New York le ho investite anche sulla mia testa e a Pechino spero si sia notato. A Montecarlo lavoro con Formula Medicine: è un modo diverso di allenare la mente. Proverò a riprodurre il modello a Shanghai, che sarà un test importante, sperando che Pechino non sia stato solo un caso!
    Risposte lucide, coerenti e di alto profilo, che raccontano alla perfezione come Sinner sia una persona di livello, consapevole delle sue forze e debolezze, pronto a dare tutto in campo e palestra per raggiungere grandi obiettivi. Non superare altri, ma superare se stesso.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Sinner leggendario a Pechino. Finals, slam e caccia al numero uno: i bookmaker quotano gli obiettivi di Jannik

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16 – Foto Getty Images

    Jannik Sinner è il nuovo numero quattro del ranking ATP. La vittoria su Medvedev in finale a Pechino ha consolidato la posizione dell’azzurro, già conquistata dopo la semifinale. Dopo una settimana da favola nella capitale cinese, tutti gli obiettivi del classe 2001 appaiono meno lontani. Il sogno, nel 2024, è la conquista del primo slam in carriera, opzione offerta a 3,50.
    Ma non finisce qui, perché la scalata di Sinner in classifica lo lancia tra i candidati per raggiungere la prima posizione nel ranking già nel 2024, possibilità che al momento paga 15 volte la posta. Il 2023 ha però ancora tanto da dire. Blindato l’approdo alle ATP Finals, Sinner può concretamente pensare di giocarsi la vittoria del torneo fino alla fine: un successo nella rassegna in programma proprio in Italia, a Torino, si gioca a 6,50. LEGGI TUTTO

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    ATP 500 Pechino: Sinner stellare! Infrange il tabù Medvedev con un tennis mai così aggressivo. È il terzo torneo del 2023

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    Nemmeno nei sogni si gioca così bene. E quando si gioca un tennis di questo livello, stellare, puoi solo vincere, anche contro la tua “bestia nera”, quella che sempre ti ha fatto vedere i “sorci verdi”. Jannik Sinner vola sul centrale dell’ATP 500 di Pechino, incanta con un tennis mai visto per aggressività, velocità, attacchi e volée, una macchina infernale stavolta non di pura pressione ma a tutto campo, con una serie di discese a rete vincenti inusuali, belle ed efficaci. Era necessario dare tutto, sorprendere e immaginare un tennis nuovo e diverso per battere Daniil Medvedev dopo 6 sconfitte in altrettanti match. Jannik ce l’ha fatta, col suo immenso talento ha trasformato un sogno in realtà battendo il n.3 del mondo per la prima volta nella finale del China Open, due tiebreak perfetti per il 7-6(2) 7-6(2) che gli regala il terzo titolo in stagione e nono complessivo. Jannik ha semplicemente giocato la miglior partita in carriera, superiore anche alle vittorie contro Alcaraz perché oggi è stato ancor più incisivo e offensivo, ha superato se stesso proprio contro il rivale che più di ogni altro rappresentava uno scoglio durissimo. Stavolta Sinner è stato più forte, anche di un ottimo Medvedev. Un dato su tutti: il russo nel primo set ha servito in campo l’87% di prime, non gli è bastato a vincere il parziale, questo spiega che razza di prestazione ha prodotto l’azzurro.
    Sinner ha giocato da campione non solo il primo set, ma ogni punto del match. Ha tenuto al massimo l’intensità fisica e il focus mentale, mai un momento di pausa, mai una sbavatura. Ha chiuso l’incontro con zero doppi falli, il 68% di prime palle in campo, dato per lui straordinario e che ha dato il via ad una prestazione mostruosa con i colpi da fondo campo. 82% di punti vinti con la prima, 71% con la seconda, contro Daniil Medvedev, uno dei migliori ribattitori e difensori del tour. Ha concesso una sola palla break – altro dato spaziale – e vinto 23 punti a rete su 33 discese. Quest’ultimo numero è la conferma empirica di una partita giocata alla perfezione sul piano tattico, tanto ardita da realizzare quanto straordinaria per efficacia.
    Nelle sole sconfitte patite contro il russo in precedenza, Jannik aveva sempre accusato un calo al servizio, subito i break appena forzava troppo per uscire della quella viscida “ragnatela” imposta dal rivale con palle profonde e senza peso, fortissimo sulla diagonale di rovescio vero muro in difesa, pronto a strappare all’improvviso e poi diventare una macchina al servizio, imprendibile. Per uscire questo scenario perdente, Sinner si è trasformato in un giocatore diverso, molto più di un formidabile colpitore in progressione. Ha servito come mai prima, ha risposto con una continuità clamorosa, mettendo così grande pressione a Daniil e forzandone sui errori. Ma per capitalizzare due colpi d’inizio gioco così solidi e aggressivi era necessario andare oltre l’ostacolo anche nello scambio e soprattutto… non scambiare! Jannik è stato straordinario per come ha giocato “a-la-Alcaraz”, se mi passate il paragone. Zero tempo d’attesa, o minimi, per l’affondo. Mai una palla tattica, nessun attendismo e via dentro a tutta, dritto per dritto per allontanarlo ancor più dalla riga di fondo e poi dentro con un affondo vincente lungo linea, un cross stretto fantastico di rovescio, o soprattutto una discesa a rete. È un rischio totale contro uno che ha nel gancio-passante stretto e nel lob il suo marchio di fabbrica, ma… era necessario giocare all’arma bianca, super-aggressivo, perché altrimenti l’alternativa era annegare nella palude del russo.
    Sinner c’ha provato, dalla prima all’ultima palla, con una velocità di piedi eccezionale per anticipare e spingere a tutta. Da far vedere alle scuole tennis l’armonia dell’approccio alla palla, equilibrio e potenza, per colpi precisi e ficcanti, pochissimi gli errori rapportati al rischi e velocità d’esecuzione. Una sinfonia tennistica meravigliosa, con tempi d’attacco finalmente ottimi e chiusure di volo tecnicamente molto buone. E negli errori è venuta la vittoria di Jannik: come quando cadi da cavallo, si rimonta subito e si riparte. Al galoppo. Ha sbagliato qualche volée; ha fallito malamente alcuni smash, ma niente panico. Calma dei forti, la tattica è quella giusta, tanto che al punto successivo si riprova e si fa il punto. “In your face” dicono nel basket USA, sono qua, prova a passarmi di nuovo, se ci riesci. Una durezza mentale mai vista prima in Sinner, che spiega la potenza devastante della sua prestazione, applicazione massima di una tattica perfetta, eseguita da Campione.
    Sinner ha messo tonnellate di pressione a Daniil, provocando errori in fasi chiave. Ha giocato alla perfezione ogni punto importante. E se mai c’era uno che poteva vincere anche prima dei due tiebreak, era certamente Jannik. Sono tanti gli altri aspetti da sottolineare. Senza dilungarci oltremodo, come ha retto sulla diagonale di rovescio, prontissimo ad entrare poi col diritto; il rischiare poche volte la smorzata, una vera sorpresa. Clamorosa la resa del Serve and Volley da destra, con un servizio angolato e vivace, carico di effetto che gli ha dato il tempo di arrivare con l’ombelico sul nastro e chiudere nel campo aperto. Nemmeno un super ribattitore come Medvedev ha trovato la contromossa. Sinner ha giocato la partita perfetta, regalando anche uno spettacolo tennistico sublime. Da uno “buono solo a tirar forte” ha dimostrato mano, visione offensiva, tempi di gioco e d’attacco ottimali. Da uno che non “regge” ha dimostrato di aver energia da vendere e tenuta fenomenale. Da uno criticato perché serve poco e male, ha avuto numeri al servizio da grande battitore, e la differenza in campo s’è vista. Serviva la partita perfetta, l’ha giocata nella giornata giusta. Applausi.
    Un’apoteosi di bellezza che gli ha regalato la vittoria più bella e gustosa rivincita dopo le due finali perse contro Medvedev quest’anno a Rotterdam e Miami. Una vittoria assai più “pesante” del 1000 canadese dello scorso agosto perché venuta battendo uno dopo l’altro Alcaraz e Medvedev, il n.2 e 3 del mondo. Sinner è il nuovo n.4 del mondo, oggi ha giocato da vero Campione. Abbiamo un tennista eccezionale, che mai ci ha sorpreso e divertito così tanto. Grazie Jannik, te la sei meritata tutta.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    La finale del China Open 2023 scatta con Sinner alla battuta. Super aggressivo Jannik, ottime prime, diritto fulminante subito dopo il servizio, anche un perfetto serve and volley  a punire la posizione arretrata in risposta del russo. Grandi rischi, seguono due errori, ma la tattica è corretta: deve spingere tutto e subito, se entra nel palleggio può solo affogare nella “palude” del moscovita. 1-0 Sinner. Anche in risposta l’azzurro è “fuori tutta”, risposte alla massima velocità cercando di spaccare lo scambio, accelerazione senza indugiare. Medvedev resta impassibile, trova il primo Ace del match e impatta 1 pari. Mai visto un Sinner così offensivo, zero tempi d’attesa, nessuna costruzione. Un Jannik “a la Alcaraz”, per spostare il suo gioco sullo stile che meno digerisce l’avversario. Il contrasto di stile tra i due è nettissimo: Sinner gioca a massima velocità alla ricerca del vincente con grandi rischi, Medvedev costruisce a medio ritmo spostando l’azzurro e strappando all’improvviso. Sul 2 pari, Jannik commette un errore in spinta col diritto (a campo quasi aperto) e poi affossa a rete una volée non impossibile dopo il servizio. 0-30, primo momento di difficoltà. Bravissimo a riprovare il S&V, come quando si cade da cavallo si rimonta subito. Già otto discese a rete di Jannik in tre game. Ai vantaggi un rovescio in rete costa a Sinner la prima palla break del match (uno dei rari scambi nei suoi game). Si salva aggredendo sotto rete dopo un solido servizio (e rischio, il campo troppo aperto, il passante per fortuna largo). GRANDE Sinner, è ributtato indietro dal lob ma con coraggio si ributta avanti col diritto e chiude un game complicatissimo. 3-2. Medvedev finora ingiocabile al servizio, 15 prime palle su 16 giocate. Jannik vince uno scambio lungo da fondo, importante perché dimostra a se stesso di poterlo reggere. Ma clamorosa è l’efficacia – e bellezza – dei serve and volley. Eppure la risposta di Daniil c’è eccome, incredibile quella vincente sul 40-15, angolo impossibile. 4-3 Sinner, con un altro diritto lungo linea perfetto. Ottavo game, che risposte Jannik! Impatta forte, a tutto braccio, e trova controllo. 0-30, situazione inedita finora. Con un’altra risposta fulminante, letteralmente sui piedi del moscovita, Sinner vola 15-40, due palle break!!! Nooo! sulla seconda Sinner gioca un punto perfetto ma sbaglia uno smash in avanzamento non impossibile, troppa foga… Un vero peccato, Medvedev si salva, 4 pari. Dopo lo scossone e mancata chance, il match scorre sui game di servizio. Medvedev sbarca al tiebreak con un irreale 32 prime in campo su 35 servizi giocati! Vince il primo punto Jannik, importante perché in scambio e su di una 2a di servizio. Doppio Fallo Medvedev!!! 2-0 Sinner. E ancora niente prima palla… Fantastico Jannik! Conduce, spinge, avanza con coraggio e procura l’errore del russo, 3-0 e servizio Sinner. S&V Jan – > 4-0. Altro attacco perfetto col rovescio e volée impeccabile. 5-0 Sinner. Con una mazzata di Daniil si gira sul 5-1. Ancora out col diritto Medvedev, mamma mia quanto ha accusato quel doppio fallo… 6-1 e cinque Set Point Sinner. Chiude al secondo, in rete un diritto del russo. 7 punti a 2, SET SINNER! Jannik vince il MIGLIOR SET DELLA SUA CARRIERA, per quanto è ostico tecnicamente il rivale ma soprattutto per come l’ha giocato, con un’aggressività e tennis mai così offensivo ed efficace. Una bellezza. Daniil ha servito l’87% di prime, non gli è bastato, questo indica chiaramente la forza dell’azzurro nel set. 68% di prime per Jannik, 12 punti a rete.
    Secondo set, Medvedev to serve. Inizio furibondo per Daniil, nel toilette break avrà certamente cercato una scossa mentale, mai era andato così sotto contro l’azzurro. Sinner risponde con il miglior turno di servizio del match, incluso uno smash difficilissimo tirato a tutto braccio nonostante le incertezze in questo colpo nell’incontro. “Attributi fumanti”, 1 pari. Nel terzo game la risposta di Jannik sale in cattedra. Mette grande pressione a Daniil, che sul 15-30 sbaglia malamente un tocco sotto rete, giocato con sufficienza, e incassa un passante dell’azzurro che sale 15-40, due palle break!!! Annulla la prima il russo con una “smorza” nemmeno perfetto ma poi un passante perfetto. Con una gran prima, cancella anche la seconda chance. Salva anche una terza palla break Medvedev, concessa con un doppio fallo, per il 2-1. Impressiona la facilità con cui scorre il tennis super-offensivo di Sinner, pure una bordata di rovescio lungo linea all’uscita dal servizio, colpo difficilissimo per la rapidità nella ricerca della palla e coordinazione di gambe. A zero siamo 2 pari. In questo secondo set Medvedev ha deciso di giocare a ritmi superiori, più simile alla sua condotta vs. Zverev in semifinale, per non dare tempo all’azzurro di comandare. C’è un tennis stellare in questa fase, quasi solo colpi vincenti, qualità altissima. 12 punti a 0 in tre turni di battuta per l’azzurro, un Ace per impattare 3 pari. Si entra nel rush finale del set, la pressione sale alle stelle. Sinner sbaglia un altro smash al volo, male oggi con quest’esecuzione (probabilmente va un po’ troppo sotto alla palla e non distende completamente il braccio). Rimedia vincendo un duro scambio condotto con gran ritmo. 4 pari. Meglio lo smash al rimbalzo dell’azzurro, indispensabile colpo per chiudere i tanti attacchi, condotti con tempi di gioco perfetti. Altro turno di servizio a zero per l’allievo di Cahill-Vagnozzi, 5 pari. Quanto conta rispondere tanto, profondo, aggressivo. Medvedev nell’undicesimo game commette doppio fallo, poi rischia un colpo che è lungo. 15-30. Peccato per un diritto in scambio di Jan che muore in rete, Daniil sembrava sotto nel ritmo del palleggio. Con un clamoroso rovescio lungo linea, Medvedev si porta 6-5. Quanto funziona bene il serve and volley da destra di Jannik, angolo e parabola micidiale, c’è il tempo per arrivare sul net e chiudere a campo aperto. Mai vinto un Sinner così proiettato avanti, è un fulmine ad aggredire la palla dopo una prima in campo, e oggi ne mette più del 70%. Una MACCHINA l’azzurro, 6 pari. Altro Tiebreak. PAZZESCO il primo punto!!!! È ributtato indietro Sinner da un lob fantastico, ma recupera, comanda e trova una palla corta perfetta. È un FULMINE in campo, 1-0 e servizio Sinner. Si scambia a grande velocità, col rovescio Jannik è un muro, sbaglia per primo il russo. 2-0 Sinner. Serve and Volley, da destra oggi una sentenza. 3-0 Jannik. Manca di un soffio l’affondo col diritto Jan, tatticamente perfetto ma di poco lungo col diritto inside out. 3-2 Sinner. Si gira 4-2, in corridoio un rovescio in scambio del n.3 al mondo. Altro S&V da destra, 29ensima discesa a rete, e altro punto 5-2. Ne mancano due, due “maledetti” punti… PASSANTEEEE, che passante di Jannik col diritto, raccatta una palla dalle stringhe e trova un cross mortale. 6-2 Sinner, match point! È ANDATA! VINCE, VINCE, VINCE! STRAVINCE!!! Con una risposta cross come quelle contro Alcaraz, CHIUDE, con un vincente straordinario! Prima vittoria contro Medvedev, si prende il secondo ATP 500 in carriera. Si prende tutto, nella miglior prestazione in carriera di un Sinner perfetto. Abbraccia il team, è l’immagine della felicità. Ti sei meritato tutto Jannik, bravissimo!

    [6] Jannik Sinner vs [2] Daniil Medvedev (non prima ore: 13:30)ATP Beijing Jannik Sinner [6]77 Daniil Medvedev [2]66 Vincitore: Sinner ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0-0* 1*-0 2*-0 3-0* 3-1* 3*-2 4*-2 5-2* 6-2*6-6 → 7-6J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-155-6 → 6-6D. Medvedev 15-0 15-15 df 15-30 30-30 40-305-5 → 5-6J. Sinner 15-0 30-0 40-04-5 → 5-5D. Medvedev 15-0 30-0 30-15 40-154-4 → 4-5J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-15 ace 40-303-4 → 4-4D. Medvedev 0-15 15-15 30-15 40-153-3 → 3-4J. Sinner 15-0 30-0 40-0 ace2-3 → 3-3D. Medvedev 15-0 30-0 40-0 ace2-2 → 2-3J. Sinner 15-0 30-0 40-01-2 → 2-2D. Medvedev 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-A df 40-40 A-401-1 → 1-2J. Sinner 15-0 30-0 40-00-1 → 1-1D. Medvedev 15-0 30-0 40-00-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0*-0 1-0* 2-0* df 3*-0 4*-0 5-0* 5-1* 6*-1 6*-26-6 → 7-6D. Medvedev 15-0 30-0 40-06-5 → 6-6J. Sinner 15-0 30-0 40-05-5 → 6-5D. Medvedev 0-15 30-15 30-30 40-305-4 → 5-5J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-15 40-304-4 → 5-4D. Medvedev 0-15 0-30 15-30 ace 15-40 30-40 40-40 A-40 ace4-3 → 4-4J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-15 40-303-3 → 4-3D. Medvedev 15-0 ace 30-0 40-0 40-153-2 → 3-3J. Sinner 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 ace 40-40 A-402-2 → 3-2D. Medvedev 15-0 30-0 40-0 ace 40-152-1 → 2-2J. Sinner 15-0 15-15 40-151-1 → 2-1D. Medvedev 0-15 df 15-15 15-30 30-30 40-30 ace1-0 → 1-1J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-15 40-300-0 → 1-0

    Statistica Partita: Sinner vs Medvedev

    Statistica al servizio

    Statistiche
    Sinner
    Medvedev

    Aces
    3
    6

    Double Faults
    0
    4

    First Serve
    51/75 (68%)
    57/78 (73%)

    1st Serve Points Won
    42/51 (82%)
    43/57 (75%)

    2nd Serve Points Won
    17/24 (71%)
    11/21 (52%)

    Break Points Saved
    1/1 (100%)
    5/5 (100%)

    Service Games Played
    12
    12

    Statistica in risposta

    Statistiche
    Sinner
    Medvedev

    Return Rating
    72
    47

    1st Serve Return Points Won
    14/57 (25%)
    9/51 (18%)

    2nd Serve Return Points Won
    10/21 (48%)
    7/24 (29%)

    Break Points Converted
    0/5 (0%)
    0/1 (0%)

    Return Games Played
    12
    12

    Statistica errori-vincenti

    Statistiche
    Sinner
    Medvedev

    Net Points Won
    23/33 (70%)
    8/11 (73%)

    Winners
    29
    26

    Unforced Errors
    13
    11

    Service Points Won
    59/75 (79%)
    54/78 (69%)

    Return Points Won
    24/78 (31%)
    16/75 (21%)

    Total Points Won
    83/153 (54%)
    70/153 (46%)

    Velocità del servizio

    Statistiche
    Sinner
    Medvedev

    Max Speed
    212 km/h131 mph
    210 km/h130 mph

    1st Serve Average Speed
    195 km/h121 mph
    194 km/h120 mph

    2nd Serve Average Speed
    155 km/h96 mph
    176 km/h109 mph LEGGI TUTTO

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    Ranking ATP LIVE e Race 2023: Jannik Sinner consolida la quarta posizione. Nella Race è ormai alle Finals di Torino. Mancano solo 30 punti per la qualificazione ufficiale

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16 – Foto Getty Images

    Ranking ATP LIVE e Race 2023: Jannik Sinner consolida la quarta posizione. Nella Race è ormai alle Finals di Torino. Mancano solo 30 punti per la qualificazione ufficiale.
    Tennis Rankings

    Posizione
    Giocatore
    Età
    Nazione
    Punti

    1
    Novak Djoković
    36
    🇷🇸 SRB
    11545

    2
    Carlos Alcaraz
    20
    🇪🇸 ESP
    8715

    3
    Daniil Medvedev
    27
    🇷🇺 RUS
    7490

    4
    Jannik Sinner
    22
    🇮🇹 ITA
    4875

    5
    Stefanos Tsitsipas
    25
    🇬🇷 GRE
    4615

    6
    Holger Rune
    20
    🇩🇰 DEN
    4605

    7
    Andrey Rublev
    25
    🇷🇺 RUS
    4515

    8
    Taylor Fritz
    25
    🇺🇸 USA
    3955

    9
    Casper Ruud
    24
    🇳🇴 NOR
    3605

    10
    Alexander Zverev
    26
    🇩🇪 GER
    3450

    11
    Frances Tiafoe
    25
    🇺🇸 USA
    2690

    12
    Alex de Minaur
    24
    🇦🇺 AUS
    2685

    13
    Tommy Paul
    26
    🇺🇸 USA
    2660

    14
    Karen Khachanov
    27
    🇷🇺 RUS
    2385

    15
    Félix Auger-Aliassime
    23
    🇨🇦 CAN
    2340

    16
    Cameron Norrie
    28
    🇬🇧 GBR
    2020

    17
    Hubert Hurkacz
    26
    🇵🇱 POL
    1990

    18
    Lorenzo Musetti
    21
    🇮🇹 ITA
    1925 LEGGI TUTTO