More stories

  • in

    Trento, la gestione manageriale di Da Re: “Affidato a me il pargolo cresciuto”

    Di Redazione Bruno Da Re tiene in mano le redini dell’Itas Trentino in qualità di nuovo presidente, dopo la decisione di Diego Mosna di allontanarsi dalla società. Un cambiamento importante per una società che è sempre stata guidata dalle scelte ponderate di un uomo che di pallavolo ne sa parecchio, come Mosna appunto. Adesso, l’asset non sarà più unilaterale, una gerarchia piramidale con una punta e una base, ma manageriale: una pool di imprenditori, capitanati da Da Re e composta anche da persone che non conosco a fondo la pallavolo, che dialogheranno alla ricerca delle migliori soluzioni per la società di via Trener. Come spiega lo stesso Da Re, in un’intervista a l’Adige, infatti: “nessuno vuole cambiare i valori di fondo che la società ha portato avanti in questi 22 anni“, ma “il pargolo è diventato grande e ora viene affidato a qualcun altro”. Un cambio della guardia che potrebbe anche permettere all’Itas Trentino di aumentare il budget e permettersi qualche altro giocatore blasonato, sempre alla ricerca di quell’eccellenza cercata in più di 20 anni da Diego Mosna. Bruno Da Re, con il passaggio delle quote societarie di Diego Mosna (che deteneva il 52%) a un pool di imprenditori trentini che se le sono suddivise senza una posizione preminente, possiamo dire che la società è diventata maggiorenne e che camminerà senza l’aiuto del padre fondatore? “Ci sarà sempre bisogno dei consigli di Diego Mosna, che conosce questa società come le sue tasche. L’ha seminata come una piantina e l’ha fatta germogliare fino a farla diventare la quercia che è oggi. Ora le cose cambiano proprio per sua volontà. A maggio, quando ha deciso di diminuire il suo impegno nella pallavolo, lo ha fatto proprio per garantire la sopravvivenza di una società che se avesse continuato a pesare sulle sue spalle poteva rischiare di diminuire il suo afflato sul territorio. In questo senso è stato importante aprirla a nuovi investitori che si sono presi la responsabilità di continuare la strada intrapresa dal presidente Mosna”. Dunque la sua sarà una presidenza di sintesi tra nuovi soci? “Sì, sarò di fatto un amministratore e cercherò di farmi garante per salvaguardare i valori morali che Diego Mosna ha incarnato nella società. È stato, questo, un passaggio chiaro su cui tutti sono d’accordo: nessuno vuole cambiare i valori di fondo che la società ha portato avanti in questi 22 anni. Come si diceva prima, il pargolo è diventato grande e ora viene affidato a qualcun altro”. Par di capire che, oggi, pensare a una società sportiva come strumento di guadagno sia fuori luogo. Come sarà allora l’impegno economico nellasquadra del futuro. In soldoni: aumenterete il budget destinato al parco giocatori o no? “Ci siamo appena insediati, credo che questo sia un tema da affrontare nei prossimi giorni e ci confronteremo al più presto. Ma mi sento di poter dire che tutti siamo d’accordo sul fatto che intendiamo mantenere il livello di eccellenza della squadra. È il senso di quanto dicevo prima. Dunque il budget di certo non calerà e, anzi, proveremo ad aumentarlo, sempre nei limiti di una gestione accorta”. Sarà difficile prendere le decisioni per un presidente che si definisce amministratore? “Certamente con Mosna era più facile. Lui conosce bene la pallavolo, è un esperto e, visto che era il socio di maggioranza assoluta, ci si poteva confrontare solamente in due. Poi lasciava libertà sulle scelte tecniche al coach e al gm, ma lui poteva decidere in una sera. Per me sarà invece importante spiegare ai soci le scelte, perché intendiamo prendere un giocatore piuttosto che un altro. Fa parte del cambiamento: vorrà dire che convocherò frequenti consigli di amministrazione”. Sabato la Supercoppa. A dicembre il mondiale per Club. Due belle occasioni per bagnare la sua nuova presidenza. “Non parliamone! L’unica cosa che posso dire è che il presidente Mosna ci ha lasciato la squadra prima in classifica. È una bella eredità, non crede?” LEGGI TUTTO

  • in

    Lube e Sir a caccia del primo trofeo. Ma occhio a Monza e Trento…

    Di Paolo Cozzi
    C’è aria di grande volley sulle rive dell’Adriatico a Civitanova Marche, dove nel week end andrà in scena la final four Supercoppa Italiana, primo grande appuntamento per mostrare chi, fra le big, ha già rodato il motore e tolto la ruggine estiva. E non fatevi ingannare da chi dice che la Supercoppa è un appuntamento secondario, che arriva ad inizio stagione e i valori delle squadre non sono ancora stabiliti: mai come quest’anno i club hanno avuto diverse settimane per prepararsi, più due giornate di campionato, perciò sono sicuro che le dichiarazioni siano solo di facciata e che questo primo appuntamento sia più sentito del solito.
    Favorite d’obbligo per la finale la Lube padrona di casa e Perugia, con quest’ultima che secondo me ha qualche chance in più di portare a casa il trofeo, ma vediamo nel dettaglio le due semifinali.
    Il primo match di sabato 23 ottobre (ore 15.15) vede Civitanova opposta alla vera outsider di questa edizione, quella Vero Volley Monza che l’anno scorso sorprese tutti e seppe issarsi fino alle semifinali scudetto. Se il pronostico pende tutto dalla parte dei marchigiani (diciamo 75%-25% le percentuali) bisogna però ammettere che in questo inizio di stagione i cucinieri non hanno brillato e che la sconfitta casalinga con Piacenza, per quanto ininfluente, lascia sempre un po’ di tensione e incertezza anche nei cuori dei più forti.
    Tanti giocatori reduci da una lunga estate in palestra con una condizione fisica e mentale da affinare, Sua maestà Osmany Juantorena che pur potendo contare su una classe cristallina e un fisico elastico ha comunque un anno in più e deve gestire con calma le forze di inizio stagione, Ivan Zaytsev ai box per i postumi dell’operazione al ginocchio e sostituito dall’esordiente Garcia Fernandez… Insomma, per quanto abituata a gestire partite clou, la sensazione è che Civitanova non arrivi proprio al meglio a questo appuntamento, considerando anche l’inserimento di Lucarelli e una panchina non lunghissima. I punti di forza restano battuta e attacco, ma servirà anche tanto muro per togliere lucidità ai giovani attaccanti monzesi.
    Foto Powervolley Milano
    Per Monza una partita da giocare a cuor leggero, senza timore reverenziale, attaccando già dal servizio per costringere De Cecco a giocare scontato e senza centrali. La chiave potrebbe essere tenere il duo Juantorena-Lucarelli sotto al 50% in attacco o limitare gli attacchi di Simon a 7-8. Per il resto serve tanta ricezione e un trio laterale che picchia senza pause, con Grozer in versione trascinatore anche su palla scontata. Bello il duello sotto rete fra due argentini al palleggio che hanno tanto talento nelle mani.
    Nel secondo match (alle 18.00) sembra proibitivo l’impegno dell’Itas Trentino contro una Sir Safety Conad Perugia che ha bisogno di mettere in bacheca subito un trofeo per non perdersi in isterismi collettivi (pronostico 70%-30%), ma la rivoluzionata squadra trentina è piaciuta molto in queste prime uscite e venderà cara la pelle.
    Passata l’emozione per la prima da ex contro la sua Trento, Giannelli dovrà essere bravo a tener caldi Anderson e Leon per sfruttarli al meglio nei finali di set. La squadra ha già preso l’imprinting del suo allenatore, pochi errori diretti in attacco e ottima organizzazione a muro e difesa; forse il solo Rychlicki pare ancora un po’ fuori dal ritmo squadra, ma una settimana in più di allenamenti potrebbe aver fatto trovare maggior feeling fra l’opposto e il palleggiatore. Da seguire lo scontro al centro fra tre dei massimi esponenti della categoria centrali al mondo, con Solé che dovrà trovare angoli sempre più netti per sfuggire ai tentacoli del muro trentino.
    foto LVM
    A proposito di Trento, nonostante qualcuno in estate parlasse di smobilitazione, si presenta ancora una volta con una squadra di grande interesse che nelle mani di coach Lorenzetti diventa pericolosa. Con Kaziyski leader silenzioso di un gruppo con tanti giovani, sarà l’occasione per Sbertoli di dimostrare al grande pubblico che è pronto ad insidiare il posto di Giannelli in nazionale, e per Pinali di testare la sua tenuta a livelli altissimi.
    Da godersi la coppia Michieletto-Lavia, con il primo ormai consacrato a livello mondiale, ed il secondo che soprattutto sul piano della personalità sta crescendo a vista d’occhio. E attenzione perché, in caso di difficoltà, Trento è camaleontica e si può presentare con tre schiacciatori e Lavia finto opposto, in un remake caro a Lorenzetti, che propose questa soluzione a Piacenza nel 2007-2008 con il brasiliano Joao Paulo Bravo utilizzato da opposto per gran parte della stagione. LEGGI TUTTO

  • in

    Daniele Lavia: “Vogliamo essere la sorpresa della stagione”

    Di Redazione Daniele Lavia è pronto a scendere in campo, nel weekend, per affrontare le semifinali Del Monte Supercoppa: appuntamento sabato prossimo, alle ore 18.00, contro l’altra testa di serie di Perugia. “E’ bello partire senza i favori del pronostico, ci era successo anche nel recente Campionato d’Europa vinto a Katowice con l’Italia e quindi ci va benissimo così, visto come è andata  – ha spiegato Daniele ai conduttori di Radio Dolomiti Laura Paolazzi e Gabriele Biancardi – . La nostra squadra è un giusto mix fra giovani e giocatori più esperti, ma di assoluto valore come Kaziyski, Podrascanin e Lisinac; credo che l’unione di intenti in questo gruppo possa fare la differenza e possa portarci a raccogliere belle soddisfazioni. Vogliamo essere la sorpresa della stagione, già a partire da sabato, nella Final Four di Supercoppa. Il modulo a tre schiacciatori? È una delle tante varianti tattiche che possiamo sfruttare per mettere in difficoltà gli avversari; a Vibo Valentia ha funzionato molto bene ma ci vuole grande intesa fra i giocatori. Da questo punto di vista partiamo avvantaggiati, perché durante l’estate siamo stati tanto insieme noi quattro azzurri, trovando quindi già un ottimo feeling. E’ bello proseguire il percorso insieme dopo aver vissuto un’emozione così bella”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Bruno Da Re è il nuovo presidente di Trentino Volley. Succede a Diego Mosna

    Di Redazione Cambio della guardia in casa Trentino Volley: l’assemblea dei soci, riunitasi stasera al Grand Hotel Trento, ha ratificato la nomina di Bruno Da Re come presidente, in sostituzione del dimissionario Diego Mosna, e di Mauro Poli come vicepresidente. Un assetto che è il risultato dell’impegno di un gruppo di soci-imprenditori del territorio, adoperatisi per costruire un progetto che garantisse alla società, nell’immediato e per il futuro, continuità nel suo percorso di successi”. “L’obiettivo condiviso – si legge nel comunicato di presentazione – è salvaguardare il patrimonio sportivo costruito da Trentino Volley negli anni, dentro e fuori dal campo, tutelando l’immagine vincente del Trentino, in Europa e nel mondo. I nuovi soci si sono messi convintamente a disposizione di questa impresa che è nata e fiorita nel territorio locale, diventandone ben presto un esempio di assoluto valore“. L’assemblea ha inoltre approvato il bilancio 2020-2021 e ha nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione, composto da 7 consiglieri: oltre a Da Re e Poli ci sono Christian Dallago, Daniela Filbier, Filippo Ghezzer, Nicola Lenoci e Fabrizio Lorenz, mentre il ruolo di Revisore dei Conti è stato assegnato alla società Trevor srl di Trento. Cambia anche l’assetto societario: parte delle quote in capo a Diatec Holding, il gruppo di proprietà di Mosna, è stata acquisita e ripartita tra i soci FM, F.lli Poli, Rioca, Dalmec, Mediocredito Trentino Alto Adige e Marco Previdi. Il nuovo presidente di Trentino Volley Bruno Da Re è nato a Vittorio Veneto (Treviso) il 6 ottobre 1954 ed è uno dei dirigenti della pallavolo italiana maschile più apprezzati e conosciuti anche in campo internazionale. Professionista di questo settore dal 1987, è stato fra i principali protagonisti dei primi ventidue anni di attività della Sisley Treviso, con cui in qualità di procuratore generale ha vinto 32 trofei (fra cui 9 Scudetti, 4 Coppe dei Campioni e 5 Coppe Italia); fra il 2009 e 2013 ha ricoperto la carica di direttore sportivo a Modena. Dal 1997 al 2000 e poi ancora fra il 2002 e 2004 è stato anche Presidente della Lega Pallavolo Serie A, mentre dal 2004 al 2008 è stato Presidente della Commissione Sport Events Council della FIVB (Federation International de Volleyball), oltre ad aver ricoperto il ruolo di consigliere nazionale della Federazione Italiana Pallavolo per due mandati (2005-2008 e 2008-2012). Dal 3 gennaio 2014 è il general manager di Trentino Volley, che ha contribuito a mantenere fra le principali realtà internazionali della pallavolo, non solo per quanto riguarda i risultati ottenuti (uno scudetto, un Mondiale per Club e una CEV Cup), ma anche per la stabilità economica della società. Il presidente uscente Diego Mosna ha affidato il suo congedo a un post su Facebook: “Ho vissuto in prima linea un periodo ricchissimo di significati, caratterizzato sicuramente da alti e bassi, ma sono convinto che gli alti siano stati più numerosi. E indimenticabili. È stato un onore e un orgoglio guidare questa società, non solo per le tante vittorie ottenute a tutti i livelli, ma anche per aver contribuito a rendere più popolare e famoso il Trentino in tutto il mondo, grazie alla sua squadra di pallavolo“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Bruno Da Re nuovo Presidente di Trentino Volley, succede a Diego Mosna

    Trento, 20 ottobre 2021
    L’assemblea dei soci di Trentino Volley, riunitasi questa sera presso il Grand Hotel Trento, ha nominato Bruno Da Re Presidente e Mauro Poli Vice Presidente della Società.Questo assetto è il risultato dell’impegno di un gruppo di soci-imprenditori del territorio che, preso atto della volontà del Cavalier del Lavoro Diego Mosna di lasciare la presidenza di Trentino Volley, si è adoperato per costruire un progetto che garantisse alla Società, nell’immediato e per il futuro, continuità nell’impresa di successo che la contraddistingue.Diego Mosna, Socio fondatore e Presidente per i primi ventidue anni di attività che hanno visto la Società affermarsi e consolidarsi ai massimi livelli della pallavolo mondiale, passa il testimone ai nuovi soci e conferma la propria presenza nella nuova compagine societaria.La gratitudine verso Diego Mosna per quanto fatto fino a oggi è immensa: sua la visione, sua la passione, sua la tenacia. I nuovi soci raccolgono da lui il testimone, impegnandosi a tenere alto il valore il Trentino Volley.L’obiettivo condiviso è salvaguardare il patrimonio sportivo costruito da Trentino Volley negli anni, dentro e fuori dal campo, tutelando l’immagine vincente del Trentino, in Europa e nel Mondo.I nuovi soci si sono messi convintamente a disposizione di questa Impresa nata e fiorita nel territorio locale, diventandone ben presto un esempio di assoluto valore.L’assemblea ha deliberato di approvare il Bilancio 2020/2021 e di nominare il nuovo Consiglio di Amministrazione composto da nr. 7 consiglieri nelle persone di: Bruno Da Re (Presidente), Mauro Poli (Vice Presidente), Christian Dallago, Daniela Filbier, Filippo Ghezzer, Nicola Lenoci, Fabrizio Lorenz. Il ruolo di Revisore dei Conti è stato assegnato alla società Trevor srl di Trento.Al termine dell’assemblea dei Soci è stata perfezionata l’evoluzione societaria di Trentino Volley srl; parte delle quote societarie in capo a Diatec Holding spa del Cavalier del Lavoro Diego Mosna è stata acquisita e ripartita tra i Soci FM srl, F.lli Poli spa, Rioca srl, Dalmec spa, Mediocredito Trentino Alto Adige spa e Marco Previdi.
    Il nuovo Presidente di Trentino Volley Bruno Da Re è nato a Vittorio Veneto (Treviso) il 6 ottobre 1954 ed è uno dei dirigenti della pallavolo italiana maschile più apprezzati e conosciuti anche in campo internazionale. Professionista di questo settore dal 1987, è stato fra i principali protagonisti dei primi ventidue anni di attività della Sisley Treviso, con cui in qualità di procuratore generale ha vinto trentadue trofei (fra cui 9 Scudetti, 4 Coppe dei Campioni e 5 Coppe Italia); fra il 2009 e 2013 ha ricoperto la carica di Direttore Sportivo a Modena. Dal 1997 al 2000 e poi ancora fra il 2002 e 2004 è stato anche Presidente della Lega Pallavolo Serie A, mentre dal 2004 al 2008 è stato Presidente della Commissione Sport Events Council della FIVB (Federation International de Volleyball), oltre ad aver ricoperto il ruolo di Consigliere Nazionale della Federazione Italiana Pallavolo per due mandati (2005-2008 e 2008-2012). Dal 3 gennaio 2014 ricopre il ruolo di General Manager di Trentino Volley, che ha contribuito a mantenere fra le principali realtà internazionali della pallavolo, non solo per quanto riguarda i risultati ottenuti (uno Scudetto, un Mondiale per Club e una CEV Cup), ma anche per la stabilità economica della Società.
    Trentino Volley SrlUfficio Stampa LEGGI TUTTO

  • in

    Il Mondiale per Club maschile torna in Brasile: si giocherà a Betim

    Di Redazione In attesa dell’annuncio ufficiale da parte della FIVB, che dovrebbe arrivare la prossima settimana, è già nota la nuova sede del Mondiale per Club maschile. “Nuova” fino a un certo punto, perché l’evento (dopo la rinuncia della Cina) tornerà nella sede che l’ha già ospitato per 4 volte, compresa l’ultima edizione nel 2019: la città brasiliana di Betim, casa del Sada Cruzeiro. Ad anticipare la notizia è stato il sindaco della città, nonché presidente del gruppo Sada, Vittorio Medioli. La manifestazione dovrebbe svolgersi dall’8 al 12 dicembre con la stessa formula del torneo femminile (che avrà luogo la settimana successiva ad Ankara) e la partecipazione di 6 squadre. Secondo indiscrezioni riportate da O Tempo, le uniche due squadre europee al via saranno lo Zaksa Kedzierzyn-Kozle e i vicecampioni continentali dell’Itas Trentino; la Cucine Lube Civitanova non avrà dunque la possibilità di difendere il titolo conquistato due anni fa. Ci saranno invece ben tre squadre sudamericane: Sada Cruzeiro, Funvic Natal (erede del Taubaté) e gli argentini dell’UPCN, oltre al Foolad Sirjan, squadra iraniana neo-campione d’Asia. (fonte: Web Volei) LEGGI TUTTO

  • in

    Trento e quell’insolito schema, Kaziyski: “Un’arma che poche squadre possono permettersi”

    Di Redazione Un inizio di stagione senza sbavature per l’Itas Trentino di coach Lorenzetti. Capitan Kaziyski e compagni si trovano in vetta alla classifica, a punteggio pieno, accanto alla solita Sir Safety Conad Perugia. La partita di domenica scorsa, valida per la seconda giornata di Superlega maschile, si è chiusa con un’altra magistrale prova di Trento nella lunga trasferta sul campo calabrese di Vibo Valentia, espugnato in quattro set. L’unico parziale ceduto alla Tonno Callipo è stato caratterizzato da qualche errore di troppo in battuta, fondamentale subito recuperato e usato come arma fondamentale per chiudere il match. E’ stato proprio il campo di Vibo Valentia, inoltre, l’occasione per sperimentare uno schema di gioco insolito. Un rischio che solo i “Big”, come si sta dimostrando l’Itas Trentino, possono permettersi. In un’intervista a l’Adige, capitan Kaziyski illustra proprio il sopra citato schema, l’arma del servizio e le aspettative per la semifinale di Supercoppa, in programma sabato prossimo proprio contro l’altra capolista Perugia. Matey Kaziyski, da capitano e da uomo di esperienza, come giudichi la prova che avete offerto in Calabria? «Molto positiva soprattutto sotto il profilo del risultato. Abbiamo incontrato una squadra difficile, sul loro campo e che durante la partita ha espresso anche un buon gioco, riuscendo molto spesso a metterci pressione. Se da fuori non è apparsa questa loro forza è perché siamo stati bravi a tenere quasi sempre un piccolo vantaggio che alla lunga ci ha permesso di vincere la partita». La battuta è stato uno dei fondamentali più efficaci. Forse proprio lì avete costruito il successo, domenica. «Certo. Ma non deve essere una sorpresa il fatto che la nostra battuta metta in difficoltà gli avversari, anzi. Quest’anno abbiamo una squadra che può e deve fare del servizio un’arma in più e quindi penso che dovrà sempre essere così, al di là delle giornate sì e le giornate no, che possono sempre capitare». Domenica sera avete giocato con un modulo nuovo: tre schiacciatori ricevitori e nessun vero opposto di ruolo. Come è andata, dentro il campo? «All’inizio ci siamo sentiti un po’ spaesati tutti quanti. D’altronde era la prima volta che provavamo questo modulo in una gara. C’è ancora tanto da migliorare ma credo che il potenziale di questo schema sia molto importante e va tenuto sempre caldo e pronto a essere usato quando le circostanze lo richiederanno. Sono molto contento di avere anche questa opzione: non tutte le squadre possono permettersi tali variazioni». Dopo due giornate di campionato siete primi in classifica a fianco di Perugia. «Ribadisco che i risultati sono ottimi ma c’è ancora tanto da crescere a livello di squadra: abbiamo ottenuto due vittorie, e va bene, ma dobbiamo tenere i piedi per terra e andare avanti». Ora però c’è la pausa per la Supercoppa. Sabato affronterete in semifinale Perugia, la squadra che al momento appare più in palla, assieme a voi. Che partita sarà? «Sarà una partita difficile anche se sono convinto che nessuna squadra in questo momento sia al top. Non mi aspetto miracoli per quanto riguarda il livello di gioco, penso invece che questo sia un periodo in cui andrà avanti chi riesce a sfruttare meglio gli errori degli altri e gestire meglio i suoi. Credo comunque che sarà una partita divertente tra due squadre che faranno di tutto per vincere. Noi andiamo a giocarcela e così verificheremo anche il nostro livello effettivo contro una squadra pretendente al titolo».  LEGGI TUTTO

  • in

    Tonno Callipo, contro Trento applausi che fanno morale

    Non era certo l’esordio casalingo che la Tonno Callipo si augurava quello di ieri contro la quotata Itas Trentino, soprattutto alla presenza dei suoi ritrovati tifosi. A distanza di qualche ora dal match emerge però la consapevolezza che di fronte alla squadra di Lorenzetti ammirata al PalaMaiata nella seconda giornata di Superlega c’era ben poco da fare e soprattutto la squadra giallorossa non ha molto da recriminare. Una squadra che non si è mai arresa, anche quando sotto 0-2 ha profuso ancora più impegno e combattività per tentare di ribaltare le sorti del match, riuscendoci solo in parte e cioè vincendo ai vantaggi il terzo gioco.
    Il sestetto di Baldovin, rinfrancato dall’ottimo esordio di Taranto, era desideroso di provare a battagliare contro la blasonata formazione trentina. L’inizio del primo set aveva mostrato una Callipo determinata, che ha cercato di rispondere colpo su colpo agli avversari. Che dal canto loro si sono presentati molto decisi nel far propria la partita. Ne è venuto fuori un confronto molto combattuto in cui, soprattutto nei primi due set, l’Itas ha fatto valere la forza dei suoi elementi di grande caratura. Specie nel primo set però Vibo ha mostrato i muscoli, imposto a tratti il proprio gioco e ritmo nonostante il parziale sia stato vinto dagli ospiti. La squadra di coach Baldovin si è appalesata soprattutto nel terzo gioco, quando si è apprezzata la grande voglia di rivalsa da parte di Saitta e compagni, sempre supportati dal caloroso pubblico sugli spalti. E così stavolta anche i quotati Michieletto, Kazyiski e tutti gli altri hanno dovuto alzare bianca contro la ritrovata verve e concretezza dei giallorossi. Ci hanno provato anche nel quarto set i ragazzi di coach Valerio Baldovin a prolungare la contesa fino al tie break, però Trentino ha dovuto ricorrere a tutta la sua forza, ricompattandosi, per respingere la rincorsa della formazione giallorossa, che per l’impegno dimostrato meritava sicuramente qualcosa in più.
    Seppur negativo per il risultato, l’esordio dei vibonesi ha fatto registrare anche alcune note positive che si riveleranno utili allo staff tecnico per il lavoro da programmare in prospettiva futura. Partendo dall’opposto giapponese Yuji Nishida, che ha confermato le sue ottime potenzialità già espresse sia nel precampionato che all’esordio in terra pugliese. Anche ieri il posto-2 del Sol Levante ha dato ampio sfoggio dei suoi colpi, compreso dalla linea dei nove metri, con cui ha tenuto spesso a galla la barca giallorossa. Ben 20 punti finali di cui 4 ace (che in totale diventano 7 nelle prime due gare) evidenziano l’abilità, la precisione e la potenza del mancino nipponico, top scorer del match, che ha trovato supporto negli altri due martelli Douglas (12 punti) e Borges (10). Tutti e tre lasciano presagire una stagione di grandi soddisfazioni, anche perché va considerato che si è soltanto alla seconda giornata e certi meccanismi tattici e di gioco vanno sicuramente oliati. Compito che spetterà a coach Baldovin ed al suo staff, alle prese com’è noto con un precampionato a dir poco anomalo, in cui soltanto nelle ultime settimane si è potuto contare sull’organico interamente a disposizione.Quello di ieri, domenica 17 ottobre, è stato un appuntamento importante anche per il ritorno del pubblico al PalaMaiata, che ha riaperto i battenti dopo ben sei mesi di stop e lo ha fatto riaccogliendo gli spettatori sugli spalti che erano rimasti vuoti da oltre un anno. Suggestivo rivedere le gradinate così piene e pulsanti di passione giallorossa.

    Rivedere i colori giallorossi rianimare la grande struttura del Palazzetto di Vibo Valentia è stato un regalo per gli occhi e per il cuore con i poco più di mille spettatori presenti che mai hanno smesso di incitare Flavio e compagni.Come sempre alla fine grande sportività, nonostante la sconfitta, da parte del pubblico di casa che non solo ha applaudito i campioni di Trento ma anche Nishida e compagni a cui va un plauso per non aver lesinato impegno e voglia di fare pur avendo di fronte una squadra adusa a lottare per il vertice e infarcita di atleti di grande esperienza internazionale.Ora la sosta per la disputa della Supercoppa sarà utile a riordinare le idee: dodici giorni di lavoro mirato per arrivare pronti al match di sabato 30 ottobre a Modena (ore 20.30 – diretta volleyballworld.tv), valido per il terzo turno di Superlega.
    UFFICIO COMUNICAZIONERosita Mercatanteufficiostampa@volleytonnocallipo.com LEGGI TUTTO