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    Lisinac: “Non è questo il nostro livello”. Kaziyski: “L’anno prossimo? Farò meglio”

    Di Redazione

    Non riesce la vendetta alla Trentino Itas nella finale di Champions League. Come nell’edizione del 2021, sono i russi dello Zaksa ad alzare al cielo il trofeo europeo.

    Non il miglior gioco espresso dai dolomitici, con tanti errori nel corso del match. La formazione di Lorenzetti ha accelerato nel terzo parziale, portando il Grupa Azoty Kedzierzyn-Kozle a lottare fino al 32-30, ma i russi di coach Cretu sono stati più determinanti in quasi tutti i frangenti della partita, trascinati da un super Semeniuk da 27 punti.

    Matey Kaziyski, autore comunque di un’eccellente prova da 16 punti, commenta così: “Sicuramente ci dispiace moltissimo. Escluso il primo set, siamo stati sempre veramente vicini però secondo me loro sono stati più forti oggi e hanno meritato di vincere. All’inizio siamo partiti un po’ scombussolati, però dopo siamo rientrati e abbiamo avuto delle ottime chance. Non siamo riusciti a tenere fino alla fine e la partita ci è sfuggita”.

    In merito al suo futuro, capitan Kaziyski rassicura sorridendo: “Rimango la banda di Trento e speriamo di farlo ancora meglio”.

    Il centrale Srecko Lisinac fa eco al suo capitano: “Non dovrebbe essere normale, ma può succedere di non entrare in partita come volevamo. C’è anche da considerare che non abbiamo giocato per diverso tempo, così siamo entrati in campo con del nervosismo addosso, non sicuri del nostro gioco. Nei momenti decisivi, inoltre, la nostra battuta non ha funzionato. Loro sono stati continui in ricezione, per tutta la durata del match: hanno vinto meritatamente. Peccato per noi perchè abbiamo dimostrato di saper giocare ad un livello più alto rispetto a quello espresso in questa finale. Per questo rimane comunque l’amaro in bocca”.

    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Angelo Lorenzetti: “Dovevamo essere perfetti per giocarcela con loro”

    Di Eugenio Peralta

    La seconda sconfitta consecutiva in finale di Champions League non può che lasciare l’amaro in bocca in casa Trentino Itas, ma la delusione è mitigata dalla consapevolezza dell’altissimo livello della gara disputata dallo Zaksa Kedzierzyn-Kozle. A fine partita Angelo Lorenzetti è realista: “Conoscevamo il livello a cui andavamo incontro. Per giocarcela con loro dovevamo essere perfetti, e non lo siamo stati. Nel primo e nel secondo set siamo stati molto attaccati nel punteggio, il terzo ce lo siamo fatti sfuggire nella parte finale, dopo che non abbiamo saputo chiudere per qualche imprecisione sui contrattacchi“.

    “Loro sono stati bravissimi – sottolinea ancora il tecnico di Trento – e d’altra parte avevamo visto quanto erano cresciuti nella seconda parte della stagione“. Forse può alimentare qualche rimpianto la fase della stagione in cui si è arrivati a questa partita, con l’Itas ferma da tre settimane e lo Zaksa reduce dalla vittoria dello scudetto: “Non so, con i se e con i ma non si fa la storia – conclude Lorenzetti – la situazione era questa e noi ci abbiamo provato. Loro hanno alzato di molto il livello dell’attacco, i ragazzi sono stati bravi a rimanere lì, almeno un set si poteva portare a casa“. LEGGI TUTTO

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    Il poker continentale resta stregato, 2022 CEV Champions League al Kedzierzyn-Kozle

    Lubiana (Slovenia), 22 maggio 2022
    L’assalto alla quarta Champions League della sua storia resta stregato per Trentino Itas. Il sogno di ribaltare il risultato della precedente edizione e tornare a scrivere, dopo undici anni, il nome nell’albo d’oro della più prestigiosa manifestazione internazionale per Club, per la formazione gialloblù si è spento ai vantaggi del terzo set del match di questa sera all’Arena Stozice di Lubiana. In terra slovena oggi Trento non è riuscita a completare il suo splendido percorso continentale, cedendo per 0-3 al cospetto dei polacchi del Groupa Azoty Kedzierzyn-Kozle.I Campioni in carica hanno quindi confermato a dodici mesi e mezzo di distanza dalla Finale di Verona la propria egemonia in campo europeo, centrando una storia doppietta e culminando una stagione che li aveva visti vincere tutto anche in Polonia con una prestazione molto continua e priva di grosse sbavature in cui Semeniuk (best scorer e mvp del match grazie a 27 punti personali col 74%) ha saputo esaltarsi ed esaltare i compagni. I polacchi hanno avuto un migliore approccio alla gara, riuscendo a contenere in seguito anche il ritorno degli avversari, che con le fiammate a rete di Kaziyski (il migliore dei suoi con 16 palloni vincenti e il 57% in attacco) e Michieletto (3 muri e un ace per un totale di 13 punti) hanno spesso provato ad invertire la tendenza senza però riuscirci. Il lungo braccio di ferro ingaggiato nel finale di terzo set ha dimostrato come la Trentino Itas sia stata spesso vicina all’avversario senza avere mai la concreta possibilità di riaprire il match, ben incanalato da Kedzierzyn-Kozle in ogni singola frazione.
    Di seguito il tabellino della Finale di 2022 CEV Champions League, giocata stasera all’Arena Stozice di Lubiana.
    Grupa Azoty Kedzierzyn-Kozle-Trentino Itas 3-0(25-22, 25-20, 32-30)GROUPA AZOTY: Smith 10, Kaczmarek 13, Semeniuk 27, Rejno 3, Janusz, Shoji (L); Kluth. N.e. Kosian, Staszewski, Kalembka, Kozlowski, Zalinski, Banach   All. Gheorghe Cretu.TRENTINO ITAS: Sbertoli 1, Kaziyski 16, Lisinac 9, Lavia 6, Michieletto 13, Podrascanin 5, Zenger (L); D’Heer, Pinali. Cavuto, Albergati, Sperotto, De Angelis. All. Angelo Lorenzetti.ARBITRI: Collados di Vienne (Francia) e Ozbar di Istanbul (Turchia).DURATA SET: 32’, 26’, 39’; tot. 1h e 36’.NOTE: 9.304 spettatori, incasso non comunicato. Grupa Azoty Kedzierzyn-Kozle: 4 muri, 2 ace, 17 errori in battuta, 5 errori azione, 55% in attacco, 46% (29%) in ricezione. Trentino Itas: 5 muri, 3 ace, 11 errori in battuta, 10 errori azione, 48% in attacco, 48% (24%) in ricezione. Mvp Semeniuk.
    Trentino Volley SrlUfficio Stampa LEGGI TUTTO

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    Lorenzetti: “Non ci sono fantasmi da battere. Giochiamoci le nostre carte”

    Di Redazione Si avvicina sempre più la finale di Champions League: oggi ultimo giorno di riposo per Trentino Volley, che a partire da domani si immergerà definitivamente nell’atmosfera Super Finals. “L’attesa e la pressione per la Finale di Champions League di domenica a Lubiana iniziano a farsi sentire, come è giusto che sia – ha ammesso Angelo Lorenzetti, ospite della puntata settimanale di “RTTR Volley” – ; in queste ultime settimane abbiamo cercato di restare in equilibrio fra i due fattori, una posizione da ricercare individualmente. In quasi tutti gli allenamenti ho visto il giusto impegno da parte della squadra. Quando non giochi da così tanto tempo una partita è normale non avere completamente in mano il polso della situazione, però tutto quello che potevamo fare, sin qui lo abbiamo fatto. Ci restano un paio di giorni di allenamento e poi andremo a Lubiana per giocarci tutte le nostre carte”. Come accaduto lo scorso anno, l’Itas sfiderà lo Zaska ma, Lorenzetti tranquillizza: nessun desiderio di rivalsa “Non abbiamo grossi fantasmi rispetto alla Finale dell’anno scorso, perché questi puoi averli solo se non hai fatto pienamente il tuo dovere, mentre in quella circostanza Kedzierzyn-Kozle giocò meglio di noi e si meritò il successo. Quella partita la giocammo sul filo del rasoio, cambiopalla su cambiopalla; vogliamo giocare anche questa partita da protagonisti”. Il tecnico non nega la differenza di condizione: Trento ha disputato l’ultima gara ufficiale il 27 aprile, lo Zaska ha vinto sabato scorso lo scudetto polacco. “I nostri avversari hanno giocato sino a pochi giorni fa e sicuramente dal punto di vista fisico staranno meglio, ma noi da questo punto di vista abbiamo recuperato alcune situazioni critiche che avevamo accusato dopo gara 5 di Semifinale Play Off a Civitanova. Avevamo finito il campionato con il serbatoio di energie quasi vuoto e lo abbiamo ricaricato; l’unico rammarico è non aver potuto continuare ad alimentare con partite ufficiali il nostro ritmo di gioco, perché avevamo raggiunto davvero un buon livello, quello che ci aveva consentito di passare il turno in semifinale con Perugia. A maggior ragione a Lubiana dovremo iniziare restando sempre attaccati al punteggio, per crescere nel corso del match”. E aggiunge “Come lo scorso anno, lo Zaksa è una squadra senza grossi punti deboli, che dispone di un buon equilibrio di gioco ma non è imbattibile. Ha un organico forte perché alle spalle c’è anche una Società forte, che sa programmare il proprio futuro e che ha saputo restare tranquilla anche quando ha perso la Finale Scudetto della scorsa stagione. Rispetto al 2021 ha rivoluzionato la propria rosa, cambiando anche allenatore, ma è rimasto competitivo”. Saranno più di settecento i tifosi gialloblù che seguiranno la squadra a Lubiana. “Non sono solito chiedere nulla ai tifosi, se non il condividere quello che viviamo ogni weekend in campo ed in ogni partita. So che saranno tanti quelli che verranno in Slovenia per questo appuntamento e la cosa ci fa molto piacere, anche tenendo contro che nella Finale 2021 nessuno di loro era potuto entrare ed era stata  limitante come sensazione. Ci saranno anche moltissimi tifosi polacchi, ma sono sicuro che i nostri fans sapranno far sentire il loro calore alla squadra come accaduto in particolar modo nella parte finale di questa stagione”. Infine un bilancio della stagione: “Durante la stagione è difficile che si possa avere un progresso costante; ci sono periodo più propizi ed altri meno per riuscire a crescere, ma credo che dopo la Finale di Coppa Italia di Bologna, i giocatori abbiamo compiuto un salto di qualità importante, dimostrato nelle Semifinali di Play Off e Champions League”. “Credo che in questa stagione si siano incastrati bene tutti i fattori, riservandoci solo buone sensazioni e nessun tipo di rammarico. Abbiamo avuto un ottimo avvio, non abbiamo mai sbagliato le partite importanti, anche a livello di approccio, e anche quando abbiamo accusato infortuni siamo riusciti comunque a trovare le contromisure. Non considero tutto ciò che è accaduto una cosa normale, anzi; non credo capiti spesso di trovare una coesione così importante e vera fra giocatori, staff e società e non credo sia facile ripeterlo. L’esempio di Cavuto è emblematico; è riuscito a fare quello che si era ripromesso ad inizio stagione, risultando sempre protagonista nel suo ruolo e dando tantissimo al gruppo, non solo quando è sceso in campo” conclude. (fonte: Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO

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    Una speciale maglietta gialla per i tifosi trentini a Lubiana

    Di Redazione I tifosi di Trentino Volley si preparano a vivere una domenica sera a Lubiana da grandi numeri per l’assalto alla 2022 CEV Champions League: saranno infatti più di settecento i fans a seguire dal vivo la Finale fra Trentino Itas e Grupa Azoty Kedzierzyn-Kozle in programma il 22 maggio all’Arena Stozice. Si tratta di una schiera nutritissima, derivante dalla somma delle persone che si sono iscritte alla trasferta organizzata dalla Curva Gislimberti con quelle che invece hanno richiesto solamente i biglietti d’ingresso agli uffici di Trentino Volley e che quindi raggiungeranno con mezzi propri la Slovenia. A tutti loro la Società di via Trener regalerà una simpatica maglietta di colore gialla realizzata per l’occasione: l’obiettivo è creare all’interno dell’arena di gioco una splendida e compatta macchia cromatica, facilmente visibile anche in televisione. Tale esclusivo gadget verrà distribuito domenica pomeriggio dalla stessa Curva Gislimberti, poco prima dell’ingresso nell’impianto di gioco; la speranza è di trovare man forte anche fra i tifosi trentini che si sono organizzati individualmente, acquistando il tagliando direttamente tramite il sito internet https://tickets.cev.eu/superfinals2022, e che la Società invita a presentarsi alla Finale con un capo di abbigliamento dello stesso colore. (fonte: Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO

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    Oreste Cavuto tra il sogno europeo di Trento e l’abbraccio alla piccola Zvlata

    Di Roberto Zucca

    Sono gli occhi di Oreste Cavuto a rivelare la profondità del suo animo. Sono occhi così empatici che si rischia di rimanere immersi nelle sue storie e nella sua vita, e di essere trascinati all’interno di un mondo che non ha mai lo stesso ritmo. In quegli occhi, anche Zvlata, una persona per lui molto speciale, di cui sceglie di parlare per la prima volta, deve aver visto qualcosa di molto speciale.

    “Ne parlo sempre con molta emozione. Zvlata è una bambina ucraina di cui la famiglia della mia amica Caterina ha deciso di occuparsi, da quando lei ha conosciuto l’orrore di questo conflitto. Sono persone alle quali sono molto legato a Trento, tanto che appena ho qualche minuto libero dagli impegni della pallavolo, vado a trovarli“.

    Da dove è nata questa storia?

    “Dal fatto che anche i miei genitori in Abruzzo abbiano ospitato due famiglie con dei bambini, e il fatto di non poter essere lì con loro a dare una mano mi ha toccato molto. Mi creda, sono cose che gratificano, soprattutto in una giornata in cui magari sei stato occupato da altro o non sei dell’umore migliore, e trascorrere del tempo con queste persone ti fa svoltare proprio la quotidianità“.

    Di lei dicono che ha il potere di rendere speciale un momento o di far sentire speciali le persone.

    “Se così fosse è il più grande complimento che mi si possa fare. Forse è per il fatto che faccio parte di un gruppo di persone speciali in questa squadra“.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    È vero che Trento ha un’arma in più, ossia è una squadra nel vero senso del termine?

    “È una famiglia. Sono persone con le quali vivo dei momenti importanti, da giocatore in campo e con molti di loro al fuori del campo. Con molti di loro ho vissuto anche l’emozione della maglia azzurra, e adesso riprenderò tra qualche settimana quel cammino“.

    Cosa si aspetta da questo ritorno?

    “Ne ho parlato con De Giorgi, il quale ha saputo trasmettermi degli stimoli importanti attraverso degli obiettivi relativi al mio ruolo in campo e all’interno dello spogliatoio“.

    Mi dica di più.

    “Abbiamo parlato del ruolo di universale, che mi si richiede di avere, dato che in questi anni ho cercato di lavorare proprio sull’essere così malleabile. Sotto l’aspetto comportamentale, mettiamola così, De Giorgi apprezza il fatto, così come lo ha apprezzato Angelo, di avere una predisposizione a fare gruppo“.

    A Trento dimostra sempre di avere una parola e un gesto per tutti.

    “È la mia natura, non è un qualcosa su cui ho necessità di lavorare. Sono così anche fuori dal campo perché così mi è stato insegnato. Se vedo qualcuno in difficoltà o qualcuno che di quella parola ha più bisogno sono pronto a darla“.

    Ha scritto che Trento è casa. Cosa c’è dentro quella parola?

    “C’è una squadra di amici con cui trascorro il tempo, ci sono luoghi in cui mi rifugio quando mi manca la mia vera casa, ci sono persone al di fuori del campo e situazioni che si creano che mi aiutano a crescere al meglio. C’è il profumo del palazzetto, che è unico, o i cori dei tifosi che mi ricordano quanto sia legato a questa città“.

    Della sua vera casa, la terra d’Abruzzo, cosa le manca di più?

    “La montagna, il mare e questo trait d’union che si crea e che è unico. Casa mia è un posto così. E poi la famiglia. Sono venuti a Civitanova per tutte le gare a tifarmi, e sarei voluto tornare qualche giorno a casa con loro. Anche solo per stare qualche giorno con i miei nonni, i miei zii e mia cugina“.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    A casa ha una tifosa molto speciale.

    “Nonna Fernanda. È una nonna giovane e tecnologica, che guarda le partite in tv o in rete e mi segue sempre. Poi mi manda i messaggi per commentare le partite. È una persona unica. Sono fortunato ad avere una famiglia come la mia, anche se ho perso qualcosa perché per inseguire i sogni legati alla pallavolo. Ma li sento sempre molto vicini“.

    Dicevamo di Civitanova. Uscire in Gara 5 tra gli applausi come è stato?

    “Difficile, perché era quasi fatta. Soprattutto perché eravamo avanti anche in quella gara. Loro hanno fatto vedere la squadra che sono, e abbiamo giocato contro un Simon che ha dimostrato di essere il giocatore più forte del mondo. Siamo arrivati ad un passo dalla finale, giocandocela alla pari. È un peccato non aver raggiunto anche l’obiettivo di una finale scudetto, ma abbiamo dato tutto ciò che avevamo“.

    Non è finita. C’è il 22 maggio. Una data per lei importantissima.

    “Per tutti. Giocare la finale di Champions sarà l’ultimo obiettivo della stagione e ci stiamo preparando al massimo per arrivare pronti a quella data. Ci troveremo di fronte una squadra molto forte. Lo Zaksa sta dimostrando anche in Polonia il suo valore e per questo dovremo essere al massimo della condizione. Teniamo tutti moltissimo a questo trofeo, anche perché sarebbe davvero un bellissimo modo di finire questa stagione“. LEGGI TUTTO

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    Champions League, Lavia: “Saremo concreti e umili, sono fiducioso”

    Di Redazione E’ passata una settimana dalla scottante sconfitta della sua Itas contro la Lube, ma il ricordo è ancora fresco nella mente nella mente di Daniele Lavia, che commenta così l’eliminazione dai Play Off Scudetto “Siamo dispiaciuti più che delusi. Non credo che la squadra debba avere grandi rimpianti: dopo 51 partite era inevitabile accusare un momento di stanchezza fisica e mentale, purtroppo è arrivato nelle gare decisive con la Lube“. Intanto è ripartito il lavoro della Itas Trentino in vista della finale di Champions League del 22 maggio a Ljubljana: la stagione non è ancora finita. “Per mesi abbiamo giocato senza avere tempo di allenarci, ora sarà esattamente il contrario. Ci concentreremo su noi stessi sul piano fisico e tecnico per ritrovare alcune dinamiche che abbiamo perso per strada” e aggiunge: “Non sarà una partita come le altre ma vogliamo affrontarla con le caratteristiche che abbiamo sempre messo in campo: grinta, umiltà e senso di pazienza. Sono fiducioso. Giocheremo contro una squadra fortissima come lo Zaska ma non penso che vivremo questo appuntamento come una condanna a vincere“. (fonte: Corriere del Trentino) LEGGI TUTTO

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    Mattinata ad Appiano Gentile per Alessandro Michieletto: ospite dell’Inter

    Appiano Gentile (Como), 3 maggio 2022
    Una intera mattinata alla Pinetina per vedere dal vivo la squadra del cuore allenarsi in vista del rush finale del campionato di Serie A e stare a stretto contatto i campioni nerazzurri: è il regalo che l’Internazionale FC ha fatto oggi ad Alessandro Michieletto.Approfittando della mezza giornata libera concessa da Lorenzetti, lo schiacciatore di Trentino Volley ha infatti raggiunto attorno alle ore 10 il Centro Sportivo Suning Training Centre “Angelo Moratti” di Appiano Gentile (provincia di Como), ospite del Club calcistico Campione d’Italia in carica, di cui da sempre è accanito tifoso.Alessandro ha seguito a bordocampo l’allenamento dei suoi idoli, ha incontrato personalmente Javier Zanetti (a cui ha regalato la sua maglia numero 5 di Trentino Volley, ricevendone una personalizzata nerazzurra) e due grandi appassionati di pallavolo come Ivan Perisic  e Nicolò Barella, con cui da tempo è entrato in contatto grazie anche al fisioterapista Davide Lama, che da due anni fa parte dello staff medico dell’Inter ma che fra il 2012 ed il 2017 aveva ricoperto lo stesso ruolo a Trento.“E’ stata una esperienza fantastica, che volevo poter vivere da tempo ma sino ad ora il nostro calendario non ci aveva offerto lo spazio – ha spiegato Alessandro, intervistato anche da Inter Tv – . Non vedo l’ora di poter seguire una partita dal vivo allo stadio Meazza; in passato ci sono stato già tante volte ma viverlo da ospite dell’Inter sarà una emozione ancora più grande. Grazie a tutti e forza Inter!”.

    Trentino Volley SrlUfficio Stampa

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