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    Personal Time, le parole di coach Moretti

    Le parole di coach Daniele Moretti dopo il primo test match con Bassano: “Sono soddisfatto per come la Personal Time – commenta l’allenatore- e i ragazzi hanno interpretato bene il match con una squadra di livello inferiore, questo poteva far perdere concentrazione ma non è avvenuto. Ho visto dei buoni spunti da tutti gli effettivi e da chi potrebbe averte meno spazio. Sul piano tecnico sono soddisfatto in pieno. Eravamo imballati fisicamente per i carichi di lavoro, ma ora va bene così”. (37)
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    La Personal Time vince la prima amichevole (3-1)

    Personal Time 3
    Bassano 1
    (25-16; 25-17; 25-16; 22-25)
    PERSONAL TIME: Baciocco 3, Rocca 11, De Faveri 6, Buosi 3, Bellese 1, Giannotti 11, Bellucci 6, Lazzarini 2, Fusaro 3, Paludet, Zanatta, Brucini 8, Cunial 12, Mellano 1. All.: Moretti
    BASSANO: Carlesso 1, Gabrielli, Pierobon 1, Unknow 1, Milani 4, Orso 3, Parise 6, Zurlo 3, Mitic 7, Rampin 7, Tosin, Lazzarotto 10, Visentin 2, Lunardon 5, Polacco 5. All. Poletto.
    Primo test amichevole per la Personal Time di Daniele Moretti, dopo tre settimane di allenamenti pieni i sandonatesi hanno affrontato il Bassano. Una buona sgambata per Giannotti e compagni dopo un’estate in cui il gruppo è praticamente cambiato per il 90%.
    La Personal Time ha già fatto intravedere alcune buone cose, tenendo conto di come una pre season presenti sempre tante incognite.
    Moretti ha ruotato tutti gli uomini a disposizione facendo giocare anche i più giovani, li ha testati per vedere come reagiscono al loro impiego in gara.
    Dopo aver vinto i primi tre set, i padroni di casa hanno ceduto nel quarto dove Bassano si è imposto 25-22. (36) LEGGI TUTTO

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    Personal Time, domani la prima amichevole

    Dopo tre settimane di preparazione, la Personal Time è pronta a giocare la sua prima partita amichevole di questa stagione 2024/2025, i ragazzi di Daniele Moretti domani faranno il loro esordio al PalaBarbazza (ore 16.15) per affrontare Bassano.
    Un match per capire lo stato di forma del gruppo, per cominciare ad immagazzinare i primi schemi di questa prima parte di pre season. C’è curiosità intorno ad una squadra rinnovata in gran parte dopo la finale per salire in serie A2 giocata lo scorso maggio con Fano.
    Il 20 l’appuntamento, ancora al PalaBarbazza (ore 16.15) con Monselice, il 5 ottobre fuori casa  ancora con Monselice; mentre il 28 settembre il torneo a Ferrara. La chiusura il 9 ottobre a Mantova.
    Il 20 ottobre la prima di campionato sul campo del Belluno. (35) LEGGI TUTTO

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    Personal Time, domenica il meet the brothers

    Si chiama meet the brothers, letteralmente incontrare i fratelli, l’evento che vedrà protagonisti i ragazzi di Daniele Moretti e tutte le squadre del settore giovanile della Personal Time.
    Un torneo in famiglia che darà la possibilità ai ragazzi del vivaio di giocare con i campioni della serie A3.
    Un torneo divertente che si terrà alla CMB Arena di Jesolo
    Alle 9.30 il ritrovo, successivamente (ore 10) l’inizio delle sfide. Le finali previste quando scoccheranno le 11.30, mezzora più tardi le premiazioni, poi la presentazione di Giannotti e compagni a tuti i ragazzi del vivaio. L’appuntamento si chiuderà con un rinfresco.
    Una domenica insieme per rafforzare il legame fra i più grandi e più piccini. (34) LEGGI TUTTO

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    Personal Time, Moretti: “Gruppo reattivo”

    Lo staff tecnico della Personal Time ha concesso due giorni di riposo all’intero gruppo, domani la ripresa al PalaBarbazza: “Il lavoro sta procedendo bene –commenta coach Moretti-, abbiamo già fatto due settimane e mezzo incentrate sulla parte fisica e la sala pesi. Il nostro preparatore Trevisan sta facendo lavorare duro i ragazzi che stanno rispondendo bene. Come sempre accade in questo periodo va registrato qualche piccolo intoppo, abbiamo però tutto il tempo di recuperare”.
    La Personal Time è stata in gran parte rinnovata: “A livello tecnico sto stimolando i ragazzi sul nuovo sistema di gioco, quelli che c’erano già ovviamente sono già più preparati, quelli arrivati da poco li trovo molto ricettivi e questo è un buon punto di partenza. Sapevamo quando li abbiamo contattati che giocatori andavano a prendere sia a livello di gioco che umano, tutti sono pronti al sacrificio e in un periodo come questo non è cosa da poco. Tutti aspetti che confermano di aver operato bene in fase di campagna acquisti”. (33) LEGGI TUTTO

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    Personal Time, Brucini: “Questa la mia prima scelta”

    Nicolas Brucini è un ventenne di belle speranze, gioca nel ruolo di schiacciatore  ed è approdato alla Personal Time dopo 3 stagioni a Santacroce sull’Arno: “Sono arrivato a San Donà – racconta Nicolas- per mia volontà, volevo esprimermi in una realtà in cui poter migliorare. Fra le offerte arrivate al mio procuratore, quella che mi ha ingolosito di più è stata quella della Personal Time, e sono venuto  volentieri in Veneto”.
    Questa pre season sta servendo a Nicolas per conoscere meglio squadra e ambiente: “Mi sono trovato bene fin dal primo giorno con allenatore e nuovi compagni. Siamo tutti giovani e mi sembra tutti vogliosi di allenarsi, questa è un’ottima cosa. In campo la squadra è ancora grezza, ma ci sono ampi margini di miglioramento”.
    C’è differenza fra un campionato di A2 e uno di A3: “Mi porterò dietro quello che ho provato a rubare ai miei compagni più esperti delle scorse stagioni. Ho giocato con elementi che mettevano tanta attenzione fuori dal campo, ora devo entrare nell’ottica del professionista e in questo la Personal Time mi aiuterà”.
    Nel week end Brucini giocherà alle finali del campionato italiano di beach volley a Bellaria Igea Marina in coppia con Simone Podestà: “Non andrò con tante aspettative ma con la voglia di essere carico partita per partita. Voglio però chiudere la stagione del beach volley nel miglior modo possibile”.  Ascolta l’intervista completa sui nostri canali digitali spreaker, amazon music e spotify. (32) LEGGI TUTTO

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    F1, Minardi: “La McLaren ha la miglior coppia di piloti”

    Gian Carlo Minardi è intervenuto, come di consueto, a valle del Gran Premio d’Italia, per fare il punto sulla gara di Monza.
    In particolare Minardi ha parlato dei due piloti McLaren che, sul tracciato brianzolo, si sono dati battaglia, senza esclusione di colpi.
    “Da applausi il sorpasso di Oscar Piastri su Lando Norris. Da vero campione”, ha commentato Minardi che poi ha anche aggiunto: “Come ho sempre sostenuto, parliamo di uno dei piloti più promettenti che, man mano che passano i gran premi, acquisisce quella tranquillità per imporre al team le sue scelte. Stiamo parlando, comunque, di due giovani molto promettenti. Da tempo sostengo che la McLaren abbia la migliore coppia di piloti”.
    Norris e Piastri meglio quindi di Leclerc-Sainz o Hamilton-Russell?

    Minardi ha anche toccato tanti altri temi.
    Per Ferrari ha girato tutto bene
    “Arrivando al Gran Premio d’Italia, la Ferrari ha messo a segno un’incredibile strategia concretizzata da un ottimo lavoro di Charles Leclerc coadiuvato da un ottimo Carlos Sainz. Diversamente dai diretti avversari, hanno optato per una sola sosta riuscendo a sopravanzare le ottime McLaren, riuscendo a salvaguardare le gomme. Incredibile la costanza del monegasco: dal 37° al 52° passaggio ha girato costantemente tra 1’23″5 – 1’23″7.
    In questo fine settimana per Ferrari ha girato tutto bene concretizzando al meglio il lavoro. Una boccata d’ossigeno che speriamo possa portare all’interno del team un po’ di serenità.
    Gara in difese per Mercedes e Red Bull
    “Un risultato non all’altezza delle loro aspettative, considerando anche il motore fantastico che dispongono, come dimostra la stessa McLaren. L’errore iniziale di Russell ha inciso parecchio sul risultato finale”.
    “Una gara ancora in difesa per la Red Bull che saluta Monza al comando della classifica costruttori, ma col vantaggio ridotto solamente a otto lunghezze”. LEGGI TUTTO

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    Monza, da Tempio della Velocità a palcoscenico di giovani fenomeni

    LECLERC Charles (mco), Scuderia Ferrari SF-24, portrait during the Formula 1 Pirelli Gran Premio d’Italia 2024, Italian Grand Prix 2024, 16th round of the 2024 Formula One World Championship from August 30 to September 1, 2024 on the Autodromo Nazionale Monza, in Monza, Italy – Photo Florent Gooden / DPPI – credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    L’asfalto luccica di nero sfavillante, messo ancora più in risalto da un sole impassibile e impietoso, troppo caldo perfino se confrontato con quelle oltre trecentomila teste calde che arroventano spalti, prati e tribune con il loro tifo e la loro passione.
    E’ di nuovo quel periodo dell’anno, quella stagione di transizione in cui le foglie degli alberi possono ancora scegliere se cadere o restare ancora un po’ attaccate ai loro rami, in cui una nuvola all’orizzonte può significare lo scatenarsi di una bufera di lì a poco, in cui gli studenti centellinano ogni minuto delle giornate di libertà che ancora li separano dall’inizio della scuola: è di nuovo il periodo del Gran Premio d’Italia.
    Ed eccoci di nuovo qua, come da settant’anni a questa parte: neofiti spaesati fra gente che conosce la liturgia a memoria, accroccatori di strutture precarie da prato contro compassati frequentatori di tribune vip, figli di Michele Alboreto che sono diventati genitori di Kimi Antonelli… Beh, tutti noi  meritavamo un Gran Premio d’Italia finalmente teso ed emozionante come non accadeva da un po’.
    Il popolo della Formula Uno, quello vero, che non ha bisogno di stupidaggini pubblicitarie o di essere gratificato dalla presenza di qualche supposta star che non distingue una monoposto da un cane terranova, quel popolo meritava una gara così. E ancor più gratificante osservare – concedete questa deviazione a una che mastica amaro da qualche anno di troppo – che per questa gara finalmente bella non dobbiamo ringraziare il dominatore di turno o la pluridecorata vecchia gloria, ma un gruppo di eccellenti e giovanissimi piloti.

    Il Tempio è sempre stato generoso con i giovani fenomeni: sembra quasi che quella successione sinuosa e infida di curvoni e rettilinei nasconda una formula magica del giorno di gloria particolarmente facile da afferrare a chi unisce talento, fame e tattica alle poche primavere segnate sulla carta d’identità. Questa volta i fenomeni erano sgargianti nelle loro livree e minacciavano di assoggettare il Tempio alle loro Papaya Rules ed è stato davvero un piacere godere del loro spettacolo!
    Tuttavia lo strappo nell’anima lo dobbiamo al cuore nero di una monoposto rossa. Nero, come il colore vivido dell’asfalto che puzza di nuovo e di gomma. Nero, come il colore della tuta di Charles Leclerc. Nero, come il calabrone, il quale – lo sappiamo tutti – ha una struttura che non lo rende capace di volare, ma lui lo ignora e vola lo stesso. Tuttavia la Ferrari – calabrone del giovane fenomeno monegasco sa bene di non avere la struttura adatta per volare più veloce della McLaren di Norris e Piastri o per competere in solidità e costanza con la Red Bull di Verstappen, eppure è con lui che sbanca Monza, da outsider, con una strategia che è una lucida follia e una gestione della gara che si incastra alla perfezione come le tessere di un puzzle da mille pezzi al primo tentativo.
    Magari la Ferrari non vincerà più niente quest’anno e il campionato si avvierà alla sua più prevedibile conclusione, saremo assoggettati alle Papaya Rules oppure resteremo sotto i Lord Bibitari, ma ha vinto nel posto giusto nel modo migliore possibile, con un pilota che dimostra quotidianamente che essere un fenomeno non vuol dire necessariamente esternare una personalità piacevole come una manata di carta vetrata sulle natiche.
    Che la Ferrari sia veramente pronta a crederci e a provarci o finalmente stufa di dover sempre spiegare e capire: sarà questo il significato nascosto nella vittoria di Monza? In ogni caso, sarebbe un’ottima notizia.
    Che i complimenti cavallereschi e nient’affatto scontati dei rivali siano indice di una rinnovata attenzione e considerazione nei confronti di Maranello? Se simili caimani si dichiarano bonariamente felici che abbia vinto qualcun altro al posto loro, mi viene da pensare che ritengano questa vittoria un episodio che non li impensierisce, al di là del fair play da social media manager.
    Nel frattempo l’asfalto torna silenzioso, il sole picchia ancora duro e dagli alberi inizia a cadere qualche foglia, in attesa di un nuovo giovane fenomeno che torni a lucidare quelle curve e quei rettilinei il prossimo anno. LEGGI TUTTO