Italia, sconfitta e costruzione: la situazione tra Europa e futuro
La qualificazione al prossimo EuroBasket è arrivata prima di iniziare il riscaldamento: la vittoria della Turchia con l’Ungheria ha chiuso i conti per i ragazzi di Ataman, ma anche per quelli di Pozzecco che hanno affrontato la gara di Reggio Emilia senza la pressione del risultato. E forse anche per questo la prestazione azzurra è stata scialba e decisamente altalenante. Brava l’Islanda ad approfittarne, a giocare sulle nostre lacune e sui nostri demeriti. Però il commissario tecnico Gianmarco Pozzecco guarda oltre la partita: “La qualificazione raggiunta senza giocare ma che ci siamo ampiamente meritati non dev’essere un alibi. Oggi non siamo stati noi: troppi tiri da 3, troppi palleggi, pochi passaggi. Aver inserito giocatori diversi dopo l’andata (il riferimento è ai giocatori di Eurolega, ndr) non è stata facile da assimilare”. Poi il Poz si toglie un sassolino: “Sono contento anche perché dopo la vittoria in Islanda sembrava tutto molto facile ma ora inizieremo tutti a capire che le partite si possono perdere, ci sono nazionali importanti come la Germania che rischiano di non qualificarsi”.
Esordio per Sarr
Di buono in prospettiva c’è da prendere la conferma della grinta di Grant Basile, la voglia di lottare fino all’ultimo di Ricci, gli spunti di Vitali e l’esordio del 2006 Dame Sarr, che ha comunque un futuro assicurato con la Nazionale. Tornati al PalaBigi 24 anni dopo l’ultima volta, gli azzurri iniziano con molti errori di precisione in attacco e di concentrazione in difesa. Pozzecco chiama entrambi i timeout a disposizione e si gioca pure la “carta” del tecnico per scuotere i suoi mentre gli islandesi prendono in largo con l’ex Fortitudo e Pesaro Gudmundsson sugli scudi davanti all’omonimo connazionale della Fiorentina. Il nostro secondo quintetto ha un impatto decisamente migliore, sono ancora Basile e Akele a dare l’energia necessaria per rimettersi in partita. Torniamo a -1, riusciamo anche a metterci un minimo in ritmo con le triple ma gli islandesi non sono da meno e prima dell’intervallo riallungano a +5 prima che Melli rintuzzi sulla sirena.
Azzurri discontinui e ingenui
Dagli spogliatoi esce un’Italia più sveglia e più attenta, con Ricci e Melli che guidano il mini parziale che vale il sorpasso. Dura poco, però: l’Islanda punisce ogni lentezza difensiva azzurra e con un gioco da 4 punti di Kristinn Palsson rimette la testa avanti. È ancora Basile che ci prende per mano; nel finale però il quintettone con Sarr da guardia e Akele da 3 va in difficoltà e all’ultimo riposo siamo ancora sotto. E il divario aumenta nei primi minuti del quarto periodo con Fridriksson e compagni implacabili dalla lunetta e gli azzurri invece troppo discontinui e perfino ingenui su certe letture. Sparacchiando da oltre l’arco finiamo a -14 sulla tripla del mattatore di serata Kristinn Palsson, tre triple consecutive di Ricci ci ridanno coraggio poi sul -6 Gudmundsson ancora lui conquista un rimbalzo in attacco fondamentale che di fatto chiude i conti.
Italia-Islanda 74-81
ITALIA Spissu 5 (1-1, 1-3), Bortolani 8 (0-5, 2-4), Vitali 10 (2-2, 2-5), Ricci 18 (1-3, 5-8), Melli 9 (3-8, 1-4); Sarr (0-1 da 3), Flaccadori 10 (2-4, 0-3), Tessitori, Basile 5 (1-3, 1-3), Rossato 3 (0-1, 1-2), Akele 6 (3-5 da 2) ne: Caruso. Ct Pozzecco
ISLANDA Steinarsson 2 (1-1 da 2), Gudmundsson 15 (2-4, 3-9), Fridriksson 15 (2-8, 1-6), H. Palsson 3 (0-2 da 3), Hlinason 3 (1-2 da 2); Henningsson (0-1, 0-3), K. Palsson 22 (1-1, 5-6), Gunnarsson, Thrastarson 9 (4-7 da 2), B. Jonsson 5 (2-2 da 2), Bjornsson (1-2, 0-2) ne: K. Jonsson. Ct Pedersen
ARBITRI Castillo, Pesic, Matejek
NOTE Parziali 9-22 29-32 56-58; da 2 It 13-32 Is 14-28; da 3 It 13-33 Is 9-28; liberi It 9-20 Is 26-35; rimbalzi It 41 (13 of, Melli 11) Is 43 (11 of, Hlinason 8); perse It 10 Is 11; recuperi It 6 Is 5; assist It 19 (Spissu 6) Is 18 (Fridriksson 8); 5 falli Ricci LEGGI TUTTO