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    Il re di Imola è Michael Schumacher

    Michael Schumacher, Ferrari | Gp San Marino F1 2006 (Imola) – credits: @Scuderia Ferrari Press Office

    La Formula 1 ha esordito a Imola nel 1980, quando vi si disputò l’unica edizione del Gran Premio d’Italia corsa lontano dall’Autodromo di Monza.
    Dall’anno successivo e fino al 2006 è stato il palcoscenico del Gran Premio di San Marino per poi ritornare nel calendario 2020 come Gran Premio dell’Emilia-Romagna: soltanto due anni fa, a causa di una devastante alluvione, la gara, cui nel frattempo era stata aggiunta la denominazione “Made in Italy”, non ha avuto luogo.
    Il re di Imola è Michael Schumacher, che qui ha vinto ben sette volte. Al secondo posto della classifica dei vincitori ci sono ex-aequo, con tre successi ciascuno, due grandi rivali storici come Alain Prost e Ayrton Senna e l’attuale campione del mondo Max Verstappen, trionfatore delle ultime tre edizioni della corsa.
    Il brasiliano è il pilota con più pole position (8), seguito da Schumacher (5) e da René Arnoux (3). Schumacher è invece primatista nei piazzamenti sul podio (12), doppiando Prost (6), mentre Senna e Gerhard Berger (5 ciascuno) sono al terzo posto a pari merito.

    Fra le squadre, Ferrari e Williams condividono il primato di vittorie (8) davanti alla McLaren (6), a sua volta prima come numero di pole position (9), davanti a Ferrari (6) e Williams (4). Le stesse tre squadre guidano la classifica dei piazzamenti sul podio: Ferrari prima con 25, McLaren seconda con 22 e Williams terza con 15.
    Le 7 vittorie di Michael Schumacher: 1994 (Benetton), 1999-2000 (Ferrari), 2002-2003-2024 (Ferrari) e 2006 (Ferrari).
    L’albo d’oro completo dei Gran Premi di Formula 1 a Imola, leggi qui. LEGGI TUTTO

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    Formula 1 | A Imola debutta la Pirelli C6, la mescola più morbida

    Al Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna a Imola debutta la Pirelli C6, ovvero la mescola più morbida della gamma PZero.

    Il Gran Premio dell’Emilia-Romagna e del Made in Italy si svolge sul tracciato di Imola, intitolato alla memoria di Enzo Ferrari e di suo figlio Dino.
    L’appuntamento di Imola vedrà il debutto in gara della nuova mescola Pirelli C6. Il fornitore italiano ha infatti selezionato per questo fine settimana la terna più morbida possibile offerta dalla gamma 2025, composta appunto dalla C4 come Hard, la C5 come Medium e, appunto, la C6 come Soft. Sarà la prima volta che i piloti proveranno questa mescola con le vetture di questa stagione, visto che ai test del Bahrain nessuno la utilizzò.
    Omologata per essere utilizzata su tracciati a bassa severità, la C6 potrà così offrire un ulteriore step in termini di aderenza sul giro secco, approfittando anche di un asfalto che ha una rugosità inferiore alla media. Sarà difficile vederla impiegata anche in uno stint della gara ma i dati raccolti ad Imola, uniti a quelli che arriveranno nelle gare di Monte Carlo e Montreal, serviranno ai tecnici della P lunga per valutarne l’utilizzo in altri Gran Premi nella seconda parte della stagione.

    Il tracciato e la gestione delle gomme
    L’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola rappresenta uno dei tracciati più iconici e tecnici dell’intero calendario di Formula 1. Situato nel cuore della Motor Valley italiana, il circuito si sviluppa su una lunghezza di 4,909 chilometri, con 19 curve (dieci a sinistra e nove a destra) da affrontare in senso antiorario: una rarità nel panorama del mondiale. È un tracciato “old school”, caratterizzato da una carreggiata piuttosto stretta, cordoli alti e aggressivi, dislivelli naturali e una successione di curve che alternano frenate impegnative a tratti guidati.
    La gestione delle gomme è influenzata dalle frequenti accelerazioni e frenate, con un carico medio basso sui pneumatici e un degrado generalmente contenuto. Tuttavia, i cordoli pronunciati possono aumentare le sollecitazioni meccaniche, specialmente sulle sospensioni e sulle coperture. Le opportunità di sorpasso sono limitate, rendendo la qualifica e la strategia di gara elementi decisivi. LEGGI TUTTO

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    Imola 2025: l’Italia accoglie la Formula 1, dopo Miami

    Dalle spiagge di Miami al cuore della motor valley, Imola si prepara a ruggire per il Gran Premio del made in Italy e dell’Emilia-Romagna.F1, Imola 2025

    L’eco dei motori si è appena spento sulle vibranti strade di Miami, teatro di un Gran Premio ricco di emozioni e colpi di scena ma ora, il Circus della Formula 1 è pronto a sbarcare in Italia
    Gp Miami F1, un breve riassunto: doppietta McLaren, con Piastri vincitore
    Oscar Piastri su McLaren ha dominato il Gran Premio di Formula 1 di Miami 2025, conquistando una vittoria impeccabile. Il compagno di squadra Lando Norris ha completato la doppietta McLaren. George Russell su Mercedes ha conquistato il terzo gradino del podio. Gara difficile per la Ferrari, con Charles Leclerc e Lewis Hamilton che hanno concluso rispettivamente al settimo e ottavo, posto dopo alcune discussioni via radio.
    Mentre i team di Formula 1 hanno smontato le loro sofisticate monoposto dai box temporanei affacciati sull’Atlantico, lo sguardo degli appassionati e degli addetti ai lavori si volge ora verso il cuore pulsante della motor valley italiana: Imola. L’autodromo Enzo e Dino Ferrari si prepara ad accogliere il FORMULA 1 AWS GRAN PREMIO DEL MADE IN ITALY E DELL’EMILIA-ROMAGNA 2025, un appuntamento imperdibile che fonde la passione per la velocità con la ricca storia automobilistica di questa terra.
    Imola 2025: un classico rivisitato tra storia e velocità
    L’autodromo internazionale Enzo e Dino Ferrari di Imola si prepara ad accogliere nuovamente il brivido della Formula 1 con l’attesissimo Gran Premio del made in Italy e dell’Emilia Romagna 2025. Segnatevi il weekend del 16-18 maggio 2025, quando la leggendaria pista imolese sarà teatro della settima tappa del campionato mondiale 2025 di Formula 1.
    Il format del weekend seguirà il format tradizionale
    – Venerdì (16 maggio): due sessioni di prove libere (FP1 e FP2) offriranno ai team l’opportunità cruciale di mettere a punto le monoposto e raccogliere dati preziosi in vista delle qualifiche e della gara.– Sabato (17 maggio): la terza sessione di prove libere (FP3) sarà l’ultima occasione per affinare gli assetti prima della decisiva sessione di qualifiche. Questo momento culminante determinerà l’ordine di partenza per la gara di domenica, con le tradizionali Q1, Q2 e Q3 che decreteranno il poleman.– Domenica (18 maggio): Il semaforo si spegnerà alle 15:00 ora locale per dare il via alla gara. I piloti si sfideranno per completare i 63 giri previsti o entro il limite massimo di due ore, lottando per la conquista di punti preziosi per il campionato.
    Un tuffo nel passato: la storia del Gp a Imola
    L’autodromo Enzo e Dino Ferrari ha un legame indissolubile con la Formula 1, una storia costellata di momenti epici e piloti leggendari che hanno scolpito il proprio nome nell’albo d’oro su questo tracciato iconico.

    Il circuito, intitolato alla memoria del fondatore della Ferrari e del figlio, è rinomato per il suo layout tecnico e selettivo, che premia l’abilità di guida e la precisione. Curve iconiche come la Tamburello, la Villeneuve e la Piratella hanno visto sfidarsi generazioni di campioni, regalando sorpassi mozzafiato e battaglie al limite.
    La storia di Imola è anche segnata da momenti drammatici, che hanno contribuito a rendere il circuito un luogo di profondo rispetto e riflessione per l’intero mondo dell’automobilismo. Tuttavia, è la passione e la tradizione che continuano a vivere tra queste colline, alimentando l’amore per la Formula 1 e rendendo ogni edizione del Gran Premio un evento speciale.
    Gp di Imola 2024
    Il Gran Premio di Formula 1 di Imola 2024, si è corso sull’autodromo Enzo e Dino Ferrari il 19 maggio 2024. Max Verstappen su Red Bull ha vinto la gara dopo una serrata battaglia finale con Lando Norris su McLaren, giunto a soli 7 decimi di distacco. Charles Leclerc su Ferrari ha completato il podio davanti all’altra McLaren di Oscar Piastri e alla Ferrari di Carlos Sainz. Il fine settimana ha visto anche un omaggio a Ayrton Senna nel trentennale della sua scomparsa, con Sebastian Vettel che ha guidato la sua iconica McLaren MP4/8. La gara ha confermato la competitività della stagione 2024, con una Red Bull non più dominante come in passato e una McLaren in netta crescita.
    Il made in Italy protagonista: eccellenza e innovazione
    Oltre alla sua ricca storia sportiva, il Gran Premio del made in Italy e dell’Emilia-Romagna celebra l’eccellenza e l’innovazione che caratterizzano questa regione e l’Italia. La motor valley è un distretto unico al mondo, patria di marchi automobilistici e motociclistici di prestigio internazionale, nonché di un tessuto di aziende specializzate nell’ingegneria e nella produzione di componenti ad alte prestazioni.
    Durante il weekend di gara, Imola diventa una vetrina globale per il genio italiano, un’occasione per mostrare al mondo la passione, la competenza e la creatività che animano questo territorio. L’evento non è solo una competizione sportiva, ma una celebrazione di un’intera cultura industriale votata all’eccellenza. LEGGI TUTTO

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    Ayrton Senna: l’eredità immortale di un mito della Formula 1

    Ayrton Senna: avrebbe compiuto oggi 65 anni. Celebriamo l’icona della F1, il pilota che ha segnato la storia e rimane immortale.
    Ayrton Senna da Silva, un nome che risuona ancora oggi con riverenza e ammirazione nel mondo della Formula 1. La sua figura trascende il semplice status di pilota, elevandosi a simbolo di eccellenza, passione e spirito indomito. La carriera e l’eredità di uno dei più grandi talenti che questo sport abbia mai visto.

    Gli inizi di un predestinato
    Nato a San Paolo, in Brasile, il 21 marzo 1960, Ayrton Senna mostrò fin da giovane una straordinaria passione per le corse. Iniziò la sua carriera nel karting, dove il suo talento cristallino emerse rapidamente. La sua abilità nel controllo del mezzo, la sua determinazione e la sua capacità di adattarsi a qualsiasi condizione lo distinsero fin da subito.
    L’ascesa in Formula 1
    Il debutto di Senna in Formula 1 avvenne nel 1984 con la Toleman. Nonostante una vettura non competitiva, Senna impressionò il mondo con prestazioni eccezionali, come il secondo posto sotto la pioggia battente nel gran premio di Monaco. Nel 1985, passò alla Lotus, dove conquistò le sue prime vittorie, dimostrando un talento fuori dal comune.
    L’epoca d’oro con la McLaren
    Il passaggio alla McLaren nel 1988 segnò l’inizio di un’era leggendaria. In coppia con Alain Prost, Senna diede vita a una rivalità epica che appassionò milioni di tifosi. Insieme, dominarono la Formula 1, conquistando quattro titoli mondiali consecutivi. Senna si laureò campione nel 1988, 1990 e 1991, dimostrando una superiorità tecnica e una determinazione senza pari.
    La rivalità con Alain Prost
    La rivalità tra Senna e Prost è una delle più intense e iconiche nella storia dello sport. I due campioni si sfidarono in pista con una ferocia e una passione che raggiunsero l’apice in gare memorabili come il Gran Premio del Giappone del 1990, dove il loro scontro in curva decise il campionato.

    Oltre la pista: un uomo di profondi valori
    Ayrton Senna non era solo un pilota straordinario, ma anche un uomo di profondi valori. La sua fede, la sua umanità e il suo impegno sociale lo resero un’icona non solo nello sport, ma anche nella vita. Credeva fermamente nel potere dello sport di ispirare e unire le persone, e si impegnò attivamente in iniziative benefiche nel suo paese.
    L’ultima gara e l’eredità immortale
    Il 1° maggio 1994, durante il gran premio di San Marino a Imola, Ayrton Senna perse la vita in un tragico incidente. La sua morte scosse il mondo intero, lasciando un vuoto incolmabile nel cuore dei tifosi. Ma la sua eredità vive ancora oggi, alimentata dal ricordo delle sue imprese, dei suoi valori e del suo spirito indomito.
    L’impatto di Senna sulla Formula 1
    Senna ha lasciato un’impronta indelebile sulla Formula 1. Il suo stile di guida aggressivo e spettacolare ha ispirato generazioni di piloti. La sua meticolosità nella preparazione e la sua ricerca della perfezione hanno elevato gli standard di questo sport. La sua passione e il suo carisma hanno avvicinato milioni di persone alla Formula 1.
    Senna nella cultura popolare
    La figura di Ayrton Senna è diventata un’icona della cultura popolare. La sua storia è stata raccontata in libri, documentari e film, che hanno contribuito a diffondere il suo mito e a mantenerne vivo il ricordo. Il suo nome è stato dato a strade, piazze e monumenti in tutto il mondo, a testimonianza dell’affetto e della stima che continua a suscitare.
    Il ricordo di Senna nel cuore dei tifosi
    Ayrton Senna è ancora oggi uno dei piloti più amati e rispettati nella storia della Formula 1. Il suo ricordo è vivo nel cuore dei tifosi, che lo considerano un simbolo di eccellenza, passione e umanità. La sua eredità continua a ispirare e a emozionare, dimostrando che i veri miti non muoiono mai.
    Ayrton Senna è stato un campione straordinario, un uomo di grandi valori e un’icona immortale della Formula 1. La sua storia è un esempio di passione, determinazione e spirito indomito, che continua a ispirare e a emozionare milioni di persone in tutto il mondo. LEGGI TUTTO

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    Historic Minardi Day: i nomi dei protagonisti del Motorsport

    Foto Gruppo 2023: Historic Minardi Day

    Saranno oltre trenta tra campioni e protagonisti del Motorsport che nelle giornate di sabato 24 e domenica 25 agosto arriveranno all’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari, in occasione dell’ottava edizione dell’Historic Minardi Day.
    Sarà un’occasione per incontrare personaggi che hanno scritto pagine importanti del motorsport mondiale e che da sempre sono legati al mondo Minardi, non facendo mancare la loro presenza all’Historic Minardi Day: gli Ingegneri Aldo Costa, Gabriele Tredozi, l’AD Aprilia Massimo Rivola, Alessandro Nannini, Andrea Levy, Arturio Merzario, Benito Battilani, Beppe Gabbiani, Carlo Facetti, Fabio Babini, Francesco Bergami, Frits Vaan Eerd, Fulvio Maria Ballabio, Gabriele Lancieri, Gianni Giudici, Giorgio Francia, Giovanni Lavaggi, Lamberto Leoni, Luca Badoer, Marco Antonelli, Marco Apicella, Massimo Ciccozzi, Miguel Angel Guerra, Pietro Corredig e Sonia Borghese, Nicolò Piancastelli, Pierluigi Martini, Paolo Delle Piane, Raffaele Giammaria, Riccardo Patrese, Roberto Farneti, Roberto Ravaglia, Sergio Campana, Siegfried Stohr, Thierry Boutsen e Thomas Biagi.
    Tra i protagonisti anche il noto disegnatore e vignettista “Matitaccia” Giorgio Serra e i giovani Andrea Kimi Antonelli e Brando Badoer.

    Historic Minardi Day: curiosità
    Sono stati diversi gli ex-piloti che sono tornati ad indossare tuta e casco in occasione dell’Historic Minardi Day. Tra gli altri, nel 2017 Emanuele Pirro si era messo al volante, per la priva volta, della Minardi M189, Gaston Mazzacane è tornato al volante della “sua” Minardi M02 con Gian Carlo Minardi impegnato a sua volta a guidare la M192-Lamborghini.
    Nell’edizione del 2018 l’allora direttore tecnico della Mercedes AMG F1, Aldo Costa, aveva portato in pista la Mercedes W04. Nel 2020 Riccardo Patrese aveva scaldato i cuori dei tantissimi appassionati presenti tornando al volante della “sua” Williams FW14 del 1991.
    Nel 2023 Thierry Boutsen ha emozionato il pubblico scendendo in pista a bordo della Ferrari 312 T5 #2 ex-Gilles Villeneuve, l’Ingegnere Gabriele Tredozi era alla guida della Minardi PS04B, l’Ing. Aldo Costa si è calato nell’abitacolo della Dallara Stradale EXP così come il campione del mondo di rally Miki Biasion, Gianni Morbidelli al volante della Minardi M189 di Pierluigi Martini, Miguel Angel Guerra al volante della March 761 ex-Vittorio Brambilla alternandosi con Roberto Farneti, Arturio Merzario è tornato al volante della Lucchini Alfa Romeo (Scuderia del Portello). Immancabile la presenza in pista di Pierluigi Martini, accompagnato dalla sua Minardi M189, dalle Tyrrell P3402 e P34/05 perfettamente restaurate, dalla Ralt RT30 Ford-Cosworth e dalla Ferrari 126 C4 ex-Michele Alboreto del 1986.
    Info Historic Minardi Day
    I biglietti sono acquistabili su ticketone.it, nei punti vendita autorizzati ticketone oppure presso le biglietterie dell’Autodromo. LEGGI TUTTO

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    Minardi Day (24-25 agosto): tante F1 in pista e maxischermi per il Gp d’Olanda

    Fondmetal, Minardi, Ferrari, McLaren, Williams, March, Tyrrell, Arrows e molte altre marche prestigiose che hanno fatto la storia della Formula 1 saranno protagoniste in pista a Imola dove, sabato 24 e domenica 25 agosto, è in programma l’ottava edizione dell’Historic Minardi Day.

    Sabato 24 e domenica 25 agosto, all’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari di Imola, torna la èassione in pista in occasione dell’ottava edizione dell’Historic Minardi Day che si preannuncia da record sia qualitativamente che quantitativamente.
    La kermesse ideata dalla famiglia Minardi, in collaborazione con Formula Imola, è pronta a riaccendere la passione delle migliaia di appassionati. L’edizione 2023 vide oltre 14.000 motorsport lovers accedere alle aree più esclusive dell’impianto imolese vivendo da protagonisti la manifestazione.
    LE FORMULA 1 ALL’HISTORIC MINARDI DAY
    Ad oggi sono oltre 430 le vetture iscritte ma la entry-list è in continuo aggiornamento. Nelle numerose sessioni in programma (quindici turni per ciascuna giornata), si alterneranno in pista oltre 20 monoposto di Formula 1. Tra queste le Tyrrell P34 a sei ruote, la Surtees TS8 F5000 ex Sam Posey del 1971, March Beta 761 del 1976, Theodore TR1 del 1978, Merzario A3 del 1979, Shadow, Ensign, Arrows, Wolf, Monteverdi, Fondmetal, Minardi, Ferrari, McLaren Mp4-14 (replica), due Williams FW33 solo per citarne alcune.
    Sarà presente anche la Embassy Hill GH2 del 1975, pezzo unico al mondo costruito da Graham Hill nel 1975 per la stagione di Formula 1 1976. Avrebbe dovuto sostituire il modello precedente, la Hill GH1, nata come Lola T371. I test a Silverstone e Paul Richard avevano dato riscontro positivi. Purtroppo, l’incidente aereo in cui persero la vita lo stesso Hill, insieme a Tony Brise, Andy Smallman e Ray Brimble, portò all’interruzione del progetto.

    NON SOLO F1 AL MINARDI DAY 2024
    Non mancheranno le vetture di Formula 3 come la March 743 1974 con la sua livrea verde-oro, la Lola T 620, Auto GP Lola B02/52, le Formula Junior, Formula Italia, Formula Abarth, Formula Ford, GP2, F. 3000, Prototipi tipo Lucchini Alfa Romeo, SR2, P392 dall’iconica livrea Martini Racing, Champan TR36, Chevron, McLaren, Radical, Osella e vetture sport e GT storiche che nella storia hanno contribuito in modo determinante a formare grandi campioni, anche grazie all’importante e determinante contributo della Scuderia Tazio Nuvolari. La Scuderia del Portello Alfa Romeo sarà protagonista con otto gioielli del suo Museo Dinamico Alfa Romeo storiche da competizione tra cui monoposto Formula Alfa, Giulia TZ, 75 Superturismo, GT2000 e le esclusive Belinetta Effeffe Cars e Prototipo barchetta Effeeffe Cars. La presenza del marchio del Biscione è arricchita dalla partecipazione del R.I.A.R (Registro Italiano Alfa Romeo). In pista anche le straordinarie supercar e hypercar Porsche, Pagani, Dallara, Lamborghini e PJ01. Sono solamente alcune delle vetture protagoniste all’Historic Minardi Day 2024.
    Con la concomitanza col Gran Premio d’Olanda di Formula 1, saranno allestiti maxischermi per seguire tutte le fasi del 15° appuntamento del mondiale F1 2024.
    Tutte le info su logistica, programma completo e biglietti, su minardiday.it LEGGI TUTTO

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    F1, Analisi ultime tre gare: McLaren (88), Ferrari (65), Red Bull (62)

    Alla vigilia del Gran Premio della Spagna, dando un’occhiata alla Classifica Costruttori F1 balzano agli occhi alcuni dati che riguardano soprattutto i tre top team. Red Bull, Ferrari e McLaren hanno fatto registrare punteggi tutto sommato equiparabili, a dimostrazione di un campionato più equilibrato di quanto ci si aspettasse e di quanto le graduatorie lascino intendere. Ci sono però alcune osservazioni da fare su ognuna delle tre scuderie.

    Red Bull: 62 punti, nelle ultime 3 gare ma è Max dipendente
    MONTREAL, QUEBEC – JUNE 07: Max Verstappen of the Netherlands and Oracle Red Bull Racing looks on in the garage during practice ahead of the F1 Grand Prix of Canada at Circuit Gilles Villeneuve on June 07, 2024 in Montreal, Quebec. (Photo by Mark Thompson/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content Pool // SI202406070411 // Usage for editorial use only //Era già evidente nella passata stagione, ma in questo 2024 sta emergendo in maniera sempre più evidente e lampante: si scrive Red Bull, si legge Max Verstappen. La squadra di Milton Keynes, al momento, è quella all’interno del panorama F1 in cui il divario di talento tra i due piloti si fa più sentire. Dei 62 punti messi a referto da Imola a Montreal, solo i quattro conquistati in Emilia-Romagna sono risultati utili alla causa. Sono veramente troppi gli errori da parte del Messicano, che ormai considera un successo l’approdo in Q2 al sabato, mortificando così la gara della domenica. Alla luce di ciò, il rinnovo biennale siglato alla vigilia della gara di Monte Carlo potrebbe non essere sufficiente a garantirgli il posto nella prossima stagione.
    Una cosa, però, è da ricordare: la Red Bull costruita a immagine e somiglianza di Max Verstappen non è più la macchina schiacciasassi vista nel 2023. Dei top team F1, infatti, la squadra diretta da Christian Horner è quella che ha fatto meno punti negli ultimi tre appuntamenti, nonostante le due vittorie dell’olandese. È vero, le piste più probanti per capire la bontà di un progetto tecnico arrivano adesso (Barcellona su tutte), e se la musica è quella sentita a Suzuka gli altri possono già mettersi il cuore in pace. C’è però la sensazione che il futuro sia un po’ meno scritto di quanto si pensasse.
    Ferrari: 65 punti, nelle ultime 3 gare, con il Canada da dimenticare
    LECLERC Charles (mco), Scuderia Ferrari SF-24, portrait during the Formula 1 AWS Grand Prix du Canada 2024, 9th round of the 2024 Formula One World Championship from June 07 to 09, 2024 on the Circuit Gilles Villeneuve, in Montréal, Canada – Photo Florent Gooden / DPPI – credit: @Scuderia Ferrari Press OfficeAlzi la mano chi si aspettava che tra Imola, Monaco e Montreal la Ferrari facesse più punti della Red Bull, 65 a 62. La prima tranche di sviluppi portata a Imola, checché ne dicano i soliti disfattisti, aveva dato ottimi risultati, su una pista che a livello aerodinamico tende a dare valori abbastanza credibili. La vittoria ottenuta nel Principato dal padrone di casa Leclerc, poi, ha acceso ulteriormente gli animi, anche se francamente è difficile dare un valore a quanto visto lì, alla luce di un tracciato unico e perciò poco indicativo.
    Così come poco significativa, ma comunque da valutare, è stata la doccia gelata del Quebec. Al di là del problema al motore di Leclerc, è parsa evidente una difficoltà a trovare il ritmo giusto anche da parte di Sainz, e il mancato ingresso in Q3 per entrambi è la dimostrazione che con temperature basse resta complicato trovare la corretta finestra di utilizzo delle mescole più morbide. Ora arriva la seconda batch di sviluppi, su un tracciato che è un vero banco di prova per tutti. Ci si attendono risposte importanti, anche per cancellare il weekend canadese e le brutte sensazioni provate.

    McLaren: 88 punti, nelle ultime 3 gare. A Barcellona per vincere
    Lando Norris, McLaren F1 Team, 1st position, celebrates his maiden win in Parc Ferme – credit: McLaren Racing Media CentreSono ormai finiti i tempi del nascondino per gli uomini di Andrea Stella. La vittoria di Norris a Miami, seppur in circostanze favorevoli, ma soprattutto le prestazioni costanti di tutta la stagione, hanno confermato la bontà del lavoro iniziato la passata stagione e continuato con una vettura che appare sempre ben bilanciata e pronta a dare la zampata. Nelle ultime tre uscite, i Papaya boys hanno totalizzato la bellezza di 88 punti, più di tutti gli altri.
    Certo, c’è la macchina, ma ci sono anche i piloti. Norris e Piastri sono una delle coppie più forti della F1 attuale, con l’australiano che sta completando un percorso di maturazione che lo sta portando sempre più ai piani alti del Circus. A Barcellona, ma soprattutto a Silverstone, gara di casa, i due ragazzi terribili puntano senza dubbio al bersaglio grosso.
    Insomma, la situazione in cima alla classifica Costruttori è in movimento, restando sempre in attesa di capire se la prestazione di Mercedes in Canada sia stata solo frutto di una serie di fattori favorevoli, come pare possa essere. Red Bull è ancora leader, ma attenzione, perché… qualcosa è cambiato! LEGGI TUTTO

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    Gp Imola F1 2024, le pagelle: Verstappen superiore a Red Bull, Ferrari dolceamara, Alonso bocciato

    – credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    Va in archivio il primo appuntamento europeo di questa stagione di Formula 1, sul celebre circuito di Imola, come sempre carico di emozioni e passione a tinte rosse. E sebbene il risultato, ovvero la vittoria di Max Verstappen, sia il solito di tante altre occasioni, la sensazione è che sia iniziato un nuovo mondiale: il duello finale con la McLaren di Lando Norris consegna un equilibrio di prestazioni che da tempo non si vedeva in pista. Senza dimenticare la Ferrari, che con la sua versione 2.0 ritrova il podio nel circuito di casa dopo 18 anni, grazie a Charles Leclerc. Una prestazione buona ma che lascia dell’amaro in bocca, viste le premesse della vigilia. Buono il week-end di Yuki Tsunoda, in crescendo la Mercedes, mentre i peggiori si rivelano Sergio Perez e Fernando Alonso. Questo e molto altro nelle pagelle del Gran Premio dell’Emilia Romagna.
    VOTO 9 A VERSTAPPEN, LA VERA ANIMA RED BULL
    Se qualcuno avesse ancora dubbi sulle qualità di Max, si guardasse le qualifiche e la gara del Gp dell’Emilia Romagna. Con una Red Bull mai così in difficoltà nelle ultime due stagioni (ad eccezione di Singapore 2023), il campione del mondo spinge oltre ogni limite la sua vettura, trascinandola sul gradino più alto del podio con una prova di astuzia, lucidità e esperienza innata. Dalla scia di Hulkenberg alla difesa strenua nei confronti di Lando Norris negli ultimi giri; in mezzo, il solito ritmo martellante, che stavolta non ha fiaccato la concorrenza. Chiaro segnale di un cambio delle gerarchie? Lo scopriremo presto. Ma la sensazione è che, oggi, sia più la Red Bull ad avere bisogno di Max Verstappen, che il contrario.
    VOTO 8 A NORRIS, IL VERO VICE-VERSTAPPEN
    Se uno guarda la classifica piloti trova Lando Norris al quarto posto, a 60 punti da Verstappen. Ma la realtà va oltre i numeri, ed è molto chiara: l’inglese della McLaren è, ad oggi, il rivale più accreditato per l’olandese in questo mondiale. Anche a Imola il britannico sfrutta la scia di entusiasmo scaturita dalla prima vittoria in carriera a Miami, tirando fuori una gara di assoluta intelligenza: in controllo per 3/4, prima di sferrare l’attacco finale negli ultimi giri, in cui divora 7 secondi al pilota della Red Bull. L’aggancio avviene all’ultimo giro: troppo tardi per ingaggiare un duello senza quartiere e conquistare la seconda vittoria consecutiva. Ma con un giro in più…
    VOTO 7 A TSUNODA, SEMPRE PIU’ POST-PEREZ
    L’appuntamento di casa per la scuderia di Faenza conferma il buonissimo stato di forma della Racing Bulls e, in particolare, di un agguerrito Yuki Tsunoda. Il giapponese, sin dal venerdì, si dimostra in palla e nettamente superiore al compagno di squadra, Daniel Ricciardo. Per certi tratti sembra potersela giocare per posizioni da sogno, ma passo passo viene risucchiato dal gruppone, fino a concludere la gara ai margini della zona punti, in decima posizione. Un risultato da analizzare oltre il semplice piazzamento: prova di sostanza e maturità, in continuità con quanto visto nelle prime gare stagionali. Se continua così, la Red Bull non deve guardare troppo lontano per il post-Sergio Perez…
    VOTO 6 ALLA FERRARI, BENE MA NON BENISSIMO
    Attese e speranze enormi, quelle della Ferrari 2.0 in vista di Imola, non rispettate del tutto. È vero, alla fine arriva il podio con il terzo posto di Charles Leclerc, prima volta dal lontano 2006. Eppure, rispetto alla vigilia si avverte una sensazione di leggera delusione; gli aggiornamenti non sembrano aver risolto del tutto i (pochi) problemi della SF-24, che continua a soffrire soprattutto sul giro secco, in particolare nel primo settore. A questo, poi, c’è da aggiungere una strategia non proprio impeccabile con entrambi i piloti, un po’ troppo penalizzati nella scelta di allungare il primo stint con gomme medie. Resta, comunque, l’ottimo ritmo mantenuto nella parte centrale, prima dell’errore del monegasco alla Gresini, che ha compromesso la rincorsa a Norris. Il potenziale si intravede, ora va solo sfruttato a dovere.
    VOTO 5 A PEREZ, IL VERO TERMOMETRO DELLA RED BULL
    Inutile girarci intorno: il vero livello della Red Bull a Imola è quello di Sergio Perez. Il messicano non digerisce il circuito del Santerno sin dal venerdì, sbagliando a ripetizione e finendo anche a muro nelle FP3. Segnali inquietanti, che hanno fatto da preludio alla qualifica horror chiusa all’11° posto. Ricostruire la gara da quella posizione è impresa ardua, e non a caso Checo deve accontentarsi dell’8° posto al traguardo. Risultato che rispecchia le difficoltà sue e della vettura, lontana parente del bolide dominante del 2023 e dell’inizio di questa stagione.
    VOTO 4 AD ALONSO, RESPINTO DA IMOLA
    Nel teatro dei duelli epici con Michael Schumacher tra il 2005 e il 2006, Fernando Alonso si ritrova catapultato in una realtà mediocre. Lo spagnolo fatica sin dal venerdì, denotando difficoltà nell’adattarsi al tracciato. Il tutto, poi, viene ulteriormente compromesso dall’incidente delle FP3, che di fatto impedisce una corretta gestione delle qualifiche, terminate desolatamente all’ultimo posto. In gara cerca di fare quel che può, ma la musica non cambia: tra strategia avventata e diverse sbavature, alla fine l’asturiano chiude ancora ultimo. Un week-end nero, da mettere subito alle spalle. LEGGI TUTTO