More stories

  • in

    Ibra passione Harley Davidson: eccolo in sella alla sua V-Rod

    Prima il dovere poi il piacere. Zlatan Ibrahimovic è tornato finalmente in campo per la gioia dei milanisti, ma non disdegna momenti di relax in sella alla sua Harley Davidson V-Rod, un modello ormai fuori produzione. lo svedese si è fatto fotografare in piena veste di pilota tra le vie di Milano.
    Assicurazione moto, “bonus lockdown” in vista?
    Fascino americano 
    “Ghost Rider” è la didascalia scelta che accompagna la foto pubblicata sul suo profilo Twitter. Stavolta niente maglia rossonera addosso, l’outifit scelto è proprio quello da centauro: casco, giacchetto di pelle e guanti. A Ibra è ovviamente concesso un po’ di divertimento sulla sua Harley, ma utilizzando sempre estrema prudenza: il centravanti è appena tornato in campo dopo un lungo stop che l’ha tenuto fermo ai box e Pioli non ha nessuna intenzione di doverne fare di nuovo a meno. Niente potenza al massimo quindi, il centravanti deve saper domare i 116,9 CV del suo gioiello a due ruote, anche perché raggiungere i 220 km/h tra le vie trafficate di Milano è pressoché impossibile. Il consiglio a Ibra è quindi quello di non strafare, perché le accelerate che ci si aspettano da lui sono quelle verso la porta avversaria e che si concludono col pallone in rete.
    Vespa, un’icona di stile anche nel modellino in mattoncini Lego

    Ghost rider pic.twitter.com/8PGiTPhM2k
    — Zlatan Ibrahimovi? (@Ibra_official) March 13, 2022 LEGGI TUTTO

  • in

    Ibrahimovic confessa: “La mia relazione con Helena? Iniziò quando la bloccai con la Ferrari”

    La Ferrari di Ibra parcheggiata male

    Premessa: il binomio Ibra-Ferrari non ha solo riservato gioie. Una volta infatti il centravanti del Milan venne pizzicato dalle autorità svedesi mentre guidava illegalmente la sua Monza SP. Ed è stata proprio una manovra riuscita male a farlo incontrare con la sua futura anima gemella, di undici anni più grande di lui. Come raccontato dallo stesso Zlatan durante un’intervista concessa ai microfoni di Radio Deejay, la sua è stata una strategia molto particolare: “Ci siamo conosciuti perché l’ho bloccata con la Ferrari – ha raccontato -. Ho parcheggiato in doppia fila davanti alla sua automobile. Poi quando le ho chiesto il numero, la prima volta in cui le ho scritto, invece di scrivere ‘Ibrahimovic’ ho firmato il messaggio come ‘Ferrari rossa’. Però è andata bene, sono felice”.

    La verità di Helena: “Zlatan ha bloccato la mia Mercedes”

    A “correggere il tiro” ci ha pensato la stessa Helena Seger, che durante varie interviste ha sì confermato la versione di Ibrahimovic, ma aggiungendo alcuni dettagli come l’età del calciatore all’epoca, il luogo dov’è avvenuto e la macchina che guidava lei. Oltre a sottintendere come in realtà Ibra non avesse bloccato volontariamente l’auto dell’avvenente bionda per riuscire a parlarle, ma che avesse proprio sbagliato parcheggio. “Colpo di fulmine? No. In verità aveva parcheggiato male la sua Ferrari in un parcheggio di Malmoe. L’aveva messa in un modo che impediva alla mia Mercedes di uscire. In maniera abbastanza scontrosa gli ho detto di spostarla subito, si vede che gli è piaciuto”. Allora, è proprio il caso di dirlo: galeotta fu quella Ferrari.

    Guarda la galleryFerrari Monza SP2, il nuovo gioiello di Ibrahimovic: gli scatti LEGGI TUTTO

  • in

    Ibrahimovic, 40 anni da vera star: il regalino è una Ferrari SF90 Spider da 500mila euro

    Una Ferrari SF90 color Giallo Modena fiammante, da cui trasuda tutta la potenza di una hypercar, accompagnata da un commento semplice e lapidario: “Happy Birthday to Zlatan”. Ieri, 3 ottobre, Zlatan Ibrahimovic, via social, non si è solamente fatto gli auguri da solo, ma ha anche mostrato ai suoi follower il regalo a quattro ruote che si è concesso per lo spegnimento delle 40 candeline.

    Un gioiello che ha reso ancora più esclusiva la sua festa in uno dei grattacieli più incredibili di Milano, dove non sono mancati ospiti di eccezioni tra amici, vips ed ex calciatori: da Cassano a Oddo fino a Raiola, Zambrotta, Ambrosini, Verratti e Pogba.

    Guarda la galleryI 1.000 cv della Ferrari SF90 Spider per Zlatan Ibrahimovic

    Ibra e le supercar, che collezione

    Lo svedese è da tempo un grande appassionato di auto sportive, soprattutto Ferrari: già una volta è stato pizzicato mentre guidava una Monza SP2. Ma non solo: la sua collezione privata comprende gioiellini come una Ferrari Enzo, una Lamborghini Urus e Gallardo, un’Audi S8 e una Maserati GranTurismo, senza dimenticare la Porsche 918 Spyder e la 911 Targa 4S Heritage Design Edition che si è regalato nel 2020 al compimento dei 39 anni.

    Ibra, 501 gol festeggiati sulla Ferrari speciale: ecco quanto vale

    Un bolide a cielo aperto

    Oggi, l’attaccante del Milan ha aggiunto al suo garage personale un esemplare della plug-in hybrid di Maranello, dove a un V8 endotermico da 780 cv si aggiungono tre motori elettrici per una potenza complessiva di 1.000 cv e un’accelerazione da 0 a 100 in 2,5 secondi netti. Una supercar degna di un “Dio del calcio” visto il prezzo che supera i 500mila euro.

    SF90: le caratteristiche

    Fiore all’occhiello della vettura a cielo aperto è però l’aerodinamica. Parte tutto dal fondo, su cui Ferrari ha installato inediti generatori di vortici in grado di sviluppare 390 kg di carico a 250 km/h; senza dimenticare che il telaio è adesso più alto di 15 mm rispetto ai deviatori di flusso: più aria viene quindi lavorata, più salgono le prestazioni, sempre dal fondo. In coda posteriore, poi, viene aumentato il carico verticale.

    Ferrari SF90 Spider, l’ibrido V8 da mille cv con vista sulle stelle

    Nel realizzare gli interni di SF90, la Casa di Maranello si è maggiormente concentrata sull’interfaccia uomo-macchina, seguendo la filosofia “Occhi sulla strada, mani sul volante”, testata nelle corse, con una serie di controlli touchscreen abili a gestire ogni aspetto della vettura senza staccare le mani dal volante. La plancia è interamente digitale, caratterizzato da uno schermo curvo in HD configurabile da 16″. La gestione del cambio è invece affidata a un elemento a griglia che rimanda all’iconico cancelletto di selezione marce di cui erano dotate le Ferrari a trasmissione manuale.

    Insomma, il suo Milan ha cominciato benissimo la stagione, e “Ibra” può riprendersi dall’infortunio che lo ha momentaneamente reso indisponibile con tranquillità e senza fretta. Nel frattempo potrà anche godersi una Ferrari. LEGGI TUTTO

  • in

    Ibra a Sanremo in moto, parla il motociclista: "Voleva guidare lui"

    MILANO – “E’ successo che ieri c’era un traffico impressionante e allora nel pomeriggio ho deciso di uscire in moto. Stavo tornando a casa a Borgio Verezzi e, fermo nel traffico, vedo questo van nero con due persone a bordo e vedo che uno sembrava Ibrahimovic. Ho pensato: ‘Ma questo è Ibra'” ha raccontato Franco ai microfoni di Radio Monte Carlo. Il motociclista, che ieri sera ha dato un passaggio a Zlatan Ibrahimovic fino a Sanremo, svela: “A quel punto l’autista ha abbassato il finestrino e mi ha detto: ‘Ibra chiede se lo porti a Sanremo’. Si’ certo ti porto, non c’e’ problema. Avevo un casco sotto la sella, ho chiamato mia moglie e le ho detto: ‘Sto accompagnando Ibra a Sanremo’ e lei non mi ha creduto. Io sono anche milanista”.

    Guarda la gallery
    Sanremo, Donato Grande e Ibrahimovic palleggiano sul palco

    Ibra a Sanremo con motociclista, il racconto
    “Voleva guidare lui, però io gli ho detto ‘No no Ibra, guido io’. Quello che ha detto lui in televisione è vero: io sono un motociclista della domenica, non avevo mai preso l’autostrada in moto e la fortuna è che siamo andati ad Albenga a prendere l’autostrada verso Sanremo e c’erano pochissime auto e tutto sommato è stata una cosa piuttosto semplice. Ibra è stato carinissimo, è una persona squisita. Mi ha chiesto come poteva ringraziarmi, mi ha detto che mi manderà la maglia. Non sono neanche riuscito a fare una foto perché quando siamo arrivati lui era di corsissima, è sceso dalla moto ed è entrato all’Ariston. Mia moglie alla fine mi ha creduto, il matrimonio è salvo” ha rivelato Franco. 

    Guarda la gallery
    Ibrahimovic e Mihajlovic cantano “Io vagabondo” a Sanremo! LEGGI TUTTO

  • in

    LeBron replica a Ibrahimovic: “Anche tu parlavi di politica”

    LOS ANGELES (Stati Uniti) – Nella notte LeBron James ha risposto alle affermazioni di Zlatan Ibrahimovic in merito al coinvolgimento degli atleti in faccende inerenti alla politica. James da anni è impegnato nel sociale nella lotte per l’eguaglianza e al razzismo, questa è stata la sua risposta in conferenza stampa dopo il successo nella notte contro Portland: “Non starò mai zitto contro qualcosa che è sbagliato – aggiunge – Userò la mia piattaforma per continuare a far luce su tutto ciò che sta succedendo in questo paese e in tutto il mondo. Non potrei mai limitarmi allo sport, perché capisco quanto sia potente questa piattaforma e la mia voce”. Infine scocca lui a sua volta una frecciata all’attaccante del Milan riferendosi al suo passato: “In Svezia parlava delle stesse cose perché il suo cognome non era un cognome tradizionale, sentiva come se ci fosse del razzismo quando era in campo. Parlo da una mente molto istruita. Sono il tipo sbagliato in cui andare, perché faccio i compiti”. LEGGI TUTTO

  • in

    LeBron risponde ad Ibrahimovic: “Anche tu lottavi contro il razzismo”

    LOS ANGELES (Stati Uniti) – L’intervista rilasciata da Zlatan Ibrahimovic alla Uefa dove parlava anche di LeBron James ha fatto il giro del mondo e nella notte la stella dei Lakers ha risposto allo svedese. Nell’intervista Ibrahimovic esprimeva il suo dissenso nel vedere atleti impegnati anche nella politica, James da anni è tra le superstar più attive nel sociale e ha voluto rispondere così: “Non starò mai zitto contro qualcosa di sbagliato”, aggiungendo: “Predico sulla mia gente e predico su uguaglianza, ingiustizia sociale, razzismo, soppressione sistematica degli elettori, cose che accadono nella nostra comunità”. James che ha proseguito sull’importanza di dare voce a chi non l’ha scoccando a sua volta uan frecciata allo svedese: “Lui Svezia parlava delle stesse cose, perché il suo cognome non era un cognome tradizionale, si sentiva come se ci fosse del razzismo in corso quando era in campo. Parlo da una mente molto istruita. Sono il tipo sbagliato in cui andare, perché faccio i compiti”. LEGGI TUTTO