More stories

  • in

    MotoGp, Marquez: “A Le Mans non possiamo lottare per vincere”

    ROMA – La MotoGp di Marc Marquez è ancora frenata dalla condizione fisica precaria del pilota della Honda. Per giunta, al moto nel pre-season prometteva ben altro e lo spagnolo si è approcciato così nella conferenza stampa del Gran Premio di Francia: “A Jerez c’è stato un piccolo progresso. Siamo riusciti ad avvicinarci al podio, ma non abbastanza. Alcune cose non andavano e vedremo se le novità che abbiamo introdotto ci aiuteranno”. Marquez però aggiunge: “Non credo che saremo capaci di lottare per la vittoria. Ma è impossibile prevederlo: non so cosa arriverà domenica. La mia guida è un compromesso: sto tenendo a bada il dolore. Non sto guidando come in passato: è evidente. Devo recuperare spalla e braccio”.
    Le parole di Espargaro
    Un momento d’oro, invece, per Aleix Espargaro. Il pilota di Aprilia è in fiducia, i risultati arrivano e la moto c’è: “La prima parte della stagione è stata grandiosa, il potenziale è migliore rispetto al passato. Mi diverto a guidare questa moto. Siamo a soli sette punti da Fabio”, ha infatti detto lo spagnolo. Il meteo è il grande rebus da decifrare a Le Mans, ma Espargaro non sembra curarsene: “Neglio ultimi anni il meteo era insolito, tuttavia la moto è stata veloce su ogni pista, fino a questo momento. Abbiamo provato diverse cose nuove con Salvadori e ne abbiamo testate altre a Jerez. La novità sarà la frizione in carbonio”. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Marquez: “Sto cercando di tenere a bada il dolore”

    ROMA – Cotninua la non facile stagione di Marc Marquez in MotoGp. Il pilota della Honda deve lottare sia con una moto sottotono, sia con i soliti acciacchi. Lo spagnolo otto volte iridato ha infatti parlato così nella conferenza stampa del Gran Premio di Francia: “A Jerez c’è stato un piccolo progresso. Siamo riusciti ad avvicinarci al podio, ma non abbastanza. Alcune cose non andavano e vedremo se le novità che abbiamo introdotto ci aiuteranno”. Marquez però aggiunge: “Non credo che saremo capaci di lottare per la vittoria. Ma è impossibile prevederlo: non so cosa arriverà domenica. La mia guida è un compromesso: sto tenendo a bada il dolore. Non sto guidando come in passato: è evidente. Devo recuperare spalla e braccio”.
    Le parole di Espargaro
    Un momento d’oro, invece, per Aleix Espargaro. Il pilota di Aprilia è in fiducia, i risultati arrivano e la moto c’è: “La prima parte della stagione è stata grandiosa, il potenziale è migliore rispetto al passato. Mi diverto a guidare questa moto. Siamo a soli sette punti da Fabio”, ha infatti detto lo spagnolo. Grande protagonista a Le Mans sarà il meteo, aspetto che però non sembra preoccupare Espargaro: “Nelle ultime stagioni il meteo è stato strano, però finora la moto è stata competitiva su ogni pista. Cercherò di lavorare sodo, poi vedremo. Savadori ha provato diverse cose nuove e lunedì ne abbiamo provate di altre. Per la prima volta userò la frizione in carbonio”. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Marquez: “Importante vedere come stanno le cose dopo i test”

    ROMA – Il Gran Premio di Francia bussa alle porte della MotoGp e i piloti della Honda si preparano per l’imprevedibile pista di Le Mans. Il primo a parlare è Marc Marquez, in una fase molto delicata della sua carriera: “Nel complesso il weekend di Jerez è stato buono. Anche nei test abbiamo imparato molto. Vediamo cosa sarà possibile fare in Francia. Si deve continuare a costruire, a migliorare e a ridurre le distanze dalla vetta”. “A Jerez – aggiunge l’otto volte iridato – ci sono stati progressi: ora dobbiamo andare avanti. È importante vedere come stanno le cose dopo i test. Ho fatto delle belle gare a Le Mans e le previsioni per il weekend sono buone”.
    Espargaro punta Le Mans
    Più in fiducia invece Pol Espargaro, che dice: “Quello di Le Mans l’anno scorso è stato uno dei primi weekend dove è emerso il nostro potenziale. Da allora io e la moto siamo migliorati: non vedo l’ora di mettere in pratica ciò che abbiamo trovato durante i test. Il clima fresco e il grip alto si adattano molto al mio stile di guida. La MotoGp è molto equilibrata al momento: non ci sono paragoni col passato. Per lavorare bene dall’inizio del fine settimana dobbiamo qualificarci bene e lottare duramente in gara”. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Marquez: “A volte mi chiedo se valga la pena continuare”

    ROMA – Marc Marquez lascia aperti alcuni dubbi su una sua permanenza a lungo termine in MotoGp. In un’intervista ai microfoni de “L’Equipe”, il pilota spagnolo ha evidenziato le difficoltà degli ultimi due anni, dai problemi alla spalla fino alla diplopia, tra lunghi stop e interventi chirurgici, con una condizione fisica non più paragonabile a quella di qualche anno fa. “Ogni tanto mi chiedo se valga la pena continuare a correre – ha detto -. Finora la mia risposta è sempre stata affermativa. So di correre molti rischi, ma è così che ho vinto otto titoli mondiali – ha aggiunto il numero 93, che spiega le differenze nel suo stile di guida rispetto al periodo antecedente agli ultimi infortuni -. Ora guido facendo i conti con un braccio che non è lo stesso. Per sopperire a questo limite devo usare di più le gambe per controllare la moto. E so che devo evitare a tutti i costi un nuovo colpo alla testa per evitare possibili problemi di vista”.
    Le parole di Marquez
    “I medici mi hanno spiegato che il mio nervo ottico può risentire non solo della violenza dell’impatto, ma anche dell’angolazione del colpo ricevuto. Di conseguenza gli effetti di una caduta possono essere incerti – ha aggiunto Marquez, il quale però non intende ridimensionare le sue ambizioni -. Lottare ancora per il podio e la vittoria mi motiva. Sì, sento nel mio cuore che giocarsi il titolo è ancora un obiettivo realizzabile”. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Espargaro: “Rinnovo? I piloti sono tutti nervosi”

    ROMA – Non è iniziata alla grande la stagione Pol Espargaro in MotoGp. La Honda dello spagnolo non sembra al meglio della sua messa a punto. Il tutto mentre il pilota di Granollers è in scadenza di contratto: “Tutti i piloti vogliono rinnovare: è il nostro lavoro. Quando arriva quel momento si avverte sempre un certo nervosismo e si fanno errori per ansia. Ora so come gestire questi momenti, non devo avere fretta e devo concentrarmi sui risultati”, ha infatti detto Espargaro a “El Español”, per poi aggiungere: “Ho sempre faticato in team minori ed ero abituato al fallimento. Poi sono arrivati i podi ed ero tra i primi cinque: la situazione mi ha travolto. Non sapevo come gestire la felicità”.
    La stagione di Espargaro
    Sono dunque le prestazioni la chiave per il futuro. Finora però la Honda è salita solo una volta sul podio: è successo in Qatar proprio con Espargaro, che dice: “Tra i piloti c’è equilibrio. Ma le Suzuki o anche l’Aprilia sono sempre fra le prime cinque. Il podio è molto più difficile da raggiungere rispetto agli altri anni. Noi per giunta non capiamo perché abbiamo problemi: non sappiamo da dove vengano. È una situazione complicata”. In effetti le premesse non erano male: “La preseason è stata ottima, e poi il podio in Qatar, ma dall’Indonesia è cambiato tutto. È frustrante perché sappiamo quanto siamo stati veloci in preseason con questa moto”. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Espargaro: “Ero abituato al fallimento, non sapevo gestire la felicità”

    ROMA – La MotoGp di Pol Espargaro stenta a decollare. La Honda RC213V non si è dimostrata fin qui la migliore delle moto, ma il pilota di Granollers ha il suo contratto in scadenza e cerca certezze per il proprio futuro: “Tutti i piloti vogliono rinnovare: è il nostro lavoro. Quando arriva quel momento si avverte sempre un certo nervosismo e si fanno errori per ansia. Ora so come gestire questi momenti, non devo avere fretta e devo concentrarmi sui risultati”, ha infatti detto Espargaro a “El Español”. Per poi aggiungere: “Ho sempre faticato in team minori ed ero abituato al fallimento. Poi sono arrivati i podi ed ero tra i primi cinque: la situazione mi ha travolto. Non sapevo come gestire la felicità”.
    Le parole di Espargaro
    Sono dunque le prestazioni la chiave per il futuro. Finora però la Honda è salita solo una volta sul podio: è successo in Qatar proprio con Espargaro, che dice: “Tra i piloti c’è equilibrio. Ma le Suzuki o anche l’Aprilia sono sempre fra le prime cinque. Il podio è molto più difficile da raggiungere rispetto agli altri anni. Noi per giunta non capiamo perché abbiamo problemi: non sappiamo da dove vengano. È una situazione complicata”. In effetti le premesse non erano male: “I test pre-stagionali sono andati moltp bene, siamo andati a podio alla prima gara, ma poi è cambiato tutto da Mandalika. È esasperante, perché sappiamo quanto questa moto possa essere veloce”. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Marquez: “Io come Rossi? Dipenderà dalla mia testa”

    ROMA – Marc Marquez è alle prese con un nuovo capitolo della sua carriera. Il pilota della Honda, ieri intervistato dagli organizzatori del “Premio María de Villota y Ciudad de la Raqueta”, infatti non può ancora spingere al massimo in MotoGp, visto che il braccio continua a far male e la paura che una caduta possa far tornare la diplopia non smette di tormentarlo. Ciononostante, l’otto volte iridato sembra non perdersi d’animo, anche se la sua carriera potrebbe non godere di una particolare longevità: “Io come Valentino Rossi? Lì dipende molto dalla testa- ha affermato Marquez – ma anche dagli infortuni e dai piccoli problemi del momento. Poi è importante avere una buona équipe medica: i fattori sono tanti”.
    Le parole di Marquez
    Finora il fuoriclasse di Cervera ha guidato in modo molto pulito e prudente, anche se la Honda RC213V sembra iniziare a mostrare i primi margini di miglioramento.Marquez deve però al contempo gestire la pressione e racconta: “Ho vissuto entrambi le facce dello sport: i successi e gli infortuni. C’era pressione in entrambi i casi, ma ora è diverso, perché tutti si aspettano che torni. Non c’è però bisogno di avere fretta, si deve andare passo dopo passo: ogni giorno è una sfida”. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Marquez: “Carriera lunga come Rossi? Decide la mia testa”

    ROMA – Dopo i problemi al braccio e la diplopia, Marc Marquez punta a tornare quello di un tempo. Il pilota della Honda, che ieri ha risposto alle domande dagli organizzatori del “Premio María de Villota y Ciudad de la Raqueta”, infatti non può ancora spingere al massimo in MotoGp. Ciononostante, l’otto volte iridato sembra non perdersi d’animo, anche se la sua carriera potrebbe non godere di una particolare longevità: “Io come Valentino Rossi? Lì dipende molto dalla testa- ha affermato Marquez – ma anche dagli infortuni e dai piccoli problemi del momento. Poi è importante avere una buona équipe medica: i fattori sono tanti”.
    Marquez step by step
    Finora il fuoriclasse di Cervera ha guidato in modo molto pulito e prudente, anche se la Honda RC213V sembra iniziare a mostrare i primi margini di miglioramento.Marquez deve però al contempo gestire la pressione e racconta: “Ho vissuto entrambi le facce dello sport: i successi e gli infortuni. In entrambe le volte c’era pressione, ma è diverso ora. Tutti si aspettano un mio ritorno. Ma la fretta non serve, si deve fare un passo alla volta: è una sfida quotidiana”. LEGGI TUTTO