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    MotoGP, Marquez lontano da Ducati: la frustrazione della Honda

    ROMA – E’ un finale complicato come tutta la stagione quello che attende la Honda nel Mondiale 2022 di MotoGP, come sottolineato dal team manager Alberto Puig. Dopo una stagione deludente, la casa giapponese ha provato a risollevarsi grazie soprattutto al ritorno di Marc Marquez, ma la concorrenza con le altre moto, in particolare una Ducati dominante, non aiuta certo un team che attraversa una fase di grossa difficoltà “La nostra moto non va come dovrebbe – ha detto Puig ai microfoni di “AS” -. Ci stiamo lavorando e non ci nascondiamo. Non abbiamo vinto, ma molto soddisfatto. Al di là del risultato, per via dei progressi che ha fatto Marc, che è la cosa più importante. Non siamo per niente contenti. L’unica cosa che possiamo fare è migliorare. Dobbiamo capire che non siamo competitivi e reagire. Allora andrà tutto bene, questa è una sfida”.
    I guai fisici di Marquez
    Puig ha poi parlato della condizione fisica di Marquez, reduce dal quarto intervento al braccio destro effettuato in primavera: “Il medico gli aveva già detto che dal punto di vista osseo era pronto per correre, ma logicamente ha ancora dei fastidi a livello muscolare. Ha ancora bisogno di tempo, ma è anche evidente che prima non poteva farlo. Sta migliorando e ne è felice”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP Ducati e Honda, polemica social su Valencia: Bastianini in mezzo

    ROMA – Il Gran Premio di Valencia, ultimo appuntamento stagionale della MotoGP, è sempre più vicino. Pecco Bagnaia è vicinissimo al titolo, mentre Fabio Quartararo è ancora in corsa per il bis dopo il 2021, ma si dovrà aggrappare a tutte le speranze rimaste per ribaltare il risultato. Saranno Ducati e Yamaha, quindi a contendersi il Mondiale fino all’ultima domenica, ma anche gli altri team guardano con curiosità allo scontro al vertice tra la scuderia di Borgo Panigale e il campione in carica.
    Honda contro Ducati
    Anche la Honda, reduce da una stagione da incubo in cui sono stati lo stesso Marc Marquez e gli altri piloti a entrare in polemica con il team, si è inserita nella discussione che da diverse settimane infiamma la Ducati, riguardante gli ordini di scuderia. Su Twitter, la casa giapponese si è detta triste per la fine della stagione. E’ arrivata prontamente la risposta del team Gresini di Enea Bastianini, che ha punzecchiato gli avversari facendo leva sui risultati deludenti del 2022. Qui è arrivata la replica di Honda, che ha chiesto quali saranno gli ordini di scuderia per la gara di Valencia, facendo cenno alla lotta tra Bagnaia e Bastianini nel Gran Premio della Malesia, ma forse mettendoci un pizzico di amarezza per non aver mai lottato nelle posizioni di vertice nell’anno ormai ai titoli di coda. LEGGI TUTTO

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    MotoGP: scintille social tra Ducati e Honda verso Valencia

    ROMA – Manca ancora una decina di giorni al Gran Premio di Valencia, ultimo atto stagionale della MotoGP, ma il clima è sempre più caldo in vista di un finale che vede Pecco Bagnaia vicinissimo al titolo Fabio Quartararo che si dovrà aggrappare a tutte le speranze rimaste per ribaltare il risultato. Saranno Ducati e Yamaha, quindi a contendersi il Mondiale fino all’ultima domenica, ma anche gli altri team guardano con curiosità allo scontro al vertice tra la scuderia di Borgo Panigale e il campione in carica.
    La frecciata della Honda
    Anche la Honda, reduce da una stagione da incubo in cui sono stati lo stesso Marc Marquez e gli altri piloti a entrare in polemica con il team, si è inserita nella discussione che da diverse settimane infiamma la Ducati, riguardante gli ordini di scuderia. Su Twitter, la casa giapponese si è detta triste per la fine della stagione. E’ arrivata prontamente la risposta del team Gresini di Enea Bastianini, che ha punzecchiato gli avversari facendo leva sui risultati deludenti del 2022. Qui è arrivata la replica di Honda, che ha chiesto quali saranno gli ordini di scuderia per la gara di Valencia, facendo cenno alla lotta tra Bagnaia e Bastianini nel Gran Premio della Malesia, ma forse mettendoci un pizzico di amarezza per non aver mai lottato nelle posizioni di vertice nell’anno ormai ai titoli di coda. LEGGI TUTTO

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    MotoGP Honda, Marquez e Valencia: possibile umiliazione storica!

    ROMA – Tra i due litiganti, il terzo piange. Il mondiale 2022 di MotoGP si risolverà solo a Valencia, dove uscirà necessariamente il verdetto finale su chi vincerà il titolo tra Francesco Bagnaia e Fabio Quartararo, divisi da 23 punti a favore del ducatista dopo il GP della Malesia. Ma se i due sono impegnati a contendersi il trofeo più ambito, c’è anche chi è concentrato nel prendersi le briciole, almeno quelle. Si tratta della Honda, che spera di poter sventare quella che sarebbe una figuraccia storica, dopo anni di dominio dettati perlopiù dalla presenza di un campionissimo come Marc Marquez. Infatti, la presenza ad intermittenza dello spagnolo sulla griglia di partenza negli ultimi due anni ha palesato come la casa nipponica abbia offerto ai suoi piloti una moto decisamente non all’altezza del suo nome, con la classe del numero 93 a mascherarne i difetti. 
    Honda e l’incubo Valencia
    In particolare, dopo la gara di Phillip Island, e tantopiù dopo il trionfo di Ducati in Malesia, Honda rimane l’unico costruttore (quindi non solo con riferimento al team Repsol) a secco di vittorie in questo 2022. In Australia, infatti, ha vinto Alex Rins, a bordo della Suzuki, unica casa che mancava all’appello, e che dall’anno prossimo non sarà più in griglia. Il terzo posto di Pol Espargaro al debutto sembrava l’inizio della rinascita per la Honda, che invece si ritrova ancora una volta ai piedi di Marquez, che nel frattempo cerca il 140° podio nel motomondiale, che varrebbe il quinto posto solitario nella classifica dei piloti con più podi tra le diverse categorie, dietro solo a Valentino Rossi (235), Giacomo Agostini (159), Dani Pedrosa (153) e Jorge Lorenzo (152). LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Marquez: “Phillip Island pista unica, ma a Sepang sarà più dura”

    ROMA – Marc Marquez grazie al secondo posto alle spalle di Alex Rins ha conquistato a Phillips Island il primo podio in MotoGP della stagione. L’otto volte campione del mondo sta crescendo di gara in gara, con la speranza di chiudere un 2022 molto complesso con una vittoria. Nel weekend arriva il GP di Malesia, con lo stesso spagnolo a placare gli entusiasmi. “A Sepang inoltre sono sempre tutti molto forti – ha spiegato – perché ci sono molti dati dai test. Come sempre si tratta di arrivare in pista, provare alcune cose e vedere qual è la situazione”.
    “Continuare a lavorare”
    Un finale di stagione che comunque rilancia le ambizioni del fuoriclasse iberico anche in ottica 2023. “Dopo la bellissima gara a Phillip Island – conclude Marquez – dobbiamo continuare a lavorare. L’Australia è una pista unica, quindi non possiamo aspettarci di essere subito veloci anche in Malesia. I recenti risultati sono una grande motivazione per me e per la squadra, ma ora è soltanto il momento di continuare a lavorare e concludere la stagione nel miglior modo possibile“. LEGGI TUTTO

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    MotoGP: la rivoluzione Honda? copiare Ducati e Aprilia

    TORINO – C’era una volta in cui la Honda, prim’ancora di essere, “si sentiva” di essere la moto migliore. Al punto da lasciare andare via (anzi, spingere via) Valentino Rossi, stufo di sentirsi dire che vinceva perché sulla Honda l’avrebbe fatto chiunque e desideroso di dimostrare il suo peso, trasformando la Yamaha da cenerentola in principessa. Vent’anni dopo (gli ultimi tre vissuti come un incubo) la storia da favola s’è tramutata in horror e la situazione è rovesciata. Pur di trattene il suo fenomeno ferito (nel corpo da quattro operazioni, nell’anima dal dolore, nella convinzione dal vedere uno squadrone aver perso la bussola) ha deciso di rivoluzionare la propria filosofia e organizzazione, accettando anche l’onta del dover copiare gli altri. Soprattutto il made in Italy delle due ruote, mai così in voga.Dopo le prime novità viste nel test di Misano un mese fa (con una carena “ a gradino” che sembrava essere presa piè pari dalla RS-GP di Noale) e il forcellone prodotto dall’europea Kalex e utilizzato in gara in Thailandia, ieri Marc Marquez ha portato al debutto a Phillip Island (Australia) la nuova configurazione aerodinamica della RC213V che non fa nulla per mascherare la derivazione Ducati e Aprilia. Le ali sono davvero più simili a quelle delle moto di Noale, i deviatori verso il basso laterali per risolvere i problemi di surriscaldamento e convogliare meglio i flussi sono identici a quelli delle Desmosedici, così come le alette comparse sul codone (due invece che le quattro quasi sovrapposte delle Rosse).«Ho testato una nuova carenatura che abbiamo sviluppato dopo i test di Misano. Il risultato è quello che avete visto qui. La sensazione è diversa, ma la moto diventa meno fisica» racconta Marquez, che nonostante il buon sesto tempo di giornata davanti ad Aleix Espargaro e Pecco Bagnaia, conferma di lavorare soprattutto in funzione del prossimo anno. «Fisicamente rispetto alle prime gara dal rientro sento di aver fatto un passo avanti. Se mi sveglierò bene darò il massimo, ma ovviamente, testando tante cose, si sacrifica un po’ di potenziale per la gara, si è un po’ più condizionati. E con tante novità da provare si fatica anche a lavorare sul set-up ideale di gara, ma il nostro obiettivo non è il 2022». LEGGI TUTTO

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    Motogp, Marquez: “A Phillip Island devi iniziare forte”

    PHILLIP ISLAND – La MotoGp farà tappa in Australia dopo tre anni di assenza. L’ultima vincitore nel 2019 fu Marc Marquez, che spera di confermare a Phillip Island, una pista su cui si è trovato sempre a suo agio, i progressi mostrati dal rientro dopo i diversi problemi fisici. “Adesso è una pista diversa, ma mi piace molto, ma devi assolutamente iniziare bene, perché se non parti forte – afferma lo spagnolo – poi soffri tutto il fine settimana. L’ultimo Gp è andato molto bene, soprattutto nelle giornate di venerdì e sabato, ma anche la settimana a casa è stata positiva, perché appena finito il weekend in Thailandia ero arrivato al limite, qui invece spero in uno step in più”.
    “Rendimento Bagnaia ottimo ”
    Lo spagnolo parla anche del duello Bagnaia e Quartararo e del “fattore Ducati”. “Mi hanno chiesto come vedo la lotta tra Pecco e Fabio per il titolo e sono entrambi grandi piloti. Il rendimento di Bagnaia nella seconda parte di stagione è molto buono e con tante Ducati là davanti è normale aiutarlo, sarebbe stupido non farlo in virtù di questo vantaggio, ma Bagnaia sta guidando alla grande e non avrebbe problemi anche da solo, ma è normale che una scuderia debba fare gioco di squadra”, così conclude Marquez. LEGGI TUTTO

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    Motogp, Marquez: “La pista mi piace molto”

    PHILLIP ISLAND – La MotoGp torna in Australia dopo tre anni. L’ultima volta a imporsi fu Marc Marquez, che spera di confermare a Phillip Island, una pista che apprezza, i progressi mostrati al rientro dal lungo infortunio. “Adesso è diversa, mi piace molto la pista, ma devi iniziare bene, perché se non parti forte – spiega lo spagnolo – poi soffri tutto il weekend. L’ultimo Gp è andato molto bene, soprattutto venerdì e sabato, ma anche la settimana a casa è stata positiva, perché appena finito il weekend in Thailandia il braccio era arrivato al limite, qui invece spero di raggiungere uno step in più”.
    “Normale Ducati aiutino Bagnaia”
    L’otto volte campione del mondo si è espresso anche sulla lotta per il titolo iridato tra Bagnaia e Quartararo. “Mi hanno chiesto come vedo Pecco e Fabio per il titolo e sono entrambi grandi piloti. Il rendimento di Bagnaia nella seconda parte di stagione è molto buono e con tante Ducati là davanti è normale aiutarlo, sarebbe stupido non farlo in virtù di questo vantaggio, ma Bagnaia per come sta guidando non avrebbe problemi anche da solo, ma è normale – conclude Marquez – che una scuderia debba fare gioco di squadra”. LEGGI TUTTO