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    Honda e Red Bull: i veri motivi dietro al loro divorzio

    Il 2026 rappresenterà una data spartiacque per la storia della F1, ma non solo. La rivoluzione telaistica e motoristica dell’anno prossimo, infatti, metterà la parola fine alla collaborazione tra Red Bull e Honda, che tante soddisfazioni ha portato e sta portando a entrambi i protagonisti. In un articolo apparso su Motorsport.com, il giornalista britannico Ronald Vording ha ricostruito ragioni e passaggi di un divorzio che, comunque vada, farà storia.
    Dal Covid ai trionfi di Verstappen
    La pandemia di Covid-19 che nel 2020 è esplosa in tutto il mondo ha avuto conseguenze importanti anche sulle decisioni prese nel mondo del motorsport. Tra queste, una delle più clamorose fu quella annunciata da Honda il 2 ottobre 2020, con il colosso giapponese a smarcarsi completamente dalla F1 e dai propri partner Red Bull e, di conseguenza, Alpha Tauri al termine della stagione 2021. A quel punto, per il team di Milton Keynes una sola strada risultò percorribile, dal momento che intorno a sé si trovò praticamente ad avere terra bruciata, come spiegato da Christian Horner.
    “Non avremmo avuto un motore dalla Mercedes e con la Ferrari non eravamo sicuri di quanti cilindri avremmo avuto! Avevamo già lavorato con la Renault e tornare indietro non ci sembrava giusto. Quindi siamo stati quasi costretti a prendere una strada diversa. La nostra idea era di acquisire la proprietà intellettuale del motore Honda e di costruire, assemblare e curare noi stessi la PU omologata fino alla fine di questo ciclo. Quando abbiamo iniziato a capire qual era lo scenario, abbiamo capito che era sempre più complesso. Il processo non riguardava solo la produzione dei motori, c’era molto di più. Bisogna avere a che fare con una catena di fornitori e cose del genere”.
    Una situazione complicata, dunque, per Red Bull. Per fortuna di Horner e dei suoi uomini, le conseguenze della pandemia su Honda si rivelarono meno pesanti di quanto pronosticato, e i giapponesi si trovarono a tornare sui propri passi. In questo modo, si è riusciti da entrambe le parti a trovare una soluzione, con una collaborazione che arriverà fino al termine del campionato che sta per iniziare. Dal 2026, però, tutto cambierà, e sicuramente ci saranno conseguenze importanti per tutti gli attori.
    Honda voleva Red Bull anche per il 2026, ma a Milton Keynes si erano già mossi
    “Le normative 2026 con metà della potenza fornita dal motore a combustione e l’altra metà dall’ibrido ha molto interessato sia Honda che Honda Racing-. Ci attrae anche la direzione verso i carburanti sostenibili. Per tutte queste cose, abbiamo deciso di tornare ufficialmente in Formula 1. Ma quando abbiamo formalmente interrotto le nostre attività in Formula 1, Red Bull ha fondato la sua società di power unit. Di conseguenza, non c’era più lo spazio per riaprire una collaborazione”.
    Queste parole di Koji Watanabe, presidente di HRC, danno l’idea della situazione che i giapponesi hanno dovuto affrontare nel momento in cui sono dovuti arrivare a prendere una decisione importante. Scadendo il contratto di fornitura con Red Bull nel 2025, occorreva in pratica decidere cosa fare di un rapporto che ha portato gloria, successi e tanto pregio alla Casa del Sol Levante. Si è valutata anche la possibilità di produrre la componente a combustione interna nelle strutture inglesi e quella elettrica in Giappone, ma ben presto si è arrivati alla conclusione che tutto ciò sarebbe stato un handicap piuttosto che un vantaggio.

    A quel punto, è risultato evidente come la prosecuzione del rapporto oltre il 2025 fosse impossibile, e il Red Bull Powertrains, la branca che andrà ad occuparsi della progettazione e della implementazione delle nuove PU, andrà a lavorare con Ford, segnando il ritorno del marchio dell’ovale blu in F1. Honda, invece, andrà ad equipaggiare le vetture Aston Martin, e questo potrebbe avere ripercussioni importanti, soprattutto considerando l’arrivo a Silverstone di Adrian Newey.
    Honda, Aston e… Max?
    Ora, è evidente che questa separazione porterà a conseguenze importanti per entrambe le realtà. In particolare, già ha fatto scalpore il passaggio di Adrian Newey alla corte di Lawrence Stroll, lavorando praticamente già sul prototipo del 2026. È evidente che la squadra british green non abbia nessuna voglia di farsi trovare impreparata in vista di questo “nuovo inizio”, e le sue sirene potrebbero attrarre anche l’altro tassello che ha portato alla costruzione di quel puzzle praticamente invincibile (fino a giugno 2024) chiamato Red Bull.
    Max Verstappen, infatti, sembra ormai essere il prossimo target del magnate canadese e dei suoi uomini. Un suo passaggio in Aston Martin segnerebbe un momento epocale, e pare che l’offerta fatta all’olandese sia di quelle che non si possono rifiutare. Il pilota di Hasselt, inoltre, andrebbe a ricongiungersi proprio con Honda, con cui ha ottenuto tutti i suoi quattro titoli. Sarebbe certamente una bella storia da raccontare; restiamo in attesa, ma la sensazione è che la separazione tra Red Bull e Honda continuerà a portare con sé diversi strascichi, anche oltre il 2025. LEGGI TUTTO

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    Marquez tra Ducati, Honda e Mondiale: “Io il più duro. Bagnaia e Martin…”

    “Sono molto contento di essere qui, il feeling è strano dopo tanti anni con la Honda. Ma è una sfida molto bella, sono contento ed emozionato”. Queste le prime parole di Marc Marquez, pilota Ducati da ottobre 2023, nel giorno della presentazione della nuova moto del team Gresini a Riccione. “Ho fatto 50 giri ai test, sono curioso e con la voglia di fare più giri in Malesia – ha proseguito l’otto volte campione del mondo -. Sono come un bambino con le scarpe nuove che vuole cercare di imparare. Voglio tornare a divertirmi, questo è l’obiettivo di questa sfida dopo gli ultimi anni difficili. Stavo cercando una cosa diversa, divertirmi con un’altra moto. Gresini mi ha aspettato: è una sfida rischiosa ma bella per la famiglia Gresini e questo storico team fatto di gente meravigliosa. Ma iniziamo piano piano, se si mangia troppo veloce non si digerisce”.
    Marquez: “Il più duro sono io”
    In merito ai suoi avversari e alle sensazioni per il prossimo Mondiale, il pilota ha dichiarato: “L’avversario più duro sono io, mi devo gestire. Abbiamo un gran lavoro da fare, l’aspettativa è molto alta. So che devo lavorare con il mio team e con il box per fare ciò che sappiamo. Quando qualcuno arrivata alla Honda puntata me, io arrivo in Ducati e punto Bagnaia e Martin che sono i due piloti più forti e che fanno la differenza. Devo imparare da loro due per capire come si guida questa moto”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, la Honda sceglie Marini: accordo vicinissimo tra le parti

    Marini: “La Honda è un sogno”
    “Rilanciare la Honda sarebbe un sogno, qualcosa di davvero incredibile, ma non è una scelta facile. Futuro con la moto di Marc Marquez? Sinceramente non ci avevo mai pensato perché quando ci si trasferisce in una squadra non si pensa mai a chi ha guidato quella moto prima di te. Ora il mio obiettivo è dare il 100% per la Ducati”. Queste le dichiarazioni del pilota del Team Mooney VR46, Luca Marini, che ai microfoni di Sky Sport ha commentato il suo sempre più probabile trasferimento alla Honda. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Marini ad un passo dalla Honda: “Rilanciarla sarebbe un sogno”

    Marini: “Scelta non semplice”
    Il pilota della Ducati del Team Mooney VR46, Luca Marini, dopo il Gran Premio della Malesia 2023, ha commentato ai microfoni di Sky Sport il suo imminente passaggio alla Honda: “Questa per me non è una scelta semplice, ma devo ammettere che rilanciare la Honda sarebbe incredibile, un sogno. Non avrei mai pensato di andare a guidare la moto di Marc Marquez, anche perché quando vai in un team non pensi mai a chi è stato il tuo predecessore su quella moto. Per adesso penso a tirare fuori il massimo dalla mia Ducati”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Marini corteggiato dalla Honda: “Sarei felice, ma …”

    ROMA – I piloti italiani si stanno rendendo grandi protagonisti di questa stagione di MotoGP, con il campione del mondo in carica Francesco Bagnaia che sta lottando per confermarsi il migliore del circus. Anche i due del Team Mooney VR46, Marco Bezzecchi e Luca Marini, hanno dimostrato una grande crescita. Quest’ultimo non è ancora riuscito a vincere delle gare, ma spera di poterci arrivare nelle ultime tre tappe dell’anno o al massimo entro la fine del 2024, in modo tale da fare il definitivo salto di qualità. Nel suo futuro, però, potrebbe esserci anche la Honda…
    Marini: “Non ho clausole”
    “Se le voci riguardanti l’interesse della Honda fossero veritiere, ne sarei molto felice. In ogni caso io ho un contratto con Mooney V46 e sono sono presenti delle clausole. In questo momento mi sto concentrando sul finale di stagione, per poi proiettarmi sul 2024. Posso ritenermi soddisfatto dei risultati ottenuti nel corso di questa stagione”. Queste le dichiarazioni del pilota della Ducati del Team Mooney VR46, Luca Marini, che ha parlato del suo futuro ai microfoni di Motosan.es dopo la gara di Buriram. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Marquez è già il passato: la Honda ha scelto l’erede

    Oliveira erede di Marquez?
    La Honda, dunque, prosegue la sua caccia al sostituto di Marc Marquez e, stando a quanto riportato da Autosport, avrebbe messo nel mirino Miguel Oliveira. Il portoghese attualmente ha un contratto fino al 2024 con l’Aprilia, ma in caso di proposta da parte di un team ufficiale potrebbe attivare la clausola che gli consentirebbe di cambiare squadra. Al momento si tratta soltanto di un’ipotesi, ma il tempo stringe e la Honda ha assolutamente bisogno di mettere sotto contratto un pilota di esperienza il prima possibile. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Marquez spensierato: “In Indonesia per godermi lo spettacolo”

    Marquez: “Fare del nostro meglio”
    L’otto volte campione del mondo Marc Marquez, a pochi giorni dal Gran Premio d’Indonesia, ha parlato ai canali ufficiali della Honda HCR, mostrandosi molto rilassato e tranquillo dopo aver sciolto il nodo relativo al suo futuro: “L’obiettivo principale è sempre quello di:uscire e fare del nostro meglio per finire il 2023 nel miglior modo possibile come squadra. Purtroppo nella passata stagione ho avuto un incidente nel Warm Up, quindi alla fine non ho potuto correre, ma ora vogliamo organizzare un bello spettacolo questo fine settimana e godiamocelo davvero”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Marquez verso l’Indonesia: “Paese incredibile da visitare”

    Il campionato del mondo della Moto GP questo weekend fa tappa in Indonesia, tra i cordoli del circuito di Mandalika. Dopo il Giappone il campionato si è riaperto definitivamente e ora Pecco Bagnaia deve assolutamente fare un ottimo piazzamento, se non vincere, per continuare a essere il leader del campionato. Dall’altra parte Jorge Martìn, che sembra essere al top della sua forma e che non ha praticamente nulla da perdere. Ma nella sola settimana che ha diviso Motegi da Mandalika si è parlato, tanto, anche del divorzio tra Marc Marquez e la Honda. Proprio il sei volte campione del Mondo della Moto GP ha parlato degli obiettivi della casa giapponese, nonostante non sia in lotta per il titolo. LEGGI TUTTO