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    Holger Rune: ambizioni, passione e il desiderio di far parte dei futuri Big 3 insieme ad Alcaraz e Sinner

    Holger Rune nella foto – Foto Getty Images

    Holger Rune non ha peli sulla lingua quando si tratta di discutere del suo potenziale di gioco e degli obiettivi nella sua carriera professionale. In un colloquio con la Gazzetta dello Sport, ha nuovamente rilasciato dichiarazioni interessanti che meritano attenzione. “Non sono arrogante, ho solo passione per ciò che faccio. A volte sono eccessivamente passionale e commetto errori, ma cerco di correggerli. Voglio vincere, ma anche offrire spettacolo in campo. Ritengo sia molto positivo avere una varietà di personalità nel circuito, altrimenti sarebbe tutto estremamente noioso”, afferma il giovane, mettendo in evidenza i suoi ambiziosi traguardi.
    “Voglio vincere il Roland Garros e mi vedo nel Big 3 del futuro, insieme ad Alcaraz e Sinner”, aggiunge prima di parlare di Nick Kyrgios. “Mi piace tantissimo la sua personalità, vorrei poter avere il suo servizio. Quando ancora partecipavo ai tornei Futures, non ha esitato a parlare con me e mi ha dato consigli tattici. Abbiamo iniziato a scambiarci messaggi e da quel momento abbiamo un’ottimo rapporto”, ha dichiarato il tennista danese. LEGGI TUTTO

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    Rune vs. Shelton, la prima sfida di una rivalità potenzialmente esplosiva

    Holger Rune (foto Abierto Mexicano)

    Ieri sera sulle sponde del Pacifico in quel di Acapulco è andata in scena la prima sfida tra Rune e Shelton. Un semplice primo turno, vinto in rimonta dal giovane danese (già top10) sull’esplosivo figlio d’arte statunitense, ma questa sfida potrebbe diventare un classico e soprattutto regalarci una rivalità scintillante con spettacolo e adrenalina a mille. Basta andare a vedere gli highlights dell’incontro (ne riportiamo alcuni da tennistv), o meglio consigliamo per chi può rivedersi l’intero match per rendersi conto di che razza di show, potenza e varietà di colpi mostrata dai due giovani giocatori. Il pubblico messicano è scattato in piedi a più riprese, esaltato da scambi mozzafiato e colpi vincenti straordinari.

    Showtime in Acapulco 🌴
    Pure magic from @holgerrune2003 and @BenShelton at #AMT2023! pic.twitter.com/zkm5bW4ItQ
    — Tennis TV (@TennisTV) February 28, 2023

    Ben-ana 🍌@BenShelton #AMT2023 pic.twitter.com/OLoChp9C2K
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    The fake out 👀@BenShelton @AbiertoTelcel pic.twitter.com/EIGnzkLXlr
    — Tennis TV (@TennisTV) February 28, 2023

    Totale il contrasto di stile tra il super servizio e via avanti a tutta di Ben, senza compromessi, e la spinta poderosa, a tratti forsennata ma più ragionata di Holger, uno che costruisce il punto con una spinta delle gambe ed energia fenomenale. La maggior esperienza del danese alla fine ha prevalso, ma è piaciuto assai come Shelton abbia superato momenti di difficoltà non solo chiudendo gli occhi e tirando a tutta ma anche scegliendo schemi offensivi molto interessanti, con alcune variazioni che hanno sorpreso il rivale. Esuberanza fisica, tennis aggressivo, velocità e lotta, ci sono proprio tutti gli ingredienti affinché le prossime partite tra questi due giovanissimi possano continuare a regalare agli spettatori un grande spettacolo.
    Shelton ha salvato due set point in un emozionante tiebreak del primo set, chiudendolo a suo favore con una bordata imprendibile per 9 punti a 7. Molto equilibrato il secondo parziale, senza break e deciso in un clamoroso decimo game, nel quale Shelton vola 40-0, si fa riprendere e ai vantaggi annulla due set point, uno con una seconda di servizio a 120 mph! Rune resta lucido, risponde profondo e coglie la sua terza chance, impattando il conto dei set con un 6-4. Il terzo set si decide con l’allungo di Rune nel sesto game, fino alla chiusura in bellezza con un secondo break per il 6-2 conclusivo.
    “Sono riuscito a trovare soluzioni quando contava”, ha detto Rune dopo la partita. “Ho dovuto dare fondo a tutte le mie energie per strappare quel break alla fine del secondo set. Nel terzo set mi sentivo in grado di tenere un livello superiore e alla fine ce l’ho fatta. Penso di aver giocato bene nel complesso ed è stata una partita davvero complicata”.
    Il servizio è stato uno dei colpi chiave nel match. Il 19enne danese non ha concesso palle break nel secondo e nel terzo set, perdendo solo un punto alla prima di servizio in entrambi i set. Shelton ha vinto l’80% di punti con la prima di servizio in campo nella partita, tanto che al termine dell’incontro Holger ha esaltato la forza della battuta di Ben: “Ha un servizio pazzesco, credo sia uno dei servizi più efficaci che abbia mai affrontato. Ma lui non è solo battuta, ha un sacco di armi. Per questo sono molto contento di come ho gestito tutto mentalmente”.
    Giocare contro un big server come Shelton infatti è molto complicato soprattutto sul piano mentale, sai che se cedi un turno di battuta poi recuperarlo sarà difficilissimo. Dopo la clamorosa cavalcata agli Australian Open, Shelton si conferma tennista di altissimo livello, già pronto a battagliare alla pari con i migliori. LEGGI TUTTO

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    Rune continua la collaborazione con Mouratoglou

    Holger Rune

    A margine dell’ATP 250 di Montpellier, Holger Rune ha annunciato che Patrick Mouratoglou continuerà a far parte del suo staff, senza una scadenza precisa per la loro collaborazione. Il tennista danese e l’allenatore francese hanno lavorato assieme negli ultimi quattro mesi, e visti gli ottimi risultati hanno deciso di prolungare l’avventura. Il noto coach francese, opinionista negli Slam e proprietario di un’avviata Accademia in Costa Azzurra, era all’angolo di Simona Halep quando la ex campionessa Slam è stata fermata, prima da problemi fisici e quindi alla positività ad un test anti doping. Con il consenso di Simona, Patrick ha iniziato a collaborare direttamente con il 19enne danese, che fin da piccolo ha frequentato i campi della sua struttura. Con la supervisione di Mouratoglou, Holger ha vinto il torneo di Stoccolma e soprattutto il Masters 1000 di Bercy, fino al recente accesso agli ottavi di finale agli Australian Open, dove ha perso al tiebreak del quinto set contro Andrey Rublev, in uno dei match più combattuti (e sorprendenti) del torneo.
    “L’anno scorso è stato ovviamente fantastico. Anche quest’anno è iniziato molto bene. È bello averlo al mio fianco, passiamo bei momenti insieme, con Lars (Christensen, il suo storico allenatore, ndr) e mia madre. L’intera squadra sta migliorando, tutti sono aperti e sono contento di come ho costruito la mia squadra” ha affermato Rune.
    Rune torna oggi in campo sul tour ATP in Francia, da n. 9 al mondo e prima testa di serie di un torneo per lui inedito. Esordirà alle ore 19 contro lo svizzero Marc-Andrea Huesler (49esimo al mondo), che lo ha battuto due volte in due set in due confronti, a Bastad e Sofia l’anno scorso. Un match quindi da prendere con le molle. LEGGI TUTTO

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    Rune: “Non sarà facile, ma posso vincere gli Australian Open”

    Rune in allenamento ad Adelaide (foto Adelaide International)

    Holger Rune dopo un finale di stagione straordinario è uno dei giovani più attesi nei primi tornei “down under”. Il formidabile danese, classe 2003, ha parlato alla stampa prima dell’avvio del torneo di Adelaide, non nascondendo i propri obiettivi: vincere. Ecco alcuni passaggi dell’intervista.
    “Mouratoglou? Mi accompagnerà sia qui che a Melbourne. Ci divertiamo molto insieme dentro e fuori dal campo, mi dà ottimi consigli a livello tennistico e mentale”.
    “Quando ottieni risultati ti guadagni il rispetto dell’intero tour, ma allo stesso tempo rendi gli avversari molto più motivati ​​a batterti e conoscerti meglio. Non ci penso molto, mi piace solo imparare e lavorare sodo per essere migliore ogni giorno. Tutte le partite sono difficili e voglio godermi la sfida che questa nuova stagione mi porta”.
    “L’Australian Open? Penso di poterlo vincere. So che sarà molto difficile perché ci sono tanti tennisti che ne hanno le capacità, ma affronterò ogni partita al 100%, con la volontà di mantenere sempre la massima concentrazione. Sarà molto importante per me superare le prime partite senza soffrire troppo, perché avendo ancora poca esperienza non sarebbe positivo dover stare troppe ore in campo e accumulare stanchezza fisica e mentale. Ci vuole un gran fisico per vincere un Grande Slam e anche se non ho ancora esperienza sui cinque set, ho il fuoco dentro necessario per vincere”. LEGGI TUTTO

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    Rune: “Odio il dibattito sul migliore di tutti i tempi”

    Holger Rune nella foto

    Uno dei nomi più promettenti della nuova generazione, il danese Holger Rune è uno dei tanti appassionati di tennis infastiditi dal dibattito su chi sia, in fin dei conti, il migliore in assoluto. In un’intervista rilasciata al sito britannico “Express Sport”, il numero 11 del mondo afferma addirittura di odiare questo dibattito e che le continue discussioni sull’argomento, soprattutto su Internet, non fanno altro che offuscare l’eredità di questi giocatori.
    “Sinceramente non penso a questo argomento. Odio il dibattito sul GOAT. Penso che tutti i tennisti in discussione siano straordinari, hanno raggiunto traguardi assolutamente storici. Ciò che hanno fatto spinge altri giovani a credere che sia possibile. I record sono lì per essere infranti e ti costringono a lavorare di più per infrangerli. Questo è positivo per il futuro del tennis e contribuisce ad aumentarne il livello”, ha commentato.
    Rune crede che sia lui che Carlos Alcaraz possano affrontare Novak e Rafa nel 2023 e giocarsi i titoli più importanti del circuito: “Sì, ci credo [che possa battere il serbo e lo spagnolo]. Sono felice che continuino a giocare, perché non c’è dubbio che abbiano stabilito uno standard molto alto”, ha sottolineato il campione del Masters 1000 di Parigi Bercy, dove ha sconfitto in finale proprio Djokovic. LEGGI TUTTO

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    Holger Rune premiato dall’ATP come “Newcomer of the year”

    Holger Rune

    È il 19enne danese Holger Rune il vincitore dell’ATP Award “Newcomer of the Year” 2022. Holger è stato protagonista di una stagione sensazionale, che lo ha visto vincere tre titoli ATP Tour (tra cui il Masters 1000 di Bercy battendo in finale Djokovic e nel percorso altri fortissimi avversari classificati nella top10), raggiungendo per la prima volta la Top 10 del ranking mondiale. Primi successi di una carriera che è facile prevedere radiosa e ricca di soddisfazioni.
    “Sono super felice di essere stato premiato con Newcomer of the Year, questo significa molto per me”, ha detto Rune al sito ufficiale ATP. “Ho lavorato molto duramente tutto l’anno per fare il meglio possibile, ed è davvero bello vedere che i miei colleghi hanno votato per me, quindi questo significa molto. Non vedo l’ora che arrivi il 2023 e, si spera, sarà un altro grande anno”.
    Iniziata la stagione 2022 appena fuori dalla top100, il suo anno è stato un crescendo continuo con un finale clamoroso. Rune ha vinto il suo primo titolo ATP Tour al BMW Open di Monaco a maggio, appena due giorni dopo aver compiuto 19 anni, prima di sconfiggere Stefanos Tsitsipas al Roland Garros raggiungendo il suo primo quarto di finale in un torneo del Grande Slam. Il danese in autunno è letteralmente esploso, alzando altri due titoli (Stoccolma e Bercy) e vincendo 19 delle sue ultime 21 partite dell’anno.
    Nella categoria ha superato gli altri giovani candidati Jack Draper, Jiri Lehecka, Ben Shelton e Chun-Hsin Tseng. Tutto lascia pensare che Rune nel 2023 sarà uno dei grandi protagonisti nei tornei maggiori. LEGGI TUTTO

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    Mouratoglou: “Avremo alcune stagioni interessanti, nessuno sarà in grado di dominare”

    Patrick Mouratoglou

    Patrick Mouratoglou, noto coach francese, ipotizza un futuro prossimo assai incerto nel tennis maschile di vertice, ricco di sorprese e grandi battaglie. A suo dire nemmeno il fenomenale Alcaraz ammirato quest’anno sarà in grado di dominare il tour, e dovrà vedersela sia con la generazione di Medvedev e i suoi coetanei, con i più giovani come Rune e Sinner, ma ancora con gli ultimi colpi in canna di Djokovic e Nadal.
    “Non credo che la generazione di Tsitsipas, Medvedev e gli altri ragazzi sarà completamente cancellata, non penso che la nuova generazione di Holger (Rune), Alcaraz e Sinner e così sarà l’unica a vincere i tornei dello Slam”, afferma il coach. “Penso che ci sarà una grande lotta tra due generazioni in futuro. Nessuna generazione – e ce ne sono state così tante – è mai riuscita a far fuori Roger Federer, Rafael Nadal e Novak Djokovic. Nessuno. Sono i tre più grandi di tutti i tempi. Questo non si ripeterà a breve”.
    Continua il coach part-time di Tsitsipas e Rune: “Ora è un momento molto interessante perché nessuno è dominante. I grandi vecchi non stanno giocando così tanti tornei, c’è una nuova generazione già vincente (Medvedev, Rublev, Tsitsipas, Zverev, ecc) e c’è una seconda nuova generazione già pronta, quella di Holger, Carlos Alcaraz, Felix Auger-Aliassime, Jannik Sinner. Sono due generazioni diverse che giocheranno l’una contro l’altra per molti anni, proveranno a vincere i tornei dello Slam e questo rende il prossimo futuro ricco di aspettative e interessante. La nuova generazione è migliore di quella meno nuova? Non lo so, lo vedremo”.
    I migliori della generazione “di mezzo” quest’anno hanno fallito nel vincere tornei dello Slam. Ecco la spiegazione di Mouratoglou: “In parte sono stati sfortunati, dovevano ancora affrontare il grande Rafa e il grande Novak e hanno perso molto contro di loro, sconfitte che hanno danneggiato la loro fiducia. La generazione più giovane, Holger e Alcaraz, per il momento non ha dovuto affrontare questo, quindi hanno ancora la convinzione di poter fare qualsiasi cosa, questa per loro è una grande risorsa. Il prossimo anno dovranno sfidare anche i grandi vecchi, vedremo cosa succederà”. LEGGI TUTTO

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    Ranking ATP e giovani nati dal 2000: chi è cresciuto di più nella stagione 2022

    Lorenzo Musetti, uno dei nati dal 2000 più migliorato quest’anno

    Con la stagione ATP quasi conclusa (restano alcuni Challenger), è interessante analizzare la classifica dei giovani nati dal 2000 rispetto alla stessa settimana dello scorso anno, per valutare chi è salito maggiormente, chi non ha rispettato le attese di crescita e chi invece si è proprio fermato o quasi. Ecco la lista dei giovani nati nel nuovo millennio che hanno terminato la stagione in top100, con la differenza in classifica rispetto al 22 novembre 2021. Ovviamente guida questa graduatoria il fenomenale Carlos Alcaraz, che ha chiuso il 2022 da più giovane n.1 di sempre, con un eccellente +31 rispetto ad un anno fa.
    Carlos Alcaraz – 19 anni – n.1 (+31 posizioni)
    Felix Auger-Aliassime – 22 anni – n.6 (+5)
    Holger Rune – 19 anni – n.11 (+92)
    Jannik Sinner – 21 anni – n,15 (-5)
    Lorenzo Musetti – 20 anni – n.23 (+36)
    Sebastian Korda – 22 anni – n.34 (+7)
    Jack Draper – 20 anni – n.42 (+223)
    Sebastian Baez – 21 anni – n.43 (+54)
    Brandon Nakashima – 21 anni – n.47 (+21)
    Jenson Brooksby – 22 anni – n.48 (+8)
    Jiri Lehecka – 21 anni – n.81 (+60)
    Chun-Hisin Tseng – 21 anni – n.88 (+100)
    Ben Shelton – 20 anni – n.97 (+476)
    Questa la fascia dei top 100. Andando a vedere la fascia 100-200, troviamo i moltissimi azzurri che quest’anno sono cresciuti arrivando in posizioni importanti del ranking: Luca Nardi e Francesco Maestrelli (19 anni), Flavio Cobolli, Giulio Zeppieri e Luciano Darderi (20 anni), Francesco Passaro, Matteo Arnaldi e Mattia Bellucci (21 anni). Per questa fascia di ranking entro la top200, faremo un’analisi dettagliata tra una decina di giorni, alla conclusione della stagione Challenger 2022.
    Tornando ai dati degli attuali top100 nati dal 2000, oltre ad Alcaraz, impressionante è stata la crescita di Holger Rune, ad un passo dalla top10, ma anche i balzi notevolissimi di Jack Draper (finalmente in salute, ha mostrato tutto il proprio valore) e quello appena compiuto da Ben Shelton grazie ai tre Challenger vinti di fila che l’hanno portato tra i migliori cento al mondo con quasi 500 posizioni conquistate rispetto allo scorso anno. Bene anche l’argentino Baez, diventato tennista assai solido e capace di chiudere l’anno tra i migliori 50.
    Anche i numeri confermano l’ottima ascesa di Lorenzo Musetti: le 36 posizioni guadagnate sono frutto di notevoli miglioramenti compiuti a livello tecnico e agonistico, grazie ai quali ha ottenuto vittorie di prestigio (su tutte l’indimenticabile coppa ad Amburgo battendo Alcaraz in finale).
    Al di sotto delle aspettative le annate degli statunitensi Korda e Brooksby, sono cresciuti ma davvero di poco. Felix Auger-Aliassime ha dato struttura e solidità al suo tennis, infrangendo il tabù “finali”. Una crescita soprattutto mentale che l’ha portato a vincere 4 tornei ed entrare meritatamente nella top10. “Solo” cinque posizioni per lui, ma che posizioni… Gli scalini nel ranking non sono affatto tutti uguali.
    Purtroppo ha perso 5 posti Jannik Sinner. Tra tutti i giovani citati era quello più avanti in classifica, quindi salire era indubbiamente più complesso. Complessa è stata soprattutto la sua annata, per i tanti motivi che conosciamo, dai mille problemi fisici al cambio repentino di guida tecnica e fisica. A breve faremo un bilancio della sua stagione più dettagliato, come gli altri italiani.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO