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    F1: fissata per il 18 febbraio la presentazione della Mercedes 2022

    ROMA – Mercedes è pronta a voltare pagina ad alcune settimane dall’amaro finale della scorsa stagione. Nonostante il titolo costruttori, a Brackley è rimasta la delusione per il titolo andato a Max Verstappen a ascapito di Lewis Hamilton. Il britannico, dopo la gara di Yas Marina, è entrato in un silenzio stampa non ancora terminato, che ha fatto nascere anche voci di un ritiro prematuro poi prontamente smentite. Intanto però Mercedes inizia a gettare le basi per il nuovo anno, fissando la data di presentazione della W13 al 18 febbraio. Guarda la galleryF1, Max Verstappen si gode il suo jet privato da 13 milioni di euro!
    McLaren: presentazione l’11 febbraio
    La Mercedes è la quarta scuderia di Formula 1 ad annunciare la data di presentazione dopo Aston Martin (10 febbraio), Ferrari (17 febbraio) e McLaren, che nella giornata di ieri ha fissato per l’11 febbraio l’evento in cui verrà svelata MCL36 che sarà guidata da Lando Norris e Daniel Ricciardo.  LEGGI TUTTO

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    F1, Wolff: “Vedrò Hamilton a febbraio, ha solo bisogno di tempo”

    ROMA – Il 2021 di Formula 1 ha lasciato l’amaro in bocca a Toto Wolff. Per il team principal viennese la consolazione di aver vinto l’ottavo titolo costruttori consecutivo dal 2014 non è sufficiente a coprire la delusione di Abu Dhabi. La vittoria finale, caduta nelle mani di Max Verstappen all’ultimo respiro, ha lasciato più di qualche scoria nell’ambiente della scuderia di Brackley, a cominciare dal silenzio di Lewis Hamilton. E lo stesso Wolff, intervistato dal quotidiano austriaco Kronen Zeitung ha risposto così alle polemiche sull’inglese: “Ci incontreremo di nuovo a febbraio, ma non per bere tequila. Ne ho già avuto abbastanza a Yas Marina”.
    Tempo tiranno
    Al momento, non filtra nulla sul presunto ritiro di Hamilton. Il 37enne di Stevenage è ancora chiuso in sé stesso, facendo, suo malgrado, aumentare voci e speculazioni sul proprio futuro. “Non importa – sottolinea Wolff – quale ostacolo sia stato messo sul cammino di Hamilton. È la pista che deve parlare per lui, questo lo sa da sempre. Capiamoci, per lui sarà difficile accettare il tutto, finché non riconosce la differenza fra giusto e sbagliato. Ha solo bisogno di tempo”. Per i piloti di Formula 1 il tempo è allo stesso tempo alleato e nemico. Ora però, al di fuori delle frazioni di secondo,  è solo il tempo che può lenire le ferite di Hamilton. La stagione 2022 e le sfide che porterà con sé sono però ormai alle porte e Hamilton deve dare un messaggio chiaro alla Mercedes e a tutti gli appassionati del Circus. LEGGI TUTTO

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    F1, Wolff su Hamilton: “Ha bisogno di tempo, lo incontrerò a febbraio”

    ROMA – Toto Wolff cerca di lasciarsi alla spalle il 2021, che in Formula 1 ha fruttato “solo” l’ottavo titolo costruttori consecutivo dal 2014, che comunque, agli occhi del team principal della Mercedes, non basta a coprire l’amaro di Abu Dhabi. La vittoria finale, caduta nelle mani di Max Verstappen all’ultimo respiro, ha lasciato più di qualche scoria nell’ambiente della scuderia di Brackley, a cominciare dal silenzio di Lewis Hamilton. E lo stesso Wolff, intervistato dal quotidiano austriaco “Kronen Zeitung” ha risposto così alle polemiche sull’inglese: “Ci incontreremo di nuovo a febbraio, ma non per bere tequila. Ne ho già avuto abbastanza a Yas Marina”.
    Le parole di Wolff
    Al momento, non filtra nulla sul presunto ritiro di Hamilton. Il 37enne di Stevenage è ancora chiuso in sé stesso, facendo, suo malgrado, aumentare voci e speculazioni sul proprio futuro. “Non importa – sottolinea Wolff – quale ostacolo sia stato messo sul cammino di Hamilton. È la pista che deve parlare per lui, questo lo sa da sempre. Capiamoci, per lui sarà difficile accettare il tutto, finché non riconosce la differenza fra giusto e sbagliato. Ha solo bisogno di tempo”. Tempo che però scorre veloce, dato che la stagione 2022 è ormai alle porte. La rivoluzione portata dal nuovo regolamento porrà team e piloti di fronte a nuove sfide. Ora però tutti si aspettano un messaggio da Lewis Hamilton, che sia una dichiarazione d’intenti per il prossimo anno: lasciare oppure puntare alla leggenda di Michael Schumacher con un ottavo titolo mondiale. LEGGI TUTTO

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    F1: da Hamilton a Leclerc e Sainz, la classifica degli stipendi

    ROMA – Dopo le scintille nei confronti in pista, Lewis Hamilton e Max Verstappen si contendono anche la corona di pilota più pagato di F1. Non è certo una sorpresa, infatti, vedere i due piloti ai vertici della classifica degli stipendi per quanto riguarda la stagione 2022, staccando nettamente i colleghi. Infatti, da soli guadagnano più di un terzo del totale del salario degli altri piloti in griglia, ma a posizioni invertite rispetto al verdetto dell’ultima annata. Infatti, a guidare la classifica è il britannico della Mercedes, con 40 miloni rispetto ai 25 del rivale olandese. Sul podio sale anche Fernando Alonso, terzo con 20 milioni all’anno. Appena giù dal podio, la coppia formata da Daniel Ricciardo e Sebastian Vettel, che percepiscono entrambi 15 milioni. Ecco poi i due piloti della Ferrari, Charles Leclerc e Carlos Sainz, che si fermano a “soli”, rispettivamente, 12 e 10 milioni.
    Il resto della classifica
    A quota 10 milioni troviamo altri due piloti, ovvero Lance Stroll e Valtteri Bottas, con quest’ultimo che quindi non ha visto cambiamenti nel contratto con l’Alfa Romeo rispetto a quanto percepiva con la Mercedes. Qui si ferma anche la lista dei piloti che vanno in doppia cifra, in quanto in decima posizione troviamo Sergio Perez con 8 milioni, seguito da George Russell, Lando Norris, Esteban Ocon e Pierre Gasly, che guadagnano tutti cinque milioni. Segue il pilota della Williams, ma stipendiato dalla Red Bull, Alexander Albon con due milioni, e Mick Schumacher, pilota Haas ma con la Ferrari alle spalle, che percepisce un milione. Alla pari del tedesco, ecco Guanyu Zhou, Nikita Mazepin e Nicholas Latifi, mentre a chiudere la classifica con 750mila euro è Yuki Tsunoda.  LEGGI TUTTO

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    F1, la classifica degli stipendi: Hamilton e Verstappen davanti a tutti

    ROMA – Il duello tra Lewis Hamilton e Max Verstappen non si esaurisce in pista, dopo l’incendiato finale di 2021. Non è certo una sorpresa, infatti, vedere i due piloti ai vertici della classifica degli stipendi per quanto riguarda la stagione 2022, staccando nettamente i colleghi. Infatti, da soli guadagnano più di un terzo del totale del salario degli altri piloti in griglia, ma a posizioni invertite rispetto al verdetto dell’ultima annata. Infatti, a guidare la classifica è il britannico della Mercedes, con 40 miloni rispetto ai 25 del rivale olandese. Sul podio sale anche Fernando Alonso, terzo con 20 milioni all’anno. Appena giù dal podio, la coppia formata da Daniel Ricciardo e Sebastian Vettel, che percepiscono entrambi 15 milioni. Ecco poi i due piloti della Ferrari, Charles Leclerc e Carlos Sainz, che si fermano a “soli”, rispettivamente, 12 e 10 milioni.
    Stipendio invariato per Bottas in Alfa Romeo
    A quota 10 milioni troviamo altri due piloti, ovvero Lance Stroll e Valtteri Bottas, con quest’ultimo che quindi non ha visto cambiamenti nel contratto con l’Alfa Romeo rispetto a quanto percepiva con la Mercedes. Qui si ferma anche la lista dei piloti che vanno in doppia cifra, in quanto in decima posizione troviamo Sergio Perez con 8 milioni, seguito da George Russell, Lando Norris, Esteban Ocon e Pierre Gasly, che guadagnano tutti cinque milioni. Segue il pilota della Williams, ma stipendiato dalla Red Bull, Alexander Albon con due milioni, e Mick Schumacher, pilota Haas ma con la Ferrari alle spalle, che percepisce un milione. Alla pari del tedesco, ecco Guanyu Zhou, Nikita Mazepin e Nicholas Latifi, mentre a chiudere la classifica con 750mila euro è Yuki Tsunoda.  LEGGI TUTTO

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    F1, Wolff su Hamilton: “Ritiro sarebbe atto d'accusa, spero si faccia vedere presto”

    ROMA – I pensieri di Toto Wolff, team principal della Mercedes, sotto tutti rivolti a Lewis Hamilton. Parlando al Kronen Zeitung, il manager viennese ha infatti detto: “Se Hamilton sceglierà il ritiro, allora questo sarebbe un atto d’accusa verso la Formula 1”. Le frasi di Wolff allontanano così l’ipotesi di un eventuale addio al Circus dell’inglese sette volte iridato nonostante la delusione arrivata nell’ultima gara della stagione, con il titolo perso quando ormai sembrava essere nelle sue mani. “Hamilton era il migliore in pista, poi la direzione di gara ha innescato le polemiche, violando tre regole”, ha detto il manager viennese.
    L’augurio di Wolff
    Dopo la safety car di Latifi e la vittoria assegnata a Max Verstappen, la Mercedes ha infine rinunciato a ogni pretesa sul finale del Gran Premio di Abu Dhabi, il cui resoconto definitivo è previsto per il 3 febbraio. “È vero che Max è un degno campione del mondo. Però – precisa Wolff – quel giorno non ha vinto il migliore. Per Hamilton questa cosa è molto difficile da accettare e gli ci vorrà del tempo. Speriamo davvero di poterlo presto rivedere”. Un augurio, quello del team principal Mercedes, che è lo stesso dei fan della Formula 1, pronti a gustarsi di nuovo la battaglia in pista tra Hamilton e Verstappen. LEGGI TUTTO

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    F1, Wolff: “Ritiro di Hamilton sarebbe atto d'accusa, spero di vederlo presto”

    ROMA – “Se Lewis Hamilton deciderà per il ritiro, allora si tratterebbe di un atto d’accusa verso la Formula 1”. Così Toto Wolff, team principal della Mercedes, in un’intervista rilasciata al quotidiano austriaco Kronen Zeitung che allontana l’ipotesi di un eventuale addio al Circus dell’inglese sette volte iridato nonostante la delusione arrivata nell’ultima gara della stagione, con il titolo perso quando ormai sembrava essere nelle sue mani. “Hamilton era il migliore in pista, poi la direzione di gara ha innescato le polemiche, violando tre regole”, ha detto il manager viennese.
    “Difficile da accettare”
    Dopo la safety car di Latifi e la vittoria assegnata a Max Verstappen, la Mercedes ha infine rinunciato a ogni pretesa sul finale del Gran Premio di Abu Dhabi, il cui resoconto definitivo è previsto per il 3 febbraio. “È vero che Max è un degno campione del mondo. Però – precisa Wolff – quel giorno non ha vinto il migliore. Per Hamilton questa cosa è molto difficile da accettare e gli ci vorrà del tempo. Speriamo davvero di poterlo presto rivedere”. Tuttavia, potrebbe esserci una svolta venerdì, quando sarebbe fissato in agenda un incontro tra il neopresidente della FIA, Mohammed Ben Sulayem, e Toto Wolff, nel quale potrebbe essere discusso anche il ruolo del direttore di gara, Michael Masi. LEGGI TUTTO