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    F1, Hamilton: “Serve imparzialità dei commissari. Nuove regole? Non ho paura”

    ROMA – “Nuovo regolamento? Non ho paura di non avere una macchina non competitiva. Abbiamo vinto otto mondiali di fila, perché dovrei sentirmi così? La mia squadra non commette erorri. Ovviamente c’è sempre il rischio, ma noi non commettiamo errori. Abbiamo fiducia nell’azienda. Cresceremo e faremo un grande lavoro di sviluppo”. Queste le parole di Lewis Hamilton dopo la prima giornata di test della Formula 1 a Barcellona. Il pilota britannico, sceso in pista a Montmelò nel pomeriggio, ha mostrato piena fiducia nella Mercedes W13, con cui ha chiuso al quinto posto il day-1 dietro al compagno di squadra George Russell. Hamilton è anche tornato sulle polemiche riguardo alle decisioni della direzione di gara:  “Chiedo imparzialità totale dei commissari, non come in passato quando avevano amicizie con alcuni piloti”.Guarda la galleryEcco la nuova Mercedes W13, l’arma d’argento di Hamilton e Russell
    Il ritorno in pista
    A metà giornata, quando ancora non era sceso in pista, Hamilton aveva espresso le prime sensazioni sul ritorno nel paddock: “Mi sento più leggero che mai. Certo, ci sono tanti modi diversi in cui puoi concentrarti di nuovo e direi che questa pausa invernale è stata una delle migliori che abbia mai vissuto. Si trattava di essere presenti nel momento. So che a volte nella vita diventiamo così concentrati e bloccati in certe cose come il lavoro che ci dimentichiamo di dedicarci a noi stessi. Quindi è stato un grande momento, molto galvanizzante. È stato il periodo migliore che abbia mai avuto con la mia famiglia. Questa sarà una delle stagioni più eccitanti e interessanti che io abbia mai intrapreso. Sarà interessante vedere il livello di tutti e a che punto siamo nella prima gara. Ho visto i design della nostra auto per diversi mesi, ma ora per vedere l’auto di tutti là fuori, stai cercando di dare un’occhiata da vicino per vedere cosa c’è di diverso, se c’è qualcosa, perché alcuni team hanno scelto un determinato percorso in termini di design. Quindi penso che sia l’anno più eccitante e, ancora una volta, non hai assolutamente idea di dove ti trovi”. LEGGI TUTTO

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    F1, Horner: “Sbagliato rimuovere Masi, è stato crudele”

    ROMA – Anche se siamo alle porte della prossima stagione di Formula 1, il Gran Premio di Abu Dhabi fa ancora discutere. La FIA non ha ancora pubblicato il report sulla gara che ha regalato la vittoria del Mondiale a Max Verstappen, ma nel frattempo ha riformato il processo decisionale sulle controversie in pista e rimosso Michael Masi dalla direzione di gara. Cosa che non trova l’approvazione di Christian Horner, team principal e CEO della Oracle Red Bull, che a in un’intervista a “TalkSport” ha detto: “Ritengo che ci sia stata troppa pressione sulla decisione circa la rimozione di Masi. Non è giusto ed è stato crudele secondo me. Masi era in una situazione molto difficile nella scorsa stagione”.Guarda la galleryLa nuova monoposto Red Bull RB18 per il Mondiale 2022
    Sulla Mercedes
    Horner così ribalta la situazione, dando la colpa della sconfitta di Hamilton alla sola Mercedes: “Non abbiamo fatto nulla contro le regole e la Mercedes ha avuto due possibilità per cambiare le gomme dell’inglese. Sia durante la virtual che con la safety car vera a propria, Hamilton ha chiesto una sosta ai box, ma l’hanno lasciato in pista”. Poi un commento sulle innovazioni della FIA: “L’introduzione di nuove tecnologie è una cosa positiva. Approvo anche l’arrivo di Herbie Blash (ora consulente permanente FIA, ndr), uno dei più esperti in questo campo”, ha concluso Horner. LEGGI TUTTO

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    F1, Horner: “Scelta su Masi crudele, ha sbagliato la Mercedes”

    ROMA – Se la Formula 1 2022 sta per arrivare, continua il battibecco tra Red Bull e Mercedes circa il Gran Premio di Abu Dhabi. La FIA si è ancora pronunciata ufficialmente sulla gara che ha regalato il titolo iridato a Max Verstappen, ma nel frattempo ha riformato il processo decisionale sulle controversie in pista e rimosso Michael Masi dalla direzione di gara. Cosa che non trova l’approvazione di Christian Horner, team principal e CEO della Oracle Red Bull, che a in un’intervista a “TalkSport” ha detto: “Ritengo che ci sia stata troppa pressione sulla decisione circa la rimozione di Masi. Non è giusto ed è stato crudele secondo me. Masi era in una situazione molto difficile nella scorsa stagione”.Guarda la galleryLa nuova Red Bull RB18 mette le ali a Verstappen e Perez per il 2022
    Le parole di Horner
    Horner così ribalta la situazione, dando la colpa della sconfitta di Hamilton alla sola Mercedes: “Non abbiamo fatto nulla contro le regole e la Mercedes ha avuto due possibilità per cambiare le gomme dell’inglese. Sia durante la virtual che con la safety car vera a propria, Hamilton ha chiesto una sosta ai box, ma l’hanno lasciato in pista”. Poi Horner saluta con soddisfazione le novità portate dalla FIA: “Le nuove tecnologie sono una cosa positiva. E sono anche felice dell’arrivo di Herbie Blash (consulente permanente FIA, ndr), grande esperto”, ha detto, concludendo. LEGGI TUTTO

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    F1, Gasly non ha dubbi: “Hamilton finirebbe ultimo su Williams o Haas”

    ROMA – Il pilota dell’AlphaTauri, Pierre Gasly, ha provato a dare una risposta al frequente dubbio se in Formula 1 conti più il pilota o la macchina. Nonostante i vari pareri contrastanti in merito, il francese ha dimostrato di avere le idee piuttosto chiare e ne ha parlato ai microfoni della trasmissione Mashup. Tirando in ballo il sette volte campione del mondo Lewis Hamilton, Gasly ha spiegato come nel Circus la vera differenza la facciano le vetture, facendo così passare in secondo piano il talento del pilota.
    Ecco come la pensa Gasly
    “Hamilton è il miglior pilota della storia di questo sport. Tuttavia se guidasse una Williams o una Haas finirebbe ultimo – ha chiosato Gasly – Purtroppo gran parte del risultato è dato dalla monoposto. Lewis non arriverebbe neanche a punti, ma finirebbe 18° o giù di lì”. Riguardo le sue ambizioni per il 2022, il pilota transalpino ha detto: “Dobbiamo ripartire dai buoni risultati della scorsa stagione, in cui abbiamo sfiorato il quinto posto nella classifica costruttori. Sarebbe bello ripetersi, ma è ancora presto per dire se ce la faremo o meno. Io ovviamente darò il 100% per ottenere il massimo dalla macchina e mi auguro vivamente di poter lottare per la vetta”. Nell’ultima stagione il 26enne ha conquistato 110 punti, salendo sul podio in occasione del Gp di Baku. LEGGI TUTTO

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    F1, Gasly: “Hamilton ultimo se guidasse una Williams o una Haas”

    ROMA – E’ più importante il pilota o la macchina in Formula 1? Questo il dubbio che da tempo attanaglia molti appassionati dei motori e la cui risposta non è così scontata. L’ultimo in ordine di tempo ad esprimersi in merito è stato Pierre Gasly, che ai microfoni della trasmissione Mashup ha dimostrato di avere le idee piuttosto chiare. Il pilota francese, che gareggia in F1 per l’AlphaTauri, ha tirato in ballo il sette volte campione del mondo Lewis Hamilton, spiegando come nel Circus la vera differenza la facciano le vetture.
    Gasly: “Hamilton ultimo se…”
    “Se Hamilton guidasse una Williams o una Haas finirebbe ultimo, nonostante sia il miglior pilota della storia di questo sport – ha tuonato Gasly – Non arriverebbe neanche a punti, ma finirebbe 18° o giù di lì. Purtroppo gran parte del risultato è dato dalla monoposto”. Il driver transalpino ha poi parlato delle sue ambizioni per il 2022: “Mi auguro vivamente di poter lottare per la vetta. Dobbiamo ripartire dai buoni risultati della scorsa stagione, in cui abbiamo sfiorato il quinto posto nella classifica costruttori. Sarebbe bello ripetersi, ma è ancora presto per dire se ce la faremo o meno. Io ovviamente darò il 100% per ottenere il massimo dalla macchina”. LEGGI TUTTO

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    Mercedes, Wolff: “Pronti per il 2022, i trionfi del passato con contano più”

    ROMA – Con la presentazione della nuova F1 W13, è tempo per la Mercedes di lasciarsi il recente passato alle spalle e di tornare al top nel 2022 di Formula 1. O almeno è quello che si augura Toto Wolff, team principal e CEO di Mercedes AMG Petronas, che ha detto : “Ripartiamo da zero. Gli otto titoli costruttori non contano nulla. È stata una sosta molto breve e non vediamo l’ora di tornare in pista. Ovviamente Abu Dhabi è una zona d’ombra, ma guardiamo al futuro”. Sì, perché prima di tutto la casa della Stella punterà a superare gli strascichi del finale di Yas Marina, con la FIA che ieri ha chiarito le nuove linee guida sulla direzione di gara: “È confortante sapere che la Federazione ha fatto passi avanti sulla struttura attorno alle decisioni da attuare in pista”, ha commentato Wolff.Guarda la galleryHamilton e Russell svelano la nuova Mercedes W13
    Sui piloti
    “Non c’è niente degli anni scorsi che può aiutarci a vincere in Formula 1 quest’anno, mettiamo sempre in discussione quello che facciamo e questa è la strada giusta. La F1 W13 è fantastica e i tifosi la vedranno presto in pista”, ha precisato l’austriaco, che poi illustra cosa si aspetta dai propri piloti. “Hamilton – ha detto Wolff – fa ormai parte della nostra famiglia da dieci anni ed è una garanzia, anche Russell lo conosco da tanto tempo e ora è un nostro pilota a tutti gli effetti. Da lui mi aspetto che porti in pista una nuova spinta generazionale. Non potevamo avere una line-up migliore”. L’appuntamento cardine è ora rappresentato dai testi ufficiali in Bahrain (10-12 marzo): “La speranza è quella che la vettura sia competitiva, ma sono consapevole che i tecnici sono sempre stati capaci di emergere nelle difficoltà. La F1 W13 sarà sufficiente per servire al meglio i piloti in pista”, ha detto, concluendo, Wolff. LEGGI TUTTO