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    F1, Verstappen: “Abu Dhabi? Non serviva il report per capire”

    ROMA – Max Verstappen e Lewis Hamilton oggi non hanno parlato insieme nella conferenza stampa che apre il Gran Premio del Bahrain. Ma le domande a cui sono stati sottoposti sono state le stesse, prima su tutte la questione del report FIA sulla gara di Abu Dhabi dell’anno scorso, che ha dato all’olandese della Red Bull lo scettro di campione del mondo. “Non credo ci sia bisogno del report per capire cosa sia successo. Se le cose potranno essere capite meglio, allora benissimo. Ma vedremo come vanno le cose”, ha detto Verstappen. Con Hamilton che gli risponde così: “Non vedo l’ora di vederlo. È importante far sapere che la Formula 1 è trasparente e il presidente della FIA è d’accordo con me”.Guarda la galleryF1, Bahrain: Hamilton sfoggia un nuovo look
    Hamilton e Verstappen sui test
    Per quanto riguarda i test della Red Bull, Max Verstappen ha detto: “I test siano andati bene e ci hanno dato fiducia, ma è ancora presto. Cercheremo di stare davanti. Forse non vedremo molto spesso i tecnici della Honda, ma ci forniscono sempre supporto. Il motore è molto promettente, ma non è mai sufficiente: dobbiamo sempre migliorarci”. Questo invece il punto di vista di Hamilton: “Anche per me i test sono andati bene. È stato sorprendente vedere le nuove macchine. Stiamo scoprendo pian piano il tutto, ma non mi aspetto grandi progressi dai test. Ci sono nuovi componenti e un nuovo motore e abbiamo lavorato sulla messa a punto, ma scopriremo solo in pista come stiamo messi”. LEGGI TUTTO

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    F1, Wolff si racconta: dalle umiliazioni a scuola ai trionfi con la Mercedes

    ROMA – Alcuni traumi infantili rimangono sopiti nella nostra memoria, non ci abbandonano mai e ci influenzano in maniera spesso inconscia. Anche nell’armadio di Toto Wolff ci sono scheletri che non possono essere rimossi e lo confessa in un’intervista edita dal “Times”. “Avevo 12 anni, ero in aula al ‘Lycée Francais’ e il preside mi ha convocato nel suo ufficio. Nonostante la scuola avesse sollecitato i miei genitori, le tasse di me e mia sorella di 10 anni non erano state ancora pagate”, ricorda Wolff. Che continua: “Ho ancora negli occhi l’umiliazione di dover prendere tutte le mie cose dalla classe e andarmene tra le risate beffarde dei miei compagni. Cercare aiuto per migliorare la mia salute mentale mi aiuta a sbloccare un potenziale altrimenti soffocato dalla sofferenza”.
    Il rapporto con Hamilton
    Tutta una questione di testa, dunque, per un team principal capace di vincere otto titoli costruttori consecutivi in Formula 1. Tanti di questi successi glieli ha regalati Lewis Hamilton. Un rapporto che ha rischiato di incrinarsi nel 2016, quando la rivalità con Rosberg spinse fin quasi all’addio il britannico: “Era Natale – dice Wolff – e organizzai una cena. In cucina ero con Lewis e paragonai il nostro legame professionale a un matrimonio. A lui non piacque questa frase e discutemmo molto. Poi però ci trovammo sullo stesso piano”. Una chiacchierata in cucina che ha di fatto aperto l’era di Hamilton, interrotta dal trionfo di Max Verstappen sulla Red Bull. Un trauma, questa volta sportivo, che Wolff pare aver superato. LEGGI TUTTO

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    F1, Wolff senza segreti: dall'espulsione a scuola fino alla svolta con Hamilton

    ROMA – I fantasmi del passato possono assumere – anche inconsciamente – il controllo della nostra vita. Traumi infantili che pensavamo superati, ma che non lasciano in pace neanche Toto Wolff. Scheletri che dall’armadio del team principal della Mercedes proprio non vogliono andare via, svelati da lui stesso in un’intervista edita dal “Times”. “Avevo 12 anni, ero in aula al ‘Lycée Francais’ e il preside mi ha convocato nel suo ufficio. Nonostante la scuola avesse sollecitato i miei genitori, le tasse di me e mia sorella di 10 anni non erano state ancora pagate”, ricorda Wolff. Che continua: “Ho ancora negli occhi l’umiliazione di dover prendere tutte le mie cose dalla classe e andarmene tra le risate beffarde dei miei compagni. Cercare aiuto per migliorare la mia salute mentale mi aiuta a sbloccare un potenziale altrimenti soffocato dalla sofferenza”.
    Hamilton, la svolta
    Tutta una questione di testa, dunque, per un team principal capace di vincere otto titoli costruttori consecutivi in Formula 1. Tanti di questi successi glieli ha regalati Lewis Hamilton. Un rapporto che ha rischiato di incrinarsi nel 2016, quando la rivalità con Rosberg spinse fin quasi all’addio il britannico: “Era Natale – dice Wolff – e organizzai una cena. In cucina ero con Lewis e paragonai il nostro legame professionale a un matrimonio. A lui non piacque questa frase e discutemmo molto. Poi però ci trovammo sullo stesso piano”. Una chiacchierata in cucina che ha di fatto aperto l’era di Hamilton, interrotta dal trionfo di Max Verstappen sulla Red Bull. Anche per questo trauma, sportivo naturalmente, ci saranno volute ore di terapia, che però sembrano aver dato i frutti sperati. LEGGI TUTTO

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    F1, Hamilton: “L'ottavo titolo sarebbe tutto per me”

    ROMA – Una dichiarazione d’intenti per entrare nella storia. Lewis Hamilton lancia la sfida a Max Verstappen da Dubai, dove è intervenuto in un’incontro per Expo 2020. Il pilota inglese ha detto: “Per me vincere l’ottavo titolo sarebbe tutto. È impossibile conoscere il futuro e come ci si sentirebbe a vincere otto mondiali. Sarebbe però sconvolgente fare qualcosa che non è mai riuscita a nessuno. Sono tornato per questo”. I test pre-season hanno però visto una Mercedes non sempre costante e Hamilton sottolinea: “I test sono stati difficili. Molte auto sembravano veloci. La Red Bull sembra incredibilmente veloce al momento. Ma noi abbiamo il team migliore”.
    Sulla pausa dai social
    “Con i tecnici – aggiunge Hamilton – stiamo parlando di come migliorare motore e guidabilità. In particolare stiamo cercando di migliorare il porpoising (oscillazioni verticali dovute all’effetto suolo, ndr)”. Il sette volte campione del mondo, dunque, sembra ora molto determinato ad superare Michael Schumacher in vetta ai piloti più vincenti della Formula 1, ma fino a qualche mese fa non era così. Hamilton era infatti sparito dai social. “Staccarsi dai social è stato positivo, mi sono mancati i miei fan, ma avevo bisogno di tempo. Sono stato con la mia famiglia e ora sono tornato per lottare. Per tutta la vita ho voluto vincere, ma credo che durante questa pausa ho capito che vincere non è tutto e anche se a volte perdi, in realtà vinci e cresci”, ha infatti concluso Hamilton. LEGGI TUTTO

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    F1, Hamilton: “Vincere l'ottavo titolo sarebbe sconvolgente”

    ROMA – Obiettivo: entrare nella storia dello sport. Lewis Hamilton vuole prendersi la rivincita su Max Verstappen e lo dichiara da Dubai, dove è intervenuto in un’incontro per Expo 2020. Il pilota inglese ha infatti detto: “Per me vincere l’ottavo titolo sarebbe tutto. È impossibile conoscere il futuro e come ci si sentirebbe a vincere otto mondiali. Sarebbe però sconvolgente fare qualcosa che non è mai riuscita a nessuno. Sono tornato per questo”. I test pre-season hanno però visto una Mercedes non sempre costante e Hamilton sottolinea: “I test sono stati difficili. Molte auto sembravano veloci. La Red Bull sembra incredibilmente veloce al momento. Ma noi abbiamo il team migliore”.
    L’inverno di Hamilton
    “Con i tecnici – aggiunge Hamilton – stiamo parlando di come migliorare motore e guidabilità. In particolare stiamo cercando di migliorare il porpoising (oscillazioni verticali dovute all’effetto suolo, ndr)”. Il sette volte campione del mondo, dunque, sembra ora molto determinato ad superare Michael Schumacher in vetta ai piloti più vincenti della Formula 1, ma fino a qualche mese fa non era così. Hamilton era infatti sparito dai social. “Staccarsi dai social è stato positivo, mi sono mancati i miei fan, ma avevo bisogno di tempo. Sono stato con la mia famiglia e ora sono tornato per lottare. Volevo sempre vincere, ma durante questa pausa ho realizzato che vincere non è tutto. Anche se a volte perdi, in realtà vinci e impari”, ha infatti affermato, concludendo, Hamilton. LEGGI TUTTO

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    F1, Hamilton: “Voglio anche il cognome di mia madre, lo avrò presto”

    ROMA – La griglia della Formula 1 potrebbe cambiare con la scelta di Lewis Hamilton. Durante un incontro a Dubai in occasione dell’Expo 2020, il campione britannico ha infatti reso noto un futuro cambio all’anagrafe: “Il cognome di mia madre è Larbalestier e lo aggiungerò presto al mio. Non ho mai capito del tutto il motivo per cui una donna debba perdere il cognome. E così ora voglio che il cognome di mia madre si affianchi al nome degli Hamilton”. Un annuncio che potrebbe avere conseguenze burocratiche sui vari contratti commerciali legati al nome di Hamilton.
    Sull’ottavo titolo
    E così il futuro signor Lewis Hamilton-Larbalestier rende noto che questo cambiamento avverrà “presto”, ma non prima di aver riconfermato il proprio valore in pista. “Sistemerò una cosa alla volta. Partendo dal Mondiale, perché l’ottavo titolo io lo voglio”. I genitori di Hamilton, Carmen Larbalestier e Anthony Hamilton, hanno divorziato quando il pilota della Mercedes aveva solo 12 anni. L’asso della casa della Stella nel frattempo vuole partire forte fin da subito, concentrandosi sul Gran Premio del Bahrain, in programma questo fine settimana. LEGGI TUTTO

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    F1, Hamilton verso il cambio di cognome: “Voglio anche quello di mia madre”

    ROMA – L’Albo d’oro della Formula 1 subire delle modifiche per quanto riguarda i sette titoli mondiali vinti da Lewis Hamilton. Durante un incontro a Dubai in occasione dell’Expo 2020, il campione britannico ha infatti annunciato un cambio all’anagrafe: “Il cognome di mia madre è Larbalestier e lo aggiungerò presto al mio. Non ho mai capito del tutto il motivo per cui una donna debba perdere il cognome. E così ora voglio che il cognome di mia madre si affianchi al nome degli Hamilton”. Un annuncio che potrebbe avere conseguenze burocratiche sui vari contratti commerciali legati al nome di Hamilton.
    L’annuncio di Hamilton
    E così il futuro signor Lewis Hamilton-Larbalestier rende noto che questo cambiamento avverrà “presto”, ma non prima di aver riconfermato il proprio valore in pista. “Sistemerò una cosa alla volta. Partendo dal Mondiale, perché l’ottavo titolo io lo voglio”. I genitori di Hamilton, Carmen Larbalestier e Anthony Hamilton, hanno divorziato quando il pilota della Mercedes aveva solo 12 anni. Nel frattempo, però, Lewis Hamilton rimane concentrato su quella che sarà la prima tappa del Mondiale: il Gran Premio del Bahrain, che si terrà questo weekend. LEGGI TUTTO

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    F1, Horner: “Verstappen risorsa preziosa per la Red Bull”

    ROMA – Il titolo mondiale vinto l’anno scorso da Max Verstappen ha certificato il buon lavoro della Red Bull e dimostrato alla Mercedes che c’è un’alternativa a Lewis Hamilton, campione iridato dal 2017 al 2020. Il trionfo ha fruttato al pilota olandese un sostanzioso rinnovo: circa 36 milioni di euro a stagione fino al 2028. Un progetto a lungo termine, che trova un plauso nelle parole del team principal della Red Bull, Christian Horner: “Abbiamo grande fiducia in Verstappen. Un rinnovo quasi inaudito per questo sport, soprattutto – spiega il britannico al “The Daily Mail” – per quanto riguarda l’estensione temporale. Max è una risorsa importante per noi e lui ha grande fiducia nel team”.
    Su Hamilton
    Nel Gran Premio di Abu Dhabi dell’anno scorso molti critici della Formula 1 ci hanno visto una sorta di passaggio di testimone tra Hamilton e Verstappen. La differenza d’età tra i due è di 12 anni e questo aspetto viene sottolineato da Horner che dice: “A un certo punto Hamilton rallenterà e si fermerà. Quest’anno avrà una sfida da affrontare nel suo box, con George Russell, pilota giovane, ambizioso e molto competitivo”. Tornando poi Verstappen, Horner ha rivelato: “Vincere il Mondiale gli ha tolto la pressione di dosso. Il suo trionfo è nell’Albo d’oro e nel suo curriculum: continuerà a crescere”.
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