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    F1, Ferrari favorita in Belgio: Hamilton vuole superare Schumacher

    ROMA – Dopo la pausa estiva la Formula 1 si regala al suo ritorno il Gran Premio del Belgio. Max Verstappen si avvicina al suo secondo titolo mondiale e la Ferrari deve sfruttare ogni gara per cercare di fermare l’asso della Red Bull. Per farlo la casa italiana guarda alle statistiche, che la vedono finora vittoriosa per diciotto volte sull’asfalto di Spa-Francorchamps, dove Charles Leclerc ha già vinto nel 2019. Discorso diverso per Lewis Hamilton, che potrebbe non riuscire ad agganciare il suo mito, Ayrton Senna, al secondo posto della classifica dei piloti più vittoriosi in Belgio. Il brasiliano è infatti a quota cinque, dietro Michael Schumacher, che ha firmato sei successi. Il britannico, però, potrebbe superare proprio il tedesco in termini di podi: entrambi hanno infatti centrato nove volte almeno la terza posizione sullo storico circuito.
    Tradizione e imprevisti
    Costruito nel 1921 sfruttando le strade che collegavano le cittadine di Francorchamps, Malmedy e Stavelot, il circuito di Spa è, con i suoi 7 chilometri, il più lungo della Formula 1. Il primo Gran Premio si è disputato nel 1950 e ha visto la vittoria di Juan Manuel Fangio su Alfa Romeo. La gara si è sempre caratterizzata per colpi di scena legati anche alle condizioni meteorologiche, come successo nella precedente edizione, quando si è riusciti a correre non più di un giro, per di più dietro la safety car. Se a ciò si aggiunge che in quattro precedenti edizioni, nessuno è riuscito a trionfare in Belgio per più di una volta, ecco che la gara si fa – se possibile – ancor più interessante. LEGGI TUTTO

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    F1, la storia in Belgio dice Ferrari: Hamilton punta Schumacher

    ROMA – Il Gran Premio del Belgio rappresenta una delle grandi classiche della Formula 1 e quest’anno arriva in un momento delicato del Mondiale. Con Max Verstappen in fuga, la Ferrari deve capitalizzare al meglio ogni occasione per cercare di riacciuffare il campione del mondo Red Bull. Per farlo la casa italiana guarda alle statistiche, che la vedono finora vittoriosa per diciotto volte sull’asfalto di Spa-Francorchamps, dove Charles Leclerc ha già vinto nel 2019. Discorso diverso per Lewis Hamilton, che potrebbe non riuscire ad agganciare il suo mito, Ayrton Senna, al secondo posto della classifica dei piloti più vittoriosi in Belgio. Il brasiliano è infatti a quota cinque, dietro Michael Schumacher, che ha firmato sei successi. Il britannico, però, potrebbe superare proprio il tedesco in termini di podi: entrambi hanno infatti centrato nove volte almeno la terza posizione sullo storico circuito.
    Gp Belgio: la storia
    Costruito nel 1921 sfruttando le strade che collegavano le cittadine di Francorchamps, Malmedy e Stavelot, il circuito di Spa è, con i suoi 7 chilometri, il più lungo della Formula 1. Il primo Gran Premio si è disputato nel 1950 e ha visto la vittoria di Juan Manuel Fangio su Alfa Romeo. La gara si è sempre caratterizzata per colpi di scena legati anche alle condizioni meteorologiche, come successo nella precedente edizione, quando si è riusciti a correre non più di un giro, per di più dietro la safety car. Velocità e imprevedibilità, dunque, attendono i piloti per una delle gare storiche del Mondiale, che nelle ultime quattro edizioni ha visto vincere quattro piloti diversi. LEGGI TUTTO

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    F1, Hamilton: “Obiettivo 400 gare? Di benzina io ne ho ancora”

    ROMA – La Formula 1 potrebbe vedere il primo pilota a tagliare il traguardo delle 400 gare nel Mondiale. A ricoprire questo ruolo si candida Lewis Hamilton, che ai microfoni ufficiali del Circus risponde così a Toto Wolff, che lo aveva stuzzicato proprio su questo obiettivo: “Sono tante gare! Ma mi sento ancora giovane e mi sento come se avessi ancora un sacco di carburante nel serbatoio. Nel frattempo, però, sono anche grato di quanto ottenuto fin qui”. Poi aggiunge: “Voglio sempre mettermi in gioco. Correre le gare, ma anche continuare il lavoro con il team e fare di più. Penso con Mercedes possiamo fare ancora tanto e lo faremo”.
    Il futuro di Hamilton
    Per il momento, alla testa della classifica dei piloti con più Gran Premi disputati c’è Kimi Raikkonen (350), seguito da Fernando Alonso con 347 gare. Più staccati invece Ruben Barrichello (323), Michael Schumacher (307) e Jenson Button (306). Fuori dalla top five c’è Lewis Hamilton con 301 gare. Per raggiungere quota 400, Hamilton dovrebbe disputare almeno altri cinque campionati, concludendo la propria carriera a circa 42 anni. Questo non sembra essere un problema per il britannico sette volte iridato che conclude: “Mi sto divertendo più che mai. In questo frangente, ovviamente, voglio tornare a vincere. Ci vorrà del tempo, ma sono sicuro che a un certo punto ci siederemo e parleremo del futuro”. LEGGI TUTTO

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    F1, Hamilton: “Sono ancora giovane, posso arrivare a 400 gare”

    ROMA – Appena tornato dal suo viaggio in Africa, Lewis Hamilton è pronto a tornare protagonista in macchina. Ormai accantonato il sogno mondiale già alle prime gare, per il britannico della Mercedes è tempo di rispondere a Toto Wolff, che ha prospettato per lui le 400 gare in Formula 1. “Sono tante gare! – afferma il sette volte campione del mondo – ma mi sento ancora giovane e mi sento come se avessi ancora un sacco di carburante nel serbatoio. Nel frattempo, però, sono anche grato di quanto ottenuto fin qui”. Poi aggiunge: “Voglio sempre mettermi in gioco. Correre le gare, ma anche continuare il lavoro con il team e fare di più. Penso con Mercedes possiamo fare ancora tanto e lo faremo”.
    Hamilton ancora affamato
    Per il momento, alla testa della classifica dei piloti con più Gran Premi disputati c’è Kimi Raikkonen (350), seguito da Fernando Alonso con 347 gare. Più staccati invece Ruben Barrichello (323), Michael Schumacher (307) e Jenson Button (306). Fuori dalla top five c’è Lewis Hamilton con 301 gare. Per raggiungere quota 400, Hamilton dovrebbe disputare almeno altri cinque campionati, concludendo la propria carriera a circa 42 anni. Questo però non sembra costituire un ostacolo per Hamilton. “Mi sto divertendo più che mai. In questo frangente, ovviamente, voglio tornare a vincere. Ci vorrà del tempo, ma sono sicuro che a un certo punto ci siederemo e parleremo del futuro”, ha infatti concluso il pilota di Stevenage. LEGGI TUTTO

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    F1, Hamilton sulla vacanza in Africa: “Non sono più lo stesso uomo di prima”

    ROMA – “Queste ultime due settimane sono state alcune delle giornate più belle di tutta la mia vita. Non sono più lo stesso uomo che ero prima di questo viaggio. Tutta la bellezza, l’amore e la pace che ho sperimentato mi hanno trasformato completamente”. Lewis Hamilton continua il suo reportage del viaggio in Africa tramite i suoi canali social. In un post su Instagram, il pilota della Mercedes ha raccontato ancora una volta le sensazioni provate nell’esperienza fatta in queste settimane lontano dal circuito di Formula 1.
    Le parole di Hamilton
    “Nessuna foto potrebbe catturare quello che sto provando ora e quello che sto cercando di dire – ha aggiunto Hamilton -. Sappiate solo che, dove le parole non bastano, le emozioni vanno in profondità. Sono entrato in contatto con le mie radici e la mia storia e sento i miei antenati con me più forti che mai. Grazie Namibia, Ruanda, Kenya e Tanzania. Grazie a questi popoli, alla natura e agli animali selvatici. Siamo stati i benvenuti in ogni luogo bellissimo che abbiamo visitato. Siamo stati trattati come una famiglia. Ai miei fratelli che si sono uniti a me in questo viaggio, grazie. So che ne parleremo per sempre”. LEGGI TUTTO

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    F1, Hamilton in Africa: “Alcuni dei giorni più belli della mia vita”

    ROMA – Lewis Hamilton continua il suo reportage del viaggio in Africa tramite i suoi canali social. In un post su Instagram, il pilota della Mercedes ha raccontato ancora una volta le sensazioni provate nell’esperienza fatta in queste settimane lontano dal circuito di Formula 1. “Queste ultime due settimane sono state alcune delle giornate più belle di tutta la mia vita. Non sono più lo stesso uomo che ero prima di questo viaggio – ha scritto -. Tutta la bellezza, l’amore e la pace che ho sperimentato mi hanno trasformato completamente”.
    Il racconto di Hamilton
    “Nessuna foto potrebbe catturare quello che sto provando ora e quello che sto cercando di dire – ha aggiunto Hamilton -. Sappiate solo che, dove le parole non bastano, le emozioni vanno in profondità. Sono entrato in contatto con le mie radici e la mia storia e sento i miei antenati con me più forti che mai. Grazie Namibia, Ruanda, Kenya e Tanzania. Grazie a questi popoli, alla natura e agli animali selvatici. Siamo stati i benvenuti in ogni luogo bellissimo che abbiamo visitato. Siamo stati trattati come una famiglia. Ai miei fratelli che si sono uniti a me in questo viaggio, grazie. So che ne parleremo per sempre”. LEGGI TUTTO

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    F1, Hamilton in vacanza in Africa: “Un'esperienza che lascia senza parole”

    ROMA – Lewis Hamilton ha scelto l’Africa come meta per le sue vacanze estive 2022, in attesa che la Formula 1 si tuffi nella seconda parte di stagione. Il pluricampione della Mercedes sta documentando sui social il suo viaggio, che ha visto come prima tappa la Namibia. “Quest’anno trascorrerò le mie vacanze estive facendo qualcosa che volevo fare da anni, sto finalmente rintracciando le mie radici in Africa e, ragazzi, dire che questo viaggio è stato un’esperienza di radicamento è un eufemismo – ha scritto pochi giorni fa sui suoi canali social -. È stato un reset che ha cambiato la mia vita. Sento di aver acquisito una nuova prospettiva di vita, di aver sviluppato un amore ancora più forte per gli animali e di essermi avvicinato ancora di più ai miei fratelli con cui ho condiviso questo viaggio speciale. Ovunque guardi sono circondato da tanta bellezza e mi sento veramente in pace. La mia prima tappa è stata la Namibia, uno dei luoghi più belli che abbia mai visto con i miei occhi”.
    Seconda tappa
    Successivamente, Hamilton si è diretto in Ruanda, commentando così la sua seconda tappa: “Come si fa a descrivere un’esperienza che lascia senza parole? La mia seconda tappa è stata il Ruanda. Siamo stati accolti con sorrisi e musica dal bellissimo popolo ruandese. Questo viaggio mi ha mostrato quanto sia vario e ricco a livello di cultura questo Paese. Abbiamo camminato attraverso bellissimi campi verdi dove i bambini cantavano per noi e su un vulcano dove abbiamo trovato i gorilla. Che spettacolo vederli nel loro habitat naturale, rilassati e protetti dalla comunità che li circonda. È qui che dovrebbero stare, nelle loro case, liberi di vivere la loro vita in pace. È stata un’esperienza profonda e davvero commovente. Sono innamorata di questo Paese. Grazie per averci ospitato, non vedo l’ora di tornare”. LEGGI TUTTO

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    F1, le vacanze in Africa di Hamilton: “Un reset che ha cambiato la mia vita”

    ROMA – In attesa che la Formula 1 riparta per la seconda parte del Mondiale 2022, Lewis Hamilton ha scelto l’Africa per le sue vacanze estive. Il pluricampione della Mercedes sta documentando sui social il suo viaggio, che ha visto come prima tappa la Namibia. “Quest’anno trascorrerò le mie vacanze estive facendo qualcosa che volevo fare da anni, sto finalmente rintracciando le mie radici in Africa e, ragazzi, dire che questo viaggio è stato un’esperienza di radicamento è un eufemismo – ha scritto pochi giorni fa sui suoi canali social -. È stato un reset che ha cambiato la mia vita. Sento di aver acquisito una nuova prospettiva di vita, di aver sviluppato un amore ancora più forte per gli animali e di essermi avvicinato ancora di più ai miei fratelli con cui ho condiviso questo viaggio speciale. Ovunque guardi sono circondato da tanta bellezza e mi sento veramente in pace. La mia prima tappa è stata la Namibia, uno dei luoghi più belli che abbia mai visto con i miei occhi”.
    Tappa in Ruanda
    Successivamente, Hamilton si è diretto in Ruanda, commentando così la sua seconda tappa: “Come si fa a descrivere un’esperienza che lascia senza parole? La mia seconda tappa è stata il Ruanda. Siamo stati accolti con sorrisi e musica dal bellissimo popolo ruandese. Questo viaggio mi ha mostrato quanto sia vario e ricco a livello di cultura questo Paese. Abbiamo camminato attraverso bellissimi campi verdi dove i bambini cantavano per noi e su un vulcano dove abbiamo trovato i gorilla. Che spettacolo vederli nel loro habitat naturale, rilassati e protetti dalla comunità che li circonda. È qui che dovrebbero stare, nelle loro case, liberi di vivere la loro vita in pace. È stata un’esperienza profonda e davvero commovente. Sono innamorata di questo Paese. Grazie per averci ospitato, non vedo l’ora di tornare”. LEGGI TUTTO