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    F1, Hamilton: “Ho più impegni degli altri piloti”

    ROMA – “Non è facile seguire tutti i miei interessi. La gente cerca di farlo sembrare semplice, ma per me non lo è affatto. Ho una grande squadra con me e credo di avere più impegni di qualsiasi altro pilota”. Lewis Hamilton ha parlato in un’intervista a Sky Sport dell’evoluzione del suo ruolo all’interno del mondo della Formula 1, dove al momento è l’esponente più grande, oltre che per i risultati in pista anche per il suo impegno nelle battaglie sociali. “Trovare il giusto equilibrio è la cosa più difficile, perché non è mai bello quando la gente dice: ‘Hai corso male, perché eri distratto da tutte quelle altre cose’ – ha detto il britannico -. È un modo molto facile che hanno gli altri per attaccarti, ma nella mia carrieraho superato diverse situazioni del genere. Per esempio quando ero a New York ad una sfilata, per poi volare subito in circuito.Persino Niki Lauda mi disse: ‘Non puoi fare così’, ma poi ho fatto quel giro in qualifica, rompendo gli schemi, e tutti hanno detto: ‘Ah, allora puoi farlo!’. Questo è il punto: bisogna uscire dagli schemi. Non potrei fare tutte quelle cose se non fossi un pilota da corsa. Sta a me stabilire i limiti, i confini, quanto in là posso spingermi”.
    Sull’impegno fuori dal circuito
    “So di non poter fare il matto fino a tarda notte, andare alle feste e quant’altro – ha aggiunto Hamilton -. Poco a poco sono diventato più forte, quando avevo spazio ho iniziato a fare più cose interessanti. Ma quando iniziava a essere troppo, potevo delegare al mio team. Questa è stata la mia strategia”. Il pluricampione della Mercedes ha parlato anche del suo impegno nel campo del sociale: “Con la mia fondazione voglio vedere un vero cambiamento. La mia esperienza lavorando in Formula 1 dice che tante organizzazioni, spesso a scopo di lucro, si danno un tono dicendo: ‘Anche noi ricicliamo, anche noi siamo sostenibili’. Ma alla fine interessa loro davvero? Tuttavia adesso la gente parla di questi temi, comel’inclusione e la diversità, quindi stanno diventando sempre più prioritari. All’improvviso tutti i brand e le aziende hanno iniziato a mostrare che nel presentare i marchi e i testimonial c’è maggiore diversità. Adesso lo fanno tutti, è talmente visibile! E perché non l’avete fatto prima? In Formula 1 ci sono migliaia di persone e alcuni ancora non credono che la diversità sia un tema. Anche i precedenti leader della Formula 1 non lo credevano e questo a cascata si sentiva anche ai livelli più bassi.Ma per fortuna adesso ci sono persone con un’altra mentalità. Credo che la F1 rifletterà di più il mondo esterno e potrà essere veicolo di un messaggio positivo, molto di più di quanto sia stato in passato”. LEGGI TUTTO

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    F1, Hamilton: “Non posso fare il matto, ma devo uscire dagli schemi”

    ROMA – Lewis Hamilton ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Sky Sport a pochi giorni dal Gran Premio di Imola, secondo appuntamento del Mondiale 2021 di Formula 1. Il pilota britannico ha parlato soprattutto della sua evoluzione all’interno del Circus, dove grazie anche al suo impegno lontano dalla pista è diventato l’esponente più importante al momento: “Non è facile seguire tutti i miei interessi. La gente cerca di farlo sembrare semplice, ma per me non lo è affatto. Ho una grande squadra con me e credo di avere più impegni di qualsiasi altro pilota. Trovare il giusto equilibrio è la cosa più difficile, perché non è mai bello quando la gente dice: ‘Hai corso male, perché eri distratto da tutte quelle altre cose’. È un modo molto facile che hanno gli altri per attaccarti, ma nella mia carrieraho superato diverse situazioni del genere. Per esempio quando ero a New York ad una sfilata, per poi volare subito in circuito.Persino Niki Lauda mi disse: ‘Non puoi fare così’, ma poi ho fatto quel giro in qualifica, rompendo gli schemi, e tutti hanno detto: ‘Ah, allora puoi farlo!’. Questo è il punto: bisogna uscire dagli schemi. Non potrei fare tutte quelle cose se non fossi un pilota da corsa. Sta a me stabilire i limiti, i confini, quanto in là posso spingermi”.
    Sull’impegno nel sociale
    “So di non poter fare il matto fino a tarda notte, andare alle feste e quant’altro – ha aggiunto Hamilton -. Poco a poco sono diventato più forte, quando avevo spazio ho iniziato a fare più cose interessanti. Ma quando iniziava a essere troppo, potevo delegare al mio team. Questa è stata la mia strategia”. Il pluricampione della Mercedes ha parlato anche del suo impegno nel campo del sociale: “Con la mia fondazione voglio vedere un vero cambiamento. La mia esperienza lavorando in Formula 1 dice che tante organizzazioni, spesso a scopo di lucro, si danno un tono dicendo: ‘Anche noi ricicliamo, anche noi siamo sostenibili’. Ma alla fine interessa loro davvero? Tuttavia adesso la gente parla di questi temi, comel’inclusione e la diversità, quindi stanno diventando sempre più prioritari. All’improvviso tutti i brand e le aziende hanno iniziato a mostrare che nel presentare i marchi e i testimonial c’è maggiore diversità. Adesso lo fanno tutti, è talmente visibile! E perché non l’avete fatto prima? In Formula 1 ci sono migliaia di persone e alcuni ancora non credono che la diversità sia un tema. Anche i precedenti leader della Formula 1 non lo credevano e questo a cascata si sentiva anche ai livelli più bassi.Ma per fortuna adesso ci sono persone con un’altra mentalità. Credo che la F1 rifletterà di più il mondo esterno e potrà essere veicolo di un messaggio positivo, molto di più di quanto sia stato in passato”. LEGGI TUTTO

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    F1, Verstappen: “Hamilton il migliore? In Mercedes molti farebbero bene”

    ROMA – La prima gara dell’anno in Bahrain ha dimostrato come il grande duello del 2021 sarà quello tra Lewis Hamilton e Max Verstappen. I due piloti, infatti, sembrano essere i candidati a lottare per il titolo; è proprio l’olandese, in una intervista rilasciata ad Autosport, a parlare della rivalità che lo vede opposto al campione del mondo in carica: “Hamilton il migliore in Formula 1? E’ difficile dirlo, ci sono molti piloti validi che farebbero bene in Mercedes, ma bisogna riconoscere il valore di Lewis, e alcune delle gare che ha vinto, come quella del 2020 in Turchia, fanno capire quanto sia bravo”. Un vero e proprio riconoscimento da parte di Verstappen che con la sua Red Bull cercherà di strappare il mondiale dalle mani del campione vincendo già la prossima gara a Imola, pista sulla quale le vetture di Milton Keynes partono da favorite.
    Verstappen e i complimenti a Hamilton
    L’olandese, però, non si  limitato a riconoscerne il talento, ma è andato oltre sottolineando come “Lewis è uno dei più forti nella storia, e lo dimostra il modo in cui ha trionfato in queste stagioni, vincendo una quantità di fare incredibile”. Tuttavia, il numero 33 della Red Bull è convinto che il suo stile di guida lo porterà ad ottenere i risultati che merita nel mondo della Formula 1: “Dopo ogni gara, guardo sempre a cosa avrei potuto fare meglio o diversamente. Non sono uno che copia, perché se copiassi non riuscirei a crescere e a diventare migliore degli altri. Guardo e osservo, ma rimango me stesso”, ha concluso Verstappen. LEGGI TUTTO