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    F1, Brawn: “Ferrari sta andando nella direzione giusta”

    ROMA – La Formula 1, dopo il weekend di Imola con Max Verstappen e Lewis Hamilton protagonisti e una Ferrari apparsa di nuovo competitiva, si fermerà per poi tornare in pista in Portogallo nel primo weekend di maggio. Una pausa utile per le scuderie per continuare il proprio lavoro e ricaricare le batterie in una stagione che si annuncia molto tirata. Tra i team più in forma di questa prima parte c’è senza dubbio la Ferrari che, sotto la pioggia di Imola, ha dimostrato di poter ambire ad essere la terza forza del campionato. Ne è convinto anche Ross Brawn, amministratore delegato della Formula 1, che sul sito ufficiale della massima categoria del motorsport, ha sottolineato come “la Ferrari ha vissuto un periodo difficile, ma a Imola è stata una giornata molto solida ed è bello vederli in crescita. Sono sicuro che vorrebbero poter ottenere un altro decimo o due dalla macchina, cosa che li avrebbe portati a lottare per il podio domenica, ma stanno sicuramente andando nella direzione giusta”.
    Il pensiero di Brawn sulla sfida Verstappen-Hamilton
    Non c’è solo la Ferrari, però, nei pensieri di Ross Brawn, ma anche la lotta mondiale tra Max Verstappen e Lewis Hamilton, veri protagonisti di queste prime due gare dell’anno e candidati a darsi battaglia fino all’ultima gara. “Quella tra Verstappen e Hamilton sarà una dura lotta per il campionato, il che è fantastico per la Formula 1. Sono due ragazzi in fasi molto diverse della loro carriera, che si affrontano con macchine che sono molto ben accoppiate. Quella tra di loro ha tutto per essere una battaglia titanica, anche perché non credo che i team saranno in grado di gettare molte risorse sull’auto di quest’anno con l’auto 2022 in lavorazione. C’è così tanta attenzione per il 2022, poiché i regolamenti stanno cambiando in maniera drastica, che penso che quello che vediamo ora sarà quello che vedremo per tutta la stagione. Questo potrebbe essere un anno d’oro per la Formula 1”, ha concluso Brawn, convinto che il mondiale di quest’anno possa essere ricordato a lungo. LEGGI TUTTO

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    F1, GP Emilia Romagna: Hamilton impaziente, Mercedes in versione “diva”

    Il secondo posto al traguardo di Lewis Hamilton nel Gran Premio dell’Emilia Romagna ha permesso al campione del mondo in carica e a Mercedes di conservare la leadership in entrambe le classifiche iridate. Seppur risicato, il margine in campionato potrà permettere al team di proseguire la controffensiva a Red Bull, al momento punto di riferimento […] LEGGI TUTTO

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    F1, Masi: “Mancata penalità a Hamilton? Retro consentita dal regolamento”

    ROMA – Lewis Hamilton ha chiuso al 2° posto la gara di Imola, secondo appuntamento della stagione 2021 di Formula 1. A tenere banco, però, è la mancata penalità inflitta al campione del mondo in carica per la retromarcia con la quale è riuscito a uscire dalla ghiaia dopo un lungo che lo aveva fatto scivolare a centro gruppo. A spiegare il perché della mancata sanzione ci ha pensato il direttore di gara Michael Masi: “Utilizzare la retromarcia nelle condizioni in cui sia sicuro farlo è consentito. È necessario rivedere l’insieme completo delle circostanze che ruotano intorno all’episodio, ma in quella particolare circostanza non ho preso in considerazione la possibilità di segnalarlo ai commissari”, ha chiarito ai microfoni di RacingNews365.
    I motivi dietro la mancata penalità a Hamilton
    Secondo Masi, infatti, la manovra del campione del mondo, grazie alla quale è riuscito a tornare in pista senza perdere ulteriori preziosi secondi, non è contraria a quanto stabilito il regolamento – che vieta l’utilizzo della retromarcia nella  corsia box, evitando così la penalità che lo avrebbe spinto ancora più in basso in classifica. A far pendere ulteriore l’ago della bilancia verso la mancata penalità, inoltre, è stato anche il costante aggiornamento sui piloti che sopraggiungevano alle sue spalle del box Mercedes che ha permettesso al campione del mondo di operare in totale sicurezza rendendo così la manovra non pericolosa. Una decisione, quella di Masi, pronta a far giurisprudenza. LEGGI TUTTO