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    F1: Mercedes torna all'argento per la monoposto 2022?

    ROMA – Mercedes ha cambiato colorazione della sua monoposto nelle stagioni 2020 e 2021 di Formula 1, passando dall’argento al nero. La scelta, al tempo, era stata presa anche su incoraggiamento di Lewis Hamilton, per dare un segnale di lotta al razzismo e alle discriminazioni. Anche nel 2021, dopo una prima stagione con la nuova colorazione, la W12 è scesa in pista vestita di nero. Per il prossimo anno, però, sembra siano in corso delle valutazioni per tornare all’argento sulla nuova macchina della scuderia di Brackley.
    La conferma di Hamilton
    “Sinceramente non mi aspettavo che il simbolismo nero lanciato l’anno scorso sarebbe rimasto sulla W12 anche quest’anno – ha detto Hamilton -. E’ stata una della sorpresa, ma la Mercedes è argento per cui il ritorno alla livrea storica non cambia i nostri rapporti, perché insieme continuiamo a spingere per la diversità, avendo allargato il concetto anche a tutti i nostri partner”. LEGGI TUTTO

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    F1, Hamilton: “Verstappen? Non provo ostilità verso di lui”

    ROMA – “Non credo che le cose siano cambiate, è difficile, perché sei circondato da persone che mettono in primo piano scenari pieni di ostilità. Io e Max ci siamo visti ed incontrati dopo la gara, e cerco sempre di essere rispettoso, sia che si trovi davanti o dietro di me. Cerco sempre di surclassarlo, ma senza una particolare sensazione negativa”. Queste le parole di Lewis Hamilton, in un’intervista a “ESPN”, sulla rivalità con Max Verstappen. Nella stagione di Formula 1 in corso, i due sono separati in classifica da soli due punti quando mancano sempre meno gare al termine. Ogni tappa sarà quindi decisiva, ma il sette volte campione del mondo ha cercato di alleggerire i toni dopo alcuni weekend incandescenti in pista e fuori. “Ci siamo trovati anche di fronte agli steward, dove io ho dato la mia spiegazione dei fatti, e lui la sua. Dopo Silverstone l’ho anche chiamato, non per discutere, ma perché sono più “anziano” di lui. Era importante farlo per rompere il ghiaccio, anche se non ci sarei mai riuscito se avessi avuto 25 anni”.
    Le parole di Hamilton
    “Non provo alcuna ostilità nei suoi confronti, ritengo che sia un grande talento, e mi piace gareggiare contro di lui – ha aggiunto Hamilton -. Non importa se sia d’accordo o meno con quello che ha fatto, ho il controllo delle cose che faccio io. Qualsiasi cosa accada a fine anno, ci stringeremo la mano e ci daremo appuntamento al prossimo campionato”. Poi, sulla possibilità di decidere il titolo all’ultima gara: “Non c’è alcun dubbio, non voglio vincere il titolo in quel modo. Se non riuscissi a vincere manterrei comunque la mia dignità. Non vorrei conquistate il mondiale in altri modi se non nel modo giusto. Amo competere e proseguo con l’obiettivo di aggiudicarmi il campionato, traguardo per il quale continuo ad allenarmi. Non posso dire che non mi sentirei deluso se non riuscissi a concretizzare questa vittoria, –ma è pur vero che sono successe molte cose positive in questo mondiale, e spero che ne possano capitare ancora altre da qui in poi. Stiamo vivendo un anno spettacolare” – ha concluso. LEGGI TUTTO

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    F1, Brawn: “Hamilton può vincere altre 20 gare”

    ROMA – “La tripla cifra è una pietra miliare che nessuno pensava che qualcuno avrebbe mai raggiunto. Le 91 vittorie di Schumacher sembravano inavvicinabili. Ma poi Lewis ha battuto il record, e ora ha 100 vittorie. Non c’è niente che lo possa fermare”. Queste le parole di Ross Brawn dopo il Gran Premio di Russia, quindicesimo appuntamento stagionale della Formula 1. Il manager di Liberty Media ha commentato l’incredibile risultato di Lewis Hamilton, il primo pilota della storia a raggiungere le 100 vittorie. “Quante altre ne vincerà? Sicuramente sarà in Formula 1 per un paio di anni e conquisterà Gran Premi ogni anno. Penso che potremmo certamente prevedere altre 20 vittorie, dato che è ancora altamente competitivo e motivato. È semplicemente sbalorditivo e mi congratulo con lui, perché è un traguardo che nessuno avrebbe mai pensato di raggiungere”.
    Sulla McLaren
    Brawn ha poi parlato della strategia finale della McLaren e di Lando Norris, che l’ha fatto scivolare dalla prima alla settima posizione: “Lando ora si sentirà giù di morale, abbiamo avvertito tutti il suo disappunto mentre la macchina scivolava, è stato davvero un peccato. Ho vissuto una situazione simile, proprio quando devi prendere una grande decisione strategica: ne abbiamo vinte, ma ne abbiamo anche perse. Un esempio fu quando Rubens Barrichello vinse il GP di Germania 2000 con la Ferrari: lui disse che non era il caso di rientrare dopo la pioggia. Noi insistemmo, ma lui non ne volle sapere di rientrare, e vinse la corsa. Questi scenari sono molto complessi ed a Sochi lo era ancor di più, dato che solo metà del tracciato era bagnato”. LEGGI TUTTO

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    F1, Hamilton e l'ipotesi Ferrari: “Non so perché non sia mai stato possibile”

    La prossima stagione
    Nel 2022 ci saranno numerosi cambiamenti viziati da un grande equilibrio, almeno sulla carta: “Onestamente non mi spavento per questo – ammette Hamilton in una lunga intervista a Sky Sport -. Guardando al prossimo anno, è probabile che le prestazioni delle auto siano più ravvicinate. Le gare saranno più intense, perciò l’abilità di guida potrà avere un grosso peso. Ed è per questo che voglio rimanere in F1, perché sarà davvero un’opportunità per mostrare le mie abilità. Nel nostro sport non è così semplice, qualche volta c’è l’occasione di sorpassare, ma nemmeno così tante. Questo è il motivo per cui sono entusiasta. E credo che il mio spirito possa aiutare il team a fare dei progressi, perché so di cosa ho bisogno dall’auto e dove devono andare le prestazioni. Spero di essere importante in questo senso e di essere parte della crescita di Russell, che sarà accanto a me. Lui è già velocissimo ma sicuramente imparerà da me perché sono in F1 da più tempo. E anche io potrò imparare da lui. Non ho remore a imparare da qualcuno di più giovane. Non ho timori, voglio solo vincere. Credo che quando si invecchia si debba lavorare di più sul fisico, ci deve allenare di più. Quando si è giovani te ne basta meno”.  LEGGI TUTTO