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    Formula E, Giovinazzi: “Tornare in F1? Penso a fare bene qui”

    ROMA – Antonio GIovinazzi, lasciata la Formula 1, ha firmato un contratto con il team Dragon Penske Autosport per correre in Formula E. Il pilota pugliese, dopo essersi lasciato alle spalle (almeno per ora) l’esperiezna in Alfa Romeo, sembra concentrato sul suo obiettivo: “È vero che il futuro è importante, anche prepararlo e capire cosa si vuole, ma – spiega Giovinazzi ad “Adnkronos” – senza un buon presente il futuro non è bello. Per adesso mi concentro sul fare bene in Formula E. Se farò bene anche qui, ne uscirò come un pilota più completo”.
    Le parole di Giovinazzi
    “Onestamente anche la tempistica che ti dà la Formula E – ha continuato il pugliese – è importante, perché abbiamo iniziato a fine gennaio e finiremo ad agosto e potremo poi avere quasi 2-3 mesi per capire se è stata un’esperienza positiva o se c’è una strada migliore. Per ora mi concentro per fare bene qui e dopo agosto capirò cosa è meglio”. Il pilota di Formula E parla da Roma, dove è in corso in un incontro in vista del prossimo E-Prix di Roma ad aprile e su quanto sta avvenendo in Ucraina. “Questa situazione che stiamo affrontando adesso non è bella, non è giusto che muoiano bambini e innocenti. Anche in Formula E, come in tutti gli sport, farà la sua parte per un mondo migliore”, ha detto, concludendo, Giovinazzi. LEGGI TUTTO

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    F1, ufficiale: Kevin Magnussen in Haas al posto di Mazepin

    ROMA – Kevin Magnussen sarà un pilota della Haas in Formula 1. L’annuncio ufficiale arriva a pochi giorni dall’allontanamento di Nikita Mazepin, deciso dopo l’evolversi del conflitto russo-ucraino. Il pilota danese torna nella scuderia statunitense e farà coppia con Mick Schumacher.
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    F1: ufficiale l'arrivo di Magnussen in Haas

    ROMA – La Haas ha comunicato l’ingaggio di Kevin Magnussen come nuovo pilota in Formula 1. L’annuncio ufficiale arriva a pochi giorni dall’allontanamento di Nikita Mazepin, deciso dopo l’evolversi del conflitto russo-ucraino. Il pilota danese torna nella scuderia statunitense e farà coppia con Mick Schumacher.
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    F1, Mazepin: “Ho perso il mio sogno”. Il russo fonda un'associazione per gli sportivi esclusi

    ROMA – La Formula 1 chiude le porte a Nikita Mazepin. L’ormai ex pilota russo della Haas, infatti, è stato appiedato dal team statunitense nei giorni scorsi, nonostante la FIA gli avesse concesso la possibilità di correre da atleta neutrale. “Dalla scuderia meritavo più supporto. Non sussisiono ragioni legali per interrompere il contratto. Dopo l’apertura della FIA speravo di correre, ma poi è cambiato tutto. Ho perso il sogno per cui ho lavorato per 18 anni”. Le parole di Mazepin che fanno seguito a quelle dell’Uralkali, pronta a chiedere i danni alla Haas.
    Mazepin dà il via a “We Compete As One”
    Mazepin, però, non si è limitato a fornire la propria versione ma è andato oltre, annunciando la nascita di “We Compete As One”, una fondazione che mira a supportare tutti quegli atleti esclusi dalle competizioni internazionali perché russi o bielorussi. Il progetto, sostenuto dalla Uralkali, si contrappone così all’iniziativa sociale della Formula 1 “We Race As One”, che sensibilizza piloti, tecnici e tifosi sulla disparità di trattamento nei confronti di quelle etnie vittime di discriminazione razziale. LEGGI TUTTO

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    F1: materiali consegnati in ritardo, Haas in pista nei test in Bahrain da giovedì pomeriggio

    ROMA – E’ un periodo non certo facile per la Haas. Dopo l’annullamento del contratto con lo sponsor Uralkali e il pilota Nikita Mazepin, arrivati in seguito al conflitto russo-ucraino, la scuderia statunitense deve fare anche i conti con un ritardo nelle consegne. Ad annunciarlo è stata la Haas stessa, che tramite un comunicato ha fatto sapere che i materiali per scendere in pista nei test della Formula 1 in Bahrain sono giunti solo nella tarda serata di martedì 8 marzo.
    Il comunicato della Haas
    “Il carico della squadra è arrivato ieri sera tardi al circuito del Bahrain – recita il comunicato -.Questo ritardo avrà un impatto sul nostro programma, ma puntiamo ad essere in pista per la seconda sessione giovedì pomeriggio”. L’obiettivo della Haas, quindi, è quello di perdere solo una mattinata di test. Al giovedì pomeriggio, se tutto andrà secondo le previsioni, sarà Pietro Fittipaldi a scendere in pista con la monoposto del team statunitense. LEGGI TUTTO

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    F1, test Bahrain: ritardo nella consegna dei materiali, Haas in pista da giovedì pomeriggio

    ROMA – Sono settimane difficili per la Haas. Dopo l’annullamento del contratto con lo sponsor Uralkali e il pilota Nikita Mazepin, arrivati in seguito al conflitto russo-ucraino, la scuderia statunitense deve fare anche i conti con un ritardo nelle consegne. Ad annunciarlo è stata la Haas stessa, che tramite un comunicato ha fatto sapere che i materiali per scendere in pista nei test della Formula 1 in Bahrain sono giunti solo nella tarda serata di martedì 8 marzo.
    Il comunicato
    “Il carico della squadra è arrivato ieri sera tardi al circuito del Bahrain – recita il comunicato -.Questo ritardo avrà un impatto sul nostro programma, ma puntiamo ad essere in pista per la seconda sessione giovedì pomeriggio”. L’obiettivo della Haas, quindi, è quello di perdere solo una mattinata di test. Al giovedì pomeriggio, se tutto andrà secondo le previsioni, sarà Pietro Fittipaldi a scendere in pista con la monoposto del team statunitense. LEGGI TUTTO

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    F1, Mazepin: “Meritavo più supporto da Haas”. E annuncia una fondazione per gli atleti esclusi

    ROMA – Nikita Mazepin non potrà correre il mondiale di Formula 1 2022. Il pilota russo della Haas, infatti, è stato appiedato dal team statunitense nei giorni scorsi nonostante la FIA avesse concesso la possibilità al pilota russo di correre da atleta neutrale. “Dalla scuderia meritavo più supporto. Non sussisiono ragioni legali per interrompere il contratto. Dopo l’apertura della FIA speravo di correre, ma poi è cambiato tutto. Ho perso il sogno per cui ho lavorato per 18 anni”. Le parole di Mazepin che fanno seguito a quelle dell’Uralkali, pronta a chiedere i danni alla Haas.
    Da Mazepin una fondazione per gli atleti esclusi
    Mazepin, però, non si è limitato a fornire la propria versione ma è andato oltre annunciando la nascita di “We Compete As One”, una fondazione che mira a supportare tutti quegli atleti esclusi dalle competizioni internazionali perché russi o bielorussi. Il progetto, sostenuto dalla Uralkali, si contrappone così all’iniziativa sociale della Formula 1 “We Race As One”, che sensibilizza piloti, tecnici e tifosi sulla disparità di trattamento nei confronti di quelle etnie vittime di discriminazione razziale. LEGGI TUTTO

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    F1. Uralkali alla Haas: “Vogliamo i danni”

    ROMA – L’ex sponsor della scuderia Haas, Uralkali, ha annunciato che “intende tutelare i propri interessi in sede legale” e che, inoltre, “richiede una compensazione per i danni, nonché il rimborso dei significativi importi che Uralkali aveva pagato per la stagione di Formula 1 2022”. La società mineraria russa passa così al contrattacco e promette di portare in tribunale Gene Haas, proprietario del team statunitense. La compagnia di Dmitry Mazepin, padre di Nikita Pazepin – anche lui tagliato fuori dalla Haas -, considera inoltre “irragionevole la decisione della scuderia”, invocando il principio secondo cui “lo sport debba essere sempre libero dalla politica e dalle pressioni di fattori esterni”.
    Haas e l’incognita del tribunale
    Tutto nasce dalla mossa militare della Russia, che, invadendo l’Ucraina, ha suscitato le reazioni dell’opinione pubblica. In Formula 1 non poteva non passare inosservata la presenza di un colosso dell’industria russa come Uralkali, il cui logo è stato rimosso dalla livrea della nuova Haas, così come anche la bandiera russa e lo stesso Mazepin, che si ritrova così senza un sedile. Ora, però, Uralkali ribatte e annuncia così una battaglia legale, che però potrebbe avere ripercussioni sulla stagione sportiva della scuderia a stelle e strisce. LEGGI TUTTO