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    F1, Mondiale di centro gruppo: la Renault si conferma in crescita

    Nel mondiale F1 che attribuisce punti escludendo Mercedes, Red Bull e Ferrari, Ricciardo guida la classifica piloti e Renault si avvicina alla Racing Point nella classifica costruttori.

    In quel dell’Eifel, un fine settimana stravolto e compattato causa meteo ha regalato una lotta non poco serrata fra le fila di centro gruppo. Sullo storico tracciato tedesco i distacchi fra i team del midfield si sono visti ancor più assottigliati del solito, lo confermano le numerose scuderie coinvolte nella mischia. Non è mancata neppure l’incognita affidabilità che ha bussato alla porta di qualche squadra, condizionandone i riscontri conclusivi.
    A prendersi la scena fra i piloti che animano il centro della griglia, Daniel Ricciardo, che come testimonianza di un ottimo fine settimana, si porta a casa il trofeo dopo aver condiviso il podio con Lewis Hamilton e Max Verstappen. L’australiano si è mostrato costante nel corso di tutto il GP, lottando e sorapassando nelle fasi iniziali di gara, un Charles Leclerc penalizzato da una monoposto non all’altezza del piazzamento in qualifica. Inoltre si è ben difeso nelle fasi conclusive da Sergio Perez, sempre evitando che quest’ultimo entrasse in zona DRS. A dare ancor più fiducia alla scuderia transalpina, le buone prestazioni del sabato dove in qualifica avevano sigillato la posizione di leadership davanti ai diretti avversari. L’unico neo della due giorni in pista al Nurburgring riguarda l’affidabilità, vittima della quale è stato Esteban Ocon, che dopo una buona fase iniziale di GP è dovuto rientrare ai box per una problematica legata all’impianto frenante della sua RS20, mettendo fine alla sua corsa. Per la Renault si conferma però la consapevolezza di un percorso di crescita che ormai perdura da diversi appuntamenti, anche grazie ad una monoposto che si sta dimostrando non poco versatile, risultando competitiva su tracciati dalle configurazioni differenti.
    In casa Racing Point il buon risultato finale di Sergio Perez da non poche soddisfazioni  alla scuderia di Silverstone dopo un fine settimana tutt’altro che lineare. L’improvvisa assenza nella mattinata di sabato da parte di Lance Stroll, ha movimentato non poco il clima all’interno del box. Nel giro di poche ore è stato chiamato Nico Hulkenberg che è stato messo in macchina direttamente in regime di qualifica senza aver assaggiato prima il tracciato. Il tedesco ha sorpreso non poco e ha confermato ancora una volta tutte le sue doti, dimostrando che ha tutte le carte in regola per poter tornare nella mischia del Circus con un sedile fisso. Dopo aver concluso soltanto qualche tornata in Q1, alla domenica ha gestito al meglio la propria gara, riuscendo a concludere nel gruppetto dei migliori dopo essere scattato dall’ultima piazza in griglia.
    È stato invece un fine settimana dalla doppia faccia in casa McLaren, perché se al sabato entrambi i piloti erano entrati nell’ultima fase della qualifica, durante il GP una noia tecnica ha coinvolto la MCL35 di Lando Norris. L’inglese dopo una prima fase di gara molto positiva, si era ritrovato a dover gestire una monoposto che cominciava a dare segni di affanno, trovandosi persino costretto a modificare numerose volte i parametri dal volante nel corso delle tornate. Il cedimento della PU ha messo poi fine alla sua gara. È andata decisamente meglio a Carlos Sainz che ha chiuso a pochi secondi da Daniel Ricciardo e Sergio Perez. Il team inglese si conferma così nella mischia per la lotta di leadership a centro gruppo, anche se negli ultimi appuntamenti ha rilevato qualche acciacco.
    Pierre Gasly da invece un’ulteriore spinta ad un’AlphaTauri che si conferma in crescita, il francese in particolare continua a mostrare un buon feeling con la monoposto di bandiera Faentina, soprattutto in regime di gara. Al Nurburgring dopo la dodicesima casella ottenuta in qualifica davanti al compagno di squadra, ha gestito al meglio la propria gara arrivando a concludere davanti alla Ferrari di Leclerc, a meno di un secondo da Carlos Sainz. Weekend dopo weekend, il francese sta dimostrando di avere le carte in regola per tenersi stretto il sedile, visto che in famiglia Red Bull, Max Verstappen è il solo ad avere certezze per il 2021.
    Una menzione particolare per l’Alfa Romeo Racing che nonostante le performance di questa stagione non siano proprio brillanti, ha comunque compiuto degli step in avanti. In Germania si sono visti in qualifica, con la qualificazione al Q2 da parte del nostro Antonio Giovinazzi; nonché in gara con un’ottima performance dell’italiano che ha concluso alle spalle del solo Charles Leclerc, nella classifica dei motorizzati Ferrari.
    Nel mondiale che attribuisce punti ad esclusione di Mercedes, Red Bull e Ferrari, Daniel Ricciardo guida da leader la classifica piloti, la Renault segue invece la Racing Point nella graduatoria dei costruttori.
    Classifica piloti
    Daniel Ricciardo Renault 171
    Sergio Perez Racing Point 142
    Lando Norris McLaren 141
    Lance Stroll Racing Point 126
    Pierre Gasly Alphatauri 104
    Carlos Sainz McLaren 102
    Esteban Ocon Renault 89
    Daniil Kvyat Alphatauri 68
    Kimi Raikkonen Alfa Romeo Racing 34
    Nico Hulkenberg Racing Point 28
    Antonio Giovinazzi Alfa Romeo Racing 27
    Kevin Magnussen Haas 23
    Romain Grosjean Haas 23
    George Russell Williams 16
    Nicholas Latifi Williams 14
    Classifica costruttori
    Racing Point 296
    Renault 260
    McLaren 243
    Alphatauri 172
    Alfa Romeo Racing 61
    Haas 46
    Williams 30
    Classifica giri più veloci
    Daniel Ricciardo Renault 4
    Carlos Sainz McLaren 2
    Lando Norris McLaren 1
    Lance Stroll Racing Point 1
    Nicholas Latifi Williams 1
    Romain Grosjean Haas 1
    Pierre Gasly Alphatauri 1 LEGGI TUTTO

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    F1, Hamilton come Schumi a quota 91 vittorie. Damon Hill ci spiega come si fa a dominare così

    “Sanno far rendere al massimo chi lavora con loro”. Il Campione del Mondo di Formula 1 nel 1996, su ‘La Gazzetta dello Sport’ in edicola oggi spiga il dominio di Hamilton e Schumacher.

    “Nessuno pensava che il record di Schumi fosse raggiungibile, era un’ipotesi inconcepibile quando ha lasciato l’automobilismo. L’ha reso possibile il modo in cui si è evoluta la F1”.
    Sono queste le parole di Damon Hill, autore di un articolo dal titolo “Hamilton come Schumi. Carismatici e talentuosi. La ricetta vincente” pubblicato sulla Gazzetta di oggi.
    Il Campione del mondo nel 1996 con la Williams aggiunge: “Entrambe hanno forse vinto troppo facendo felici Ferrari e Mercedes ma “ammazzando” un po’ lo spettacolo dei Gp. Come si fa a dominare così? Monoposto a parte, conta molto la relazione che questi giganti sviluppano all’interno del loro team. E’ come un cristallo in una soluzione liquida: un pilota così talentuoso diventa essenziale per tirar fuori il meglio degli altri, come un catalizzatore, ingegneri e meccanici gli si stringono attorno e danno il massimo. Succede se sei Senna, Hamilton. O, già ora con la Red Bull, Max Verstappen”.
    Hill che ha corso nove stagioni contro Schumacher e che ha poi seguito da vicino la carriera di Hamilton, inglese come lui, ha voluto sottolineare come nascano raramente dei talenti come Lewis e Michael: “Capisci che sono speciali dal fatto che quando arrivano in F1 tutti drizzano le antenne, restano increduli davanti a ciò che combinano e nell’ambiente nasce una eccitazione particolare. Hanno qualcosa di magico. Tu pensi si possano battere ma non è così”.
    Parlando poi nello specifico delle caratteristiche di guida dei due campioni, Hill ha voluto sottolineare come “Schumacher, seppur molto veloce, non fosse il fenomeno sul giro secco da qualifica che poteva essere Ayrton Senna. Ma ciò che faceva in gara era davvero incredibile”. Su Hamilton infine ha scritto: “Al volante è un pochino po’ più fluido, sembra più calmo e rotondo. Ed è curioso vedere come alla radio, invece, succede l’opposto: quando Lewis si collega sembra abbia i pantaloni in fiamme, mentre Michael parlava con la tranquillità di uno che stava andando in spiaggia”. LEGGI TUTTO

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    Qualifiche GP Eifel: Bottas in pole su Hamilton, quarto Leclerc!

    Con un ultimo giro da urlo, Valtteri Bottas ha ottenuto la pole position del Gran Premio dell’Eifel, rifilando più di due decimi a Hamilton. Attenzione domani in partenza alla seconda fila, occupata da Verstappen e da un grande Charles Leclerc.
    Grande prestazione di Bottas, che ha effettuato un giro veramente perfetto, fermando il cronometro sul tempo di 1:25.269. Come già successo in mattinata, il finlandese è stato davanti al team mate; inoltre, entrambi partiranno domani con gomma rossa dalla griglia.
    Terza posizione per Max Verstappen, che ha sofferto di sottosterzo in Q3 anche a causa delle temperature non certamente calde sulle colline dell’Eifel. Alla fine del primo tentativo, Max era davanti alle Mercedes, ma poi ha dovuto soccombere. Quinto posto per Alex Albon.
    Tra le due Red Bull si è piazzato Leclerc, ancora una volta eccezionale nell’estrare dalla Ferrari tutto il possibile. Anche il monegasco, come Bottas, ha fatto un ultimo tentativo senza errori. Solo 11° posizione per Sebastian Vettel, che domani potrà scegliere con quali gomme scattare in partenza non essendo entrato in Q3.
    Sesto Daniel Ricciardo, che con una zampata finale si è preso la posizione sull’altra Renault di Esteban Ocon. Alle loro spalle Lando Norris con una McLaren non in formissima, con Sainz a chiudere la top ten.
    Nona posizione per Sergio Perez con la Racing Point. Menzione d’onore per Nico Hulkenberg, anche se ultimo in griglia; il tedesco è arrivato in pista alle 13, ha fatto il tampone e subito si è tuffato in pista per sostituire il dolorante Lance Stroll. Complimenti al tedesco, i migliori auguri al canadese di pronta guarigione, ma una domanda è d’obbligo: in Racing Point cosa aspettano a nominare un terzo pilota fisso?
    12° e 13° posizione per i due dell’Alpha Tauri, mentre dietro di loro è stato bravo Antonio Giovinazzi ad artigliare il 14° posto e il Q2 per la prima volta nel 2020. Peccato invece per Kimi Raikkonen solo 19°; il finlandese non ha trovato la prestazione sulla sua Alfa Romeo.
    Dopo la grande pole di Bottas, sarà una gara tutta da seguire domani, con gli aggiornamenti live su www.circusf1.com LEGGI TUTTO

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    GP Germania F1 2013: l’ultima gara al Nurburgring, prima del ritorno nel 2020

    La cancellazione della prima e seconda sessione di prove libere della primissima edizione del Gran Premio d’Eifel non ha fatto altro che allungare di qualche ora un’attesa che separa il mondo della Formula 1 dal Nurburgring da ormai sette anni.
    Con le qualifiche di questo pomeriggio infatti, nella speranza di condizioni climatiche più clementi, le monoposto di Formula 1 torneranno a sfrecciare sull’asfalto dello storico tracciato tedesco per la prima volta dal 2013, anno in cui si tenne l’ultima gara valevole per il campionato del mondo.Da allora, il Circus è cambiato drasticamente: vuoi per le modifiche regolamentari e tecniche, per l’avvicendamento di campioni e team di prima fascia e per l’abbandono di varie piste a favore di nuovi orizzonti non sempre graditi dai puristi.Insomma, cosa accadde l’ultima volta in cui la F1 issò le sue tende al Nurburgring? Facciamo dunque un balzo indietro di sette anni, prima che questo weekend possa finalmente spezzare l’incantesimo e le distanze.
    Un appuntamento quasi fisso
    Sin dagli albori della Formula 1, la pista tedesca del Nurburgring è stata sempre considerata come una delle tappe più classiche, amate e pericolose dell’intero calendario. Entrata a far parte del campionato del mondo di F1 nel 1951, da allora fino al 1976 il celebre tracciato divenne la sede fissa del Gran Premio di Germania. Diversamente da quanto accade oggi, in quegli anni le monoposto si davano battaglia sul mitologico Nordschleife, ossia la versione completa della pista, lunga addirittura 20 km. Famosa per i suoi tratti tortuosi misti ai lunghissimi rettilinei, la Formula 1 interruppe la sua permanenza su questa versione dopo il terribile incidente occorso a Niki Lauda proprio nel 1976, tanto da spingere gli organizzatori a realizzare una variante della pista molto più corta e sicura.
    E infatti, soltanto nel 1984 il Circus tornò nella regione tedesca dell’Eifel (da cui prende il nome il gran premio dell’edizione 2020). Per l’occasione, la pista divenne sede per la prima volta non più del Gran Premio di Germania (nel frattempo passato ad Hockenheim), bensì del Gran Premio d’Europa.
    Dopo una seconda edizione nel 1985, il nuovo Nurburgring sparì dai radar della Formula 1 per ben 10 anni, prima di tornare stabilmente in calendario dal 1995. Da allora, fino al 2007, Nurburgring fu sempre sinonimo di GP d’Europa, ad eccezione delle stagioni 1997-1998 in cui fu invece sede del Gran Premio del Lussemburgo, così intitolato per la vicinanza della pista al Granducato.
    Dal 2008, invece, si concretizzò il patto con Hockenheim per l’alternanza ad ospitare il Gran Premio di Germania: in quella stagione fu proprio Hockenheim ad assicurarsi il diritto di aprire i propri cancelli alla F1, lasciando al Nurburgring le edizioni del 2009 e del 2011.
    GRAN PREMIO DI GERMANIA 2013
    Sin dagli inizi della stagione 2013, tuttavia, la tappa prevista al Nurburgring fu seriamente messa in discussione dagli organizzatori e dalla stessa FIA, viste le difficoltà economiche incontrate dal celebre tracciato per poter ospitare il Gran Premio di Germania. Nonostante la concreta minaccia di cedere il passo definitivamente ad Hockenheim già a partire da quell’anno, l’edizione del GP tedesco venne invece confermata al Nurburgring.
    Domenica 7 luglio 2013 prese quindi il via la 74° edizione del Gran Premio di Germania, con Lewis Hamilton nei panni dell’uomo da battere: l’inglese, al suo primo anno in Mercedes dopo il ritiro definitivo dalle competizioni di Michael Schumacher, prese infatti il via dalla pole position, dimostrando gli ottimi progressi della Mercedes dopo la vittoria conseguita da Nico Rosberg nel precedente appuntamento a Silverstone.
    Tuttavia, lo scatto più fulmineo alla partenza porta la firma dei due piloti della Red Bull campione del mondo in carica, e vera dominatrice dei primi anni ’10 del 2000: Mark Webber e Sebastian Vettel. L’australiano balza infatti al comando della corsa, tenendo a debita distanza il padrone di casa nonché campione del mondo in carica, avviato anche quell’anno verso la riconferma iridata (la quarta ed ultima della sua carriera fino ad ora). Nonostante la leadership guadagnata e difesa con le unghie e con i denti, lo stesso Webber si rende protagonista, suo malgrado, di un episodio da brivido: nel corso del suo primo cambio gomme, i meccanici della Red Bull non riescono a fissare a dovere la ruota posteriore destra, facendo partire anzitempo l’australiano dalla piazzola. Dopo qualche metro, la stessa ruota si stacca dalla monoposto, colpendo in pieno un operatore televisivo: nonostante lo spavento e la botta, l’uomo se la caverà con qualche frattura, senza mai entrare in pericolo di vita. Per Webber, che riuscirà comunque a riprendere la corsa, la fuga verso la vittoria è compromessa.In tutto questo ne approfitta il suo compagno di squadra Sebastian Vettel, che balza al comando della corsa senza mai perdere la leadership fino alla bandiera a scacchi. Con una Ferrari poco brillante, tanto che Felipe Massa è costretto al ritiro e Fernando Alonso non va oltre al 4° posto (lo spagnolo si consolerà con il giro più veloce della corsa), la lotta per il podio si risolve a favore delle due Lotus-Renault di Kimi Raikkonen e Romain Grosjean, le quali vanno a conquistare rispettivamente il 2° e 3° posto, completando il podio alle spalle del vincitore Sebastian Vettel, al suo 30° successo in F1.
    Da allora, dopo le già citate difficoltà economiche e la posizione più solida di Hockenheim per poter ospitare una gara in Germania, il Nurburgring sparisce dal calendario della Formula 1.Inizialmente non previsto anche per la stagione 2020, la FIA, a seguito dell’emergenza Covid-19, torna ad “abbracciare” il Nurburgring insieme ad altri tracciati esclusi dal calendario ufficiale pre-Covid, riportando la Formula 1 sul tracciato tedesco per la prima volta dopo sette anni dal quel successo di Vettel con la sua Red Bull.
    Lo stesso Vettel trionfante che oggi si appresta a scendere in pista già consapevole del futuro che lo attende lontano da Maranello, in una crisi di risultati senza precedenti e per nulla paragonabile al suo periodo d’oro conclusosi proprio sette anni fa, dopo quattro titoli mondiali consecutivi.

    GP GERMANIA (EIFEL) F1 2020 – FOTO LEGGI TUTTO

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    GP Germania (Eifel) F1: L’anteprima Pirelli con le mescole per il Nurburgring

    Sette anni dopo l’ultima gara al Nürburgring disputata nel 2013, la Formula 1 torna nel leggendario tracciato tedesco per il Gran Premio dell’Eifel. Per questa gara, Pirelli ha nominato le tre mescole centrali della gamma: C2 come P Zero White hard, C3 come P Zero Yellow medium e C4 come P Zero Red soft.
    È trascorso del tempo dall’ultima gara su questa pista quindi il tracciato può quasi essere considerato una novità, soprattutto perché l’ultima generazione di monoposto da Formula 1 non ha mai corso qui. Team e piloti probabilmente hanno qualche riferimento delle ultime edizioni del GP, anche se l’ultima gara del 2013 si è svolta a luglio, o di altre competizioni. Di conseguenza, le prove libere di venerdì saranno particolarmente cruciali per raccogliere il maggior numero di dati possibili.
    Su un tracciato caratterizzato da curve molto diverse tra loro e senza riferimenti per le monoposto attuali in questo periodo dell’anno, Pirelli ha scelto di portare le tre mescole centrali della gamma che meglio si adattano alle caratteristiche del tracciato.
    Nürburgring è un tracciato non particolarmente impegnativo per i pneumatici: per questo motivo si tende ad utilizzare pneumatici morbidi.
    GP GERMANIA (EIFEL) F1: LE PAROLE DI MARIO ISOLA
    “Il Nürburgring è praticamente un circuito ‘nuovo’ per noi, quindi l’approccio a questo fine settimana sarà lo stesso di quando corriamo per la prima volta su un tracciato, anche se ovviamente in questo caso lo conosciamo già grazie all’esperienza maturata in altre competizioni. Abbiamo scelto di portare C2, C3 e C4 perché sono le mescole che si adattano meglio alle diverse esigenze di questa pista. Probabilmente il fattore più importante del weekend sarà il meteo, con temperature basse e maltempo piuttosto frequenti in questo periodo dell’anno. Di conseguenza, i team potrebbero dover affrontare circostanze piuttosto insolite e su un tracciato che non conoscono bene. Questo Gran Premio probabilmente favorirà quei piloti e team che sono in grado di affrontare situazioni in rapida evoluzione. Penso sia corretto dire che dobbiamo aspettarci una gara con molte variabili, dove potremmo vedere in azione nel corso del weekend tutte le mescole, comprese quelle da bagnato”.
    GP GERMANIA (EIFEL) F1: LE CARATTERISTICHE DEL CIRCUITO
    Il meteo è l’incognita principale del fine settimana, soprattutto in questo periodo dell’anno, in cui la probabilità di pioggia è elevata tanto quanto le basse temperature. L’ultima edizione della 24 Ore del Nürburgring è stata condizionata per oltre nove ore dalla pioggia torrenziale. Per questo durante il fine settimana è molto probabile vedere in pista i pneumatici da bagnato Cinturato. Nella regione dell’Eifel piove frequentemente, quindi il tracciato è spesso sporco, scivoloso e non gommato.
    Sono presenti alcuni cordoli particolarmente aggressivi, soprattutto nelle chicane come la NGK, che portano i piloti a cercare una traiettoria pulita.
    Nürburgring è un circuito piuttosto bilanciato, che enfatizza in egual modo carichi laterali e longitudinali.
    Il tornantino di curva 7 è particolarmente complesso: è preceduto da una forte frenata e il pneumatico anteriore sinistro è quello maggiormente sollecitato per compensare l’inusuale camber della curva.
    Le temperature piuttosto basse (anche sotto i 10°) possono potenzialmente causare dei ‘cold cracks’ sui pneumatici: questo significa che deve essere riposta particolare attenzione sia in fase di montaggio all’interno della fitting area sia nelle aree predisposte allo stoccaggio da parte dei team. LEGGI TUTTO

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    F1, Gp di Germania (Eifel): come guardare la diretta in TV o in streaming sul web

    Come guardare la diretta in TV o in streaming sul web del Gran Premio di Germania (Eifel) 2020 di Formula 1. La programmazione completa.

    La Formula 1 arriva in Germania: da giovedì 8 a domenica 11 ottobre al Nurburgring sarà di scena l’undicesima tappa del Mondiale 2020 di Formula 1 con il primo Gran Premio dell’Eifel. Domenica appuntamento live dalle 14.10 con la gara su Sky Sport F1 e Sky Sport Uno, in streaming su NOW TV.
    La Programmazione del Gran Premio di Germania al Nurburgring, in diretta su Sky Sport F1 e su Sky Sport Uno:
    Giovedì 8 ottobreOre 17.45: Paddock Live Pit WalkOre 19.30: sintesi conferenza stampa Piloti (differita)
    Venerdì 9 ottobreOre 10.45: Paddock LiveOre 11.00: prove libere 1 F1Ore 12.30: Paddock LiveOre 14.45: Paddock LiveOre 15.00: prove libere 2 F1Ore 16.30: Paddock LiveOre 17: conferenza stampa Team Principal (differita)Ore 18: Paddock Live Show
    Sabato 10 ottobreOre 11.45: Paddock LiveOre 12.00: prove libere 3 F1Ore 13.00: Paddock LiveOre 14.15: #skymotoriOre 14.30: Paddock LiveOre 15.00: qualificheOre 16.15: Paddock LiveOre 18: Paddock Live Show
    Domenica 11 ottobreOre 12.30: Paddock Live garaOre 14.10: garaOre 16.10: Paddock LiveOre 16.30: Paddock Live #SkyMotoriOre 19: Race Anatomy LEGGI TUTTO