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    Matteo Berrettini: “Sono contento perché arrivo fresco alla parte più importante del torneo”

    Matteo Berrettini ITA, 1996.04.12 – Foto Getty Images

    Matteo Berrettini non è riuscito a evitare una caduta nel ranking ATP, in gran parte a causa dei problemi fisici del 2022, ed ora è fuori dalla top 10. Attualmente al numero 24 del mondo, aveva raggiunto la sesta posizione ed era un’assidua presenza nella top 10, ma ciò non gli toglie la fiducia. Questo è dimostrato dalla sua convinzione di poter conquistare l’ATP 500 di Acapulco.
    “Ho un ranking diverso rispetto agli ultimi anni, ma la fiducia è ancora presente. So di poter vincere questo torneo, sento che ogni volta che entro in campo posso vincere, so molto bene cosa ho fatto in questi anni. Il tennis è così, puoi salire in alto come cadere in basso. Fortunatamente, negli ultimi anni sono stato più in alto che in basso. Non essere testa di serie non è una buona notizia, ma penso che nessuno volesse affrontarmi al primo turno. L’anno scorso sono stato fuori tre mesi e quando sono tornato ho vinto molti incontri su erba. È qualcosa che ho in mente e sto usando come motivazione”, ha garantito.
    Già nei quarti di finale in Messico, Berrettini si prepara ad affrontare Holger Rune. “Vedo molta fiducia nel mio tennis dopo due incontri molto solidi, anche dopo un po’ di tempo senza competere. Questo mi dà molta forza. So quanto mi sono allenato nell’ultimo mese, ho giocato molto a tennis. Se gioco poco e vinco, significa che il mio tennis è finalmente tornato. Sono contento perché arrivo fresco alla parte più importante del torneo”, ha concluso. LEGGI TUTTO

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    Hopman Cup, annunciate le prime squadre. Alcaraz e Bencic presenti

    Belinda Bencic, giocherà per la Svizzera

    Una delle novità del 2023 sarà il ritorno della Hopman Cup, evento a squadre miste che per moltissimi anni ha rappresentato l’apertura della nuova stagione a Perth, in Australia. La manifestazione, cessata con la nascita della ATP Cup nel 2020, rivedrà la luce in Francia, sulla terra battuta del Lanw Tennis Club di Nizza, dal 19 al 23 luglio prossimi.
    Il sito ufficiale dell’ITF ha comunicato le prime squadre che vi parteciperanno, a seguito di una conferenza stampa svoltasi nella città sulla Costa Azzurra alla presenza del direttore del torneo, Iva Majoli, e del primo cittadino di Nizza, Christian Estrosi. Si tratta di:
    Francia, rappresentata da Richard Gasquet e Alizé Cornet
    Spagna, con Carlos Alcaraz e Paula Badosa
    Svizzera, con Leandro Riedi e Belinda Bencic
    Proprio Bencic è stata curiosamente l’ultima campionessa della “vecchia” Hopman Cup, nel 2019 in Australia in coppia con Roger Federer.
    In totale saranno sei le squadre al via delle edizioni 2023 e 2024; diventeranno otto dal 2025 in poi. In qualità di paese ospitante, la Francia schiererà una squadra ogni anno. Le restanti tre squadre per l’edizione 2023 saranno annunciate a breve. L’evento si giocherà su terra battuta ed è organizzato dall’ITF in partnership con la società Tennium, a cui è stato affidato l’onere di rilanciare l’evento. LEGGI TUTTO

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    David Goffin resterà fermo per tutto l’intero mese di Marzo. Ritorno in campo all’inizio della stagione su terra. Anche Sebastian Korda dovrà saltare dei tornei

    David Goffin nella foto – Foto Getty Images

    Cattive notizie per David Goffin e l’infortunio subito nel suo ultimo torneo, l’ATP 250 di Marsiglia. Lì non è stato in grado di competere nei quarti di finale contro Mikael Ymer, lasciando una sensazione di preoccupazione per il suo ginocchio sinistro.Infine, oggi abbiamo appreso che la sua riabilitazione lo farà perdere l’intero mese di marzo, fissando la sua data di ritorno per l’inizio della stagione su terra battuta, in primavera.
    Sebastián Korda sta attraversando un momento complicato. Dopo un magnifico Open d’Australia che si è concluso nel peggiore dei modi per lui, con il ritiro durante i quarti di finale contro Karen Khachanov a causa di problemi al polso destro, l’americano continua a non riprendersi e ha dovuto rinunciare anche ai tornei di Acapulco e Indian Wells. Nonostante ciò, Korda ha l’obiettivo di partecipare al torneo di Miami e, secondo il giornalista Ben Rothenberg, sta svolgendo un duro lavoro di allenamento fisico per sfruttare al meglio questo periodo in cui non ha potuto utilizzare la racchetta. LEGGI TUTTO

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    L’allenatore che accompagna Carlos Alcaraz nella trasferta americana dichiara che è difficile che Alcaraz giochi (oggi) ad Acapulco

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Antonio Martínez Cascales, l’allenatore dell’Accademia Juan Carlos Ferrero che ha accompagnato Carlos Alcaraz all’ATP 500 di Rio de Janeiro, non è molto fiducioso che il numero due del mondo scenda in campo per partecipare all’ATP 500 di Acapulco, in Messico, la cui prima partita contro l’americano Mackenzie McDonald è prevista già per martedì.
    “Spero che si tratti solo di una contrattura alla gamba destra, ma vedo difficile che giochi ad Acapulco, dove cambierà superficie senza aver avuto una grande preparazione”, ha confessato Cascales, che ha anche parlato della possibilità che Alcaraz ha avuto di ritirarsi durante la finale del Rio Open. “Ci sono giocatori a cui costa molto ritirarsi da un incontro e Carlos è uno di questi. Noi apprezziamo molto questa determinazione”. LEGGI TUTTO

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    Alcaraz si racconta a Vogue: “Vedere Federer era ammirare un’opera d’arte. Dopo la vittoria a US Open ho sentito di aver perso un sogno”

    Carlos Alcaraz su Vogue

    Carlos Alcaraz si è raccontato in una lunga intervista (con annesso servizio fotografico) rilasciata al magazine Vogue. Il giovanissimo campione di El Palmar si è soffermato su molti aspetti della sua vita, giovinezza e carriera attuale. Ha voglia di vincere, imponendo quel suo tennis esuberante, senza alla ricerca del punto e del gran colpo, ma ammette come la vittoria a New York gli sia costata a livello di maturazione. È come se dopo quel successo non si fosse sentito più quel bambino che rincorreva il sogno di sempre, e ripartire è stato difficile. Riportiamo alcuni passaggi dell’intervista.
    “Rafa è qualcuno che ho sempre guardato”, afferma Carlos. “Lo ammiro molto. Ma Federer… la classe che aveva, il modo in cui proponeva il tennis alla gente, era bellissimo. Guardare Federer è come guardare un’opera d’arte. È eleganza, ha fatto tutto magnificamente. Sono rimasto incantato da lui”.
    Nelle pause degli allenamenti, studia anche inglese: “Sono migliorato, ma ho ancora molta strada da fare! Film? Sì! Sylvester Stallone. Sai: Rocky Balboa…”.
    Un altro dei suoi hobby è giocare a scacchi. Proprio come Daniil Medvedev: “Gli scacchi sono un mio grande hobby, li amo. Doversi concentrare, giocare contro qualcun altro, la strategia, dover pensare alle prossime mosse. Penso che tutto questo sia molto simile al campo da tennis. Devi intuire dove l’altro giocatore manderà la palla, devi muoverti in anticipo e cercare di fare qualcosa che lo metta a disagio. Quindi ci gioco molto, mi diverte e penso che sia molto utile”.
    Recentemente è diventato testimonial per l’intimo di Calvin Klein, ma in realtà al momento il mondo della moda non lo affascina così tanto: “Mi vesto in modo molto semplice, e per ora non ci presto tutta quest’attenzione. Nemmeno a cose più costose, come le auto. Se mi piace qualcosa, magari lo compro, è mio padre che si prende cura dei miei guadagni. L’unica cosa per la quale vado matto sono le sneakers Nike”, afferma Carlos”. vado a cercare alcuni modelli vintage difficili da trovare e che sono piuttosto costosi, è roba esclusiva. È questo è il genere di cose che compro, se mi piacciono. Ci sono alcune Jordan, alcune Dunk Low, alcune che Travis Scott ha rilasciato. Voglio avere una grande collezione, questo è il mio obiettivo, comunque. Adesso ne ho circa 20 ma ne avrò molte di più!”.
    Ha parlato dell’importanza della psicologa Isabel Balaguer che lo segue da un po’ di tempo: “Mi ha aiutato molto, ero un po’ …sopra le righe. Non controllavo bene le mie emozioni, mi arrabbiavo di brutto. Quando avevo 15 o 16 anni lanciavo la racchetta in giro, o ne rompevo una, e questo metteva a rischio il mio gioco perché non mi controllavo. Sapevo che dovevo migliorare sotto questo aspetto. Grazie a Isabel sono migliorato molto. Sentirsi sereni durante un anno così impegnativo è fondamentale. E dal mio punto di vista, è fondamentale scendere in campo sorridendo, sentendosi felici. Questo ti aiuta mentalmente. Per me è tutto”.
    Ammette che tornare in campo dopo il grande successo a US Open, essere diventato il n.1 più giovane di sempre, è stato difficile. Ha capito per la prima volta il significato della parola stress, della pressione. Che tutto era cambiato di colpo e doveva trovare dentro di sé nuovi stimoli: “New York è stato incredibile, ma… la verità è che quando sono dovuto tornare in torneo c’è stato un momento in cui ho detto ‘Stress! ..e ora?’. Forse non avevo pienamente compreso quello che era successo. O forse, istintivamente, ho realizzato di aver perso un sogno. Penso che quello che è successo è che quando ho visto che avevo raggiunto ciò che sognavo da quando ero un ragazzino, inconsciamente quell’aspirazione si è come un po’ offuscata. È stato difficile. Perché nessuno si stava divertendo più! Io in campo, no; Juanki no, vedendomi così spento e privo di quel fuoco. Ho pensato, dove vado adesso?”
    Parole molto interessanti, che raccontano come questo formidabile talento stia crescendo in campo e come uomo. Pronto a nuove grandi sfide. LEGGI TUTTO

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    Roger Federer torna a Wimbledon e i rumors continuano ad aumentare

    Roger Federer nella foto – Foto Getty Images

    Dopo non essere stato riconosciuto da una guardia di sicurezza, Roger Federer ha fatto nuovamente visita al All England Club, la sede del mitico torneo di Wimbledon che ha vinto per ben otto volte. La notizia è stata riportata in Inghilterra, dove si suggerisce che questo non sia accaduto per caso.
    I rumors riguardo ad un coinvolgimento di Federer a Wimbledon stanno diventando sempre più forti, iniziando dalla possibilità di diventare commentatore per la BBC. Al momento si dice che le discussioni riguardino un qualche tipo di riconoscimento per Federer ed il ruolo che potrebbe assumere in futuro.
    Non è ancora chiaro di che natura potrebbe essere questo coinvolgimento, ma in Inghilterra si dubita che Federer diventi un commentatore a tempo pieno per il terzo torneo del Grand Slam della stagione. In ogni caso, ci si aspetta che il suo coinvolgimento sia limitato, ma non si esclude nessuna opzione: si parla di un ruolo di co-commentatore, analista o persino di avere il proprio programma a Wimbledon. LEGGI TUTTO

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    Patrick Mouratoglou su Jannik Sinner: “Per me, il suo gioco è da top 10 o addirittura top 5. Forse anche migliore di queste posizioni”

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16 – Foto Getty Images

    Jannik Sinner è considerato uno dei grandi candidati a lottare per i titoli e i posti più importanti nel tennis maschile. A soli 21 anni, occupa la 12ª posizione nella classifica mondiale e chi conosce bene il fenomeno vede l’italiano dotato di tutte le armi necessarie per competere ai massimi livelli ma ci sono ancora margini di miglioramento.
    Dichiara Patrick Mouratoglou: “Il gioco di Jannik è molto completo. Non vedo grandi debolezze. Certo, c’è spazio per migliorare in alcuni colpi, ma penso che la maggiore evoluzione che può fare sia nel modo in cui affronta gli incontri più importanti e come gestisce il risultato. Lo abbiamo già visto avere alti e bassi in alcuni incontri e avere difficoltà a recuperare e ritrovare il suo tennis. Riuscire a farlo contro i migliori è un’area in cui può sicuramente migliorare”, ha affermato l’allenatore, che ora lavora con Holger Rune.
    Nonostante ciò, Mouratoglou crede che Sinner abbia tutto il potenziale per raggiungere le vette nel tennis. “Per me, il suo gioco è da top 10 o addirittura top 5. Forse anche migliore di queste posizioni. Ma questo non riguarda solo il tennis, riguarda anche la capacità di lottare regolarmente e di avere la mentalità giusta per vincere grandi incontri. Questi sono i passi che deve compiere. È uno dei giocatori che potrebbe stare ai vertici del tennis insieme ad altri due o tre in futuro”, ha sottolineato. LEGGI TUTTO

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    Espansione di Wimbledon: in aprile il confronto con i consigli urbanistici, ma il progetto è già in grave ritardo

    Veduta area dell’impianto di Wimbledon (foto PA)

    Nei mesi scorsi avevamo parlato dei problemi che sta affrontando l’AELTC relativamente all’espansione del sito del club per migliorare le strutture e fruibilità dei campi, soprattutto per le due settimane del torneo di Wimbledon. Il club più prestigioso al mondo ha acquistato dei terreni (attualmente adibiti a campi di golf) per ammodernare ed ampliare ulteriormente l’offerta di campi e non solo, con l’obiettivo di far svolgere anche le qualificazioni del torneo all’interno del club e migliorare in generale l’esperienza per il pubblico e le migliaia di persone che lavorano nel torneo.
    Tuttavia l’iter per i lavori per realizzare l’imponente ammodernamento si è arenato di fronte alle richieste dei comitati locali, contrari a diversi punti del progetto per l’impatto ambientale e sulla comunità che vive dei dintorni del club. Secondo quanto riporta il Daily Mail, la richiesta di Wimbledon per la sua storica espansione sul vicino campo da golf dovrebbe finalmente essere ascoltata ad aprile, ma l’intero progetto potrebbe subire ulteriori ritardi. I comitati di pianificazione urbanistica dei comuni di Merton e Wandsworth dovrebbero prendere in considerazione il progetto tra due mesi, anche se l’aspettativa diffusa è che, anche se approvato, questa non sarà la fine della questione. Tale è la portata della domanda – e dell’opposizione locale – che è probabile che venga convocata dall’ufficio del sindaco di Londra o dall’ispettorato della pianificazione di Whitehall per un’inchiesta pubblica, che potrebbe richiedere almeno altri diciotto mesi per essere completata. Uno scoglio importante, che manda totalmente in crisi l’idea di inaugurare le novità entro pochi anni.
    Secondo alcune stime, i tempi per completare l’ampliamento scivoleranno nella decade del 2030. Il progetto prevede la costruzione di un nuovo campo da da 8.000 posti e di ben altri 38 campi per ospitare interamente le qualificazioni, abbandonando così la storica sede di Roehampton.
    Sono passati quasi due anni da quando l’All England Club ha formalmente lanciato le sue proposte per un progetto che costerà, come minimo, diverse centinaia di milioni di sterline. Con il 26 aprile come ultima data prevista dai consigli urbanistici per ascoltare le proposte, gli osservatori locali ritengono che sarà una vera e propria corsa contro il tempo. Un segno di quanto Wimbledon stia prendendo sul serio le sfide locali è che, nelle ultime settimane, i rappresentanti dell’All England Club hanno fermato i passanti nelle strade vicine e chiesto loro di firmare lettere di sostegno pre-preparate da inviare ai consigli. Per superare lo scoglio della comunità locale, il club punta soprattutto sull’impatto sociale che la nuova realizzazione potrà avere sull’area. Infatti il progetto include un nuovo grande parco aperto al pubblico e altri miglioramenti al terreno; l’ampliamento riguarda un’area che in passato era un campo da golf privato, che non aveva alcun accesso per la comunità. Con le nuove realizzazione, i quartieri fruirebbero di altro spazio utilizzabile. Tuttavia le proteste riguardano altri aspetti.
    Una coalizione di associazioni di residenti e alcuni gruppi ambientalisti si oppongono al progetto nella sua forma attuale, insistendo sul fatto che non dovrebbero essere consentite strutture permanenti su quello che è il Metropolitan Open Land. Una petizione di oltre 8.500 firme è stata raccolta contro il progetto. Questo mese due associazioni di residenti hanno presentato osservazioni dettagliate ai consigli che dovranno deliberare sul progetto, una delle quali espone complesse argomentazioni legali sui patti nell’area interessata.

    Quindi oltre alla questione sui giocatori russi e bielorussi, anche questa faccenda, in prospettiva ancor più importante per il futuro di Wimbledon, rende piuttosto calde le prossime settimane per il club più prestigioso al mondo.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO