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    Il Roland Garros cambia le regole e Verdasco è furioso: «Indignazione e frustrazione»

    Fernando Verdasco nella foto

    Fernando Verdasco, ex top 10 che è stato cancellato automaticamente dal Roland Garros dopo essere risultato positivo al covid-19.Lo spagnolo dichiara di essere stato un falso positivo (è risultato negativo il giorno successivo già a Madrid). Il 36enne tennista spagnolo si è rammaricato di non aver avuto la possibilità di fare un secondo test, ma in un comunicato ha rivelato che la politica del torneo è cambiata.

    “Con mia grande indignazione e frustrazione, siamo stati informati che ora il Roland Garros sta ripetendo i test a coloro che risultano positivi. Le regole sono cambiate ma non si può fare nulla per la mia situazione. Non c’è soluzione per me. Sono molto triste ”, ha confessato in un comunicato diffuso sui social. LEGGI TUTTO

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    Sofia Shapatava critica le palle del Roland Garros: “Ha ragione Nadal. Ho giocato tre settimane con queste palle e ho un infortunio alla spalla”

    Sofia Shapatava nella foto

    Sofia Shapatava, tennista georgiana che è in top 200 della classifica mondiale, dice di essere stata la prima vittima delle nuove palle del Roland Garros. La giocatrice è d’accordo con l’idea di Rafael Nadal, che ha avvertito che queste palle possono causare lesioni ai gomiti e alle spalle.

    “Ho giocato tre settimane con queste palle e ho un infortunio alla spalla. Sono orribilmente pesanti soprattutto se i campi da gioco sono bagnati”, ha dichiarato. LEGGI TUTTO

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    Simona Halep: è molto difficile giocare bene con questo freddo

    Simona Halep nella foto

    La prima teste di serie della parte femminile dello Slam parigino Simona Halep, a causa del ritiro di Barty, ha parlato ieri, nel corso di un’intervista, a tutto braccio del nuovo “atipico” slam, delle condizioni meteo e delle sue prospettive di arrivare in fondo al torneo:
    “Sono onorata che molte persone mi considerino la favorita a vincere il titolo, ma non mi sento così. Stanno tutti lavorando molto duramente e so che ogni partita sarà una dura battaglia. Questa edizione è molto diversa. Per cominciare, il fatto che gioco da sola sulla terra battuta da mesi, è divertente. Sento che è lì che mi esibisco meglio come giocatrice, ma questo non mi mette più pressione”.

    “Spero solo che il tempo migliori nei prossimi giorni, è molto difficile per me affrontare questo freddo, che fa sì che il campo e la palla siano più pesanti. Non ho avuto buone sensazioni in allenamento, siamo 15 gradi in meno rispetto a Roma, è una brusca differenza di temperatura. Mi sono sempre piaciuti questi campi perché la palla rimbalzava alta. È bello avere l’opportunità di giocare, ma in questo periodo dell’anno è tutto più complicato. Devo rimanere ottimista “. Halep debutterà contro Sorribes Tormo, in forma da quando ha preso come allenatrice Soler-Espinosa, e nel caso di vittoria dello Slam la romena potrebbe diventare la n.1 della WTA, superando Barty.
    Un Grazie a Mandrake LEGGI TUTTO

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    Djokovic: “Le nuove palle a Parigi sono pesanti, ma anche perché è ottobre” (di Marco Mazzoni)

    Djokovic in allenamento a Parigi 2020

    Anche Novak Djokovic, nella intervista pre-torneo a Parigi, si soffermato sul tema più caldo: le nuove palline. Bocciate da Thiem, bocciatissime da Nadal, per il n.1 del mondo sono effettivamente pesanti, ma a suo dire la “colpa” non è solo della palla in sé, ma delle condizioni totalmente nuove in cui è usata.
    “Usiamo le palline Wilson per la prima volta su terra battuta” ha dichiarato Djokovic, “penso lo stesso dei miei colleghi, è più pesante di quella usata precedentemente, però dipende anche dal fatto che siamo in ottobre e fa freddo. La terra battuta è umida e più pesante rispetto a quando giochiamo in primavera. Tutte le condizioni climatiche influiscono sul rendimento della palla. E’ complicato affermare che la pallina è pesante in generale, tutto dipende fortemente dalle condizioni meteo. Dobbiamo accettarlo, per questo tutti siamo venuti qua un po’ prima per iniziare ad adattarci a queste condizioni, di palle e clima, molto diverse da un Roland Garros tradizionale”.
    Nella intervista, Novak ha parlato anche di altri temi, tornando sul “fattaccio” accaduto a New York. “Ovviamente d’ora in poi avrò la massima attenzione quando colpirò una palla fuori dal campo… Questo è rimasto scolpito nella mia mente per moltissimi giorni dopo US Open, sono sicuro che non commetterò lo stesso errore due volte. E’ successo, devo accettarlo e continuare. Fu uno shock per me, per tanta gente, però la vita è così, nello sport ed in generale, sono errori, cose brutte che possono accadere”.

    Djokovic non crede di aver ripercussioni negative per l’accaduto, come del resto ha dimostrato a Roma, vincendo il torneo (nonostante un certo nervosismo dimostrato in più occasioni…): “Non credo che quel che è accaduto potrà avere alcuna ripercussione sulle mie prestazioni in campo. Ho appena vinto il torneo di Roma, non ho avvertito alcun “perturbazione emozionale” o difficoltà nell’affrontare le partite, o nell’esprimere le mie emozioni. Nessuna. Cerco di tenere tutto quel che è negativo al di fuori del campo e della partita, cerco di perdonarmi e continuare il mio cammino. Sono un essere umano, ricco di difetti come tutti. Ho molta esperienza nel tour, e quel che è accaduto a me poteva accadere a chiunque altro”.
    Ultime considerazioni sul virus, i test, e come vive la situazione: “Ho fatto a Roma un paio di test, ancora prima di volare a Parigi, e appena arrivato mi sono sottoposto ad un altro. Finché non ho avuto i risultati, sono rimasto isolato come tutti gli altri giocatori. Seguo tutte le istruzioni, i soliti test ogni 4-5 giorni, ed è tutto. Questo indipendentemente dagli anticorpi di ognuno di noi. Per esempio, a New York, avendo ancora gli anticorpi, non mi hanno fatto alcun altro test dopo il primo. Quando sono arrivato qua me ne hanno fatto uno, è uscito negativo, e per ora non me ne hanno fatti altri. In Europa è diverso, a Roma mi hanno fatto testo ogni 2-3 giorni. Ogni paese tiene le proprie regole sul tema, questo è un po’ particolare. Il virus? Non so se il virus c’è ancora o no dentro al mio corpo, in questo momento non ci penso. Ho avuto il test negativo in ogni prova a cui mi sono sottoposto dopo aver contratto il virus, e anche oggi sono a questo punto. In ogni modo, non è ancora certo il modo in cui il virus si comporta in ogni individuo, come può andarsene o tornare. Dal punto di vista medico, c’è molta confusione sul tema, e dipende anche dal paese in cui vai. Dobbiamo seguire le indicazioni del luogo in cui ci troviamo, ora in Francia, e sono molto restrittive. Io mi sento fortunato ad essere un giocatore di tennis, di trovarmi a giocare di nuovo un torneo dello Slam, e spero di poterlo portare alla fine senza alcuna conseguenza per la mia salute”.

    Djokovic ostenta sicurezza. A Roma il suo tennis è stato sufficiente per il successo, ma non ha toccato dei picchi di prestazione massimi, e non c’erano a sfidarlo i due principali rivali sul rosso: Nadal e Thiem. La sensazione è che il livello mostrato al Foro Italico non sia abbastanza per battere i due principali favoriti per il titolo. O le nuove condizioni a Roland Garros (freddo, palle, orari serali) finiranno per cambiare le carte in tavola, aprendo ad altri giocatori la possibilità di vincere al Bois de Boulogne? Alle 11 Jannik Sinner avrà l’onore di aprire il torneo sul Chatrier. Buon Roland Garros a tutti
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Da Forl’: Il primo titolo challenger di Lorenzo Musetti “dedico il titolo alla mia famiglia e al mio team. In campo vado io, ma dietro c’è tantissimo lavoro che non si vede”

    Lorenzo Musetti – Foto Marta Magni

    Lorenzo Musetti vince gli Internazionali di Tennis Città di Forlì “Memorial Piero Contavalli”. Il diciottenne di Carrara, che grazie a questo successo diventerà numero 138 del mondo, ha battuto in finale il brasiliano Thiago Monteiro con il punteggio di 7-6(2) 7-6(5) in un’ora e 58 minuti di gioco. Per l’allievo di Simone Tartarini è il primo titolo Challenger in carriera: l’azzurro è il terzo teenager a laurearsi campione nel circuito internazionale dopo lo spagnolo Carlos Alcaraz Garfia (Trieste) e il ceco Tomas Machac (Koblenz).
    Musetti campione – Incontenibile la gioia di Musetti al termine della finale: “È un sogno che si avvera. L’anno scorso ci ero andato vicino a Milano, quest’anno a Trieste (semifinale in entrambi i tornei, ndr): a Forlì mi sono trovato benissimo sin dal primo giorno e ho raggiunto l’obiettivo. Credo di essermelo meritato, è stata una settimana di grande tennis. A chi dedico il titolo? Alla mia famiglia e al mio team. In campo vado io, ma dietro c’è tantissimo lavoro che non si vede”. Poi uno sguardo al futuro: “Nel circuito ATP non sono ancora nessuno. Sto giocando molto bene, ho battuto tanti top 100 nelle ultime due settimane e non me lo aspettavo. Ho sempre avuto le capacità tecniche per giocarmela con tutti, mancavano quelle mentali e fisiche: devo continuare a crescere senza fretta restando umile. Obiettivi? Raggiunto quello di entrare tra i primi 150 del mondo, adesso voglio la top 100. Non sarà facile, ma ci proverò entro fine stagione”.

    Titolo di doppio a Brkic e Cacic – Trionfano in doppio il bosniaco Tomislav Brkic ed il serbo Nikola Cacic, che in finale si sono imposti sul kazako Andrey Golubev e l’azzurro Andrea Vavassori con lo score di 3-6 7-5 10/3 in un’ora e 31 minuti di gioco.
    La soddisfazione di MEF Tennis Events – Conclusa la premiazione, il consueto bilancio di Marcello Marchesini, presidente MEF Tennis Events: “Non poteva andare meglio per noi organizzatori del torneo e per la splendida città di Forlì. Quando è arrivato al circolo Tennis Villa Carpena dopo il Foro Italico, ho detto a Musetti che avrebbe dovuto vincere qui o a Parma (prossimo Challenger MEF Tennis Events ad ottobre, ndr), perché penso che a breve inizierà a frequentare con continuità il circuito ATP abbandonando quello Challenger. Si è messo a ridere e mi ha risposto che avrebbe fatto di tutto per conquistare il titolo. Ora pensiamo a Parma, dove probabilmente daremo una wild card ad un top 50 ATP”. LEGGI TUTTO

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    Paire festeggia la sua “prima vittoria al Roland Garros”: “Sono negativo”

    Benoit Paire nella foto

    Il ritorno di Benoit Paire al tennis è stato molto travagliato: il francese è stato escluso dagli US Open per il test positivo al coronavirus e poi dopo vari test negativi è risultato di nuovo positivo durante l’ATP 500 di Amburgo, dove ha anche disputato il torneo.

    Al Roland Garros, invece, un test simile lo eliminerebbe automaticamente dalla manifestazione, ma la notizia e che è ritornato ad essere negativo. LEGGI TUTTO

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    Verdasco è risultato positivo al covid-19, è stato escluso dal Roland Garros ma lo spagnolo attacca gli organizzatori: “Ho preso il covid ad Agosto ero guarito non mi hanno fatto fare un nuovo test”

    Fernando Verdasco nella foto

    Fernando Verdasco, ex top 10, ha spiegato ieri sera in una dichiarazione il motivo per cui ha abbandonato il Grand Slam francese. Infatti, il 36enne spagnolo ha spiegato di essere stato escluso dalla gara poco prima del sorteggio dopo essere risultato positivo al coronavirus.
    “In agosto ho avuto il covid-19 e non ho avuto sintomi. Ho seguito tutte le indicazioni di isolamento e sono tornato alla mia routine dopo essere risultato negativo in una serie di test per il coronavirus. Sono sempre risultato negativo, compreso l’ATP Masters 1000 di Roma. Ero di nuovo negativo prima dell’ATP 500 di Amburgo, ma ho scelto di non giocare il torneo per prepararmi al Roland Garros. La mia squadra e la mia famiglia sono andati martedì a Parigi e abbiamo fatto un altro test. Tutti erano negativi, tranne il mio. Ho spiegato la mia storia, ho spiegato che avevo già avuto la malattia, ma l’organizzazione del Roland Garros mi ha negato la possibilità di fare un altro test”, ha rivelato il giocatore di Madrid.

    Verdasco e’ molto frustrato per il modo in cui la situazione è stata gestita. “Sono frustrato e indignato dall’organizzazione. Il minimo che potevano fare e sottopormi ad altro test”. LEGGI TUTTO

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    Roland Garros: Rafael Nadal scontento delle nuove palle e del freddo: «Giocare all’aperto con 9 gradi è estremo»

    Rafael Nadal classe 1986 e n.2 del mondo

    A chiosare infine le varie discussioni sulle mutate condizioni che i tennisti troveranno al Roland Garros, è intervenuto Rafael Nadal, campione in carica, nonché detentore di ben 12 titoli del Grand Slam Parigino.
    “E’ il Roland Garros con le condizioni più negative su cui possa aver mai giocato.Piove quasi ogni giorno, fa freddo, oggi ho giocato con 9 °C, è ventoso. Mi sono già allenato con queste nuove palle a Maiorca (dov’è la sede della Rafa Nadal Tennis Academy) con il caldo e le palle erano già allora lente e pesanti. Col freddo sono come pietre.Dobbiamo adattarci anche a questo. Dobbiamo affrontare ogni giorno con la predisposizione di accettare le sfide che incontriamo e superarle con calma.Di tutti i Roland Garros che ho giocato, questo ha le condizioni più negative in assoluto.Le nuove palle usate della Wilson dovranno essere modificate in futuro. Sono certo che la direzione del Roland Garros se ne renderà conto quanto faranno le verifiche a fine torneo. Queste palle sono un po’ pericolose per le spalle e il gomito dei tennisti.”

    “Sono arrivato a Parigi e ho già fatto due sessioni di allenamento (una con il tetto chiuso per simulare un clima più rigido ) e ho sensazioni positive. Ho altri 2 giorni di allenamenti dato che giocherò Lunedì. Dobbiamo guardare avanti con l’entusiasmo di fare il nostro meglio per avere delle possibilità.Arrivo a giocare lo Slam con 3 partite ufficiali su terra, di cui l’ultima persa nel modo che sapete, non voglio sminuire quella prestazione.Penso che sia meglio concentrarmi sui miglioramenti che potrò raggiungere partita dopo partita. Se non sentissi la capacità di poter dare il meglio di me, di giocare al 100% e di combattere per competere con gli altri ad ogni partita non sarei venuto a Parigi.Certamente ho giocato poche partite e le condizioni qui sono molto diverse, ma dobbiamo sapere come affrontare le sfide che ci vengono presentate. So che avrò molte difficoltà durante il torneo, non voglio ingigantirle, ma piuttosto minimizzarle con una buona predisposizione e con un atteggiamento in campo che le cose vadano nel verso giusto.Con 9°C di temperatura, il tuo corpo ha bisogno di più colpi, di più energie per imprimere lo spin alle palle, per chiudere il punto. Penso che avremo incontri più lunghi.”
    “Non puoi andare contro corrente. Se ci sono condizioni diverse bisogna farle proprie e adattarvisi e non giocare contro di esse. Quello che non andrò a fare sarà di dire che queste palle vanno bene quando non è così. Non penso che sia giusto giocare su terra con queste, ma io e gli altri tennisti lo faremo ugualmente. Chi riuscirà ad adattarsi meglio avrà più possibilità di vittoria.Speriamo che il tempo migliori un pochino perché freddo, pioggia e vento lo rendono veramente estremo. A Roma il clima era migliore.”
    Un Grazie a Mandrake LEGGI TUTTO