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    Gael Monfils vuole giocare fino a 40 anni: “La quarantena mi ha ucciso. Sono tornato senza fiducia e ho preso molte decisioni sbagliate”

    Gael Monfils, 34 anni e all’11° posto del ranking ATP, ha annunciato che non gareggerà più nel 2020, ed ha anche parlato del futuro della sua carriera. Il francese assicura che giocherà almeno fino alle Olimpiadi di Parigi del 2024, quando compirà 38 anni, ma ammette addirittura che potrà giocare fino ai 40 anni. “Voglio […] LEGGI TUTTO

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    Olya Sharypova accusa Zverev di violenza domestica, Sasha “non è vero”

    Sasha Zverev

    Giornate a dir poco turbolente per il top10 tedesco Alexander “Sasha” Zverev. Dopo la rivelazione della prossima paternità con la ex fidanzata Brenda Patea, un’altra “fiamma” di Zverev esce allo scoperto, stavolta con accuse molto gravi.
    Olya Sharypova (a fianco di Sasha per quasi due anni, trascorsi in un tira e molla discretamente turbolento) ha inizialmente pubblicato sul proprio profilo Instagram un lungo post, in cui ha parlato di una sua relazione molto difficile, dalla quale ha avuto la forza di scappare. Senza fare alcun nome, ha raccontato di aver avuto un pesante litigio col compagno, che ha finito per sbatterle la testa contro il muro, tanto da terminare a terra. Nonostante il bruttissimo episodio, è rimasta a fianco del fidanzato perché sentiva di amarlo e che avrebbero potuto superare la cosa. A New York accadde un secondo episodio, ancor più grave: un’altra aggressione da parte di lui, che stavolta tentò anche di soffocarla con un cuscino. Tutto questo senza citare il nome del fidanzato violento.
    La vera “bomba” esplode poco dopo, quando Sharypova rilascia una lunga intervista al sito russo Championat in cui esce allo scoperto facendo il nome di Zverev, stavolta con molti più particolari sulla terribile notte di New York. Riportiamo alcuni estratti: “Durante US Open quel giorno passeggiavo con Dasha Medvedeva (moglie di Daniil Medvedev) e un altro amico. Eravamo in ritardo e Sasha si è arrabbiato. Quando arrivai a casa abbiamo litigato. Ho scritto su Instagram che ha cercato di soffocarmi con un cuscino e torcermi le braccia. Provai a scappare dalla stanza dell’hotel, ma lui non me lo permise. Poi sono riuscita a liberarmi e scappai a piedi nudi col telefono. Mi nascondevo nell’hotel ma lui mi ha scovata. Eravamo vicino all’entrata secondaria, piangevo e volevo scappare ma e lui voleva che tornassi in camera. Parlammo ma ho capito per ormai non c’era dialogo. Avevo paura, volevo scappare ma Sascha mi ha spinto contro il muro dicendomi che a nessuno sarebbe importato di me. Per fortuna è arrivato qualcuno, mi sono intrufolata alla gente e sono scappata fuori, a piedi nudi per strada. Fortunatamente avevo il telefono, ho chiamato un amico che mi ha ospitato dalla sua famiglia. Tutte le mie cose erano rimaste in hotel. Sascha mi ha telefonato e scritto diverse volte, io non volevo vederlo ma ho pensato che dovevamo parlare. Sono tornata in hotel. Chattavo con Sascha e abbiamo ricominciato a insultarci. Ero seduta nel bagno dell’hotel a piangere, quando lui è arrivato e ha lanciato le mie cose nella lobby dell’hotel. Non c’era il mio passaporto, non potevo andarmene da New York. Il giorno dopo è venuto alla casa del mio amico per fare pace. Non eravamo soli, abbiamo potuto parlare. Abbiamo ripreso la nostra relazione, durante US Open ero seduta nel suo box durante le partite, anche alla Laver Cup e in Cina. Poi ci siamo lasciati”.

    Sharypova ha confessato al portale russo di aver tenuto per sé questa brutta storia per paura, e che praticamente nessuno ne era al corrente, nemmeno l’amica Dasha Medvedeva o la famiglia di Sasha. Ha poi affermato di non aver scelto di parlare adesso, appena “esplosa” la notizia della paternità di Zverev, ma che è stato solo un caso. A conferma della sua versione ha rilasciato al portale russo gli screenshot delle chat, affermando “Voglio che Sascha capisca che ogni azione ha una reazione. Non ho testimoni, tutto è accaduto nel nostro privato, ma sono pronta a qualsiasi test che lo possa dimostrare”.
    L’intervista ha fatto velocemente il giro del mondo, così che nella tarda serata di ieri Zverev ha finalmente rotto il silenzio, scrivendo una nota sui propri canali social, in cui affronta le due vicende personali che lo riguardano. Ecco le sue scarne dichiarazioni: “Gli ultimi giorni sono stati una bella sfida per me. Diventerò padre a 23 anni. E non vedo l’ora che arrivi il bambino. Anche se io e Brenda non stiamo più insieme, abbiamo una buona relazione e mi prenderò le mie responsabilità come padre. Insieme ci prenderemo cura di questa creatura che sta crescendo. Non voglio dire nient’altro sulla questione perché è una cosa che riguarda la mia vita privata. Sono sicuro che io e Brenda gestiremo la cosa senza che i media siano ulteriormente coinvolti. Quindi, ci sono le infondate accuse della mia ex ragazza Olya Sharypova, che ho letto sui media oggi. Questo mi ha fatto molta tristezza. Ci conosciamo da quando eravamo bambini e abbiamo condiviso insieme moltissime cose. Mi dispiace molto che lei abbia rilasciato questa nota pubblica. Perché le accuse sono semplicemente false. Abbiamo avuto una relazione, ma è finita molto tempo fa. Perché Olya stia facendo ora queste accuse, non lo so. Spero solo che troveremo un modo per affrontarci di nuovo in maniera rispettosa e ragionevole”.
    Vedremo se la vicenda avrà altri strascichi. Al momento, nessuno dei due protagonisti ha parlato di denunce o altre vie legali.

    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Carlos Alcaraz chiude la stagione 2020 e parla del match perso con Giustino: ” ci sono incontri che controllo e che finiscono poi per sfuggirmi”

    138 ATP – Best: 136 – Carlos Alcaraz ESP, 2003.05.05

    Carlos Alcaraz non ha giocato al massimo al Challenger di Marbella in Spagna dove è stato battuto dal nostro Lorenzo Giustino al primo turno.
    “Devo continuare a lavorare su queste cose, ci sono incontri che controllo e che finiscono poi per sfuggirmi. Tuttavia, questa è una cosa che non mi preoccupa. Sono consapevole che queste partite mi faranno aumentare l’esperienza”.

    Lo spagnolo fa il punto della situazione su questa stagione:
    “E’ stata una stagione positiva e penso che potrò prendere dei buoni spunti su tutto quello che abbiamo fatto quest’anno. Ora devo prepararmi bene per poter disputare una buona stagione nel 2021”. LEGGI TUTTO

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    Djokovic n.1 a fine 2020, è il più “vecchio” di sempre

    Novak Djokovic continua ad inanellare record assoluti. L’attuale n.1 del ranking ATP, con i punti conquistati nel torneo di Vienna in corso questa settimana, si è messo al riparo da brutte sorprese, assicurandosi matematicamente n.1 a fine 2020. Uguaglia il record di Pete Sampras, 6 volte n.1 di fine anno, ma l’impresa dell’americano fu ancor […] LEGGI TUTTO

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    Anna Chakvetadze ricorda una rapina subita ne 2007 nel miglior momento della sua carriera : “Avevo 20 anni e quella notte pensavo fosse arrivata la fine della mia vita”

    Anna Chakvetadze nella foto

    Anna Chakvetadze semifinalista agli US Open nel 2007 ricorda i momenti di panico vissuti durante una rapina in casa sua:
    “Pensavo che il 17 dicembre 2007 sarebbe stata l’ultima notte della mia vita. Avevo 20 anni quando è successo tutto. Ho pensato che sarei morta molto giovane. Ho finito la stagione 2007 al sesto posto, è stato un anno magico. Un mese prima della rapina ho raggiunto le semifinali alle finals WTA nello stesso gruppo di Serena Williams, Justine Henin e Jelena Jankovic (…) Sono arrivata dal Belgio con mio padre e mia madre e c’era in casa anche mio fratello. Ero esausta e sono andata a dormire. Poi, alle 3 del mattino, sono stata svegliata. C’erano cinque persone enormi in casa mia. Ero sdraiata, non riuscivo a capire bene cosa stesse succedendo. Indossavano maschere e vestiti scuri”.

    Chakvetadze ricorda quello che ha sentito quella notte:
    “Ho sentito un urlo in un’altra stanza. Sapevo che era da parte di mio padre. La mia reazione è stata quella di andare nel panico. Ad essere sincera, devo dire che pensavo che quelli sarebbero stati i miei ultimi momenti. Ero molto turbata. Avevo 20 anni e quella notte pensavo fosse arrivata la fine della mia vita” – dichiara la russa alla Voce del Tennis. LEGGI TUTTO

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    Jannik Sinner: ” Con Simon a Colonia ho perso il secondo set 6-0, ma è durato comunque un’ora, e non ho regalato nulla. Così l’altro lo fai pensare, gli fai capire che ci sei, e che piuttosto di mollare sei disposto a morire in campo”

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16

    In un’intervista al quotidiano La Stampa concessa a Stefano Semeraro, Jannik Sinner ha parlato del suo percorso e delle motivazioni che lo spingono ogni giorno a lavorare duramente.
    “Ragiono sul biennio: deve giocare 150 match importanti, 70 circa a stagione, passando da sconfitte cocenti e momenti brutti, che saranno più importanti di quelli belli” .Sono diverso dopo la sfida con Nadal? Quella contro Rafa sulla terra battuta è stata una grande sfida, ho giocato bene nel primo e nel secondo set, nel terzo Rafa ha spinto di più. Ma mi sentivo pronto a giocare contro di lui.”
    “Sono andato in campo con l’atteggiamento giusto. Ma sono sempre lo stesso. E non ho paura di giocare contro nessuno. Se una cosa in campo mi dà fastidio, lo dicevo prima e lo dico adesso.Ma è vero che oggi mi trattano in maniera diversa. Ma la gente cosa sa di me? Mi osserva quando entro in campo, concentrato al massimo, e pensa: ‘questo è uno chiuso’ . Invece chi mi conosce fuori dal campo sa che sono aperto, che parlo di tutto con tutti.In campo me ne sto zitto, ma le assicuro che so divertirmi un casino, perché ci vuole anche quello” .

    “Che dicano pure quello che pensano, tanto non ci bado. Per uno valgo i primi 10, per l’altro non arriverò mai. Non ascolto nessuno dei due. Guardi, la cosa migliore che ho non sono i colpi. Anzi, se parliamo di quelli, non credo di avere tanto talento.Il mio vero talento è un altro, e lo devo alla mia famiglia, che mi ha trasmesso il rispetto per il lavoro, e insegnato a dare sempre il massimo. Per questo ogni volta che vado in campo, non importa contro chi, penso sempre: ‘lo con questo ci vinco’.
    “Non mi sciolgo mai, non lascio mai un punto. Con Simon a Colonia ho perso il secondo set 6-0, ma è durato comunque un’ora, e non ho regalato nulla. Così l’altro lo fai pensare, gli fai capire che ci sei, e che piuttosto di mollare sei disposto a morire in campo” . LEGGI TUTTO

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    Esquire dedica il numero di novembre a Musetti, “non aprirò mai un profilo TikTok”

    L’astro nascente del tennis azzurro Lorenzo Musetti ha attirato l’attenzione del magazine Esquire (storica rivista fondata negli USA negli anni ’30, leader nel raccontare storie di moda, uomini e tendenze), che gli ha dedicato il servizio principale del numero di novembre, inclusa la copertina. All’interno troviamo un bel reportage fotografico, con Lorenzo che posa con […] LEGGI TUTTO

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    Fiona Ferro ha contratto il coronavirus

    Fiona Ferro FRA, 12-03-1997

    Fiona Ferro, numero 42 della classifica mondiale, ha annunciato questo martedì di essere risultata positiva al coronavirus, entrando così a far parte di una lunga lista di tennisti (molti più uomini che donne) che sono risultati positivi al virus che ha cambiato il nostro modo di vivere.

    La transalpina era nella migliore forma della carriera: ha vinto ad agosto il WTA di Palermo, il primo della sua carriera nel circuito maggiore, e ha raggiunto gli ottavi di finale al Roland Garros, dove ha perso solo contro la futura finalista Sofia Kenin. LEGGI TUTTO