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    Roger Federer: “Ritorno al lavoro”

    Roger Federer nella foto

    Roger Federer, 39 anni, non gareggia ufficialmente dalla fine di gennaio e finalmente sembra quasi pronto a tornare alle competizioni, dopo due operazioni al ginocchio destro, il cui recupero ha richiesto molto più tempo di quanto avrebbe voluto. Anche se la sua classifica non ha risentito molto dell’infortunio – a causa della pandemia – lo svizzero ha perso quasi un anno di competizioni e desidera ora dare il meglio di sé già a gennaio, per giocare l’edizione 2021 degli Australian Open.

    “Ritorno al lavoro”, si legge nella pubblicazione di Federer sui social media, dove lo svizzero si sta allenando su un campo veloce e all’aperto. LEGGI TUTTO

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    Rafael Nadal fiducioso per le Finals ATP: “Questi incontri di Parigi mi hanno aiutato”

    Rafael Nadal classe 1986 e n.2 del mondo

    Rafael Nadal è stato eliminato ieri nelle semifinali dell’ATP Masters 1000 di Parigi, dal tedesco Alexander Zverev, ma non si scoraggia alla vigilia di un obiettivo ancora più grande, che è il tentativo di vincere le Finals ATP di Londra per la prima volta in carriera. Il 34enne spagnolo confida che i quattro incontri tenutisi a Parigi, anche se non ha giocato bene, siano importanti per aumentare le sue possibilità di successo.

    “Non è stato un brutto torneo per me. Ho passato molte ore in campo e questi quattro incontri sono importanti per me e mi hanno aiutato. Ho bisogno di tempo per abituarmi ai campi veloci indoor. Certo che volevo vincere, ma sapevo già che sarebbe stato difficile”, ha confessato in conferenza stampa dopo la semifinale.
    Il 34enne spagnolo indica ciò che deve migliorare per la O2 Arena. “Devo migliorare dalla parte del rovescio. Sento che potrei perderlo da un momento all’altro. E’ fondamentale migliorare da quella parte del campo per aumentare le mie possibilità di vincere a Londra”.
    Nadal, ricordiamo, non ha mai vinto le Finals ATP ma ha raggiunto la finale due volte, nel 2010 (perse con Roger Federer) e nel 2013 (con Novak Djokovic). LEGGI TUTTO

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    Francesca Schiavone: “Mi sento sola. Ma dopo il cancro sono rinata”

    Francesca Schiavone – Luca Casadei_OneMoreTime Podcast

    La più grande tennista italiana di tutti i tempi, Francesca Schiavone, è la protagonista del quarto episodio di One More Time, il podcast di Luca Casadei dedicato alla rinascita. Durante la chiacchierata con Casadei, la prima tennista azzurra nella storia ad aver vinto un torneo del Grande Slam racconta la partita più difficile della sua vita, quella contro il cancro, oltre a ripercorrere le varie tappe della sua carriera e le sue origini.
    Nella puntata ricorda gli inizi a 10 anni e il supporto della propria famiglia, fino al coronamento del sogno di una vita, la conquista del Roland Garros. Una carriera eccezionale, che però ha avuto anche alcune ombre: la pressione, le delusioni e la solitudine, perché, come scritto da Andre Agassi nel suo libro “Open”, il tennis è lo sport che ti fa sentire più solo in assoluto. Francesca Schiavone ha raccontato a Luca il suo momento di massima solitudine: «È stato quando ho perso il torneo di Wimbledon al primo turno nel 2010, lì sono crollate molte aspettative. La solitudine per noi tennisti c’è sempre, io la sento anche oggi. Mi sento assolutamente sola. È uno sport che non ti consente di coltivare amicizie facilmente. Quello che diceva Agassi nel suo libro è vero, io tutt’ora mi sento molto sola e piango». Dopo una carriera magnifica e diversi titoli arrivano il ritiro e una “nuova” Francesca, ancora in cerca di un cammino definitivo: «Sono stata molto fortunata nella mia vita perché ho sempre saputo in che direzione andare, avevo un sogno. Oggi invece mi alzo e non ho un sogno grandissimo nel mio cuore, quindi è tutto molto più complicato. Capisco perché le persone possano iniziare a bere, a fumare, a crearsi dipendenze per non pensare ad altro». Ma Francesca Schiavone ha già dimostrato di avere il carattere per superare qualsiasi sfida, come quella più dura di tutte: il tumore scoperto dopo il ritiro. «Facevo fatica a giocare a tennis e pensavo fosse l’età, invece era qualcos’altro. Ero anche dimagrita molto, ma nel complesso stavo bene. Poi un giorno ho scoperto questo linfonodo nel collo e sono andata dal dottore, scoprendo questa malattia. Quando te lo dicono ti crolla il mondo addosso, è tutto incerto e “scuro”, pensi di aver perso tutto. Mi sento di dire tre cose a chi si trova in questa situazione: la prima è di circondarsi di persone che vi amano, la seconda è che siamo più forti di quello che crediamo; quando pensiamo di non potercela fare, abbiamo sempre quei cinque minuti o quella palla in più da giocare, quella possibilità a cui nemmeno pensiamo. Ultima cosa: trovate qualcosa che vi dia motivazione, che vi stimoli ad alzarvi tutti i giorni per lottare». E poi la vittoria: « È stata la lotta più dura in assoluto che ho affrontato, e la cosa più bella è che sono riuscita a vincere questa battaglia. Quando me lo hanno detto pochi giorni fa sono esplosa dalla felicità. Ora sono pronta ad affrontare nuovi progetti. Con la mia compagna abbiamo cercato un localino a Milano e adesso, dopo aver trovato un posto, lo abbiamo fatto diventare un piccolo bistrot. Questo mi ha dato tantissime energie e motivazioni». Insomma, Francesca oggi è più forte di Francesca Schiavone.

    Il suo interlocutore, colui che ha dialogato con lei con genuina empatia, è Luca Casadei: in passato manager di noti personaggi televisivi, oggi CEO e Founder di WSC, fucina di talenti web-nativi. Il progetto di One More Time, da lui stesso ideato e prodotto, nasce proprio dai suoi trascorsi professionali quando, in 20 anni passati a rappresentare un ampio parterre di volti noti della TV, si è trovato in tante occasioni davanti ai volti sconfitti di coloro che hanno dovuto pagare un conto fin troppo salato per un successo il più delle volte rivelatosi effimero. Persone vere, spesso all’ombra ognuno del proprio personaggio, raccontano a Luca come all’apice della notorietà hanno dovuto affrontare discese ripide e pericolose, fino a toccare il fondo, e come poi siano riuscite a riemergere grazie all’energia presa da ben altri valori . LEGGI TUTTO

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    Toni Nadal potrebbe entrare nella nuova dirigenza dell’FC Barcellona

    Rafa Nada con lo zio Miguel Angel, in uno scatto di alcuni anni fa

    Da molti mesi l’FC Barcellona di Leo Messi naviga in acque molto agitate. Nessun titolo in stagione, sconfitte dagli odiatissimi rivali “blancos” del Real Madrid, il caos estivo con Messi che esce allo scoperto e se ne vuole andare. Alla fine Leo è rimasto “a casa”, ma sottoposto a pressioni estreme il presidente Bartomeu ha gettato la spugna. A gennaio nuove elezioni, è in arrivo una nuova dirigenza blaugrana.
    Cosa interessa questo agli appassionati di tennis? Toni Nadal potrebbe diventare dirigente del club catalano se il nuovo presidente sarà Víctor Font, uno dei candidati più accreditati per la poltrona più ambita in Catalogna. Infatti Font, pre-candidato alla presidenza dell’FC Barcelona, ha annunciato che Toni Nadal farà parte del suo progetto come consigliere se riuscirà a vincere le elezioni per il club del Barça previste per il prossimo gennaio.
    “Se vinciamo, Toni avrà un ruolo rilevante nell’aiutare un gruppo di professionisti a creare una nuova area nel club: l’Area Comportamento. Sarà un’area trasversale che lavorerà per trasmettere a tutti i membri del club quali siano i valori ed il modo di comportarsi proprio dello stile Barcellona”, ha spiegato Víctor Font durante la conferenza stampa di presentazione.

    Inoltre, “Toni Nadal ci aiuterebbe nei rapporti istituzionali del club con le diverse realtà, è una persona molto rispettata e conosciuta nell’ambiente internazionale”. Ricordiamo che Toni è di casa nel club catalano, visto che il fratello Miguel Angel è stata una delle colonne del club negli anni ’90, portando anche la fascia di capitano in campo.
    “Più di due anni fa Víctor Font e Antoni Bassas sono venuti a trovarmi a Manacor e mi hanno convinto con il progetto che mi hanno presentato, anche se per me è stata una sorpresa che mi abbiano proposto di far parte della loro candidatura per il Barcellona. Sono molto emozionato“, ha dichiarato. Toni. Parlando di Messi, in scadenza di contratto e dopo l’estate molto travagliata, Nadal ha detto che “bisogna creare un clima in cui ci si senta al sicuro, motivato a concludere la carriera nella sua casa. Non può esistere tutto quello che è successo, sarebbe un errore epocale dissociarsi da lui. Dobbiamo creare una squadra che gli permetta di vincere un altro Pallone d’Oro e un altra Champions League”.
    Concludiamo con una curiosità: nonostante tutta la nutrita famiglia Nadal sia tifosissima del Barca, Rafa è invece da sempre un fedele sostenitore del Real Madrid… tanto che ben si guarda da indossare la classica maglia blaugrana. Proprio come nella foto, che lo ritrae alcuni anni fa con lo zio Migel Angel, mentre Rafa sfoggia la maglia della nazionale iberica!

    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    L’ATP ignora completamente Alexander Zverev sui social network per tutta la settimana

    Alexander Zverev GER, 1997.04.20

    Alexander Zverev, numero sette del mondo, continua a brillare questa settimana nel torneo Masters 1000 di Parigi Bercy. Questo venerdì il tedesco ha conquistato per la prima volta in carriera le semifinali del torneo francese, sconfiggendo Stan Wawrinka in due set, ma la sua vittoria è stata completamente ignorata dai due account dei social network ATP (ATP Tour e Tennis TV), come tutti gli incontri del tedesco di questa settimana nella città delle luci.

    Zverev è stato accusato quasi ogni giorno – in diverse interviste per diversi media – dalla sua ex fidanzata, la russa Olga Sharypova, di violenza domestica. Tra l’altro, l’ex tennista russa, allenata anche dalla madre di Andrey Rublev, ha rivelato che il tedesco l’ha aggredita fisicamente e psicologicamente più volte, confessando addirittura di aver pensato di porre fine alla sua vita.
    Al contrario, l’account del social network di Parigi Bercy, è stata inondato di post a sostegno di Sharypova. Zverev, che nelle ultime settimane ha rivelato che sarà padre per la prima volta, frutto del suo rapporto con un’ altra delle sue “ex”, ha smentito tutte le accuse contro di lui. LEGGI TUTTO

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    Fernando Verdasco dopo 1 anno di problemi al ginocchio destro è stato operato

    Fernando Verdasco nella foto

    Fernando Verdasco ha subito un’operazione al ginocchio destro, che lo tormentava da oltre un anno.
    In una post sui social network il tennista spagnolo rivela che tutto è andato come previsto.

    “Dopo più di un anno di dolori al ginocchio, ho deciso di sottopormi a un piccolo intervento chirurgico per poter giocare di nuovo senza dolore. Tutto è andato bene e ora devo solo avere pazienza e poi allenarmi duramente per poter tornare al 100 per cento. Grazie, Dr. S. Yoon, per tutto il suo aiuto. E grazie per tutti i vostri messaggi! Un grande abbraccio”. LEGGI TUTTO

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    Gaudenzi: “A fine novembre parlermo con tutti, anche con Djokovic”

    Andrea Gaudenzi, Presidente dell’ATP

    In un’intervista concessa al quotidiano francese Le Figaro, Andrea Gaudenzi ha parlato delle gravi difficoltà che il mondo della racchetta ha dovuto affrontare in questo 2020 così travagliato. La situazione è ancora molto complessa, basti pensare alle concrete difficoltà che stanno sperimentando in Australia (uno dei paesi più “tranquilli” per il contagio da Covid-19) per organizzare ATP Cup ed Australian Open 2021. Per non parlare della trasferta in America latina appena dopo, in paesi massacrati dalla pandemia e con economie in ginocchio.
    Gaudenzi s’è soffermato soprattutto sul tema “caldo” della divisione in atto tra i giocatori dopo il battesimo della neonata PTPA lo scorso agosto. Per affrontare un 2021 che si preannuncia complicato, serve unità. Questo il concetto espresso a chiare lettere dal Presidente dell’ATP. Ecco alcuni estratti delle sue parole
    “Ovviamente il periodo è stato molto complicato per i giocatori. Siamo rimasti bloccati per tanti mesi, all’oscuro del nostro destino fino alla fine di luglio. C’era frustrazione, anch’io sono stato un giocatore e capisco il loro stato d’animo. Abbiamo ascoltato le loro lamentele, abbiamo cercato di agire per il bene di tutti, dello sport e di tutte le persone che vivono del tour”.

    “Il futuro è incerto, ma stiamo lavorando per programmare al meglio la prossima stagione. Ci incontreremo tutti alla fine di novembre e dicembre. Siamo aperti alle discussioni (con Djokovic e PTPA, ndr), ma è giunto il momento dell’unità e non dei conflitti. Dividerci adesso non funzionerebbe e tutti perderebbero. I tornei hanno bisogno dei giocatori e i giocatori hanno bisogno dei tornei. Non possiamo apportare i cambiamenti necessari se ci sono divisioni. Dobbiamo combattere insieme per difendere gli interessi più importanti, del tennis soprattutto”.
    Vasek Pospisil, vero braccio destro di Djokovic nella creazione della PTPA e molto attivo tra i giocatori, recentemente aveva parlato della prossima stagione, dicendosi aperto ad ogni possibilità, a parlare con l’ATP e prendere insieme decisioni importanti, ma è rimasto molto fermo sulle posizioni sbandierate al momento dell’annuncio del nuovo “sindacato”. Diversa suddivisione dei premi, con una fetta assai più cospicua per i tennisti, revisione del calendario e molto altro, questo il programma della PTPA, con qualche velata minaccia di possibile spaccatura e chissà, anche rottura. Gaudenzi di par suo aveva annunciato lo scorso settembre un nuovo piano che prevede una piccola rivoluzione su aspetti basilari della stagione, includendo anche una suddivisione degli introiti assai più favorevole per i tennisti. La sensazione è che presto vedremo molte novità nel mondo della racchetta, sperando non si arrivi ad un conflitto così duro che porti ad una divisione. Di sicuro ci aspetta un inverno molto “caldo”…

    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Felix Auger Aliassime e David Goffin si separano dai propri coach

    Felix Auger-Aliassime CAN, 2000.08.08

    Felix Auger Aliassime, 20 anni, ha annunciato questo giovedì la fine del suo rapporto professionale con l’allenatore Guillaume Marx, con il quale ha lavorato negli ultimi anni. Il giovane canadese ha ora un solo coach, Frederic Fontang, ma non ha ancora chiarito se avrà un nuovo coach o rimarrà solo con Fontang.
    “Ho deciso di chiudere il rapporto professionale con il mio allenatore a tempo pieno, Guillaume Marx. La nostra collaborazione si conclude in modo amichevole e con il massimo rispetto (…). Mi ha aiutato ad allenarmi e a svilupparmi come giocatore e come persona in tutte le sfide che abbiamo affrontato in questo periodo. Ricorderò sempre tutti i momenti positivi che abbiamo passato insieme (…) “, si legge nel messaggio pubblicato dal giovane del Québec sui social network.

    Anche il tennista belga David Goffin ha chiuso il suo legame professionale con l’ex top ten Thomas Johansson, l’allenatore che lo ha accompagnato negli ultimi due anni.La decisione può essere legata ai risultati poco positivi del belga che, da quando il tennis è tornato nel ‘post-pandemico’, ha avuto risultati molto deludenti.
    Thomas Johansson, ex numero sette del mondo, ha lasciato un messaggio al tennista belga:“Dopo quasi due anni insieme, la nostra collaborazione è giunta al termine. Voglio ringraziare David e tutta la sua squadra per il tempo passato insieme e gli auguro tutto il meglio per il futuro”. LEGGI TUTTO