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    Rafael Nadal e la pressione nel servire per il match contro Medvedev: “Ho servito per chiudere incontri più difficili, più importanti in situazioni più complicate” e poi sul possibile posticipo degli Aus Open “”Non siamo nessuno per dire come gli australiani dovrebbero sentirsi ad ospitare gli stranieri nel loro Paese”

    Rafael Nadal classe 1986 e n.2 del mondo

    Rafael Nadal ha detto addio questo sabato alla stagione 2020 dopo essere stato eliminato nelle semifinali delle finals ATP, e ora sta pensando solo alla prossima stagione.Il 34enne spagnolo entrerà nel 2021 con lo stesso numero di titoli del Grand Slam del suo rivale e amico Roger Federer (20) e non fa mistero del fatto che sarà un anno interessante per gli appassionati di tennis ma anche per i giocatori.
    “Il prossimo anno sarà molto importante. Da parte mia, il mio obiettivo è lo stesso di sempre. Dare a me stesso le maggiori possibilità di competere in ogni torneo e vincerlo. Spero di essere pronto per questo inizio”, ha confessato lo spagnolo.

    Nadal ha anche commentato la possibilità che gli Australian Open siano rinviati e, come ha quasi sempre fatto, ha parlato dell’ ‘importanza del tennis nel bel mezzo di una crisi pandemica. “Non siamo nessuno per dire come gli australiani dovrebbero sentirsi ad ospitare gli stranieri nel loro Paese. Dobbiamo avere pazienza e accettare la situazione che stiamo vivendo”.
    Poi ha parlato della partita contro Medvedev che ha visto Rafael dopo 1h24, avanti per 6-3 e 5-4 e servizio, lasciarsi sfuggire questa opportunità, permettendo all’avversario di recuperare.
    In conferenza stampa, il maiorchino ha negato di aver sentito la pressione. “Penso di aver ottenuto abbastanza nella mia vita per non sentire la pressione di chiudere le partite. Ho servito per chiudere incontri più difficili, più importanti in situazioni più complicate. Non credo che questo fosse il punto. E’ normale avere un po’ di tensione, ma quello che è successo lì è stato che ha risposto bene, ha fatto un paio di risposte positive e io ho commesso qualche errore”.
    Nadal ha anche confermato di non avere alcun tipo di problema fisico, in quanto sembrava chiaramente avere meno energia del solito durante la seconda metà del terzo set: “Sto bene, grazie. Non ho nessun problema”. LEGGI TUTTO

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    Lemon Bowl 2021: il torneo non si ferma. Iscrizioni aperte per Main Draw, Qualificazioni e Pre Quali

    Premiazione Lemon Bowl 2020 – Foto Adelchi Fioriti

    Si scaldano i motori per la 37esima edizione del Lemon Bowl, la prima a porte chiuse nella storia di uno tra i più graditi appuntamenti della stagione. Gli organizzatori, in attesa di ulteriori sviluppi, sono già al lavoro per consentire il regolare svolgimento della manifestazione nel totale rispetto di regole e protocolli di sicurezza. Come ormai da tradizione saranno tre i circoli ospitanti: New Penta 2000 (storica sede centrale), Polisportiva Palocco ed Eschilo 2, per un totale di oltre 30 campi a disposizione. A concorrere per sollevare al cielo l’ambita coppa piena di limoni, centinaia di ragazze e ragazzi delle categorie under 10, 12 e 14, tutti pronti a darsi battaglia fino all’ultimo ‘15’ con il sogno di scrivere il proprio nome nell’albo d’oro.
    Sulle orme di Martina Trevisan e Lorenzo Musetti – Tanti i giovani e giovanissimi pronti ad inseguire un sogno divenuto realtà per molti degli astri nascenti del tennis italiano ed internazionale. Martina Trevisan, quest’anno protagonista di una cavalcata esaltante fino alle semifinali del Roland Garros, si aggiudicò nel 2003 il titolo under 10. 2020 da sogno anche per il toscano Lorenzo Musetti, fresco di best ranking alla posizione numero 127 ATP, che nel 2012 mise le mani sul titolo under 10 e raggiunse la finale under 12 due anni più tardi. A far spellare le mani al pubblico capitolino furono anche Giulio Zeppieri, Martina Di Giuseppe e la marchigiana Elisabetta Cocciaretto (già nel giro di Fed Cup). Senza dimenticare l’attuale top-10 Matteo Berrettini, più volte protagonista, anche se mai vincitore, del Lemon Bowl. Nonostante le restrizioni dovute alla pandemia, figurano già le iscrizioni di alcuni giocatori stranieri pronti a seguire le orme di grandi campioni come Borna Coric, Ivan Ljubicic, Jelena Jankovic e Anna Kournikova.

    Prequali al via il 12 dicembre – L’edizione numero 37 di uno fra i più prestigiosi tornei giovanili del mondo prenderà il via, come di consueto, con le prequalificazioni, in programma da sabato 12 a martedì 22 dicembre solo ed esclusivamente per le categorie under 12 NC ed under 14 NC – 4.6 – 4.5 – 4.4 – 4.3. Le iscrizioni sono aperte fino a martedì 8 dicembre (gli incontri saranno programmati a partire dalle ore 14.00 nei giorni dal lunedì al venerdì e dalle ore 9.00 il sabato, la domenica e i festivi). A seguire le qualificazioni, in programma dal 27 dicembre al 1 gennaio (con iscrizione entro martedì 15 dicembre); tutti in campo per il main draw, infine, a partire dal 2 gennaio con epilogo nelle usuali finalissime dell’epifania.
    Tutte le informazioni, le foto e i commenti delle passate edizioni del torneo sono disponibili sul sito web ufficiale: www.lemonbowl.it LEGGI TUTTO

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    Australian Open rinviato? Tennis Australia “Nulla è ancora deciso”

    Australian Open rinviato? Tennis Australia “Nulla è ancora deciso”

    Questa notte, alcuni media australiani hanno divulgato la notizia che l’Australian Open verrà rinviato a “marzo o aprile”, il che condizionerebbe completamente il calendario del tennis – a marzo ci sono Indian Wells e Miami e ad aprile Monte Carlo, Barcellona ad esempio – ma Tennis Australia ha smentito questa notizia: “E’ pura speculazione. Nulla è ancora deciso. Continuiamo a lavorare con il governo australiano per fornire a tutti gli interessati informazioni accurate il più rapidamente possibile. Al momento non abbiamo ancora informazioni”. LEGGI TUTTO

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    Djokovic parla del caso Zverev e suggerisce all’ATP una politica sul tema

    Novak Djokovic classe 1987, n.1 del mondo

    Novak Djokovic, il numero uno del mondo, ha parlato pubblicamente per la prima volta sulle presunte violenze di Alexander Zverev alla sua ex fidanzata.
    Dichiara Djokovic: “Lo verremo a sapere, ovviamente. Conosco Sascha da quando era molto giovane, ho un gran rispetto per lui. Conosco la sua famiglia e sono della stessa generazione di sua fratello Mischa, quindi è stato triste sentire cosa stesse attraversando. Ripeto, non so cosa sia successo. Certamente sono contrario a ogni tipo di violenza. Possiamo solo aspettare e vedere cosa accade”.

    “L’ATP dovrebbe sviluppare una politica al riguardo? Sì, dovrebbe esserci, ma non abbiamo mai avuto casi come questo, se non sbaglio, perciò non è mai stato fatto. Forse questo caso motiverà l’ATP a fare qualcosa in futuro”.
    “Abbiamo trascorso del tempo insieme durante l’Adria Tour. Abbiamo parlato di diverse cose, anche personali, e ci siamo avvicinati molto. Non abbiamo però parlato del fatto specifico. Gli ho detto di essere pronto se ha bisogno di parlare. Lui ha comunque la sua famiglia e il suo team. La sta gestendo bene a giudicare dai risultati dell’ultimo mese, considerando quello che gli sta capitando fuori dal campo. Insomma, gli auguro sinceramente di risolvere tutto al più presto, così da potersi concentrare sulla sua vita e sulla carriera”. LEGGI TUTTO

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    Djokovic alle ATP Finals ha la peggior percentuale tra vittorie e sconfitte nei grandi eventi

    Novak Djokovic perde più spesso al “Masters”

    Riportiamo una statistica interessante, tratta dall’aggiornatissimo profilo twitter “TennisMyLife”.
    Il n.1 del mondo Novak Djokovic è quasi imbattibile agli Australian Open (oltre il 90% di partite vinte), mentre alle ATP Finals – ad oggi – ottiene “solo” il 71,69% di vittorie.
    Ecco la sua straordinaria classifica, stilata sulla percentuale di vittorie sui match disputatati nei grandi tornei (Slam, Finals, M1000):
    Australian Open: 83 partite – 75 W e 8 L – 90,36% di vittorie

    Wimbledon: 82 partite – 72 W e 10 L – 87,80% di vittorie
    M1000 Shanghai: 39 partite – 34 W e 5 L – 87,17 % di vittorie
    M1000 Miami: 51 partite – 44 W e 7 L – 86,27% di vittorie
    US Open: 87 partite – 75 W e 12 L – 86,12% di vittorie
    M1000 Roma: 64 partite – 55 W e 9 L – 85,93% di vittorie
    M1000 Indian Wells: 59 partite – 50 W e 9 L – 84,74% di vittorie
    M1000 Canada: 44 partite – 37 W e 7 L – 84,09 % di vittorie
    Roland Garros: 89 partite – 74 W e 15 L – 83,14% di vittorie
    M1000 Paris-Bercy: 45 partite – 37 W e 8 L – 82,22 % di vittorie
    M1000 Madrid: 36 partite – 28 W e 8 L – 77,77 % di vittorie
    M1000 Cincinnati: 52 partite – 40 W e 12 L – 76,92 % di vittorie
    M1000 Monte Carlo: 45 partite – 34 W e 11 L – 75,55 % di vittorie
    ATP Finals: 53 partite – 38 W e 15 L – 71,69 % di vittorie LEGGI TUTTO

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    Open Court: 20 anni fa Safin divenne n.1. La storia di Marat, bello e impossibile (di Marco Mazzoni)

    20 novembre 2000. Venti anni fa. Il mondo era un tantino diverso da quello attuale. Non avevamo ancora vissuto lo shock dell’“11 settembre”, gli smartphone ed i social network non avevano ancora invaso il nostro quotidiano, delle pandemie ne parlavano solo i libri di scuola, al passato. Il mondo della racchetta intravedeva in Roger Federer […] LEGGI TUTTO

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    Toni Nadal su Jannik Sinner: ” è un grande giocatore, senza dubbio insieme a Stefanos Tsitsipas ed a Daniil Medvedev è un candidato a diventare il numero uno al mondo”

    Toni Nadal su Jannik Sinner: ” è un grande giocatore, senza dubbio insieme a Stefanos Tsitsipas ed a Daniil Medvedev è un candidato a diventare il numero uno al mondo”

    Toni Nadal ha parlato di Jannik Sinner al Corriere dello Sport.
    “Jannik Sinner è un grande giocatore, senza dubbio insieme a Stefanos Tsitsipas ed a Daniil Medvedev è un candidato a diventare il numero uno al mondo. Nonostante la giovane età dimostra una gran maturità nel gioco.”

    In passato anche su YouTube ho avuto l’occasione di vederlo in campo, ma l’ultima volta l’ho visto al Roland Garros contro Rafa. È abbastanza completo, mi sembra che fa tutto molto bene.” LEGGI TUTTO

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    Dominic Thiem e la minore concentrazione nel suo ultimo incontro alle Finals e poi loda l’ATP: ” Per me, non c’è motivo di entrare in un’altra organizzazione di giocatori”

    Dominic Thiem AUT, 1993.09.03

    Dominic Thiem ha confessato questo giovedì, dopo aver perso la sua ultima partita della fase a gironi nelle finals ATP, che è difficile rimanere motivati ​​per una partita in cui aveva poco da perdere o guadagnare. All’austriaco è stato chiesto dai giornalisti la sua motivazione per andare in campo.
    “È stato difficile mantenere quell’incredibile intensità come nei primi due incontri. Ovviamente volevo vincere la partita al 100%, ma i primi incontri sono stati piuttosto difficili e molto lunghi. Ho avuto una grande intensità. Dato che ero già qualificato, forse oggi è stato difficile mantenere viva quella intensità. Quando non sei al 110% in questo torneo, non c’è possibilità di giocare contro nessun giocatore. Questo è successo oggi. Ecco perché Andrey meritava di vincere”, ha confessato.

    Alla domanda sulla nuova associazione (PTPA) e sulla sua performance parallela all’ATP Tour, Thiem si è dichiarato un fan della posizione dell’ATP… “Mi piace quello che sta facendo l’ATP. Penso che, in generale, stiano facendo un ottimo lavoro in tutto. Per me, non c’è motivo di entrare in un’altra organizzazione di giocatori. Ma ognuno può avere la propria opinione. Non credo ci sia un problema. Personalmente, l’ATP sta facendo un ottimo lavoro ed è per questo che sono molto contento di loro ”. LEGGI TUTTO