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    Novak Djokvoic si fa portavoce delle proteste dei giocatori per la questione di Melbourne

    Novak Djokovic classe 1987, n.1 del mondo

    Novak Djokovic, co-fondatore della PTPA, nuova associazione di tennisti, intanto si fa portavoce delle proteste dei giocatori rilanciando e articolando le richieste dei tennisti per avere tutti lo stesso trattamento, tramite lettera inviata a Craig tiley, direttore dell’AO:
    1)Materiale fitness e allenamento in tutte le stanze2)Cibo decente, adeguato al livello dello Slam e ad atleti professionisti3)Riduzione della durata della quarantena per i giocatori isolati, effettuando più test per verificare l’eventuale negatività.4)Autorizzare incontri con il proprio team, purché entrambi abbiano superato il test-4a)Se la proposta è accettata, che siano entrambi sullo stesso piano dell’hotel5)Spostare, per quanto possibile, il maggior numero di tennisti in case private con un campo da tennis per allenarsi

    Ancora nessun commento da parte dei membri del Consiglio dei giocatori ATP e WTA.
    Un Grazie a Mandrake LEGGI TUTTO

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    Bernard Tomic: “Non ho la possibilità di vincere un Grand Slam, ma posso andare lontano”

    Bernard Tomic nella foto

    Bernard Tomic, ex top 20, è tornato in campo la scorsa settimana a Doha per superare con successo le qualificazioni degli Australian Open. Dopo essersi infastidito (abbastanza) con i giornalisti australiani che hanno messo in dubbio il suo impegno in questo sport, Tomic ha ammesso di poter fare bene nei Grand Slam in questa stagione.

    “Probabilmente non ho la minima possibilità di vincere un Grand Slam a causa del livello di giocatori che esiste oggi. Non posso dire che un giorno avrò la possibilità di vincere Wimbledon, so che vincere un Grand Slam è una cosa molto difficile. Ho qualche possibilità di vincere un Grand Slam nel 2021 o l’anno prossimo? Ma penso di poter andare lontano”, ha sparato il tennista australiano. LEGGI TUTTO

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    Oswald: “Djokovic non voleva privilegi, voleva stare con noi a Melbourne. Non è giusta la situazione che si è creata ad Adelaide”

    Philipp Oswald nella foto

    Philipp Oswald, specialista nel doppio è uno dei 47 giocatori impossibilitati ad allenarsi per 14 giorni a causa di uno dei voli con casi positivi di covid-19 (quello di Los Angeles), ha raccontato questo sabato come sono state le sue prime ore a Melbourne, soprattutto dopo aver saputo che non potrà lasciare la sua stanza per allenarsi nonostante abbia una finestra con vista sui campi da gioco.
    “Il viaggio è andato bene, il volo è stato buono e siamo arrivati nel modo migliore. Ci siamo resi conto che il coronavirus viene trattato molto seriamente. Ma poi è arrivata l’informazione che avremmo dovuto fare la quarantena senza allenamenti, il che è stato uno shock. La mia stanza non è male, ha una buona luce e una buona finestra, ma è tutto molto noioso. E mentalmente è molto complicato per me non allenarmi e poi avere una finestra sui campi dove vedo i miei rivali allenarsi”, ha confessato in un’intervista a ‘TennisNet’.

    Oswald ha parlato anche delle differenze di quarantena tra Adelaide e Melbourne. “Sono totalmente riposati dall’altra parte, non ha niente a che vedere con questo. Zverev e Medvedev hanno potuto viaggiare solo con due persone qui a Melbourne, ma Djokovic e Thiem hanno portato circa 10 persone ad Adelaide. Djokovic era d’accordo che era ingiusto e non voleva privilegi, voleva venire a Melbourne con tutti gli altri giocatori, ma le cose erano già completamente organizzate da Tennis Australia”.
    Prima degli Australian Open, Philipp Oswald giocherà nell’ ATP Cup al fianco dei connazionali Dominic Thiem e Dennis Novak. LEGGI TUTTO

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    Il direttore degli Australian Open reagisce alle critiche: “I giocatori conoscevano i rischi”

    Craig Tiley, il direttore degli Australian Open che nelle ultime ore è stato sotto tiro da alcuni giocatori, ha reagito in un’intervista per Channel 9, il canale ufficiale dell’evento, sui problemi che ha dovuto affrontare nei giorni scorsi. Uno degli uomini più potenti del tennis mondiale preferisce mettere in evidenza le cose che stanno andando […] LEGGI TUTTO

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    Gianluca Mager non era nell’aereo Los Angeles-Melbourne. L’azzurro potrà allenarsi regolarmente

    Gianluca Mager nella foto

    Gianluca Mager non è in quarantena totale a Melbourne e potrà allenarsi per 5 ore al giorno nelle prossime due settimane.
    L’azzurro ha preso l’aereo successivo per Melbourne da Los Angeles e non quello con i 21 tennisti e due casi positivi all’interno dell’aeromobile e che ora si troveranno nelle prossime due settimane chiusi in albergo senza potersi allenare anche se negativi al Covid. LEGGI TUTTO

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    Anche sul volo da Abu Dhabi rilevato un passeggero positivo: quarantena stretta per tutti i passeggeri

    Il terminal dell’aeroporto di Melbourne

    Piove sul bagnato. Dopo la prima brutta notizia di stamattina sulle positività riscontrate tra i passeggeri di un volo da Los Angeles all’Australia, adesso è stato comunicato che anche sul volo EY8004, che ha portato giocatrici e membri dello staff da Abu Dhabi a Melbourne, è stato rilevato un caso di positività all’arrivo sul suolo australiano.
    Ecco il testo della nota ricevuta dai passeggeri, diffusa su Twitter da diversi giornalisti e giocatori.
    “Siamo appena stati informati dalle autorità sanitarie che un passeggero del vostro volo EY8004 partito da Abu Dhabi e arrivato venerdì 15 gennaio a Melbourne alle 8.20 di mattina, è stato riscontrato caso di positività al Covid-19 con un test effettuato allo sbarco a Melbourne. Il capo del dipartimento di sicurezza sanitaria ha controllato il volo e deciso che tutti coloro che erano a bordo devono restare in isolamento e chiusi nelle loro stanze per una quarantena di 14 giorni.

    Siamo consapevoli che questa decisione avrà un enorme impatto nella preparazione agli eventi dell’estate australiana. Faremo tutto il possibile per mitigare gli effetti di questa situazione. Tutto il nostro staff è mobilitato per supportarvi”.
    Sul volo pare ci fossero tra gli altri Andreescu, Kerber, Kuznetsova, Jabeur, Kostyuk, Bencic, Sakkari.
    La prima reazione stizzita è arrivata dalla francese Cornet, che aveva scritto (e dopo poco cancellato…): “Presto, metà dei giocatori dell’AO dovrà effettivamente isolarsi. Settimane e settimane di allenamenti e duro lavoro andranno sprecati per una persona positiva a Covid in un aereo per 3/4 vuoto. Scusate ma è pazzesco”.
    Continueremo a seguire gli sviluppi di questa faccenda, che sta diventando a dir poco esplosiva, e getta un’ombra bella lunga sulla disputa dei prossimi tornei in Australia.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO