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    McEnroe: “2 su 3 negli Slam? No, un tiebreak a 10 al posto del quinto set”

    John McEnroe

    John McEnroe è da sempre un personaggio che divide. Uno che fa discutere, che cavalca le epoche con carisma e idee a volte strampalate, altre interessanti. Durante una trasmissione su ESPN, il “genio” newyorkese ha detto la sua in merito all’infinito dibattito sulla lunghezza degli incontri negli Slam. Troppi 5 set? Match troppo lunghi? Portare tutto due su tre come nei tornei ATP? Per avvicinare più pubblico televisivo, da anni si parla di modifiche, incluso il format (discusso) provato alle NextGen Finals di Milano, con qualche argomento interessante ma anche molti dubbi.
    Ecco che arriva la proposta di McEnroe, contrario a una rivoluzione negli  Slam con match su tre set, ma favorevole ad una soluzione per accorciare la lunghezza degli incontri con un finale thrilling: un super tiebreak a 10 al posto del set decisivo.

    “Ho sempre cercato una soluzione “nel mezzo”, ossia con partite al meglio di cinque set, ma con un tiebreak da 10 punti alla fine del quarto set. Questo sarebbe il mio compromesso, la soluzione che ritengo sia ideale. Non farei mai Slam due su tre, ma così sarebbe comunque diverso e più breve”.
    Continua John, con la sua consueta irruenza verbale: “Ma vogliamo o no che questo sport cresca, per l’amor di Dio? Ci spariamo continuamente sui piedi, non lo capisco. Abbiamo questo sport incredibile, dovremmo cercare di renderlo il più accessibile, in modo che più persone possibile vogliano sintonizzarsi. Personalmente cedo che ottenere questo risultato sarebbe un gioco da ragazzi. Lo ripeto da 30 anni”.
    Meno prorompente ma sulla stessa linea di pensiero anche la connazionale Chris Evert, ex campionessa e oggi apprezzata commentatrice negli States: “La soluzione del decider con tiebreak a 10 funziona. Guarate il circuito junior, è tutto quello che fanno, negli ITF. Ci sono ancora abbastanza punti in un tiebreak a 10 punti in modo che tu possa esprimere il tuo tennis, non è come un tiebreak classico a sette in cui ogni punto è  decisivo, tanto che finisci per giocarlo quasi con terrore”.
    Chissà se prima o poi si arriverà ad una innovazione, o secondo i punti di vista, ad una rivoluzione o involuzione…
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    È scomparso a 90 anni Tony Trabert, pluricampione Slam negli anni ’50

    Tony Trabert, con Rod Laver e Pete Sampras

    Ieri è scomparso a 90 anni Tony Trabert, ex campione statunitense, vincitore di 5 titoli dello Slam in singolare negli anni ’50 e altrettanti in doppio. La notizia arriva dall’International Hall of fame, in cui Trabert era inserito dal 1970 per la sua splendida carriera. Trabert si trovava nella sua residenza a Ponte Vedra, Florida.
    Era nato il 16 agosto 1930 a Cincinnati da una famiglia umile, ma l’evidente talento e passione per il tennis spinsero il padre Arch ad indebitarsi pur di consentire al giovane Tony di viaggiare per il paese e crescere nei vari campionati giovanili.
    Nel suo anno d’oro, il 1955, arrivò molto vicino a completare un Grande Slam: vinse infatti Roland Garros, Wimbledon e gli US Open, ma la sconfitta in semifinale in Australia non gli permise l’impresa che l’avrebbe reso ancor più leggendario. Al termine di quella stagione, Trabert fu riconosciuto come n.1 al mondo (allora non c’era una vera classifica stilata al computer o con un metodo matematico preciso come ai nostri giorni).

    È stato anche capitano di Davis per gli Stati Uniti, vincendo due “insalatiere”.
    Era diventato un volto molto noto al grande pubblico in epoca moderna grazie al suo fortunato ruolo di commentatore televisivo e volto principale, per oltre 30 anni, come voce degli US Open per la CBS, nonché per Channel Nine australiano. Appesa la racchetta al chiodo, ha condiviso la sua passione e competenza tennistica gestendo un importante campo di addestramento per giovani.
    Nel 2001 era diventato Presidente dell’International Tennis Hall of Fame, ruolo che ha ricoperto per 11 anni.
    La sua carriera tennistica iniziò nel 1951, quando vinse i campionati NCAA in singolo per l’Università di Cincinnati, dove fu anche titolare della squadra di basket. La sua carriera si interruppe per due anni, costretto a prestare servizio nella Marina militare durante la guerra di Corea. Nel 1953 tornò finalmente in campo, iniziando una corsa incredibile che lo vide raggiungere il vertice del tennis mondiale. Tra il 1953 e il 1955, Trabert vinse 38 titoli in singolo, tra cui due successi a Roland-Garros (’54 e ’55) e agli US Open (’53 e ’55), dove ha vinto senza perdere un set. Trabert vinse anche Wimbledon nel ’55 senza perdere un set, un’impresa compiuta solo tre volte da un campione maschile. 
    È sempre stato un personaggio molto rispettato nell’ambiente, portava in ogni ambito una classe innata e la sincerità del suo giudizio era molto apprezzata. Così lo ricorda Stan Smith, vincitore di 2 Davis capitanato da Tony: “Non è stato solo un fantastico esempio per tutti noi su come essere un grande campione, ma anche un saggio allenatore e mentore, un leader giusto ed efficace, un uomo che ha restituito allo sport qualcosa di importante e un formidabile ambasciatore a 360° per il tennis . Era un buon amico, ci mancherà moltissimo”.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Federtennis tedesca: “Faremo il possibile per avere di nuovo un Masters 1000”

    ll centrale di Halle

    Notizie dalla Germania. Il collega tedesco Jannik Schneider riporta una dichiarazione del neo presidente della federazione tennis del suo paese, Dietloff von Arnim, rilasciata all’interno di una press conference su Zoom, insieme ad altri concetti espressi in un’intervista pubblicata sul sito federale. Dopo anni di “vacche magre”, senza un campione tedesco, la Deutschen Tennis Bundes pensa in grande, ad una nuova crescita dello sport nel paese, anche grazie al traino di Sasha Zverev. Il neo eletto ringrazia il precedessore e guarda a un futuro impostato fortemente sul digitale e contenuti multimediali, parlando anche di Boris Becker e di un 1000 in Germania in futuro.
    “Devo congratularmi e ringraziare il mio predecessore Ulrich Klaus e il suo collegio. Tuttavia, dobbiamo migliorare la comunicazione dell’associazione, aumentare i volumi, impostare le nostre strategie sulla digitalizzazione. Vedo ancora molto potenziale, nonostante lo stato attuale di convivenza con il Corona virus, che non aiuta affatto. Siamo in una buona posizione, il tennis ha una base solida con molti giocatori attivi. A questa base deve essere fornita una piattaforma digitale funzionale che a sua volta può essere ben commercializzata. Questo è solo un esempio nell’area della digitalizzazione, dove vedo un punto focale del nostro sviluppo. In definitiva, dobbiamo continuare a lavorare sulla riforma strutturale necessaria per l’ulteriore professionalizzazione dell’associazione”.

    “Un Masters 1000 in Germania? Sarebbe bellissimo, se la porta si aprisse anche solo un po’, faremo il possibile affinché accada. Ma ammetto che la struttura del calendario ATP e i costi rimangono dei bei problemi“.
    Nel 2020, si era vociferato a lungo dell’ipotesi di un futuro spostamento a Berlino del Masters 1000 di Madrid, di proprietà di Ion Tiriac, visti i grandi interessi che il magnate rumeno ha da sempre in Germania. Tuttavia il torneo iberico ha da poco prolungato il suo contratto con la capitale spagnola, quindi quest’ipotesi pare definitivamente tramontata. Altri parlano di un possibile upgrade del torneo di Halle, su erba, come ideale e più qualificato evento in preparazione a Wimbledon, viste le strutture presenti nel sito che renderebbero assai facile il passaggio. Il tennis sui prati è (finalmente) tornato di moda, quindi chissà che questo non possa essere lo scenario più plausibile, insieme ad un ritorno di Amburgo tra i best 9 ATP stagionali (ricordiamo che Madrid prese proprio da quel torneo il suo status di 1000).
    Ultime parole per Boris Becker, monumento del tennis tedesco, che a fine 2020 ha lasciato il proprio incarico in seno alla federazione come supervisore dei migliori giocatori nazionali. “Se un ritorno di Becker è possibile in qualsiasi ambito, lo accoglieremo a braccia aperte. Era e rimane il volto del tennis tedesco”. Il più giovane campione di Wimbledon ha fatto un passo indietro alla fine del 2020 a causa di non meglio specificati problemi di tempo. Chissà che non aspettasse proprio la nuova dirigenza del tennis tedesco per rivedere il suo ruolo.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    I tornei WTA da completare si svolgeranno con un tiebreak a 10 al posto del terzo set. Tutti negativi i test finora eseguiti

    Melbourne Park

    Continuano ad arrivare notizie dall’Australia, dopo la “tempesta” di ieri per la positività di un addetto all’hotel Grand Hyatt, che ospita oltre 500 tra giocatori, allenatori e personale dell’Australian Open.
    È stato da poco comunicato che i tornei WTA ancora in corso prima dell’avvio degli Australian Open si svolgeranno con un tiebreak a 10 punti al posto del terzo set, per snellire il programma e ridurre lo sforzo delle giocatrici, costrette al doppio turno domani. Inoltre le previsioni del tempo su Melbourne per venerdì sono pessime, è prevista una giornata di pioggia, quindi il già ingolfatissimo schedule dei molti tornei in corso sarà ancor più complicato dal probabile cattivo tempo.

    Altra notizia, ancora non confermata: sembra che tutti i test eseguiti finora sui giocatori, allenatori ecc, siano risultati negativi. Alcuni giocatori, “liberati” dopo il test negativo, pare abbiano deciso di allenarsi anche nella tarda serata australiana di oggi, fino a notte fonda, per non perdere un giorno di allenamento.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Da Melbourne: i tornei riprenderanno venerdì ma dovranno finire tutti domenica. Doppi turni per i tennisti alla vigilia di uno Slam 3 set su 5

    Craig Tiley nella foto

    Tennis Australia, l’organismo responsabile dell’organizzazione dell’Australian Open ma anche di tutti e sei i tornei di preparazione che si svolgono questa settimana a Melbourne Park, ha confermato questo giovedì che tutte e sei le gare torneranno in campo questo venerdì, dopo una giornata di interruzione forzata dovuta al fatto che più di 500 persone legate al tennis sono state costrette a isolarsi e fare nuovamente il test per il covid-19, in seguito a un caso positivo rilevato in un membro del personale di uno degli hotel dove c’erano diversi tennisti.
    Craig Tiley, l’uomo forte di Tennis Australia, ha confermato questo giovedì il ritorno dei tornei di preparazione, che dovranno finire tutti entro domenica, il che significa che molti giocatori dovranno disputare doppi turni alla vigilia di un Grande Slam. “Abbiamo deciso di sospendere tutte le partite di questo giovedì e di spostarle a venerdì. Tutti i 507 giocatori collegati al torneo sono stati immediatamente avvisati e hanno iniziato i test questa mattina. Poi si sono isolati e hanno aspettato i risultati. Erano considerati contatti casuali, tutti quanti. Vogliamo continuare i tornei venerdì”.

    Tiley ha anche assicurato che i tornei possono essere finiti al coperto se saranno confermate le previsioni di pioggia per questo venerdì. “Abbiamo ancora tre giorni per completare i tornei pre-Australian Open, e venerdì abbiamo una previsione di maltempo, ma non abbiamo intenzione di cambiare la data di inizio degli Australian Open. Sarà lunedì. Abbiamo tre stadi con un tetto rimovibile e otto campi coperti. Possiamo finire i tornei con l’aiuto di questi campi. E poi ci sono diverse opzioni, come cambiare leggermente il formato competitivo. Questi tornei sono progettati per dare ai giocatori l’opportunità di riprendere a giocare dopo lo stop forzato”. LEGGI TUTTO

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    Australian Open: Sorteggio dei tabelloni principali rinviato di un giorno

    Australian Open: Sorteggio dei tabelloni principali rinviato di un giorno

    È un’altra delle notizie che segnano la giornata. Il sorteggio degli Australian Open, inizialmente previsto per questo giovedì alle 8 del mattino in Italia, è stato posticipato a venerdì alle 5 del mattino. L’annuncio è stato fatto da Craig Tiley, direttore del torneo, che ha anche confermato che tutto sarà fatto a porte chiuse, senza la presenza di pubblico o giocatori.

    La decisione su quale metà dei tabelloni giocherà il lunedì sarà deciso solo il sabato alla fine della giornata e dipenderà anche da chi saranno i tennisti che sono ancora in competizione la domenica nei diversi tornei di preparazione, che iniziano di nuovo questo venerdì a Melbourne dopo un giorno di stop a causa di un caso positivo di coronavirus. LEGGI TUTTO

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    Le dichiarazioni di Salvatore Caruso dopo la vittoria contro Tennys Sandgren a Melbourne ““Aver vinto il terzo set giocando in modo impeccabile, nonostante aver perso il secondo, nel quale ho avuto l’occasione di chiudere il match”

    Salvatore Caruso ITA, 1992.12.15

    La vittoria, la seconda in carriera, su Tennys Sandgren in tre set (6-4/6-7/6-1) ha regalato a Salvatore Caruso il passaggio al terzo turno del Great Ocean Road di Melbourne.
    Ecco le sue impressioni subito dopo la fine del match contro l’americano: “Aver vinto il terzo set giocando in modo impeccabile, nonostante aver perso il secondo, nel quale ho avuto l’occasione di chiudere il match, mi rende molto felice e orgoglioso della mia prestazione. E’ stata una buonissima partita giocata bene sia a livello tecnico che tattico. Sicuramente questa vittoria è un’iniezione di fiducia per il proseguo del torneo”. LEGGI TUTTO

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    Lorenzo Musetti, stella nascente del tennis italiano, è il volto Gen Z di BOLON Eyewear

    Lorenzo Musetti ITA, 2002.03.03

    BOLON EYEWEAR annuncia una nuova entusiasmante collaborazione che vede come protagonista Lorenzo Musetti, astro nascente e giovane promessa del tennis italiano. Classe 2002, Musetti, a soli 18 anni, ha conquistato importanti traguardi entrando nella classifica mondiale ATP dei top 130 tennisti.

    Lorenzo interpreta con disinvoltura quel mix perfetto tra l’intramontabile eleganza ed estro creativo che caratterizza i modelli maschili di Bolon Eyewear. Ambizione, tecnica e personalità sono i tratti che lo accomunano a Bolon Eyewear, un brand che da sempre valorizza l’unicità di ciascuno incoraggiando a esprimere il meglio di sé.
    La Collezione SS2021, che sancisce l’inizio della collaborazione con l’astro nascente del tennis italiano, propone eyewear dall’estetica ricercata, pensati per un target cool e indipendente, quello della Generazione Z cui Musetti appartiene. LEGGI TUTTO