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    Rafael Nadal emozionato dopo l’approdo in finale “Ho iniziato molto bene. I primi due set sono stati di ottimo livello, ma sappiamo quanto è bravo Matteo. Significa molto essere di nuovo in finale qui”

    Rafael Nadal nella foto

    Rafael Nadal si è qualificato questo venerdì per la finale degli Australian Open per la sesta volta in carriera e alla fine del match era visibilmente emozionato, ammettendo che un mese e mezzo fa, quando ancora si allenava con molte precauzioni, non pensava fosse possibile poter arrivare così avanti nel torneo.
    Il 35enne spagnolo ha analizzato la sua partita contro Matteo Berrettini. “Ho iniziato molto bene. I primi due set sono stati di ottimo livello, ma sappiamo quanto è bravo Matteo. Nel terzo set ha iniziato a colpire meglio i suoi colpi ed era maggiormente aggressivo, ho avuto un brutto gioco di servizio e poi ho sofferto. Ho dovuto combattere Sono molto felice di essere in finale. Significa molto essere di nuovo in finale qui”.
    Nadal ha pensato che i due giorni di riposo tra i quarti di finale e le semifinali fossero importanti. “Il giorno dopo l’incontro con Shapovalov mi sono sentito molto meglio di quanto mi aspettassi. Ho fatto alcuni esercizi, mi sono allenato mezz’ora mercoledì, un’ora e mezza giovedì e ho continuato a lavorare sodo per preparare questo incontro”.

    “For me, it’s all about the Australian Open.”
    @RafaelNadal · #AusOpen · #AO2022 pic.twitter.com/FvpKnmUNay
    — #AusOpen (@AustralianOpen) January 28, 2022 LEGGI TUTTO

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    Ancora problemi per Juan Martin Del Potro

    Juan Martin Del Potro nella foto

    Problemi per Juan Martin del Potro. Nelle ultime settimane ci eravamo abituati a scrivere buone notizie sulle condizioni del tennista di Tandil, completamente concentrato sul suo ritorno alle competizioni.
    Allenandosi sulla terra battuta di Tandil e poi sui campi del Club Tenis Argentino de Buenos Aires le cose sembravano andare a pieno ritmo. Tuttavia, secondo LA NACION, le ultime notizie non sono del tutto positive.
    Delpo è tornato a risentire del dolore al ginocchio nelle ultime ore, quando ha aumentato l’intensità degli allenamenti con Sebastian Baez. Secondo il giornale argentino, ha avuto bisogno anche di infiltrazioni per scendere in campo. “Alti e bassi”, così si possono riassumere le performance di Juan Martin negli ultimi giorni, e tutto questo mentre il tempo passa ed è il momento di prendere una decisione sul suo ritorno, previsto in linea di principio nell’ATP di Buenos Aires. Riuscirà l’argentino a recuperare da questa nuova battuta d’arresto? LEGGI TUTTO

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    Michael Venus insulta Nick Kyrgios dopo il match di doppio di ieri agli Australian Open

    Nick Kyrgios nella foto – Foto GETTY IMAGES

    Nick Kyrgios è stato descritto come “un assoluto idiota” e con il “livello di maturità di un bambino di 10 anni” da un avversario sconfitto dopo che la sua apparizione di ieri in doppio agli Australian Open si è trasformata in un “circo”.
    Michael Venus, che ha giocato insieme a Tim Putz ha perso un emozionante match di doppio in tre set contro i favoriti di casa Kyrgios e Thanasi Kokkinakis ma non era affatto contento delle sue buffonate.
    Kyrgios ha sparato un colpo selvaggio e inutile sulla folla che ha colpito un bambino prima di correre e dargli una racchetta per scusarsi.“Ci saranno persone che saranno per lui e altri che saranno contro di lui, ma ciò che è chiaro è che è un idiota assoluto. Fa di tutto per far parlare di se. È come un bambino di 10 anni”. – dichiara Venus. LEGGI TUTTO

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    Paolo Bertolucci: “Berrettini-Nadal? Matteo dovrà sfruttare tutti i suoi punti di forza. Medvedev leggero vantaggio su Tsitsipas”

    Paolo Bertolucci nella foto

    Gli amici di SuperNews hanno intervistato Paolo Bertolucci, grande protagonista e vincitore della Coppa Davis insieme al team italiano nel 1976 a Santiago del Cile. L’ex tennista e commentatore televisivo, che nel 1980 é stato in grado di conquistare con Adriano Panatta l’unica vittoria italiana in doppio nel torneo di Monte Carlo, si é espresso sui nostri giovani azzurri, in particolare su Matteo Berrettini e Jannik Sinner, e sugli Australian Open, dandoci la sua personale opinione sui favoriti del torneo e rivelandoci quali sono i tennisti di questa nuova generazione che potranno diventare grandi campioni.
    Paolo, Berrettini ha scritto una pagina di storia: é il primo italiano e il primo giocatore anni ‘90 a raggiungere almeno i quarti di finale in tutti gli Slam e il primo azzurro ad arrivare in semifinale agli Australian Open. Ti aspettavi questo percorso da parte di Matteo?No, perché Matteo, soprattutto a livello giovanile, non aveva fatto niente, non si era messo particolarmente in mostra. Poi é entrato piano piano nel circuito professionistico, con grande timidezza, ed é migliorato in maniera incredibile negli ultimi 2-3 anni. Berrettini é diventato un giocatore completo, che si destreggia bene su tutte le superfici, e questo gli permette di raccogliere punti ovunque e quindi di avere una buonissima classifica.
    Adesso il tennista romano in semifinale dovrà vedersela con uno dei “fab 3” di questo sport: Rafael Nadal. Quanto sarà difficile questo match? Nadal rimane sempre Nadal o influirà la lunga assenza dai campi dello spagnolo?Nadal é stato fermo, é vero, però é tornato e ora mi sembra in buona condizione. Certo, non potrà essere il Rafael Nadal di due anni e mezzo fa, quando i due si scontrarono in finale agli Us Open, ma lo spagnolo é un tale fenomeno da fornire un ottimo rendimento. Berrettini dovrà esprimersi al massimo, soprattutto in quelli che sono i suoi punti di forza, perché soltanto con quelli può pensare di poter fermare Nadal.
    Jannik Sinner é uscito ai quarti di finale del torneo contro Tsitsipas. Cosa non ha funzionato nel suo gioco? Oppure é stato il greco a giocare troppo bene?Sì, la seconda. Stefanos ha giocato un match in cui ha sfiorato la perfezione, senza dare modo a Sinner di entrare in partita e di far qualcosa. Niente da dire, Tsitsipas é il numero 4 del mondo che ha giocato da numero 2, quindi chapeau al greco. In ogni caso, questa per Jannik non é assolutamente una battuta d’arresto, ma la tappa di un percorso di crescita e, in un percorso di crescita, si può prendere qualche “schiaffo”.
    Chi ti piace e ti convince di questa nuova generazione di tennisti?A parte gli italiani, mi piacciono Auger-Aliassime, Shapovalov e Alcaraz. Sono questi i nomi che, insieme a Sinner e a Berrettini, saranno ai vertici nei prossimi anni.
    Rivedremo Roger Federer a Wimbledon? Quanto manca al tennis e ai suoi appassionati un campione del suo calibro?Le storie dei grandi campioni ad un certo punto finiscono. Anche se sono dei fenomeni, purtroppo la carta d’identità parla da sè. Federer manca, ma ho l’impressione che non giocherà Wimbledon. Non credo che lo rivedremo, anche se me lo auguro, perché vederlo giocare é sempre bello. Un giocatore di quel livello non può accontentarsi di “vivacchiare”, Roger rientrerà se sarà competitivo. Lui non può essere un giocatore da secondo turno.
    Il favorito di questa edizione degli Australian Open?Sono rimasti in quattro, quindi in questa situazione é difficile poterlo dire, perché i migliori sono in gara. Credo che Medvedev abbia un piccolissimo vantaggio, ma se Tsitsipas giocherà come ha fatto contro Sinner potrà essere un match molto equilibrato.Coppa Davis: sei stato uno degli eroi di Santiago del Cile nel 1976. Pensi sia arrivato il momento per la Nazionale Italiana di bissare quel successo?Sicuramente. Noi adesso, insieme alla Russia, siamo la squadra più forte del mondo. Credo che nell’arco di 2-3 anni sicuramente vinceremo. LEGGI TUTTO

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    Dominic Thiem ancora noie al polso ed è in dubbio per Cordoba

    Dominic Thiem AUT, 1993.09.03

    Proprio quando tutto sembrava risolto, ecco che Dominic Thiem affronta un’altra possibile battuta d’arresto. Il 28enne austriaco aveva in programma di iniziare la sua stagione nell’ATP 250 di Cordoba dopo essersi ritirato dall’ATP Cup e dagli Australian Open, ma ora arrivano i primi dubbi sulla partecipazione del campione austriaco nel torneo argentino.
    Thiem aveva dichiarato che il problema al polso era completamente recuperato, ma le notizie che provengono dall’Argentina parlano che l’ex numero tre del mondo si stava allenando sotto la supervisione di Nicolas Massu, e quella sessione di allenamento è stata interrotta appena cinque minuti dopo. Si dice che Thiem abbia avuto ancora dolore al polso e per questo non c’è alcuna garanzia che giocherà a Cordoba.
    L’ultima volta che Thiem è sceso in campo per un match del circuito maggiore è stato nel giugno dello scorso anno, precisamente quando si ritirò nell’ATP 250 di Maiorca. Da allora, ha puntato su un ritorno diverse volte, ma lo ha consecutivamente rimandato. Resta da vedere se questo accadrà nuovamente. LEGGI TUTTO

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    Ancora problemi all’anca per Kei Nishikori. Stop di almeno 6 mesi!

    Kei Nishikori nella foto

    L’ex numero quattro del mondo Kei Nishikori ha fatto un passo indietro per il suo ritorno alla competizione dopo che ha ancora problemi all’anca.
    Il tennista giapponese, che aveva sognato di tornare agli Australian Open, non solo non ha giocato il torneo ma ha anche annunciato che sarà assente dai campi per almeno sei mesi.
    Nishikori si sottoporrà a un intervento chirurgico all’anca per cercare di risolvere, per sempre, il problema che lo ha colpito ad Indian Wells e non gioca dall’ ottobre dello scorso anno. LEGGI TUTTO

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    Dunlop firma con Slinger un accordo globale esclusivo di 4 anni per le palle da tennis

    Dunlop firma con Slinger un accordo globale esclusivo di 4 anni per le palle da tennis

    Dunlop diventerà il fornitore ufficiale di palle da tennis per Slinger a livello globale, rafforzando ulteriormente la collaborazione tra le due società.
    Dunlop è lieta di annunciare oggi una nuova partnership esclusiva di 4 anni come fornitore ufficiale di palle da tennis per Slinger, marchio sportivo focalizzato sull’innovazione e la creazione di tecnologie e attrezzature per il miglioramento del gioco con la visione di diventare azienda leader nello sport “connesso”. Dunlop è uno dei marchi di tennis più iconici al mondo, è palla ufficiale dell’ATP World Tour e dell’Australian Open. Fornendo palle da tennis a diversi tornei WTA e grazie alla collaborazione con numerosi tornei ATP, Dunlop vanta lo status di PALLA N°1 NEL TOUR*. Con questa nuova partnership, Dunlop diventa il fornitore ufficiale di palle per Slinger nei mercati internazionali.
    «Il nostro obiettivo, legandoci ulteriormente a Dunlop a livello globale, è fornire prestazioni ottimali della macchina lancia palle Slinger Bag grazie all’utilizzo delle migliori palle da tennis al mondo e facilitare l’accesso a quelle stesse palle da tennis premium a tutti gli utenti di Slinger Bag», ha affermato Mike Ballardie, CEO di Slinger. «Il nostro primo anno di partnership commerciale con Dunlop come nostro distributore in nove principali regioni europee è stato un clamoroso successo e non vediamo l’ora di espandere ulteriormente la collaborazione con il loro team internazionale».
    Dunlop e Slinger hanno annunciato per la prima volta la partnership commerciale nel 2020. Dunlop International Europe Ltd. è attualmente distributore di Slinger Bag nei principali mercati europei del tennis: Germania, Austria, Spagna, Portogallo, Italia, Paesi Bassi, Belgio, Lussemburgo e Francia. Specifico per le notizie di oggi: il co-branding Dunlop/Slinger Bag si svilupperà per le palle Dunlop FORT TR Plus premium e per le palle FORT XTRA Life “pressureless”, con imballaggi ecologici personalizzati volti a ridurre il consumo di plastica. Questa partnership sarà gestita tramite le filiali Dunlop a livello globale per garantire le scorte locali e i prezzi di mercato.
    «Siamo entusiasti per questo ulteriore passo nella nostra partnership con Slinger. Condividiamo la loro passione e la loro spinta all’innovazione nello sport del tennis e non vediamo l’ora di migliorare l’esperienza in campo per tutti gli utenti Slinger Bag con le migliori palle da tennis al mondo», ha affermato Ken Yamamoto, Head of Tennis Business, Sumitomo Rubber Industries LTD. «Slinger ha avuto un grande impatto sull’industria del tennis nell’ultimo anno e siamo ansiosi di essere ancora più coinvolti mentre la sua crescita continua».
    A proposito di Dunlop: Dunlop è di proprietà di Sumitomo Rubber Industries e ha sede a Kobe, in Giappone. Dunlop ha una storia leggendaria nello sport del tennis, è Palla Ufficiale dell’ATP Tour e dell’Australian Open. Gli attuali giocatori del Tour che utilizzano i prodotti Dunlop: Miomir Kecmanovic, Kevin Anderson, Qiang Wang, Liam Broady, Roberto Marcora, Ann Li, Jamie Murray, Misaki Doi, Zarina Diyas, Michael Mmoh, e Kurumi Nara. Anche le leggende statunitensi James Blake e Michael Chang, nonché Patrick Mouratoglou, Nick Bollettieri e Rod Laver, sono ambasciatori del marchio. Scopri di più su www.DunlopSports.com.Informazioni su Sumitomo Rubber Industries: Sumitomo Rubber Industries (SRI) è stata fondata nel 1909 a Kobe, in Giappone, e impiega oltre 37.000 persone in tutto il mondo con un fatturato di circa 8 miliardi di dollari. SRI ha acquisito i diritti globali del marchio Dunlop nell’aprile 2017 e possiede altri marchi sportivi come Srixon, Cleveland Golf e XXIO. SRI è specializzata nel settore dei pneumatici, ma anche nella fornitura di prodotti a base di gomma per molti altri settori come quello medico, edile, marittimo e sportivo.A proposito di Slinger Bag®: Slinger® è un marchio sportivo focalizzato sull’innovazione e la creazione di tecnologie e attrezzature per il miglioramento di tutte le attività e gli sport che prevedono l’utilizzo di una palla. Con la mission di diventare un’azienda leader nello sport connesso, Slinger® migliora i livelli di abilità e divertimento dei giocatori di ogni età e livello. Slinger® è focalizzata sulla costruzione del proprio marchio all’interno del mercato globale del tennis, attraverso la macchina lancia palle, gli accessori e le palle da tennis Slinger Bag®. Slinger Bag® ha dimostrato il suo valore concettuale con oltre 250 milioni di dollari di vendite dalla primavera del 2020. Guidata dal CEO Mike Ballardie (ex CEO di Prince e dirigente degli sport di racchetta Wilson EMEA), Slinger® è ora pronta a rivoluzionare i mercati globali tradizionali con la sua lancia palle, facilmente trasportabile e conveniente, e grazie alle app connesse e servizi SaaS.* Basato sul fatto che Dunlop fornisce palle da tennis a più tornei ATP Tour rispetto a qualsiasi altro marchio. LEGGI TUTTO

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    Tra Shapovalov e Nadal la partita non termina solo in campo. Shapovalov “Non è logico che il cronometro segna 0 e non lo penalizzino”. Risponde Nadal “non ho intenzione di entrare in polemica con lui”

    Rafael Nadal e Denis Shapovalov nella foto

    Denis Shapovalov : “La verità è che mi sentivo molto nervoso, non mi sentivo a mio agio, stavo servendo male e non rispondevo bene. Era molto tempo che non giocavo su questo campo e questo mi ha messo a dura prova.Tuttavia, ho trovato il mio ritmo nel terzo e quarto set. È fantastico giocare al meglio dei cinque set perché hai tempo per correggere gli errori ed è quello che ho fatto, anche se non sono contento della mia prestazione al servizio.Nell’ultimo set è stato molto bravo e non mi ha dato nessuna possibilità sulla sua battuta mettendomi sotto pressione. Penso che qualsiasi altro avversario mi avrebbe permesso di tornare nel match.E’ davvero orribile perdere questa partita, sentivo di averla in mano e sono credo stato migliore negli ultimi tre set, dove ho sbagliato solo un game.“Non credo che Nadal ha avuto alcun problema fisico serio, per quanto abbia chiamato il medico o il fisioterapista.Anch’io sento dei dolori, soffro, quindi mi sono concentrato su di me. Non sono stato al 100% in tutto il torneo, ma nessuno sembra parlare di questo. Penso che i tifosi dovrebbero avere più rispetto quando giochiamo contro giocatori come Rafa.Non è logico che la gente applauda e gridi tra la prima e la seconda battuta. Sono grandi campioni, leggende di questo sport, ma è già abbastanza difficile batterli senza che ottengano anche dei privilegiE’ ingiusto quello che fa, ottiene sempre quello che vuole Nadal.Non è logico che il cronometro segna 0 e non lo penalizzino. Posso passare un minuto e mezzo ad aspettarlo e lui non riceve un avvertimento, questo è uno scherzo. Poi va negli spogliatoi dopo il quarto set e Bernardes mi dice che lo stanno valutando dal punto di vista medico, quando lo avevano già fatto prima in campo, e quando torna vedo che è andato in bagno a cambiarsi.Dov’è il limite? È molto frustrante rendersi conto che stai giocando non solo contro un giocatore, ma anche contro gli arbitri”.
    Rafael Nadal : ““Ho solo cercato di sopravvivere, è stato un po’ un miracolo. Ero fisicamente distrutto. Ho avuto problemi a livello fisico, ho sentito qualcosa nello stomaco. Ho cercato di portare avanti i miei servizi e sperare, per il resto, in un miracolo.Ogni servizio che vincevo era una vittoria per meCredo che abbia torto Denis. È logico che dopo una partita del genere, ognuno abbia le proprie frustrazioni.Gli voglio molto bene, è un bravo ragazzo e ha molto talento per poter vincere diversi Grand Slam. Ma non ho intenzione di entrare in polemica con lui. È giovane e tutti commettiamo errori a quell’età.Quando si finisce una partita così, tutti possiamo sentirci frustrati. Quando le ore passeranno, si renderà conto di aver commesso un errore. Le regole sono le stesse per tutti in campo. C’è un supervisore e un arbitro di sedia che le fanno rispettare.Gli arbitri di sedia non possono fare errori perché c’è un cronometro e le palle sono chiamate da una macchina. Cambiandomi, per quanto fossi bagnato, mi chiamavano quando mancavano 2 o 1 minuto. Hanno impostato l’orologio per me così come per tutti gli altri.Non credo che dovremmo dare molta importanza a quello che ha detto. Non ne tengo conto”.Alla fine del primo set ero molto bagnato e avevo bisogno un po’ più di tempo per cambiarmi tutti i vestiti, perché non potevo giocare in quelle condizioni.Penso che Carlos Bernardes abbia commesso un piccolo errore dicendo “Time”, perché normalmente ci danno un po’ più di tempo per cambiarci in quelle condizioni. Lui si è arrabbiato e mi sono avvicinato alla rete perché non capivo cosa stesse succedendo in quel momento.Capisco che, dopo aver perso il primo set, quello che vuoi fare è giocare il più velocemente possibile, ma ho seguito le regole e il tempo che mi hanno dato. Per il resto, onestamente, non credo di essere andato più lento di lui.Quello che ho avuto è stato un vero e proprio colpo di calore. Avevo le vertigini e non riuscivo a respirare correttamente.Fino ad allora stavo giocando bene, ad alto livello. Penso meglio di lui a livello tennistico. I livelli di energia si stavano abbassando ed era tutto più complicato. Ho avuto le mie occasioni all’inizio del terzo, ma poi sono andato in svantaggio.Non ho potuto combattere il resto della partita come faccio di solito, perché ho dovuto risparmiare l’energia per i miei servizi. È stato un esercizio di resistenza mentale e fisica, oltre che di sopravvivenza sportiva.” LEGGI TUTTO