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    Lunga intervista a Simone Vagnozzi che parta di tanti argomenti: “”Jannik non deve essere la brutta copia di Nadal, di Medvedev, di Djokovic o di nessun altro. deve essere la versione migliore di se stesso. Per ora non entrerà nessun altro nel team”

    Simone Vagnozzi è il coach di Jannik Sinner

    Su Supertennis è andata in onda quest’oggi una lunga intervista a Simone Vagnozzi.
    Dichiara il coach di Sinner: “Se non mi sentissi pronto non sarei qua. So che è un ruolo di responsabilità, perché parliamo di un ragazzo che a vent’anni è tra i primi dieci del mondo e ci sono tante aspettative. Mi sento pronto, altrimenti non avrei accettato”.“Ho ricevuto la chiamata del suo entourage il mercoledì. Mi chiedevano se potessi andare a dargli una mano a Montecarlo. Poi la storia la sapete tutti come è andata, ma è stato tutto molto veloce”.Ho sempre avuto massimo rispetto di Riccardo Piatti, è l’allenatore con più esperienza e con i maggiori risultati in Italia. Ha fatto un grandissimo lavoro con Jannik e prima con altri giocatori. E’ un motivo di orgoglio per me subentrare a un grande come Riccardo”.
    SINNER? IL GIOCO CHE VORREI“L’obiettivo è cercare di migliorare aspetti del suo gioco e cercare di battere i top player nei tornei importanti. Lui è già pronto per vincere partite importanti, ma non dobbiamo dimenticare che ci vuole tempo per costruire qualcosa. Ci siamo detti di non stare attenti troppo al ranking ma a migliorarsi tennisticamentePuò migliorare il servizio, la sicurezza nella discesa a rete, la tecnica nell’esecuzione della volée. Può migliorare lo slice di rovescio, che lo potrà aiutare anche se non sarà un colpo che giocherà tantissimo. Tatticamente può migliorare tanto, penso che aggiungere un piano B e un piano C possa essere importante perché quando affronti volpi del circuito come Djokovic o Nadal devi essere pronto a cambiare le carte in tavolaSono molto contento di come sia andato il torneo di Dubai. Dopo l’Australia non si era allenato per due settimane. Abbiamo iniziato a lavorare il giovedì, quindi prima di Dubai abbiamo fatto dieci giorni di allenamento in una situazione evidentemente non facilissima. La risposta mentale che lui ha dato il primo giorno per me è stata incredibile: battere Davidovich Fokina dopo essersi trovato un set e un break sotto, e aver salvato tre match point al tiebreak, fa capire quanto sia forte mentalmente. Ha interpretato molto bene la partita con Murray, con Hurkacz certo non è stato il suo miglior match. Magari mancavano un po’ di energie, perché l’ultimo mese è stato particolare per lui. L’abbiamo preso come un periodo di rodaggio, dobbiamo conoscerci meglio. Fra due-tre mesi si vedrà la strada che stiamo prendendo”.
    LE PRIME IMPRESSIONI SU JANNIK“Jannik è un ragazzo solare, che si diverte. Ci siamo trovati molto bene per il momento. Ci dobbiamo conoscere, dire qualcosa ora è affrettato.L’ho visto la prima volta quando allenavo Gianluca Quinzi, il fratello di Gianluigi. Era il primo giocatore che seguivo dopo aver smesso. Giocarono contro, e vinse Jannik 7-6 al terzo, quindi mi ha già battuto. Era un ragazzo molto serio, che capiva bene il gioco con un ottimo timing. Non mi ha fatto la stessa impressione di un Alcaraz che a 14 anni passava turni nei Futures. Ma ha fatto un percorso velocissimo dai 14 ai 20 anni, e in questi dieci giorni ho iniziato a capire perché. E’ totalmente immerso nel suo lavoro, vuole fare sempre qualcosa in più e non qualcosa in meno ed è sempre pronto a confrontarsi”.
    IL SUPER-COACH“Jannik non deve essere la brutta copia di Nadal, di Medvedev, di Djokovic o di nessun altro. deve essere la versione migliore di se stesso”.Per ora non entrerà nessun altro nel team. In America andremo io, il preparatore atletico Davide Cassinello e il fisioterapista Paolo Cadamuro. Ma siamo qui per fare il bene di Jannik, e se ci troveremo ad aver bisogno di altre persone che ci diano qualcosa in più restiamo aperti a questa eventualità”. LEGGI TUTTO

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    Daniil Medvedev parla della guerra tra Russia e Ucraina: “Io sono per la pace“

    Daniil Medvedev nella foto

    Daniil Medvedev ha parlato della Guerra tra Russia e Ucraina: “in questa fase capiremo che il tennis a volte non è così importante. Come tennisti noi promuoviamo la pace il tutto il mondo. Sono stato in tanti Paesi diversi fin da quando ero juniores e non è facile per me sentire tutte queste notizie. Io sono per la pace“.
    “É stato fantastico quello che è accaduto la scorsa settimana con Rublev (russo) e Molchanov (ucraino), perché le persone hanno bisogno di stare insieme”. LEGGI TUTTO

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    Cristian Garín: “Questo venerdì prenderò una decisione sul mio futuro”

    Cristian Garin nella foto

    Momenti molto duri per Cristian Garín dopo aver lasciato il tour sulla terra battuta latinoamericana con tre sconfitte e nessuna vittoria. Il cileno, che da mesi soffre di malesseri fisici, ha ammesso di essere molto preoccupato nella sua ultima conferenza stampa, dopo aver perso contro Tabilo a Santiago del Cile. È così che ha dipinto di grigio il suo futuro nelle dichiarazioni raccolte da ESPN .
    “Non vale la pena continuare a giocare così, è orribile giocare a tennis in questo modo. Ho fatto un sacco di sforzi e non sta succedendo niente. Questo venerdì prenderò una decisione sul mio futuro, devo vedere cosa dovrò fare perché non vale la pena giocare così. L’unica cosa che voglio è giocare senza preoccupazioni, senza passare attraverso tanti alti e bassi. Sembra che io sia sempre in attesa di qualche problema”, ha confessato. LEGGI TUTTO

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    Diego Nargiso al Challenger Città di Forlì 5: “Tornei romagnoli opportunità unica per i giovani talenti” e parla del suo allievo Gianmarco Ferrari

    Diego Nargiso con Ferrari

    Una settimana da ricordare per Diego Nargiso, ex azzurro di Coppa Davis e oggi coach affermato e commentatore televisivo. Al Challenger Città di Forlì l’ex tennista italiano ha assistito alla vittoria più importante in carriera del suo allievo Gianmarco Ferrari, che ha battuto l’esperto Damir Dzumhur della Bosnia, numero 2 del torneo. “Una vittoria importantissima, che conferma le qualità del ragazzo che sta giocando un tennis evidentemente superiore alla sua attuale classifica mondiale, al n.900 Atp. Battere tennisti esperti come Viola, Copil e poi Dzumhur in serie sono conferme dei margini di miglioramento che ha Gianmarco”.
    Per tanti talenti azzurri, e non solo, Forlì si conferma “Tennis City”. Al quinto challenger della città romagnola l’azzurrino protagonista è stato Gianmarco Ferrari. E’ sbocciato un altro italiano dalle grandi ambizioni?
    “Le occasioni che sta offrendo la città di Forlì al tennis italiano sono notevoli – spiega Diego Nargiso -. Nei challenger romagnoli ho visto tanti talenti affermarsi, penso al nostro Luca Nardi, per esempio, ma anche ad altri giocatori non italiani come il britannico Draper. Tra l’altro uno dei giocatori del mio team, Andrea Arnaboldi nello scorso dicembre ha fatto finale proprio qui a Forlì. Bisogna dire grazie agli organizzatori della Nen Events e al Villa Carpena che ci hanno creduto e che ci stanno regalando un inverno di tennis interazionale di alto livello. Su Gianmarco aspettiamo e godiamoci queste vittorie già così importanti qui a Forlì”.
    A maggio poi, sulla terra battuta, Forlì chiude in bellezza con un altro super challenger.
    “Spero che i miei ragazzi più giovani, Gianmarco Ferrari e Federico Arnaboldi, cugino più piccolo di Andrea, abbiano migliorato talmente la classifica Atp da poterlo disputare. Vedremo, intanto, già il fatto che sia in calendario è una grande notizia per il tennis italiano”. LEGGI TUTTO

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    Khachanov critica la pubblicazione di un post sui social ATP su Djokovic: “Non l’hanno visto per dire che era ‘masterclass'”

    Karen Khachanov nella foto

    Karen Khachanov, ex top 10 mondiale, è stato eliminato agli ottavi di finale dell’ATP 500 di Dubai dal serbo Novak Djokovic , numero uno del mondo, in un incontro interessante – soprattutto nel secondo set – in cui il leader ATP ha vinto per 6-3 7-6(2). Su Instagram, la pagina social dell’ATP Tour ha definito la performance di Djokovic una “Masterclass”, ma a Khachanov non è piaciuta questa affermazione.
    “Non l’hanno vista la partita per dire che era un ‘masterclass’” , ha dichiarato Khachanov, 25 anni, nel commento alla pubblicazione del post. LEGGI TUTTO

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    Alexander Zverev dopo la squalifica dal torneo di Acapulco: “Vi chiedo scusa per avervi deluso”

    Alexander Zverev nella foto

    Alexander Zverev ha parlato dopo la squalifica dal torneo ATP 500 di Acapulco: “Difficile esprimere a parole quanto io abbia rimorso per il comportamento da me tenuto durante e dopo la mia partita di doppio. Mi sono scusato in privato con il giudice di sedia perché il mio scatto emotivo nei suoi confronti è stato sbagliato e inaccettabile. Sono deluso da me stesso e non ho scuse, non sarebbe dovuto succedere. Chiedo scusa anche ai miei tifosi, al torneo, e allo sport che amo”.
    “Come sapete, quando gioco in campo lascio tutto me stesso. Ma stavolta ho esagerato. Utilizzerò i prossimi giorni per riflettere sulle mie azioni e per capire come assicurarmi che tutto questo non succeda di nuovo. Vi chiedo scusa per avervi deluso”. LEGGI TUTTO

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    Lunga intervista a Jannik Sinner: “Sto lavorando su alcune cose nuove ma ho bisogno di tempo”

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16

    Jannik Sinner è tornato in campo oggi dopo la sua sconfitta nei quarti di finale agli Australian Open. L’azzurro ha dovuto affrontare nelle ultime settimane diversi momenti difficili, dal test positivo al COVID-19 a vivere un sorprendente cambio di allenatore, passando dalle mani esperte di Riccardo Piatti a quelle di Simone Vagnozzi, ex di Travaglia e Cecchinato. Il suo debutto all’ATP Dubai è stato complesso e Jannik è andato ad un passo dalla sconfitta ma dopo aver salvato tre palle match ha battuto Alejandro Davidovich. Queste le sue parole in conferenza stampa.
    Come hai fatto nel ribaltare la partita?“Ho solo cercato di rimanere concentrato sul match senza pensare al punteggio, punto a punto, perché la partita era molto, molto combattuta. Ad Alex mancava solo un punto dalla vittoria. Sono stato anche un po’ fortunato, perché nel primo match point la sua palla è uscita di poco. Da lì, nel resto della partita penso di aver giocato davvero bene. Nel terzo set mi sono sentito molto più a mio agio e ho alzato il livello”.
    Cambio di allenatore: come ti trovi con Vagnozzi?, motivi della rottura con Piatti?“È ancora presto per parlare del mio rapporto con Vagnozzi, ma stiamo lavorando molto bene. La qualità delle sessioni di allenamento è molto alta. Inoltre, stiamo lavorando su alcune cose nuove, ma ovviamente ho bisogno di tempo. Abbiamo bisogno di tempo. Ogni membro della nostra squadra ha bisogno di tempo per capirsi e conoscersi. È eccitante, è qualcosa di diverso e tutto è fantastico. Al momento sto solo cercando di rimanere concentrato sul torneo. Per quanto riguarda la rottura con Piatti, come ho sempre detto, ho avuto sette anni meravigliosi con lui e la sua squadra, tutti insieme. Non c’è altro, non c’è una ragione specifica”.
    Esperienza COVID“Ho avuto alcuni sintomi, ma nessuno era grave. Sono rimasto a casa, volevo allenarmi ma non potevo, questa era forse l’unica cosa negativa. Ora sono qui, mi sono ripreso e mi sento molto bene. Inoltre, oggi la partita è stata molto lunga e mi sento bene, questa è la cosa più importante”.
    Dopo due anni nel circuito, quali sono gli obiettivi di Sinner e se è sulla strada giusta?“Penso che la strada sia ancora lunga. Ci sono diversi mondi di distanza tra alcune posizioni nella classifica. Bisogna raggiungere il livello per arrivarci, ed è quello che sto cercando di fare. So qual è la mia potenza, che posso giocare un ottimo tennis se mi sento bene, ma devi avere un anno di continuità totale, e questa è la differenza. Onestamente, so che ho molte cose da migliorare. Spero di poterli migliorarmi, questa è la cosa più importante per me oggi: so che posso giocare a un grande livello, ma so anche che devo migliorare molte cose. Vedremo.
    Cosa hai imparato dalla Sharapova quando si è allenata con te?“Senza dubbio, la sua mentalità. Ha una mentalità incredibile. Sono stato molto fortunato a conoscerla un po’ meglio, ci siamo allenati sul campo alcune volte. Penso che sia una persona molto speciale, e quello che ha fatto per il mondo del tennis è fantastico. Sono stato fortunato, davvero.” LEGGI TUTTO

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    Jannik Sinner: ” Ho passato sette ottimi anni con il mio vecchio coach, ora sono qui con Vagnozzi. Penso sia un bravo allenatore. Mi piace il modo con cui sta in campo con me e stiamo cercando di aggiungere cose al mio gioco”

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16

    Jannik Sinner che oggi ha superato il primo turno nel torneo di doppio a Dubai insieme ad Hubert Hurkacz: 7-6 6-4 contro Bublik e Celikbilek ha parlato a Tennis Tv della sua nuova collaborazione con coach Simone Vagnozzi.
    “Sicuramente è un grande cambiamento per me. Ho passato sette ottimi anni con il mio vecchio coach, ora sono qui con Vagnozzi. Penso sia un bravo allenatore. Mi piace il modo con cui sta in campo con me e stiamo cercando di aggiungere cose al mio gioco. Lo conoscevo un po’ già da prima. Ha ottenuto ottimi risultati con Cecchinato e Travaglia. In campo è molto concentrato e questo è importante”.
    “È tutto nuovo, siamo in campo da una settimana e mezzo. Non penso che diminuirà la quantità di lavoro, perché io ho sempre lavorato tanto. Anzi, magari aumenterà e sono molto carico all’idea di continuare a lavorare con Vagnozzi”.

    .@janniksin:”It is a big change, I had 7 years good year with my team. Now I am here with Vagnozzi I like the way he is on on court with me and we’ll try to add something new in my game.”
    🎥: @TennisTV #JanTheFox pic.twitter.com/DQW96l08CM
    — Janniksin_Updates (@JannikSinner_Up) February 21, 2022 LEGGI TUTTO