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    Il torneo di Roma: Capienza al 100% per l’edizione 2022

    Il torneo di Roma: Capienza al 100% per l’edizione 2022

    Buone notizie arrivano dal Foro Italico, il che dimostra che anche il tennis sta tornando alla normalità. Spalti pieni agli IBI22.Lo ha appena approvato il Consiglio dei Ministri: torna la capienza al 100% per gli impianti all’aperto e al chiuso.
    L’incubo del coronavirus sta così gradualmente svanendo, o almeno sta entrando in una nuova dimensione in cui la capienza negli eventi sportivi non viene ridotta. Questo è ciò che accadrà così al torneo di Roma 2022, dove il 100% dei posti disponibili del complesso sarà messo in vendita. LEGGI TUTTO

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    Alcaraz fa qualcosa che non accadeva da 33 anni a Indian Wells e insegue la storia

    Carlos Alcaraz nella foto

    Sta diventando difficile trovare aggettivi per descrivere i risultati di Carlos Alcaraz. A soli 18 anni, il prodigio spagnolo ha messo su un altro piazzamento importante dopo aver superare Gael Monfils e qualificarsi, per la prima volta in carriera, al sesto main draw, per i quarti di finale di un Masters 1000. Lo spagnolo vivrà (ancora) un altro torneo speciale a Indian Wells, anche perché sta già abbattendo nuovi record.
    Alcaraz è il più giovane giocatore a raggiungere i quarti di finale nel deserto della California dal 1989, quando Michael Chang raggiunse questo livello a soli 17 anni. Questo è successo 33 anni fa. Ma la verità è che Carlitos sta inseguendo ancora altri record e non vuole fermarsi lì. Mai un tennista di soli 18 anni ha raggiunto la finale di Indian Wells, e solo cinque giocatori nella storia hanno vinto un titolo Masters 1000 prima di festeggiare il loro 19° compleanno.
    Ed è qui che tutto diventa “spaventoso” in senso buono per Alcaraz. Se lo spagnolo dovesse raggiungere questa impresa, si unirà a Boris Becker, Bjorn Borg, Michael Chang, Mats Wilander e Rafael Nadal. Il prossimo ostacolo è Cameron Norrie, il campione uscente di Indian Wells. LEGGI TUTTO

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    Dolgopolov è in guerra: “Non sono diventato Rambo in una settimana, ma sono abbastanza a mio agio con le armi”

    Alexandr Dolgopolov nella foto

    Nel 2018, Alexandr Dolgopolov ha giocato il suo ultimo match ATP. Ora, l’ucraino non ha voltato la faccia al suo paese ed è tornato in Ucraina, in un atteggiamento simile a Sergiy Stakhovsky e Andrei Medvedev. L’ex top 20 ha riferito tutto quello che è successo negli ultimi giorni e come è tornato nel suo paese per combattere l’invasione russa che dura da 20 giorni ormai. E Dolgopolov l’ha presa così seriamente che si è persino allenato ad usare le armi per essere pronto.
    “Quando è iniziata questa guerra ero in Turchia. Sono arrivato lì un giorno prima che iniziasse e ho portato in salvo mia sorella e mia madre, perché mi sono reso conto che stava per accadere qualcosa di grave.Ho subito capito che nei primi giorni ci sarebbe stato molto panico e la cosa migliore da fare sarebbe stata far sapere al mondo la verità e raccogliere fondi per il nostro esercito. Nessuno in un paese libero ha dubbi su chi sia l’aggressore. A quel punto avevo già iniziato le prove di tiro e sono stato molto fortunato ad avere l’aiuto di un ex-soldato per alcuni giorni. Non sono diventato Rambo in una settimana, ma sono abbastanza a mio agio con le armi e posso sparare alla testa in tre tentativi su cinque, ad una distanza di 25 metri e in un ambiente di allenamento, tranquillo”, ha detto l’ucraino.
    “Ho grande rispetto e sono molto orgoglioso del popolo ucraino, che è unito di fronte alla pressione di un dittatore pazzo. La verità è con noi e questa terra è nostra! Resterò a Kiev finché la vittoria non sarà nostra”. LEGGI TUTTO

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    Jannik Sinner dopo la vittoria contro Bonzi ad Indian Wells: “Sicuramente ho avuto un pò di fortuna perchè abbiamo giocato di sera, e senza il sole mi ha aiutato”

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16 – Foto Getty Images

    Jannik Sinner parla al termine della partita contro Benjamin Bonzi ad Indian Wells:
    “Non voglio parlare di cosa ho avuto ma c’è stato un periodo nel match in cui non mi sono sentito bene (era nel primo set), poi per fortuna mi sono ripreso. Sicuramente ho avuto un pò di fortuna perchè abbiamo giocato di sera, e senza il sole mi ha aiutato. Poi lui ha giocato molto, molto bene soprattutto la parte del rovescio e io ho provato a star lì e per fortuna è andata bene.Sicuramente la cosa più importante per me era di rimanere lì nel match sia con la testa, di trovare una soluzione quando non giochi bene, e poi di star lì col mio servizio. Ho sentito che dovevo fare molto di più e nei punti importanti l’ho fatto, che sul 5 pari nel tie-break con una bella seconda. Anche nel secondo ho servito abbastanza solido.Ora ci sarà sicuramente una partita difficile al prossimo turno. Con Ruud ci ho già giocato, con Kyrgios mai, mai giocato, mai allenato in carriera. Sarà una partita difficile. Sappiamo quanto è forte Kyrgios e sarà una partita sicuramente molto difficile”. LEGGI TUTTO

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    Stefanos Tsitsipas scherza dopo aver perso contro Brooksby: “La sua più grande abilità è colpire il nastro, non ne vedo altre…”

    Stefanos Tsitsipas GRE, 12-08-199

    Stefanos Tsitsipas è stato eliminato al terzo turno dell’ATP Masters 1000 di Indian Wells contro il giovane americano Jenson Brooksby, ma non sembra essere diventato un fan del tennista americano, che ha uno stile di gioco leggermente diverso da quello che si vede di solito nel circuito ATP.
    “Non è molto esplosivo o molto atletico, ma restituisce tutte le palle. Legge molto bene il gioco, che è una qualità rara”, ha esordito il 23enne greco, che poi ha scherzato su quale sia la più grande abilità del 21enne americano: “è molto bravo a centrare il nastro e poi a far cadere la palla nel campo dell’avversario“. È incredibile come fa. A parte questo, non ne vedo altre abilità”. LEGGI TUTTO

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    Illya Marchenko chiede aiuto per i giovani tennisti ucraini rifugiati

    Illya Marchenko – Foto Antonio Milesi

    Qualsiasi aiuto è ancora troppo poco per risolvere o almeno alleviare i terribili effetti del conflitto tra Russia e Ucraina con l’invasione russa del territorio ucraino.
    Uno dei migliori giocatori ucraini, Illya Marchenko, sta facendo appello alle scuole e accademie di tennis per accogliere i giovani rifugiati ucraini nelle loro strutture. Spera che i sogni inseguiti da molti bambini e adolescenti del suo paese non siano interrotti dal disastro e dalla desolazione della guerra. Ha fornito un indirizzo e-mail dove chiunque voglia può scrivergli e fare ciò che può contribuire alla causa di questi ragazzi.

    Illya Marchenko is calling upon the tennis community to help Ukrainian refugees, here’s how you can help.#TheBreakTC | #IndianWells | @imarchello pic.twitter.com/Vkn435lcPK
    — Tennis Channel (@TennisChannel) March 13, 2022 LEGGI TUTTO

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    Doping: Barbora Krejcikova è la giocatrice più testata al mondo. Mager “primo” degli italiani

    Barbora Krejcikova CZE, 18-12-1995

    La Federazione Internazionale di Tennis ha rilasciato il solito rapporto annuale sui test antidoping, dove è possibile vedere il numero di volte che ogni giocatore è stato testato durante la stagione 2021. E le cifre mostrano che la ceca Barbora Krejcikova, numero due del mondo sia in singolo che in doppio, è stata la giocatrice sottoposta a più test, con 36. Nel singolare maschile, il “campione” dei test è il lituano Ricardas Berankis, con 27.
    UominiRicardas Berankis, 27Andrey Rublev, 26Hyeon Chung, 25Jan Lennard Struff, 25Dusan Lajovic, 23Gianluca Mager, 23Albert Ramos, 23
    DonneBarbora Krejcikova, 36Elizaveta Koklina, 35Jelena Ostapenko, 30Iga Swiatek, 29Jessica Pegula, 23Katerina Siniakova, 23 LEGGI TUTTO

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    Open BNL Monviso Sporting Club 2022: Successo di Pietro Rondoni che ottiene il pass per le Pre Quali di Roma

    Foto della premiazione e della giornata finale dell’Open BNL al Monviso – Foto Sergio Errigo

    Ha parlato interamente piemontese l’Open BNL chiuso oggi al Monviso Sporting Club di Grugliasco, valido per accedere alle prequalificazioni degli Internazionali BNL d’Italia del prossimo maggio a Roma. Alle 13 sono scesi in campo i quattro protagonisti della finale del doppio.
    Da una parte il monregalese Andrea Turco e il torinese Alessandro Spadola, dall’altra il torinese Stefano Reitano e il toscano ormai “naturalizzato” piemontese Federico Maccari. Primo set chiuso 6-3 da Maccari e Reitano. Nella seconda frazione è stato il tandem Turco/Spadola a salire sugli scudi e pareggiare i conti sullo score di 6-2. Le sinergie ritrovate nel secondo parziale sono proseguite nel match tie-break che ha visto Turco e Spadola sigillare 10-4 il confronto e, idealmente, volare a Roma: “Una grossa soddisfazione – hanno detto al termine – per vivere un’esperienza agli Internazionali che certo sarà unica”. La parola è poi passata ai protagonisti della finale per il titolo di singolare, peraltro entrambi già sicuri di aver conquistato il premio “romano”. Pietro Rondoni era chiamato a confermare la sua posizione di prima testa di serie contro Stefano Baldoni, giocatore umbro che fa della solidità la propria arma in più. Subito break in favore di Rondoni in avvio, recuperato poco dopo da Baldoni. Il vercellese classe 1993, già top 400 ATP, ha aumentato i ritmi dal 2-2 e grazie alle maggiori soluzioni di cui dispone ha fatto proprio il set al nono gioco. Nella seconda frazione Baldoni ha reagito da par suo cercando di allungare il più possibile gli scambi e cogliendo un break che lo ha proiettato prima sul 3-1, poi sul 4-2. Rondoni ha raccolto le residue forze mentali e fisiche e con una bella sequenza di quattro giochi a zero ha ribaltato la situazione facendo proprio il torneo sul 6-3 6-4 maturato dopo 1 ora e 39 minuti: “Un’esperienza che ho già vissuto – ha detto al termine Rondoni – quella di poter essere parte del Masters 1000 romano. Già nelle prequalifiche sei trattato come un giocatore vero, cosa che accade solitamente solo nelle qualificazioni principali. Ora disputerò qualche futures da 15.000 e 25.000 $ ITF, poi testa a Roma”. Ottimo il bilancio organizzativo: “Oltre 800 iscritti in questo mese a dir poco intenso – ha sottolineato Fabio Ponzano, DG del tennis targato Monviso Sporting Club e direttore del torneo – e di buonissimo livello il tennis espresso dai giocatori in campo. Un ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita della manifestazione e al Comitato Regionale FIT. Perfetta soprattutto la gestione degli incontri e degli orari che ha permesso anche la normale attività di club per la soddisfazione dei nostri soci”. LEGGI TUTTO