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    L’applauso del Park Tennis Genova per l’impresa di Musetti. Ceppellini: “Orgogliosi di Lorenzo”

    Lorenzo Musetti nella foto

    Lorenzo Musetti supera Carlos Alcaraz e conquista Amburgo. Prima storica affermazione in un Atp 500 per il tennista tesserato per il Park Tennis Genova mentre lo spagnolo numero 5 al mondo perde la prima finale in carriera.
    “Siamo orgogliosi di Lorenzo – sorride Federico Ceppellini, presidente del Park Tennis Genova – e vogliamo fargli arrivare il grande applauso di tutto il circolo, dei soci e della “sua” squadra. Lorenzo è un punto di forza della nostra Serie A, è molto legato al Circolo e ai colori gialloblu. Tutti i suoi compagni, lo staff tecnico e noi dirigenti abbiamo vissuto questa finale con apprensione e, ora, una gioia smisurata. E’ un risultato pazzesco che Lorenzo merita tutto”.
    Musetti si aggiudica la sfida del terzo millennio con Carlos Alcaraz vincendo in tre set 6-4 6-7 6-4. Ci sono voluti sei match point per avere ragne dell’enfant prodige spagnolo. Una impresa che la Genova del tennis saluta con entusiasmo e orgoglio. “Grazie Lorenzo per queste emozioni. Ti aspettiamo a casa per festeggiare alla prima occasione”, chiude Federico Ceppellini. “Sei l’orgoglio di tutti noi e non vediamo l’ora di scendere in campo tutti insieme per la prossima Serie A”. LEGGI TUTTO

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    Laver Cup 2022: Anche Novak DJokovic ci sarà. I Big Four nel team Europa

    Anche Novak DJokovic ci sarà. I Big Four nel team Europa

    La possibilità era concreta ed ora è diventata realtà. Novak Djokovic è stato confermato per la Laver Cup 2022, unendosi ai compagni di squadra come Roger Federer, Rafael Nadal e Andy Murray per formare un Big Four di lusso che si riunirà a settembre a Londra.
    La questione si è fatta sempre più pressante dal momento in cui Murray è stato annunciato al fianco di Federer e Nadal, fino a diventare realtà. Per la prima volta, i quattro si troveranno dalla stessa parte del campo e cercheranno di aiutare il Team Europe a vincere la loro quinta Laver Cup.
    Dichiara Novak: “Sono davvero entusiasta di unirmi nuovamente al Team Europe per la Laver Cup. È l’unica competizione in cui puoi giocare in un ambiente di squadra, con ragazzi contro cui normalmente gareggi. Unirmi a Rafa, Roger e Andy – tre dei miei più grandi rivali di tutti i tempi – sarà un momento davvero unico per la storia del nostro sport“.
    I Big Four sono in attesa di conoscere altri due compagni di squadra, mentre nella squadra mondiale sono per ora confermati Felix Auger-Aliassime, Taylor Fritz e Diego Schwartzman. LEGGI TUTTO

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    Buona la prima per l’Italia nella Summer Cup: a Brescia le azzurrine superano in rimonta la Turchia

    La toscana Anna Nerelli, protagonista di uno dei due successi che hanno permesso all’Italia di superare la Turchia nella prima giornata della Summer Cup by Dunlop (foto di Mattia Sassoli)

    L’avvio non è stato dei più incoraggianti, ma la buona notizia è arrivata: l’Italia femminile under 12 capitana da Alberto Tirelli ha inaugurato con un successo la sua Summer Cup by Dunlop, competizione che da quando è approdata nel Bresciano ha sempre portato fortuna alle azzurre. Nelle quattro edizioni giocate all’Olimpica Tennis Rezzato le italiane si sono sempre guadagnate uno dei due pass per la fase finale di Ajaccio (4-7 agosto), e ora ci provano anche al Tennis Forza e Costanza 1911. La prima vittoria nel Gruppo B è arrivata per 2-1 contro la Turchia, partita meglio nel primo singolare di giornata ma poi riacciuffata e superata. La vittoria di Ecrin Lal Yavuz ai danni della friulana Sofia Ferraris, domata per 6-1 7-6, ha dato fiducia alla formazione turca ma è stata solamente un’illusione, perché poi la superiorità dell’Italia è gradualmente venuta a galla. La toscana Anna Nerelli ha tenuto in corsa le azzurrine firmando l’1-1 con un convincente successo per 6-3 6-2 contro Göksu Derin Bugay, e dopo una breve pausa il doppio azzurro ha completato l’opera. Contro la coppia Duzovalilar/Yavuz, il duo italiano composto da Sofia Ferraris e dalla pugliese Ludovica Casalino ha mostrato maggiore dimestichezza con la specialità, comandando l’incontro sin dalle prime battute, fino a imporsi con il punteggio di 6-4 6-3 senza correre rischi. Venerdì per l’Italia ci saranno le rivali della Bulgaria, brave a impegnare in entrambi i singolari un’ottima nazionale come la Croazia, ma comunque sconfitte per 3-0. Un successo permetterebbe alle azzurre di compiere un importantissimo passo verso gli spareggi qualificazione di domenica.
    Negli incontri del Gruppo A della competizione per nazioni targata Tennis Europe, disputati nel pomeriggio sui campi in terra battuta di via Signorini, vittorie per Grecia e Israele, che hanno conquistato il successo già al termine dei singolari, peraltro senza faticare particolarmente. La Grecia ha avuto la meglio sul Portogallo grazie alle vittorie di Danai Margariti (6-4 6-1 a Kika Lima) e di Lydia Panagiotidou, che non ha lasciato nemmeno un game a Sofia Almeida, in una partita in realtà molto più aperta di quanto dica il doppio 6-0 conclusivo. La nazionale di Israele, invece, non ha dato scampo ai Paesi Bassi capitanati da Quirine Lemoine, ex giocatrice professionista con un best ranking non lontano dalle prime 100 della classifica Wta, che ha giocato la sua ultima partita a livello internazionale soltanto una dozzina di giorni fa. Non ha perso tempo trovando subito impiego presso la Knltb (la Federtennis olandese), ma al debutto in panchina ha raccolto una sconfitta. Troppo forti le israeliane Liza Richterman e Ofir Manhard, che hanno lasciato le briciole rispettivamente a Floor van Haaster (6-1 6-1) ed Emma Sanchez (6-1 6-2). Venerdì nel Gruppo A sfida al vertice Israele-Grecia, mentre il duello fra Paesi Bassi e Portogallo profuma già di ultima spiaggia per restare in corsa.
    I RISULTATI DI GIORNATA
    Gruppo AGrecia b. Portogallo 2-0 (in corso)Danai Margariti (Gre) b. Kika Lima (Por) 6-4 6-1, Lydia Panagiotidou (Gre) b. Sofia Almeida (Por) 6-0 6-0. Da completare: doppio.Israele b. Paesi Bassi 2-0 (in corso)Liza Richterman (Isr) b. Floor van Haaster (Ned) 6-1 6-1, Ofir Manhard (Isr) b. Emma Sanchez (Ned) 6-1 6-2. Da completare: doppio.
    Gruppo BItalia b. Turchia 2-1Ecrin Lal Yavuz (Tur) b. Sofia Ferraris (Ita) 6-1 7-6, Anna Nerelli (Ita) b. Göksu Derin Bugay (Tur) 6-3 6-2, Casalino/Ferraris (Ita) b. Duzovalilar/Yavuz (Tur) 6-4 6-3.Croazia b. Bulgaria 3-0Sophia Santos (Cro) b. Evgeniya Stoyanova (Bul) 2-6 6-1 6-2, Marta Džanic (Cro) b. Kristina Kaneva (Bul) 4-6 6-1 6-4, Brozina/Džanic (Cro) b. Kostova/Stoyanova (Bul) 6-2 6-3.
    IL PROGRAMMAVenerdì 22 luglio – Gruppo A: Paesi Bassi vs Portogallo, Israele vs Grecia. Gruppo B: Italia vs Bulgaria, Croazia vs Turchia.Sabato 23 luglio – Gruppo A: Paesi Bassi vs Grecia, Portogallo vs Israele. Gruppo B: Italia vs Croazia, Bulgaria vs Turchia.Domenica 24 luglio – Spareggi qualificazione, finale 5°/6° posto, finale 7°/8° posto.Ogni sfida prevede tre incontri: due singolari e un doppio. Ingresso gratuito. LEGGI TUTTO

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    Fabio Fognini: “mi sto avvicinando sempre di più alla fine della mia carriera”

    Fabio Fognini nella foto – Foto Antonio Fraioli

    Fabio Fognini, che questa settimana è in gara nel torneo ATP 500 di Amburgo, ha vissuto una stagione completamente da dimenticare, con molti più bassi che alti. Fuori dalla top 50 ATP all’età di 35 anni, l’ex top 10 mondiale ammette di vivere il momento peggiore della sua carriera.
    “Dopo la pandemia di coronavirus e tutti i problemi fisici che ho avuto, questo è stato il periodo più difficile della mia carriera sportiva. La fase peggiore della mia carriera. Dopo tutti i trionfi, le partite brutte e belle e i tornei vinti, posso dire che mi sto avvicinando sempre di più alla fine della mia carriera. Deciderò quando sarà il momento di lasciare tutto e continuare la mia vita con la mia famiglia lontano dai campi. So che sarà un momento molto difficile, ma vedremo quando accadrà”, ha confessato in una dichiarazione durante la conferenza stampa del torneo di Amburgo.
    Vincendo il suo incontro di primo turno ad Amburgo, Fabio ha raggiunto la 400ª vittoria in singolare nel circuito maschile e ammette di non aver mai pensato di raggiungere un tale record. “Ho 35 anni e, ripensandoci, devo dire che non pensavo di poter raggiungere questo numero. È un grande risultato per me. Sono molto contento di ciò che ho ottenuto e spero di ottenere ancora qualcosa di più”. LEGGI TUTTO

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    Arriva la petizione per poter far giocare a Novak Djokovic lo Us Open

    Novak Djokovic classe 1987, n.7 del mondo

    A Novak Djokovic, il giocatore con il maggior numero di finali degli US Open nell’Era Open, è stato impedito per ora di entrare negli Stati Uniti e di partecipare all’ultimo Grande Slam della stagione. Il 35enne serbo non è vaccinato e, anche se gli US Open non richiedono ai propri giocatori di essere vaccinati, il Paese però non consente l’ingresso ai cittadini stranieri che non hanno una vaccinazione completa, il che ha già impedito al campione di 21 Majors di giocare i Masters 1000 di quest’anno a Indian Wells e Miami.Questo mercoledì, i (molti) fan del serbo hanno preso l’iniziativa di lanciare una petizione – già vicina alle 24.000 firme al momento in cui scriviamo – per chiedere al governo degli Stati Uniti di permettere a uno dei più grandi tennisti di tutti i tempi di entrare nel Paese per poter gareggiare.
    QUI LA PETIZIONE
    In un momento in cui permangono i dubbi sulla partecipazione di Novak Djokovic agli US Open, la federazione tennistica statunitense (USTA) ha chiarito questo mercoledì le regole in termini di vaccinazioni. E il messaggio è chiaro:
    “L’USTA non obbliga nessun giocatore a vaccinarsi, ma rispetta le regole del governo degli Stati Uniti, che non permette l’ingresso nel Paese di nessun cittadino straniero che non abbia una vaccinazione completa. Secondo il regolamento del Grand Slam, tutti i giocatori entrano automaticamente nei tornei dello Slam in base alla loro classifica 42 giorni prima del torneo”, si legge nel comunicato dell’USTA. LEGGI TUTTO

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    Da Palermo: Sara Errani “Il futuro? Ancora mi vedo con la racchetta, non la mollo, ma prima o poi mi ci dovrò vedere senza”

    Sara Errani nella foto

    Due vittorie (nel 2008 e nel 2012) e due finali (perse nei derby con Flavia Pennetta nel 2009 e con Roberta Vinci nel 2013), ma soprattutto il traguardo delle 13 partecipazioni ai Palermo Ladies Open. Sara Errani è di casa al Country Time Club: la conoscono tutti e la salutano tutti, lei ricambia dispensando sorrisi ed autografi. “Più di Palermo credo di aver giocato solo a Parigi – ha detto la Errani – qui per me è una seconda casa. Ringrazio Oliviero (Palma, direttore del torneo, ndr) per avermi concesso una wild card”.
    Una wild card nel rispetto di un legame che ha origini lontane, ma assegnata anche per la “nuova vita” tennistica di Sara tornata al successo una settimana fa in Francia dove ha vinto il WTA 125 di Contrexeville. “Le ultime settimane sono andate bene – ha ammesso la 35enne di Massa Lombarda – sono contenta di come sto giocando e sono contenta di aver ritrovato buone sensazioni in campo. Ho una grande passione per il tennis. Per ora ho voglia e sono carica, spero di continuare così. Obiettivo? Non mi sono mai posta grandi obiettivi, ho cercato di dare il meglio giorno dopo giorno. Adesso penso a tornare nelle prime 100, ma non deve essere un’ossessione. Avere un obiettivo può aiutare, ma non deve essere l’unico. Bisogna gestire le cose, allenarsi e fare bene. Tornare nelle prime 100 è qualcosa che ho in testa”.
    La finale nel WTA 125 di Gaiba a giugno sull’erba ed il successo in Francia della settimana scorsa hanno consentito alla Errani di posizionarsi al n. 127 della classifica mondiale. Per trasformare il piazzamento una tappa di passaggio verso l’obiettivo stagionale delle top 100, dovrà fare bene anche a Palermo, ad iniziare dal derby di primo turno con Elisabetta Cocciaretto. “Coccia è fortissima, sta giocando molto bene e sta recuperando negli ultimi mesi dopo l’infortunio. Sarà un match complicato. Tutte le italiane siamo lì vicine in tabellone. Ai nostri tempi ci siamo motivate a vicenda, tra di loro deve accadere lo stesso. Si possono aiutare: i risultati di Martina (Trevisan, ndr) possono essere da stimolo per Jasmine (Paolini, ndr) e Lucia (Bronzetti, ndr). La favorita a Palermo? Può vincere chiunque, nel tennis femminile non si può sapere”.
    Errani torna a puntare in alto, ma con un approccio al tennis diverso rispetto al passato. “Da piccola pensavo solo al tennis – ha raccontato la tennista azzurra – le mie giornate dipendevano solo dal tennis ed era una folle ossessione, avrei fatto di tutto per vincere una partita. Adesso è diverso, non ho solo il tennis in testa. Crescendo ci sono delle priorità, sotto questo aspetto sono cambiata. La voglia di lottare in campo, però, è rimasta la stessa. Il futuro? Ancora mi vedo con la racchetta, non la mollo, ma prima o poi mi ci dovrò vedere senza. Il padel? Mi piace tanto, ci gioco tantissimo, chissà”. LEGGI TUTTO

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    Si ritira Tobias Kamke

    Tobias Kamke nella foto

    Tobias Kamke appenderà la racchetta al chiodo dopo l’ATP 500 di Amburgo, dove ha ricevuto una wild card per partecipare al torneo di doppio. Il 36enne tedesco ha vinto otto titoli Challenger in carriera, l’ultimo nel 2016 contro Aslan Karatsev.
    Nel gennaio 2011 Tobias si è classificato al 64° posto del ranking, la sua posizione più alta in classifica. Kamke si è qualificato per quattro main draw del Grande Slam: uno a Wimbledon, dove ha raggiunto il terzo turno, due al Roland Garros e un altro agli US Open. La prossima settimana avrà quindi l’opportunità di dare l’addio al circuito professionistico nel suo paese d’origine. LEGGI TUTTO

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    Sono ben 14 i giocatori top 50 senza ad aver vinto ancora un titolo ATP

    Botic Van de Zandschulp nella foto

    Con più di metà della stagione completata, c’è ancora tanta storia che può essere scritta in quel che resta. Diversi giocatori possono ancora vincere il loro primo titolo ATP in carriera, per esempio. E la verità è che ci sono molti nomi che non vedono l’ora di entrare nella lista dei vincitori e che hanno già carriere ben costruite.
    Guardando la classifica, ci sono 14 membri della top 50 che non hanno ancora vinto un titolo al massimo livello. Botic van de Zandschulp è il più alto in classifica (24°), ritiratosi dall’unica finale che ha giocato, quella di Monaco. Filip Krajinovic ha accumulato cinque finali perdendo sempre, una delle quali al Queen’s Club.
    Inoltre anche Jenson Brooksby, Alejandro Davidovich Fokina, Oscar Otte, Francisco Cerundolo, Maxime Cressy, Emil Ruusuvuori, Alex Molcan, Tallon Griekspoor, Benjamin Bonzi, Mackenzie McDonald e Brandon Nakashima completano il “gruppo” dei tennisti a caccia del primo successo in carriera nel circuito maggiore. LEGGI TUTTO