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    Mubadala World Tennis Championship: Sorteggiato il tabellone principale. Alcaraz e Ruud già in semifinale

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Uno dei numerosi tornei di esibizione che si svolgeranno a dicembre ha già definito il suo tabellone principale. Stiamo parlando del Mubadala World Tennis Championship, che si giocherà tra il 16 e il 18 dicembre ad Abu Dhabi, con Carlos Alcaraz e Casper Ruud come tennisti con il miglior ranking.
    Stefanos Tsitsipas o Cameron Norrie affronteranno Ruud in semifinale, mentre Frances Tiafoe o Andrey Rublev affronteranno Alcaraz. Ci sarà anche una sfida il terzo e quinto posto.Nel femminile si giocherà un solo incontro che vedrà impegnate Emma Raducanu e Ons Jabeur.
    Tabellone(1) Alcaraz ByeTiafoe vs Rublev
    (2) Ruud ByeTsitsipas vs Norrie LEGGI TUTTO

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    Dal coma al ritorno al successo: nella rinascita di Erik Crepaldi c’è anche la Mxp Tennis Academy

    Erik Crepaldi, vercellese classe 1990, impegnato nel match che ha segnato il suo ritorno alle competizioni 14 mesi dopo un gravissimo incidente stradale

    Ci sono voluti oltre 14 mesi, fatti prima di sofferenza e paure, poi di rinascita umana e quindi sportiva, ma Erik Crepaldi ce l’ha fatta: il 32enne tennista vercellese, finito in coma nel settembre 2021 a causa di un terribile incidente stradale, con i medici scettici sulle sue possibilità di risvegliarsi prima ancora che di superare il tutto senza conseguenze, è tornato in campo per un match ufficiale e l’ha vinto, contribuendo al successo per 6-0 del suo Ct Maglie nella sesta giornata del campionato di Serie A2, contro il Tc Baratoff. Un’emozione da brividi, che completa un lungo percorso riabilitativo passato da sedia a rotelle, tre mesi d’ospedale e l’obbligo di ripartire da zero o quasi, con l’aiuto di papà Luigi e dei tecnici della Mxp Tennis Academy, coi quali si allena da inizio 2021. La vittoria di Erik è arrivata nel doppio con Fabrizio Ornago, contro il duo Femia/Cambrini. “All’inizio del match – racconta – ero tesissimo, poi mi sono rilassato ma sul 6-3 5-2 ho iniziato a sentire le gambe che tremavano, la gola ha iniziato a stringersi, gli occhi si sono riempiti di lacrime. Lì ho avvertito di aver realizzato il desiderio cullato sin da quando mi sono svegliato dal coma. In un attimo ho rivissuto l’intero percorso: io sul letto in neurologia, poi quando provavo a camminare senza riuscirci, più tanti altri passaggi. Toccava a me servire, ho preso break a zero (ride, ndr), ma abbiamo chiuso poco dopo. Sono entrati tutti in campo per un abbraccio collettivo: compagni, dirigenti, avversari. Non ce l’ho fatta da solo, ce l’abbiamo fatta tutti: io, la mia ragazza Federica, la mia famiglia e la gente che per mesi mi ha fatto sentire un affetto enorme”.
    Come gli succede da 32 anni a questa parte, Crepaldi sprizza gioia, entusiasmo, voglia di vivere. “Dopotutto – spiega – io non ricordo nulla dell’incidente, per me è come se non fosse mai successo. Quindi non ho traumi psicologici e nemmeno conseguenze fisiche. Dentro di me avevo la certezza di potermi ristabilire al cento per cento, e questo mi ha aiutato ad affrontare col sorriso i momenti più complicati”. Li ha superati, fino al via libera dei medici: “Mi hanno detto che era come se non fosse mai successo nulla – dice ancora –, quindi di fare ciò che volessi”. Per lui, naturalmente, non voleva dire altro che tornare a giocare a tennis, quindi ad allenarsi coi tecnici della Mxp Tennis Academy, per ripartire. “Anche loro – continua – hanno vissuto da vicino ciò che mi è successo, mettendo poi un’attenzione enorme per aiutarmi a riprendere. Siamo partiti di nuovo dalle basi: dalla tecnica dei colpi, degli spostamenti, dal lavoro atletico. Mi sento bene ad allenarmi con loro: mi hanno accompagnato a raggiungere il mio sogno”. Crepaldi non è ancora al cento per cento del suo potenziale, ma ci sta lavorando. “Non so quantificare il mio livello attuale – dice –, ma da poco ho ripreso ad allenarmi al massimo e voglio tornare a competere a tempo pieno. Sto frequentando anche il corso Fit per diventare maestro, ma all’insegnamento ci penserò più avanti. Voglio ancora fare il giocatore di tennis”. Alla Mxp Tennis Academy è nel posto giusto. LEGGI TUTTO

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    Lemon Bowl 2023: Aperte le iscrizioni per la nuova edizione. Verna “Qualità sempre più alta”

    Torna l’immancabile appuntamento con il Lemon Bowl. La prestigiosa rassegna giovanile nazionale a partecipazione straniera è giunta alla 39ª edizione. La manifestazione come di consueto si svolgerà nella capitale e per il secondo anno vedrà come sede principale il Salaria Sport Village, che la scorsa stagione ha accolto per la prima volta il torneo. Ad affiancare il club gestito dal team manager Tato Pedà, ci saranno il Forum Sport Center del team manager Mauro Ricevuti ed il Panda Sporting Club. In caso di maltempo l’evento potrà contare anche sul supporto dell’UpTown Sporting Club di Fiano Romano, che grazie al maestro Otello Di Vincenzo ha reso disponibili i suoi campi coperti.
    Aperte le iscrizioni – Il Lemon Bowl si disputerà con le classifiche e le categorie d’età relative alla stagione 2023. Il torneo inizierà con le consuete prequalificazioni, in programma dal 10 al 22 dicembre e dedicate esclusivamente alle categorie under 12 NC ed under 14 NC – 4.6 – 4.5 – 4.4 – 4.3. Il termine ultimo per le iscrizioni alla fase iniziale è fissato per le ore 18.00 di martedì 6 dicembre. La rassegna successivamente entrerà nel vivo dopo il Natale, prima con le qualificazioni in programma dal 27 dicembre al 1° gennaio (iscrizioni entro giovedì 15 dicembre) e a seguire dal 2 al 6 gennaio con le attese sfide del main draw. Il gran finale come di consueto si consumerà il giorno dell’Epifania, con la consegna delle ambite coppe dei limoni. Le iscrizioni sono partite e nelle entry list sono già parecchi gli atleti provenienti dall’estero, pronti a dare battaglia a tanti giovani azzurri.
    Le parole del direttore Verna – Matteo Berrettini, Lorenzo Musetti, Borna Coric, Ivan Ljubicic, Jelena Jankovic e recentemente le sorelle Fruhvirtova. Questi e tanti altri i campioni che hanno disputato il Lemon Bowl, con risultati più o meno soddisfacenti, a riprova di una competizione che prima di tutto ha un compito formativo. Alla guida del torneo ancora una volta ci sarà il direttore Paolo Verna, che da diverse settimane ha avviato la macchina organizzativa: “Questo sarà il nostro secondo anno al Salaria Sport Village. Siamo contenti di consolidare la partnership con questa struttura che, rispetto allo scorso anno, si è ampliata e metterà a disposizione una lounge per i giocatori. Vogliamo alzare la qualità dell’evento e ci sono tutti i numeri per farlo, anche grazie all’attenuarsi della pandemia. Negli ultimi due anni il numero di stranieri è stato per forza di cose contingentato, per questa edizione invece abbiamo già ricevuto tante adesioni. Un’altra novità sarà la trasmissione dei match in diretta streaming sul sito del torneo, questo grazie alla telecamere installate al Salaria Sport Village. Non vediamo l’ora di iniziare”.
    Tutte le informazioni, le foto e i commenti delle passate edizioni del torneo sono disponibili sul sito web ufficiale: www.lemonbowl.it. Le entry list saranno aggiornate all’annuncio delle classifiche 2023. LEGGI TUTTO

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    La Federazione tedesca apre ad una futura collaborazione con Boris Becker

    Boris Becker

    Boris Becker potrebbe tornare a lavorare con un ruolo importante per la German Tennis Association (DTB). Lo ipotizza il vicepresidente della federazione Dirk Hordorff in una dichiarazione rilasciata a Bild Sport. “Le porte della DTB sono sempre aperte per Boris Becker”, ha dichiarato il vicepresidente, “Una volta scontata la pena, non c’è nulla che gli impedisca di riprendere una posizione con la federazione del suo paese. L’imperativo della risocializzazione vale per tutti, incluso Boris Becker”.
    Il sei volte campione Slam e più giovane vincitore a Wimbledon nella storia è attualmente recluso in un carcere nei pressi di Londra dallo scorso aprile per reati fiscali. Secondo fonti legali britanniche, riportate alcuni giorni fa dal Sun, Boris potrebbe essere estradato in Germania ai primi di dicembre e scontare il resto della sua pena in semilibertà, usufruendo di alcune agevolazioni per stranieri detenuti nel Regno Unito con condanne brevi e per reati non violenti.
    L’eventuale nuovo ruolo nella DTB sarebbe un ritorno per Becker. Dalla metà del 2017 alla fine del 2020, il 55enne ha lavorato come capo dello sviluppo del settore maschile della Federtennis tedesca. Hordorff vede Boris in un ruolo importante in futuro: “Head of Men’s Tennis con compiti operativi, rappresentante o nel comitato esecutivo. Per dirla senza mezzi termini: Boris con noi può scegliere il suo lavoro”. Un’apertura importante, che potrebbe far tornare il tedesco nel mondo del tennis in una posizione di prestigio, arrivata il giorno seguente al suo compleanno trascorso, purtroppo per lui, dietro le sbarre. LEGGI TUTTO

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    Rafael Nadal: “Sono una persona molto realista, arriverà il momento in cui dovrò ritirarmi, sono pronto per la mia prossima vita fuori dal tennis, ma non nel prossimo futuro”

    Rafael Nadal nella foto – Foto Getty Images

    La stagione è finita per la maggior parte dei tennisti, ma Rafa Nadal si trova in Argentina per un incontro di esibizione contro Casper Ruud. Lo spagnolo ha parlato con i giornalisti al suo arrivo in Sudamerica e non ha usato mezzi termini quando ha parlato del suo ritiro.
    ANALISI DELLA SUA CARRIERASe avessi pensato di poter ottenere tutto questo quando avevo 18 anni sarei stato un super arrogante o un super sognatore, e non sono nessuna delle due cose. Sono uno che respira lo sport giorno per giorno, cercando di costruirsi un futuro con il lavoro quotidiano, vivendo il presente con il miglior atteggiamento e una buona educazione. A questo punto della mia carriera, essere dove sono è un piacere, ma continuo a vivere questa carriera con la stessa passioni e illusioni.
    RITIROSono una persona molto realista, arriverà il momento in cui dovrò ritirarmi, sono pronto per la mia prossima vita fuori dal tennis, non credo che sarà un problema, a parte il processo di adattamento a tutti i cambiamenti e di assimilazione delle cose. Ho molte cose importanti nella mia vita che mi rendono felice oltre al tennis, il tennis è stato solo una parte importante della mia vita, ma ce ne sono altre che sono altrettanto o più importanti. Non credo però che il ritiro possa arrivare nel prossimo futuro.
    LA paternitàTutti i cambiamenti nella vita richiedono un periodo di adattamento, a me è successo sei settimane fa quando sono diventato padre per la prima volta. Sono più stanco, dormi meno, hai una nuova preoccupazione nella tua vita, diversa da tutto ciò che hai sperimentato finora. Non sono né più né meno di qualsiasi altro genitore, sono molto felice e cerco di godermi il più possibile ogni momento in cui posso stare con lui. LEGGI TUTTO

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    Emma Raducanu posa per Radka Leitmeritz con Porsche

    Emma Raducanu e Porsche

    La stella del tennis britannico Emma Raducanu ha vissuto un 2022 sportivo non così esaltante, ma non si arresta la sua notorietà extra campo. Lo scorso anno ha firmato importanti contratti di sponsorizzazione, tra cui uno con la nota casa automobilistica tedesca Porsche. Nei giorni scorsi Emma è stata la protagonista di un bel servizio fotografico realizzato dalla fotografa Radka Leitmeritz.
    La famosa professionista nata a Praga, già in passato autrice di bei servizi a tema tennis, ha immortalato Raducanu al Porsche Experience Center di Silverstone. Insieme a una Porsche 911 del 1965 allestita da Sports Purpose a St Pierre Bleu, sono state composte immagini eleganti che completano perfettamente la campagna “Court Supremes”, omaggio artistico al tennis femminile e alle sue protagoniste.
    “Essere fotografata con una 911 del 1965 è stata un’esperienza straordinaria, e ancora meglio aver potuto fare per qualche giro dopo!”, afferma Emma Raducanu. “Per me Porsche rappresenta un’icona di stile e far parte di un progetto come questo che combina tennis, auto, stile e fotografia d’arte è molto bello. Radka ha fatto un lavoro straordinario per riunirli”.
    Le foto per il progetto Court Supremes esprimono tutta la passione di Radka Leitmeritz per la fotografia e il tennis, spaziano da intensi ritratti a insolite nature morte. Rappresentano passione e performance, dinamismo ed estetica. Radka ha fotografato in passato giocatrici come Angelique Kerber, Julia Görges, Iga Swiatek, Aryna Sabalenka, Victoria Azarenka, Maria Sakkari, Barbora Strychova, Marketa Vondrousova, Elina Svitolina e Petra Kvitova.
    In effetti gli scatti ad Emma sono davvero affascinanti, ne riportiamo alcuni tratti dal sito ufficiale della casa tedesca.

    Molti attendono con curiosità la sua prossima annata, per ritrovare quella tennista straordinaria capace di vincere US Open 2021 senza perdere un set partendo dalle qualificazioni, record storico per il torneo statunitense. In patria la discussione su di lei è molto aperta. Tanti puntano il dito contro i continui cambi di direzione tecnica e troppe influenze esterne sulle decisioni importanti relative al suo percorso di crescita sportiva. LEGGI TUTTO

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    Coppa Davis: per l’Italia lo scoglio Stati Uniti, gli azzurri partono sfavoriti

    Lorenzo Sonego nella foto – Foto Getty Images

    L’Italia, nonostante le assenze di Berrettini e Sinner, va a caccia della Coppa Davis. Il primo ostacolo sul cammino degli azzurri sono gli Stati Uniti in quello che è il match più interessante dei quarti di finale. L’Italia, complice anche le due pesantissime assenze, parte sfavorita nel pronostico dei betting analyst, che vedono a 2,40 il passaggio del turno da parte dei ragazzi di Filippo Volandri. Gli avversari sono invece avanti a 1,50.
    Come riporta Agipronews, nelle quote antepost la selezione a stelle e strisce vede il trionfo a quota 5, mentre per l’Italia il titolo paga 9 volte la posta. la quota si è alzata nelle ultime 24 ore.
    In caso di vittoria, per Musetti e compagni, la situazione potrebbe diventare più agevole. L’obiettivo finale non è impossibile per gli azzurri, fissato a 5, mentre per gli USA vale 2,75 la posta. In caso l’Italia arrivasse all’atto conclusivo, l’accoppiamento in pole è quello con la Croazia, offerto a 12. LEGGI TUTTO

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    Il Finale delle Finali

    Novak Djokovic classe 1987, n.5 del mondo – Foto Getty Images

    L’ultima sfida odierna delle Nitto ATP Finals di Torino determinerà l’attuale Maestro dei Maestri del tennis mondiale. Dopo la partita finale di doppio, con la vittoria degli ‘imbattuti’ Ram e Salisbury sulla coppia croata di Mektic e Pavic, è la volta del singolare, l’ultimo e il più atteso del torneo. Si affrontano Djokovic e Ruud, 2 degli 8 big mondiali che in questa settimana abbiamo visto giocare ai livelli più alti.
    I magnifici 8 non sono pistoleri, ma i loro colpi di racchetta, alcuni proiettili lanciati a velocità supersonica, hanno dato spettacolo, emozioni, divertimento. Di ognuno abbiamo visto la fatica e la resilienza, la frustrazione e la determinazione, l’intelligenza tattica e il lato più umano, perfino familiare. Come l’abbraccio festoso dei figli di Djokovic per la vittoria del papà; le bionde nonne di Ruud e la sua bionda fidanzata; la compagna influencer dell’acrobata Fritz; lo zio Tony nella panchina di Auger-Aliassime nel match con il nipote Rafa; l’invadente, calorosa famiglia di Tsitsipas; la panchina quasi vuota, senza famiglia, dei russi Medvedev e Rublev che soffrono la situazione di isolamento dovuta alla guerra, nei cui confronti Rublev consegna il suo grido “Peace, peace, peace, all we need”.Non miti, ma atleti pieni di umanità, con una straordinaria passione per l’antico gioco di origine regale.Novak Djokovic a Torino è giunto imbattuto fino in fondo, dopo un anno per lui durissimo, in cui non ha potuto giocare, come gli altri atleti, i tornei in Australia e negli USA e, pur vincendo Wimbledon, non ha ottenuto quei punti che probabilmente gli avrebbero conferito il titolo di numero uno.Il norvegese Casper Ruud, rappresentante della next gen che nell’ultimo anno ha dimostrato un talento notevole e in grande ascesa, è un atleta correttissimo dal gioco regolare e solido.Scattano, corrono, frenano, si allungano, martellano violentemente, smorzano soavemente, su un campo rettangolare di circa 8 metri per 23 che per un’ora e mezza diventa un palcoscenico mondiale, dove prevale la pressione strategicamente controllata e stringente del djoko.Il ‘vecchio campione trentacinquenne’, uno dei Big Three assieme a Roger e Rafa, è giovane dentro e vuole misurarsi e vincere con la nuova generazione e la nuova scuola. Il suo è l’atteggiamento mentale dell’uomo che si mette in gioco e si rinnova, accetta la sfida e varca nuovi confini superando i propri limiti, assetato di conoscenza e, nel caso di Nole, anche di record: l’aver atteso per 7 anni la gioia di questo trofeo, glielo rende ancora più dolce. Complimenti, Recordman!Gisella Bellantone LEGGI TUTTO