More stories

  • in

    F1: AlphaTauri presenta la livrea della nuova AT03

    ROMA – La AT03 si aggiunge alle nuove monoposto che partiranno dalla griglia di partenza della Formula 1 2022. L’AlphaTauri, che schiererà ancora in pista Pierre Gasly e Yuki Tsunoda, avrà come team principal Franz Tost, con la parte tecnica che invece verrà affidata sempre a Jody Egginton. Il prossimo Mondiale, che presenterà un nuovo regolamento, potrebbe favorire scuderie che – proprio come l’AlphaTauri – sono rimaste nell’ombra nelle ultime stagioni. Un’occasione da cogliere al volo per il team con sede a Faenza.
    Mistero sulle specifiche
    La livrea è stata presentata con un evento che non ha visto fornire ulteriori dettagli e dichiarazioni. Una scelta precisa quella della scuderia, che vuole conservare un alone di mistero sulla AT03. I punti fermi però ci sono. Il 2021 dell’AlphaTauri, alla sua terza partecipazione alla Formula 1, riparte dal terzo posto di Gasly in Azerbaigian e dai 146 punti conquistati nella classifica costruttori. Il francese è così chiamato a migliorare il suo bottino, andando magari all’assalto di più podi in questo 2022. Il giapponese sarà invece impegnato a stemperare la sua indole poco paziente, che l’anno scorso l’ha tradito in più occasioni, con team radio poco educati nei confronti del suo box. LEGGI TUTTO

  • in

    F1, Gasly: “Con l'arrivo di Tsunoda ho avuto più responsabilità”

    ROMA – Nel 2021, Pierre Gasly ha vissuto indubbiamente la sua miglior stagione in Formula 1. Il pilota francese, al volante dell’AlphaTauri, ha concluso il mondiale al nono posto, togliendosi anche la soddisfazione di salire su un podio, in quel di Baku. Eppure a inizio stagione non era scontato che ciò accadesse, anche in virtù di una novità nel roster. Al suo fianco è arrivato infatti il rookie Yuki Tsunoda. Se da un lato ciò ha un po’ penalizzato la scuderia, quinta nel Mondiale costruttori prevalentemente grazie ai punti conquistati dal transalpino, dall’altro ha responsabilizzato lo stesso Gasly. A rivelarlo è stato proprio lui, come riporta il sito ufficiale della F1.
    “Il mio anno più costante in F1”
    “L’arrivo di un debuttante mi ha dato un po’ più di responsabilità e credo che ciò mi abbia permesso di imparare molte cose tecnicamente – ha rivelato Gasly, che ha poi proseguito – Mi sento di dire che l’ultima stagione sia stata la mia più costante da quando sono in Formula 1. Gli errori ci sono e ci saranno sempre, ma penso di essere migliorato nel cercare di ridurli”. Il pilota dell’AlphaTauri, in seguito, ha spiegato qual è stata la chiave per questa stagione così positiva: “Per la prima volta nella mia carriera ho disputato un secondo campionato, per intero, con la stessa scuderia e ciò ha fatto la differenza. C’è grande comprensione con gli ingegneri”. LEGGI TUTTO

  • in

    F1, Gasly: “Avere un rookie al mio fianco mi ha responsabilizzato”

    ROMA – Pierre Gasly può guardare con un sorriso alla stagione appena volta al termine, di gran lunga la sua migliore in Formula 1. Il pilota transalpino, alla guida dell’AlphaTauri, ha concluso al nono posto in classifica generale, togliendosi anche la soddisfazione di salire su un podio, in Azerbaigian. Eppure a inizio stagione non era scontato che ciò accadesse, anche in virtù di una novità nel roster. Al suo fianco è arrivato infatti il rookie Yuki Tsunoda. Se da un lato ciò ha un po’ penalizzato la scuderia, quinta nel Mondiale costruttori prevalentemente grazie ai punti conquistati dal francese, dall’altro ha responsabilizzato lo stesso Gasly. A rivelarlo è stato proprio lui, come riporta il sito ufficiale della F1.
    Gasly, il bilancio del suo 2021
    “Mi sento di dire che l’ultima stagione sia stata la mia più costante da quando sono in Formula 1. Gli errori ci sono e ci saranno sempre, ma penso di essere migliorato nel cercare di ridurli” – ha ammesso Gasly, il quale ha poi aggiunto – L’arrivo di un debuttante mi ha dato un po’ più di responsabilità e credo che ciò mi abbia permesso di imparare molte cose tecnicamente. Il pilota dell’AlphaTauri, in seguito, ha spiegato qual è stata la chiave per questa stagione così positiva: “C’è grande comprensione con gli ingegneri di ciò di cui abbiamo bisogno a vicenda. Cosa ha fatto la differenza? Disputare un altro campionato con la stessa scuderia”. LEGGI TUTTO

  • in

    F1, Gasly: “Red Bull sarà sempre davanti a noi, al massimo arriviamo secondi”

    ROMA – Pierre Gasly è sicuramente uno dei piloti più attesi per il 2022, considerati i lampi mostrati nella scorsa stagione. L’AlphaTauri però, a dettà del francese, non potrà lottare con la scuderia di Milton Keynes: “In un mondo perfetto possiamo arrivare al massimo secondi – ammette -. La Red Bull sarà sempre davanti a noi, ma solo se tutti gli altri incontrassero problemi con la nuova macchina. Questo è nei miei sogni più grandi, ma non è realistico. Lo vediamo piuttosto come un’opportunità: tutti ripartono da zero ed, in questo modo, potremo trovare qualcosa che altri non hanno ancora fatto. Questo potrebbe potenzialmente fare la differenza”.
    “Ogni scenario è possibile”
    Gasly preferisce non mettere le mani avanti e si dice pronto ad affrontare ogni tipo di situazione: “Si può anche andare nella direzione sbagliata con il design, e sarebbe una brutta sorpresa – prosegue ad ‘Auto Motor und Sport’ -. Quindi mi sto preparando a tutti gli scenari possibili: forse andrà meglio di quest’ultima stagione e saremo dove è la McLaren, o forse resteremo dove siamo, o ancora lotteremo anche solo per entrare nella top-10, o peggio. Bisogna essere realistici. Veniamo da un anno in cui eravamo regolarmente nella top-6 o top-10, ma dovete tenere a mente che potrebbe andare peggio. Tuttavia, vogliamo pensare in modo positivo”. LEGGI TUTTO

  • in

    F1, Gasly sul 2022: “In un mondo perfetto possiamo arrivare secondi”

    ROMA – Considerati i lampi mostrati nella scorsa stagione, Pierre Gasly è sicuramente uno dei piloti più attesi per il 2022. L’AlphaTauri però, a dettà del francese, non potrà lottare con la scuderia di Milton Keynes: “In un mondo perfetto possiamo arrivare al massimo secondi – ammette -. La Red Bull sarà sempre davanti a noi, ma solo se tutti gli altri incontrassero problemi con la nuova macchina. Questo è nei miei sogni più grandi, ma non è realistico. Lo vediamo piuttosto come un’opportunità: tutti ripartono da zero ed, in questo modo, potremo trovare qualcosa che altri non hanno ancora fatto. Questo potrebbe potenzialmente fare la differenza”.
    Il realismo del francese
    Gasly preferisce non mettere le mani avanti e si dice pronto ad affrontare ogni tipo di situazione: “Si può anche andare nella direzione sbagliata con il design, e sarebbe una brutta sorpresa – prosegue ad ‘Auto Motor und Sport’ -. Quindi mi sto preparando a tutti gli scenari possibili: forse andrà meglio di quest’ultima stagione e saremo dove è la McLaren, o forse resteremo dove siamo, o ancora lotteremo anche solo per entrare nella top-10, o peggio. Bisogna essere realistici. Veniamo da un anno in cui eravamo regolarmente nella top-6 o top-10, ma dovete tenere a mente che potrebbe andare peggio. Tuttavia, vogliamo pensare in modo positivo”. LEGGI TUTTO

  • in

    F1, Gasly strizza l'occhio alla Red Bull: “É la mia priorità”

    ROMA – Il sogno di Pierre Gasly si chiama Red Bull. A rivelarlo è stato il pilota francese, attualmente alla guida dell’AlphaTauri, in un’intervista a “Gp Fans”. A dir la verità il classe 1996 ha già guidato la tanto ambita monoposto nel 2019, ma la sua esperienza fu tutt’altro che felice. Circa un anno dopo l’annuncio come pilota titolare, fu infatti retrocesso alla Toro Rosso in seguito ad alcuni risultati piuttosto deludenti. Nelle ultime stagioni, però, il transalpino è tornato a far parlare di sé: nel 2020 il successo a Monza, il primo in carriera; nel 2021, invece, il podio in Azerbaigian, ed un discreto nono posto in classifica generale.
    L’ambizione di Gasly
    “Il mio obiettivo è quello di essere in prima fila quando i top team cercheranno un sostituto. Ho 25 anni e sono ancora giovane. Quest’anno ho chiuso nono, ma i piloti davanti a me competono per le quattro scuderie che guidano la classifica costruttori. Per questo per me è fondamentale dimostrare che, se dovesse liberarsi un posto, io dovrei essere la scelta più ovvia” ha detto Gasly. “La mia priorità è la Red Bull, ma al momento hanno deciso di continuare con Perez. Ormai sono con loro da ben otto anni, che è un lasso di tempo significativo. Non conosco le loro intenzioni, ma forse nel 2023 potrebbe presentarsi un’opportunità” ha concluso il francese. LEGGI TUTTO

  • in

    F1, Gasly non si nasconde: “La mia priorità è la Red Bull”

    ROMA – Pierre Gasly, pilota francese attualmente al volante dell’AlphaTauri, ha svelato che il suo sogno per il futuro in Formula 1 si chiama Red Bull. A dir la verità il classe 1996 ha già guidato la tanto ambita monoposto nel 2019, ma la sua esperienza fu tutt’altro che felice. Circa un anno dopo l’annuncio come pilota titolare, fu infatti retrocesso alla Toro Rosso in seguito ad alcuni risultati piuttosto deludenti. Nelle ultime stagioni, però, il transalpino è tornato a far parlare di sé: nel 2020 il successo a Monza, il primo in carriera; nel 2021, invece, il podio in Azerbaigian, ed un discreto nono posto in classifica generale.
    Gasly sogna un top team
    “La mia priorità è la Red Bull, ma al momento hanno deciso di continuare con Perez. Ormai sono con loro da ben otto anni, che è un lasso di tempo significativo. Non conosco le loro intenzioni, ma forse nel 2023 potrebbe presentarsi un’opportunità”. Così Gasly in un’intervista a “Gp Fans”. “Il mio obiettivo è quello di essere in prima fila quando i top team cercheranno un sostituto. Ho 25 anni e sono ancora giovane. Quest’anno ho chiuso nono, ma i piloti davanti a me competono per le quattro scuderie che guidano la classifica costruttori. Per questo per me è fondamentale dimostrare che, se dovesse liberarsi un posto, io dovrei essere la scelta più ovvia” ha concluso il francese. LEGGI TUTTO