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    Il segreto del successo di Lorenzo Bernardi: “Perfezione? No, impegno e sacrificio”

    Di Roberto Zucca
    Da qualunque prospettiva si analizzi il suo gioco e in generale la sua pallavolo, niente si avvicina di più a quella sublime emozione evocata da un’opera d’arte. Non è un caso, forse, che quella stessa arte lo abbia accompagnato anche nella sua carriera extrapallavolistica, dato che è noto alle cronache il fatto che Lorenzo Bernardi sia, o sia stato, un collezionista:
    “Ho avuto per un periodo con mia moglie una galleria d’arte. Ma è una cosa che appartiene al passato. L’arte, però, mi è sempre piaciuta. Ricordo delle bellissime visite al Museo Picasso a Parigi o all’interno del Centre Pompidou ad ammirare dipinti di Kandinskij, o alcune ore passate a Villa Borghese”.
    Lei, invece, era un’opera d’arte della pallavolo. Qualcuno l’ha definita “il giocatore più vicino al concetto di perfezione”.
    “Rifuggo con imbarazzo da certe affermazioni. Di mio posso dire che, più che un giocatore perfetto, sono stato un giocatore che ha sempre dato il massimo. Ho messo sempre davanti l’impegno, il sacrificio, ed è questo ciò che mi ha fatto piacere che le persone e gli ambienti riconoscessero come valore aggiunto. E poi si ricordi che l’opera d’arte non è bella da vedere, bensì da costruire”.
    Della sua carriera si ricorda anche il carattere. Deciso, fiero, imperturbabile. C’è qualcosa per cui ha sofferto?
    “Ho sofferto l’invidia. Soprattutto da coloro che hanno creato un distacco da me, non capendo il fatto che invece ho sempre cercato di tenere vivo il gruppo di cui facevo parte. Questo spesso mi ha creato sofferenza, anche perché nei confronti dei compagni mi sono proposto con l’atteggiamento di chi voleva provare a superare l’ostacolo, a fare di più. Come dice Cristiano Ronaldo, tutte le asticelle che mi mettono davanti sono un occasione per spronarmi a fare meglio”.
    Foto Wikipedia
    Recentemente mi è capitato di rivedere un filmato in cui lei celebrava ogni punto con il suo famigerato “aeroplanino”. Le posso chiedere l’origine di quel gesto?
    “Lei forse si riferisce alla finale scudetto a Modena. Era un gesto di gioia come un altro. In realtà Modena è stato un grande amore: sono stato accusato di aver tradito la Philips Modena ma sono io ad essere stato tradito. Ero arrivato quattro anni prima e non ero nessuno, ho contribuito a costruire un percorso personale e di squadra fatto di vittorie e traguardi. Da un certo momento in poi qualcuno che voleva salvarsi mi ha tirato del fango addosso e sono diventato io il colpevole di non so bene cosa. Quando gioco per una squadra do la vita. Ed è proprio in quel momento che ti fai nemici tutti gli altri”.
    Riguardo la sua vita privata, ho visto che sui social ha festeggiato qualche giorno fa i 28 anni con sua moglie Rossana. Quanto è stato importante il vostro rapporto per la sua carriera?
    “Direi fondamentale. Rossana è stata determinante ed averla al mio fianco è stato importante nella misura in cui mia moglie ha saputo essere una donna in grado di spronarmi, di esprimere delle diversità di pensiero e di condividere con me tutti i momenti che contavano. In generale tutta la mia famiglia è stata determinante affinché tutto avesse un ordine e un equilibrio”.
    Da giocatore ad allenatore. Posso chiederle chi è l’allievo in cui ha rivisto quel Lorenzo Bernardi di cui abbiamo parlato?
    “Michal Kubiak. La sua predisposizione e la sua attitudine sono quelle che vedevo in me quando giocavo. La predisposizione a voler diventare ciò che è diventato. L’ho visto crescere a Padova, poi in Polonia e in Turchia. Ho visto la sua metamorfosi da perfetto sconosciuto a uno dei tre giocatori più forti del mondo. E poi tutta la squadra di Perugia, è bellissimo vedere vincere una squadra che rappresenta te stesso, a livello agonistico e a livello di spirito”.
    Sulla fine del suo sodalizio con Perugia si esprimerà un giudice del lavoro. Posso chiederle se si aspettava, nella sua vita, di affrontare una vicenda del genere?
    “Sulla vicenda si esprimerà, come ha detto, un giudice. Posso dirle che se ci dovrà essere un confronto lo affronterò molto volentieri. In una situazione del genere diventi come Golia contro un gigante. Perché chi ha il potere e lo detiene è un gigante. Credo nella giustizia e nel lavoro dei giudici. Io moralmente ho già vinto”.
    Foto Sir Safety Conad Perugia
    Il suo presente si chiama Piacenza. Che scelta è stata?
    “È stato facile accettare Piacenza e su questo voglio ringraziare la famiglia Curti, il vice presidente Bongiorni e il direttore generale Zlatanov per la grande fiducia e la possibilità che mi hanno dato. Sono entrato in corsa, impostando il mio metodo di lavoro, che è sicuramente differente da chi mi ha preceduto, ma questo è naturale. Quando c’è un cambio in panchina significa che le cose non vanno bene e il cambio da percepire non è istantaneo. Il lavoro fatto è stato intenso e complesso”.
    Di quel lavoro è contento?
    “Molto. Adesso la squadra, con i suoi alti e bassi, si è trasformata e sono soddisfatto”.
    Umanamente, venire dopo il suo ex compagno Andrea Gardini le è pesato?
    “Sono scelte che fanno parte della carriera di un allenatore, e chiunque faccia il mio mestiere penso ne debba tenere conto. Andrea è una delle prime persone che ho contattato e con cui ho parlato di questa scelta. Il lavoro è lavoro. I rapporti umani sono altro rispetto al lavoro”.
    You Energy Volley
    Il campionato prosegue. Lei ha dichiarato che sarebbe sbagliato non continuare.
    “La cosa sbagliata sarebbe stata affrontare una pandemia senza seguire protocolli e senza protezione. Nel nostro caso siamo sottoposti a controlli medici almeno due volte a settimana e c’è un’attenzione costante da parte di tutti. È un segnale forte quello che la pallavolo dà in questo momento, ovvero il messaggio che il decorso delle cose prosegue se si rispettano le regole e se vengono seguiti protocolli rigidi e precisi. Credo sia anche un messaggio di speranza verso coloro che sono in difficoltà”.
    La rigidità e il rispetto dei protocolli: un messaggio difficile da far passare ai suoi atleti? Penso alla recente vicenda di Boyer a Verona, e alla velata accusa di non aver rispettato le regole.
    “Dobbiamo renderci conto di essere dei privilegiati. E in quanto privilegiati abbiamo il dovere di essere più ligi e rispettosi degli altri. Ci sono storie di aziende chiuse, di posti di lavoro perduti, di famiglie in crisi. Cosa ci costa, per qualche tempo, sacrificare il nostro bisogno di libertà nei confronti del rispetto e del nostro lavoro? Dobbiamo essere orgogliosi di poterlo fare”.
    Se lei non fosse stato Lorenzo Bernardi, cosa avrebbe voluto essere?
    “È una domanda da un milione di dollari. Non saprei. Mi rendo però conto che in un contesto di apprendimento mi trovo sempre molto bene. Mi è capitato, ad esempio, di fare formazione per le aziende e di trovarmi di fronte dei manager, a cui ho parlato di vari temi riguardo l’essere un buon leader o il fare parte di un team. Ecco, fare quello mi piace moltissimo, e mi piacerebbe farlo nella misura in cui avessi del tempo libero per poterlo fare”. LEGGI TUTTO

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    Si dividono le strade di Piacenza e dell’americano James Shaw

    Foto Ufficio Stampa Gas Sales Bluenergy Piacenza

    Di Redazione
    Come preannunciato ieri, ora arriva l’ufficialità da parte della società. Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza comunica ufficialmente che è stato risolto il contratto fra la Società e il giocatore James Shaw. Lo schiacciatore americano torna così negli Stati Uniti.
    A Shaw vanno i ringraziamenti per il lavoro svolto in questi mesi e i migliori auguri per il proseguo della sua carriera professionale.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Niente fratture per Grozer. Forte distorsione per l’opposto di Piacenza

    Foto Facebook Gas Sales Bluenergy Piacenza

    Di Redazione
    Buone notizie, se così si può dire per la Gas Sales Piacenza. Si è temuto il peggio infatti per l’opposto Georg Grozer, uscito anzitempo durante il match contro Ravenna per l’infortunio alla caviglia. Come riportato oggi da SportPiacenza.it, pare che gli esami effettuati in data odierna non abbiano evidenziato fratture ma solo una forte slogatura e la rottura del legamento peroneo astragalico anteriore come ha spiegato il Dottore De Joannon.
    «In mattinata e nel primo pomeriggio – spiega il dottor Umberto De Joannon, responsabile dello staff medico biancorosso – abbiamo effettuato una radiografia e una risonanza magnetica da cui è emersa una forte distorsione, già evidenziata sabato subito dopo l’infortunio, e la rottura del legamento peroneo astragalico anteriore, situazione classica quando si registrano problematiche di questo tipo. Ora inizieremo immediatamente i trattamenti, ma è ancora troppo presto per capire quando il giocatore potrà tornare in campo. Innanzitutto dovremo vedere quando si riassorbirà l’edema, quindi la fase di recupero dipenderà molto anche dalla reazione di Grozer».
    Non si conoscono dunque le tempistiche di recupero di Grozer, che potrebbero aggirarsi intorno alle tre settimane, ma con molta probabilità salterà almeno tre partite, quelle con Perugia, Cisterna e Verona. LEGGI TUTTO

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    Piacenza, Bernardi: “Brutto primo set. Dobbiamo crescere caratterialmente”

    Di Redazione
    Anticipo di Superlega che sorride ai padroni di casa della Gas Sales Bluenergy Piacenza che, dopo una partita tirata, conquistano tre punti importanti contro una combattiva Consar Ravenna nella prima giornata di ritorno. Una gara che ha visto Clevenot e compagni ritrovare la vittoria tra le mura amiche del PalaBanca che mancava da inizio mese con Padova. I biancorossi volano così a 18 punti in classifica mentre i romagnoli restano fermi a 6 punti ma possono comunque sorridere per essere tornati di nuovo in campo dopo un mese di stop. 
    L’analisti di coach Lorenzo Bernardi ai microfoni del quotidiano Libertà al termine del match.
    Quali sono le condizioni di Grozer? «Non lo so esattamente, ho visto ben poco se non che è caduto forse mettendo il piede su quello di Russell. Parlare di infortuni è sempre brutto, del resto non siamo stati fortunati in fatto di distorsioni perché anche Russell nel primo set ne ha subito una. Ci siamo complicati la vita con un primo set da dimenticare e poi è diventata ancora più dura dopo gli infortuni. Tanto merito a chi è entrato in corsa perché ha approcciato la partita nel migliore dei modi».
    Seconda vittoria consecutiva ma non sembri pienamente soddisfatto. «Sono molto soddisfatto del risultato e del gioco che la squadra ha sviluppato dal secondo set in avanti, compresa la rimonta nel terzo parziale. Ma non posso essere soddisfatto dell’impatto avuto nel primo set. Dobbiamo crescere caratterialmente, ogni allenatore vorrebbe che la squadra in campo rispecchiasse ii carattere di chi l’allena, ma io ancora non vedo questa cosa. La pallavolo è lo sport di squadra per eccellenza, non puoi mai toccare la palla due volte ma la devi passare ad un tuo compagno, si devono sviluppare il gioco e le situazioni di squadra, tutto questo fa parte del piacere di migliorarsi».
    Anche il centrale Alberto Polo, sempre ai microfoni del quotidiano Libertà, è della stessa idea di coach Bernardi sul fatto di dover approcciare meglio i primi set.
    Avete vinto una vera e propria battaglia, dopo un primo set non ben giocato si può dire che poi avete dilagato? «Si, è stata proprio una battaglia, loro sono una squadra forte e giovane, era da tanto che non giocavano però ci hanno messo sotto all’inizio. I primi set sono il nostro tallone d’Achille, sembra quasi che dobbiamo prendere uno schiaffone per svegliarci, ma non sempre riesci a recuperare la partita, lo abbiamo visto contro Monza che le cose non sono così facili. Dobbiamo concentrarci di più sui primi parziali dunque se vogliamo migliorare ulteriormente».
    Adesso vi sorride anche la classifica, siete appena dietro alle grandi,  adesso che dovrete affrontarle nei prossimi turni. «Io la classifica non la guarderei tanto, ci sono molte squadre che non hanno giocato. Di sicuro ora ci sono gli scontri con le grandi, speriamo di recuperare Grozer perché è un giocatore fondamentale, però adesso abbiamo sicuramente più fiducia nelle nostre capacità». LEGGI TUTTO

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    Milano perde Patry e la partita: Piacenza passa in rimonta all’Allianz Cloud

    Di Redazione
    Vince la Gas Sales Bluenergy Piacenza nell’anticipo dell’undicesima giornata di Superlega maschile. La squadra di Bernardi si impone per 3-1 sul campo dell’Allianz Milano al termine di una partita che cambia radicalmente volto dopo il primo set vinto dai padroni di casa: quando Jean Patry esce di scena (per lui un forte dolore all’inguine in apertura del secondo parziale), i milanesi non riescono più a ritrovarsi e gli ospiti prendono nettamente il comando. Baranowicz e compagni si portano così a un solo punto dai rivali di oggi in classifica.
    Patry era stato uno dei protagonisti del primo set, in cui Milano aveva avuto la capacità di rimontare dal 18-21 al 25-23. La squadra meneghina però è un po’ sparita negli altri set, fatta eccezione per il quasi miracoloso recupero del terzo da 10-18 a 19-21, costellando di errori la gara (20 battute sbagliate). Piacenza, dal canto suo, ha dato prova dei suoi valori, a partire dalla prestazione di un Georg Grozer (best scorer e MVP con 21 punti) che ha messo in crisi la seconda linea di casa. Nelle file biancorosse ottima gara anche di Russell (15 punti) e Clevenot (12), oltre a Polo e Candellaro.
    Foto Powervolley Milano
    La cronaca:Subito break Milano sull’attacco out di Grozer: 6-4. Doppio errore Milano con Maar ed Ishikawa e primo vantaggio Piacenza: 6-7. Ace di Ishikawa pe il 10-9 dei padroni di casa, con il giapponese che riceve un pallone difficilissimo che permette poi a Maar di trovare il 12-11. Break Piacenza con il muro subito da posto 4 da Patry e primo time out per Piazza (15-17). Muro Milano con Maar per il 18-19, ma Piacenza torna sul +3 con l’ace di Grozer. Milano non molla e trova con Maar il 21 pari, con il vantaggio che arriva con il contrattacco di Ishikawa (23-22). Ancora Milano con Piano per il primo tempo (24-22), con Ishikawa per il 25-23.
    Milano parte nel secondo set con Weber per Patry (in panchina per un problema fisico). Ace di Russell e Piacenza prova lo sprint (3-6), con l’errore di Russell che però riavvicina Milano (5-6). Due errori per Milano con Weber ed Ishikawa e Piacenza che trova il +5 (5-10): ancora Piacenza che allunga fino al 5-12 con il time out chiamata da Piazza. Pipe di Maar per sbloccare la fase di stallo (6-12). Grozer attacca in diagonale (7-16), con l’attacco out di Candellaro (11-20). Basic in diagonale per rendere meno pesante il parziale (13-22), con la frazione che si chiude 25-16 con il lungolinea di Russell.
    Ace di Grozer e +3 Piacenza in avvio di terzo set (2-5). Ishikawa accorcia sul 5-7, con lo stesso giapponese a commettere l’errore del 5-10. Diagonale potentissima di Ishikawa (7-13), ma è Piacenza ad andare in fuga (10-18). Ishikawa colpisce in pipe (11-18), con Maar che trova il 15-20 dalla seconda linea. Kozamernik in primo tempo per il 18-21, seguito da Ishikawa per il 19-21. Muro Milano per il 22-24, ma è Grozer a chiudere per il 22-25.
    Piazza nel quarto set si gioca la carta dei tre schiacciatori con Maar finto opposto, ed è Basic a trovare il lungolinea del 3-2 con la pipe di Ishikawa che segna il 5-4. Break Piacenza con Grozer che sfonda le mani del muro (6-7), poi Sbertoli inventa ad una mano per il 10 pari firmato Maar. Doppio errore di Basic e Piacenza va sul +3 (10-13), con il contrattacco firmato Russell per l’11-16. Maar è uno degli ultimi ad arrendersi e trova la diagonale del 16-21, ma alla fine il colpo di grazia lo piazza Clevenot per il 19-25.
    Michele Baranowicz: “Dobbiamo pensare dopo partita, questa è una squadra nuova e che continua a cambiare. Stiamo lavorando su tante cose tecniche nuove e non è sempre facile portarle in gara, oggi in parte l’abbiamo fatto“.
    Matteo Piano: “È stata una partita tra due squadre che lottano per stare nella parte alta della classifica. Siamo stati bravi a riprendere il primo set, dopo ci è mancata l’aggressività e non siamo stati bravi ad adattarci in poco tempo alla situazione. Loro comunque hanno fatto molto bene in difesa“.
    Jan Kozamernik: “Avevo ed avevamo molta voglia di giocare, eravamo contenti di essere tornati in campo dopo due settimane. Oggi è successo quello che è successo, non possiamo trovare giustificazione negli infortuni e purtroppo succede. Non credo che l’infortunio di Patry sia la colpa della sconfitta. Dovevamo rispondere come squadra e secondo me lo abbiamo fatto, ma nei momenti importanti è mancata la responsabilità e la determinazione per chiudere qualche pallone in più. Io penso che comunque abbiamo giocato bene, abbiamo fatto una bella partita: credo che se andiamo avanti così le prossime gare faremo sicuramente meglio“.
    Allianz Milano-Gas Sales Bluenergy Piacenza 1-3 (25-23, 16-25, 22-25, 19-25)Allianz Milano: Sbertoli 0, Ishikawa 16, Kozamernik 7, Patry 5, Maar 17, Piano 4, Meschiari (L), Pesaresi (L), Basic 7, Daldello 0, Weber 3, Mosca 0. N.E. Staforini. All. Piazza.Gas Sales Bluenergy Piacenza: Baranowicz 2, Baranowicz 2, Clevenot 12, Polo 8, Grozer 21, Russell 15, Candellaro 7, Scanferla (L), Antonov 0, Fanuli 0. N.E. Tondo, Izzo, Botto. All. Bernardi.Arbitri: Santi, Vagni.Note: Durata set: 29′, 28′, 32′, 25′; tot: 114′.
    LA CLASSIFICACucine Lube Civitanova 23, Sir Safety Conad Perugia** 21, Allianz Milano 16, Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia 16, Leo Shoes Modena* 15, Gas Sales Bluenergy Piacenza*** 15, Vero Volley Monza 10, Itas Trentino** 10, NBV Verona** 9, Consar Ravenna** 6, Kioene Padova*** 5, Top Volley Cisterna* 4.
    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Piacenza, Bernardi: “Alcuni giocatori devono prendersi più responsabilità in campo”

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    Di Redazione
    Lorenzo Bernardi, coach della Gas Sales Bluenergy Piacenza ha le idee ben chiare. Nell’intervista rilasciata al quotidiano Libertà, non usa mezzi termini e spiega la situazione in casa emiliana dopo l’ennesima sconfitta, l’ultima per mano della Vero Volley Monza.
    «Ci sono delle cose molto chiare – sottolinea Lorenzo Bernardi -, la prima è che se vogliamo raggiungere obiettivi importanti, non possiamo mai scendere sotto un certo standard di gioco, come invece è stato fatto in alcune occasioni. E un’altra cosa chiara è che ci deve essere una maggiore presa di responsabilità da parte di determinati giocatori che devono dare più continuità».
    Si è dato una spiegazione per questa mancanza di continuità? «Spiegazioni ce ne possono essere tante. Siamo una squadra in costruzione, dobbiamo mettere basi solide, avremo alti e bassi nelle nostre prestazioni, ma dobbiamo imparare a reagire ai momenti bassi e non a soffrire troppo quando subiamo dei break. Come ho detto più volte c’è un aspetto tecnico, ma in parte anche mentale, che deve essere migliorato nella testa di ognuno di noi. È la continuità che porta i risultati positivi e in questo momento non siamo ancora in grado di metterla in campo».
    Manca un leader alla squadra? «Può darsi che in questo momento manchi e proprio per questo ognuno di noi deve fare qualcosa in più. Le vittorie portano morale, mentre le sconfitte portano aria pesante, ma è così per tutti. Se in un’azienda, ad esempio, un anno si fa un fatturato minore dell’anno precedente inizia a tirare aria pesante e in famiglia sono tutti felici se tutti stanno bene. Dobbiamo prendere tutti consapevolezza che alcuni giocatori devono prendersi più responsabilità in campo».
    Domani si gioca a Milano: che partita si aspetta? «Difficile e lunga, come del resto ci aspettavamo lo fosse quella con Monza. Dobbiamo aspettarci una partita che finirà sul filo di lana, vorrà dire che le due squadre sono molto vicine nei punteggi, dovremo essere consapevoli e aver voglia di giocare anche in queste situazioni e cioè senza grandi margini di vantaggio nel punteggio». LEGGI TUTTO

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    Seyed Mousavi in arrivo a Piacenza. Le Roux non sarà tesserato

    Di Redazione
    L’iraniano Seyed Mousavi è pronto a unirsi alla Gas Sales Bluenergy Piacenza: già domani (venerdì 20) il centrale dovrebbe essere in Italia. Lo anticipa Matteo Marchetti su SportPiacenza.it, aggiungendo che bisognerà naturalmente attendere qualche giorno per vedere il giocatore in palestra agli ordini di Bernardi, visti i necessari controlli per il Covid-19. Mousavi – a dispetto delle iniziali dichiarazioni su una risoluzione concordata – al momento della firma con Piacenza è stato messo fuori squadra dal Saipa Alborz; le sue condizioni di forma sono quindi tutte da verificare.
    L’ormai imminente arrivo dell’iraniano comporta la mancata conclusione della trattativa con Kévin Le Roux, che saluta Piacenza dopo essersi allenato per qualche giorno con Clevenot e compagni.
    (fonte: SportPiacenza.it) LEGGI TUTTO