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    F1, Pourchaire al volante dell'Alfa Romeo: guiderà nelle prove libere di Austin

    ROMA – Novità in casa Alfa Romeo: il pilota francese della Sauber Academy, Theo Pourchaire, farà il suo debutto in Formula 1 con la scuderia nel weekend del GP Usa, in programma il 23 ottobre a Austin, nelle prime prove libere e sarà uno dei piloti di riserva del team per il 2023. Una decisione, quella della scuderia, che vedrà quindi il giovane 19enne prendere il il volante dell’Alfa Romeo C42 di Valtteri Bottas per le FP1 in terra americana.
    L’identikit del giovane Pourchaire
    Il pilota 19enne, entrato a far parte della Sauber Academy nel 2019, avrà così la possibilità di mettersi in mostra venerdì 21 ottobre in Texas quando prenderà in mano la vettura di Bottas . Attualmente secondo nella classifica del campionato di Formula 2, dove in carriera ha vinto 5 gare finora, Pourchaire è stato anche confermato come uno dei piloti di riserva dell’Alfa Romeo per la prossima stagione. “Sono davvero emozionato al pensiero di guidare l’Alfa Romeo. Per me sarà la seconda volta su una macchina di F1”, ha sottolineato il francese in riferimento all’esperienza all’Hungaroring con una Alfa Romeo C38 nel 2019 in un test privato, “ma è come se fosse la prima volta”.
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    F1, sorpresa in casa Alfa Romeo: nelle prove libere di Austin ci sarà Pourchaire

    ROMA – L’Alfa Romeo presenterà una novità nel Gp degli Usa: il pilota francese della Sauber Academy, Theo Pourchaire, farà il suo debutto in Formula 1 con la scuderia nel weekend del GP Usa, in programma il 23 ottobre a Austin, nelle prime prove libere e sarà uno dei piloti di riserva del team per il 2023. Una decisione, quella della scuderia, che vedrà quindi il giovane 19enne prendere il il volante dell’Alfa Romeo C42 di Valtteri Bottas per le prime libere in terra americana.
    Chi è Theo Pourchaire
    Il pilota 19enne, entrato a far parte della Sauber Academy nel 2019, avrà così la possibilità di mettersi in mostra venerdì 21 ottobre in Texas quando prenderà in mano la vettura di Bottas . Attualmente secondo nella classifica del campionato di Formula 2, dove in carriera ha vinto 5 gare finora, Pourchaire è stato anche confermato come uno dei piloti di riserva dell’Alfa Romeo per la prossima stagione. “Sono davvero emozionato al pensiero di guidare l’Alfa Romeo. Per me sarà la seconda volta su una macchina di F1”, ha sottolineato il francese in riferimento all’esperienza all’Hungaroring con una Alfa Romeo C38 nel 2019 in un test privato, “ma è come se fosse la prima volta”, le parole del giovane pilota.
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    La Red Bull ha sgarrato, ma quanto pagherà?

    ROMA – Non è neve al sole, come temeva Mattia Binotto, o perlomeno non lo è ancora. L’indagine federale condotta dalla Cost Cap Administration ha appurato che la Red Bull nel 2021 ha effettivamente sforato il tetto di spesa rendendosi protagonista di un “Minor Overspend Breach”, un’infrazione minore che però, a osservare bene le cose, minore non è. A carico del team di Max Verstappen c’è anche un’infrazione procedurale, mentre l’Aston Martin è stata protagonista solo di quest’ultima, e la Williams di un vizio di forma già chiarito e sanato (25.000 dollari di multa).
    Cicale e formiche
    Non è poi così importante che gli sgarri accertati non siano gravi quanto quelli di cui si vociferava: l’infrazione della Red Bull è del tipo “minore” e non “materiale”, mentre per l’Aston Martin è procedurale e non minore. Ma nel caso della squadra bibitara sempre di doping finanziario si tratta: Red Bull ha speso nel 2021 più di quanto era consentito – fino al 5% in più che è tantissimo, 7 milioni di dollari – mentre altre squadre si sono tenute prudenzialmente sotto al tetto di spesa, proprio per non inciampare nel regolamento al debutto.
    Tutto è possibile
    Le sanzioni previste per le infrazioni finanziarie cosiddette minori sono pesanti; il problema vero è che la gamma di queste punizioni è tanto ampia da far vacillare la certezza del diritto. I giudici del Cost Cap Adjudication Panel potranno infatti imporre di tutto (a eccezione dell’esclusione dal Mondiale, prevista solo per le infrazioni gravi): dalla multa e la reprimenda alla detrazione di punti nel Mondiale Costruttori e/o Piloti, passando per la sospensione per una o più gare, la riduzione di prove aerodinamiche o dei test, la riduzione del tetto di spesa per anni successivi. Una vaghezza che va di pari passo con la mancanza di trasparenza fin qui riscontrata.
    Sdegno
    Così a questo punto, nell’attesa della sentenza la Ferrari, la Mercedes e le altre squadre vivranno nel timore che i bibitari se la possano cavare con un buffetto, mentre gli accusati hanno accolto la notizia «con sorpresa e disappunto». «Nel 2021 siamo stati al di sotto del limite del tetto dei costi – scrive la Red Bull in una nota, contestando in toto il capo d’accusa – quindi dobbiamo rivedere attentamente le conclusioni della FIA. Nonostante le congetture e le posizioni di altri, esiste un processo previsto dai regolamenti FIA che seguiremo con rispetto, mentre valutiamo tutte le opzioni a nostra disposizione». Ma l’intera procedura potrebbe anche concludersi con una transazione tra FIA e Red Bull.
    Pena esemplare
    Seguiranno lunghe e pedanti disquisizioni tra revisori dei conti e periti di parte, su ogni voce da riportare non in questa riga ma in un’altra, non in questa colonnina ma in una diversa. Intanto Ferrari e Mercedes attendono la pena esemplare che hanno già richiesto: «una multa pesante e una sanzione che limiti la capacità di sviluppo, per evitare che il vantaggio indebitamente acquisito resti nei prossimi anni», aveva detto sabato Binotto, da scontare ovviamente nel 2023.
    Slancio duraturo
    A proposito di azioni che determinano effetti negli anni successivi: sarebbe interessante capire non solo di quanto la Red Bull abbia ecceduto, ma se questo extra budget dello scorso anno sia stato speso per far nascere la RB18 a effetto suolo di questa stagione, garantendosi così l’abbrivio per un intero quadriennio che non conoscerà più cambi regolamentari. Inoltre Ferrari e Mercedes, in buona e numerosa compagnia, sospettano che già il declassamento da “material” a “minor” celi un trattamento di favore nei confronti degli accusati. Mentre la Red Bull dichiara sdegnata di non essere neanche toccata da un eccesso di spesa. Fatto sta che lo scorso anno, come ha dichiarato Lewis Hamilton: “Noi abbiamo concluso lo sviluppo a Silverstone e loro hanno continuato a portare aggiornamenti, almeno quattro, sino alla fine dell’anno”. LEGGI TUTTO

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    F1, Wolff: “Solo 20% di possibilità per un nostro titolo mondiale”

    ROMA – Finora la Formula 1 non ha sorriso alla Mercedes. Toto Wolff, team principal della Stella a tre punte, ai microfoni di Sky Sports F1, al momento cerca di allontanare l’ipotesi rimonta: “Dal punto di vista matematico e di probabilità, direi che abbiamo il 20% di possibilità di farcela e l’80% di non farcela. Questo è l’automobilismo: nelle gare tutto può succedere. Ci possono essere dei ritiri e se noi sblocchiamo il potenziale dell’auto siamo di nuovo a cavallo”.
    Le parole di Wolff
    “Da pilota direi che le possibilità sono del 40%, ma a livello matematico le probabilità contro di noi sono maggiori – ha aggiunto Wolff -. Non vogliamo tirarci fuori dalla corsa al titolo. Ora come ora però abbiamo un ritardo che sfiora il secondo” ha detto, concludendo, Toto Wolff, costretto finora a rincorrere le F1-75 di Leclerc e Sainz. LEGGI TUTTO

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    F1, Wolff: “Titolo Mercedes? Abbiamo solo il 20% di possibilità”

    ROMA – La Mercedes, in questo avvio di stagione della Formula 1, non è più la squadra da battere. A dominare le prime gare, infatti, è stata la Ferrari costringendo le Frecce d’Argento alla rincorsa. Ne è consapevole anche Toto Wolff, team principal della Stella a tre punte che, ai microfoni di Sky Sports F1, allontana l’ipotesi rimonta: “Dal punto di vista matematico e di probabilità, direi che abbiamo il 20% di possibilità di farcela e l’80% di non farcela. Questo è l’automobilismo: nelle gare tutto può succedere. Ci possono essere dei ritiri e se noi sblocchiamo il potenziale dell’auto siamo di nuovo a cavallo”, le parole del manager austriaco.
    Le parole di Wolff
    La Mercedes, quindi, non è più la favorita al titolo e secondo il manager austriaco neanche un fenomeno come Lewis Hamilton, voglioso di riprendersi la leadeship della Formula 1 dopo la beffa del 2021, potrà portare la scuderia anglo-tedesca a conquistare il titolo mondiale. “Da pilota direi che le possibilità sono del 40%, ma a livello matematico le probabilità contro di noi sono maggiori. Non vogliamo tirarci fuori dalla corsa al titolo. Nella situazione attuale però, siamo staccati di nove decimi” ha concluso Toto Wolff, consapevole di dover migliorare la propria vettura per raggiungere il livello della Ferrari. LEGGI TUTTO

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    F1, Gp Arabia Saudita: l'inizio delle FP2 ritardato per l'attacco missilistico

    JEDDAH – Il Gp dell’Arabia Saudita è a rischio. L’attacco missilistico che ha colpito una struttura della Aramco, compagnia saudita di bandiera per gli idrocarburi che il 20 marzo era stata attaccata ipotizzando addirittura la possibilità di non far correre la F1, ha infatto portato a uno slittamento della seconda sessione di prove libere che potrebbe partire con un ritardo di 15 minuti. La Direzione Gara, infatti, ha deciso di far aspettare i piloti nel proprio box in attesa di sviluppi.
    FP2 ritardate per l’attacco
    Prima dell’inizio della sessione c’è stata una riunione con tutti i piloti, i team principal e Stefano Domenicali. Una riunione organizzata dal numero uno della Formula 1 per spiegare la situazione e tranquillizzare i team sul prosieguo del weekend saudita.  LEGGI TUTTO