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    F1, addio a Mauro Forghieri: venerdì mattina i funerali

    ROMA – Il mondo della Formula 1 piange Mauro Forghieri. Si svolgeranno venerdì 4 novembre i funerali dell’ingegnere, morto all’età di 87 anni. Le esequie dell’ex direttore tecnico della Ferrari in Formula 1 dal 1964 al 1982, verrà ricordato a Modena a partire dalle ore 10:30. Il rito inizierà alle camere ardenti della Casa Funeraria Terracielo. Da lì ci si sposterà fino alla Chiesa Parrocchiale di San Pietro, dove alle 11 avrà inizio il Funerale.
    La carriera di Forghieri
    Forghieri è stato uno dei nomi più importanti della Formula 1 e in particolare del mondo Ferrari nel secolo scorso. L’ingegnere è stato “scovato” da Enzo Ferrari quando aveva soltanto 27 anni. Da lì, per oltre vent’anni, ha ricoperto il ruolo di direttore tecnico per quanto riguarda la Formula 1 e la categoria Sport Prototipi. Con lui il Cavallino ha vinto quattro titoli piloti e sette titoli costruttori. Dopo l’addio a Maranello, l’ingegnere italiano ha lavorato anche per Lamborghini e Bugatti contribuendo ai successi dei due marchi.
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    F1, Horner: “Multa Red Bull? Speriamo la FIA usi bene quei soldi”

    ROMA – La FIA ha deciso di multare la Red Bull per aver infranto le regole sul budget cap. La Federazione, infatti, ha comminato una multa da 7 milioni di euro alla scuderia di Milton Keynes, oltre a una limitiazione del 10% sul tempo per utilizzare la propria galleria del vento. Una sanzione che non è andata giù ai vertici del team, in particolare a Christian Horrner che, come riportato dai media inglesi, ha replicato: “È un’enorme somma di denaro, pagabile entro 30 giorni, e ovviamente spetta alla FIA decidere cosa farne;noi speriamo che venga destinata a una buona causa. Vediamo campionati che stanno lottando per sopravvivere a livello finanziario, quindi speriamo che questi sette milioni possano portare a dei risultati positivi”, le parole del team principal della Red Bull. 
    Horner e l’auspicio nei confronti della FIA
    Una presa di posizione, quella di Horner, che fa seguito a quanto già dichiarato in conferenza stampa quando lo stesso team principal definì “enorme” la sanzione comminata dalla FIA alla scuderia anglo-austriaca sottolineando come, nonostante non sia d’accordo con la stessa, il team avrebbe accettato la decisione senza fare ricorso. Adesso, però, la provocazione con la quale Horner mette pressione alla Federazione nel modo in cui saranno utilizzati i soldi derivanti dalla multa. 

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    Red Bull, Horner prende in giro la Fia per la multa budget cap: “Usateli bene quei soldi”

    ROMA – La Red Bull è stata multata dalla FIA per aver infranto le regole sul budget cap. La Federazione, infatti, ha comminato una multa da 7 milioni di euro alla scuderia di Milton Keynes, oltre a una limitiazione del 10% sul tempo per utilizzare la propria galleria del vento. Una sanzione che non è andata giù ai vertici del team, in particolare a Christian Horrner che, come riportato dai media inglesi, ha replicato: “È un’enorme somma di denaro, pagabile entro 30 giorni, e ovviamente spetta alla FIA decidere cosa farne;noi speriamo che venga destinata a una buona causa. Vediamo campionati che stanno lottando per sopravvivere a livello finanziario, quindi speriamo che questi sette milioni possano portare a dei risultati positivi”, le parole del team principal della Red Bull. 
    Il sarcasmo di Horner
    Una presa di posizione, quella di Horner, che fa seguito a quanto già dichiarato in conferenza stampa quando lo stesso team principal definì “enorme” la sanzione comminata dalla FIA alla scuderia anglo-austriaca sottolineando come, nonostante non sia d’accordo con la stessa, il team avrebbe accettato la decisione senza fare ricorso. Adesso, però, la provocazione con la quale Horner mette pressione alla Federazione nel modo in cui saranno utilizzati i soldi derivanti dalla multa. 

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    F1, Binotto: “Recupero Mercedes? Noi già concentrati sul 2023”

    ROMA – La Ferrari, nelle ultime due gare della stagione, dovrà amministrare un margine di quaranta punti su Mercedes per non subire il sorpasso nel campionato costruttori  e chiudere almeno al secondo posto dietro alla Red Bull. Un obiettivo importante che però il team principal Mattia Binotto e la scuderia non considerano fondamentale: “Mercedes sta tornando su. Hanno sviluppato la macchina più di noi, che invece ci siamo fermati relativamente presto per concentrarci sul progetto 2023. Non sono troppo preoccupato dal loro tasso di sviluppo, perchéso che noi ci siamo fermati. Sicuramente ci sarebbe stato potenziale da estrarre, ma non c’era la disponibilità economica del budget cap per farlo”, le sue parole nella conferenza stampa post GP del Messico.
    Binotto pensa già alla stagione 2023
    Il recupero della Mercedes, quindi, capace di far tornare in ballo il secondo posto nel mondiale costruttori, dipende più che altro dal mancato sviluppo Ferrari, ormai concentrata sulla stagione 2023 quando gli uomini di Maranello andranno a caccia di un titolo che manca ormai dal 2008. Nessun allarme in casa Ferrari, ma solo una gestione oculata del budget cap per non incorrere in sanzioni e programma la prossima stagione quando, sfruttando anche la penalità Red Bull, potrebbe tornare a recitare un ruolo da protagonista assoluta.
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    F1, Binotto: “Recupero Mercedes? Vi spiego il perchè”

    ROMA – Quaranta punti di margine a due gare dalla fine. E’ questo il vantaggio che la Ferrari deve gestire nel campionato costruttori per non subire il sorpasso dalla Mercedes e chiudere almeno al secondo posto dietro alla Red Bull. Un obiettivo importante che però il team principal Mattia Binotto e la scuderia non considerano fondamentale: “Mercedes sta tornando su. Hanno sviluppato la macchina più di noi, che invece ci siamo fermati relativamente presto per concentrarci sul progetto 2023. Non sono troppo preoccupato dal loro tasso di sviluppo, perchéso che noi ci siamo fermati. Sicuramente ci sarebbe stato potenziale da estrarre, ma non c’era la disponibilità economica del budget cap per farlo”, le sue parole nella conferenza stampa post GP del Messico.
    Binotto spiega i motivi del calo Ferrari
    Il recupero della Mercedes, quindi, capace di far tornare in ballo il secondo posto nel mondiale costruttori, dipende più che altro dal mancato sviluppo Ferrari, ormai concentrata sulla stagione 2023 quando gli uomini di Maranello andranno a caccia di un titolo che manca ormai dal 2008. Nessun allarme in casa Ferrari, ma solo una gestione oculata del budget cap in vista della prossima stagione che dovrà essere quella del riscatto.
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    F1: Hulkenberg a un passo da Haas, Mick Schumacher fuori nel 2023?

    ROMA – Mick Schumacher rischia di rimanere senza un volante di Formula 1. Il giovane figlio del sette volte campione del mondo di Formula 1 – di cui ben 5 al volante della Ferrari – è a un passo dall’addio al massimo campionato del motorsport nel 2023. La Haas, infatti, è sempre più vicina a Nico Hulkenberg, il pilota tedesco pronto a rientrare nel paddock, che farebbe così coppia con Kevin Magnussen, confermatissimo invece dalla scuderia americana.
    Mick Schumacher fuori dal mondiale
    Il rapporto con la Haas si era già incrinato qualche tempo, ma il 2022, quello che doveva essere l’anno della definitiva consacrazione per Mick Schumacher si è rivelato più difficile del previsto. A pesare i diversi incidenti con l’accusa di Steiner prima e di Gene Haas poi di “costare troppo”, riferendosi agli ingenti danni economici causati dal giovane tedesco per riparare le auto danneggiate, e di portare pochi punti alla scuderia. Mick Schumacher, quindi, rischia di pagare a caro prezzo i propri errori rimandendo senza un sedile nel 2023.
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    F1: Mick Schumacher rischia, la Haas punta un altro pilota tedesco

    ROMA – L’avventura di Mick Schumacher in Formula 1 rischia di essere ai titoli di coda. Il giovane figlio del sette volte campione del mondo di Formula 1 – di cui ben 5 al volante della Ferrari – è a un passo dall’addio al massimo campionato del motorsport del 2023. La Haas, infatti, è sempre più vicina a Nico Hulkenberg, il pilota tedesco pronto a rientrare nel paddock, che farebbe così coppia con Kevin Magnussen, confermatissimo invece dalla scuderia americana.
    Mick Schumacher a piedi nel 2023?
    Il rapporto con la Haas si era già incrinato qualche tempo, ma il 2022, quello che doveva essere l’anno della definitiva consacrazione per Mick Schumacher si è rivelato più difficile del previsto. A pesare i diversi incidenti con l’accusa di Steiner prima e di Gene Haas poi di “costare troppo”, riferendosi agli ingenti danni economici causati dal giovane tedesco per riparare le auto danneggiate, e di portare pochi punti alla scuderia. Mick Schumacher, quindi, rischia seriamente di non essere al via il prossimo anno e, a meno di clamorose riaperture improvvise, per lui ci sarà una stagione da spettatore prima di sperare di tornare a guidare una monoposto di Formula 1
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