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    F1: Fia apre un'inchiesta sull'incidente di Grosjean

    SAKHIR – La Fia, i vertici della Formula 1, aiutati dai team del Circus, sono impegnati in una indagine approfondita in merito all’incidente avvenuto ieri al francese Romain Grosjean sul circuito di Sakhir in Bahrain.

    Dinamiche da chiarire
    Tutte le parti in causa vogliono comprendere cosa sia accaduto per trovare contromisure adeguate in modo da salvaguardare, ancora di più, la sicurezza dei piloti. “L’halo ha giocato un ruolo importante per salvare Grosjean” le parole di Ross Brawn. “La Fia vuole capire le dinamiche di quanto accaduto nell’incidente per vedere se sono possibili miglioramenti. Bisogna comprendere perché la barriera è stata penetrata in quel modo, perché c’è stato l’incendio e perché l’auto si è rotta in due”, ha spiegato il direttore generale e responsabile sportivo del progetto Formula 1.
    Già da ieri sera il direttore di gara e delegato alla sicurezza, Michael Masi, insieme allo stesso Brawn hanno dato il via alle analisi dei dati e delle immagini, oltre che sui resti della monoposto e sulle strutture del circuito coinvolte per vedere cosa è accaduto e cosa è possibile imparare: “La sicurezza è in continua evoluzione, in continuo miglioramento. Possiamo imparare da tutto, da ogni dettaglio, specialmente da incidenti come questo”, ha detto Masi. LEGGI TUTTO

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    F1, Marion Grosjean: “Per i nostri figli Romain è un supereroe”

    SAKHIR – “Ovviamente non sono riuscita a dormire stanotte. E ad essere onesta, non so neanche cosa scrivere. So solo che farlo mi fa stare bene. Mi ha sempre aiutato”. Esordisce così Marion Jollès, moglie di Romain Grosjean, nel suo post su Instagram dopo il terribile incidente che ha avuto come protagonista il transalpino durante il Gran Premio del Bahrain.

    Senza parole
    La moglie del pilota della Haas ha utilizzato i social per esprimere il suo stato d’animo: “Comunque, non voglio mentire e ammetto che non trovo facilmente le parole. Questa è una cosa che lo farà sorridere, dato che sa quanto sono loquace. Non sapevo neanche quale foto pubblicare. Quella delle fiamme? Lui portato a distanza dai suoi salvatori? I rottami della sua macchina? Alla fine ho scelto, un po’ stupidamente, quella in cui entrambi indossiamo la maglietta del titolo in GP2. Anche se avrei preferito che ci fosse la scritta ‘supereroe’ invece di ‘campione’, ma se sarà necessario, la faremo su misura. Per i bambini, perché è così che ho spiegato a loro l’inspiegabile”.
    Grazie a tutti
    Marion Jollès parla a cuore aperto, ringraziando tutti coloro che hanno salvato Romain: ”Ho parlato di uno ‘scudo dell’amore’ che lo ha protetto. Oggi bisognerà trovare altre formule, inventare altre frasi sensate, esprimere i sentimenti. Li troveremo insieme. Le formule di gratitudine, per gli uomini dell’auto medica. Formule di amicizia, per Jean Todt e la sua immancabile umanità. Forme di ringraziamento per tutti voi, che avete dimostrato il vostro sostegno, il vostro affetto, la vostra gentilezza che ci stanno tanto a cuore”.
    Un grazie particolare poi: “Grazie alla famiglia di Jules Bianchi; a suo padre Philippe, a cui continuo a pensare. A Jules stesso. A Kevin Magnussen per le sue parole. Alle squadre di Canal+ per la loro delicatezza. Grazie ai nostri figli che lo hanno spinto fuori dal fuoco. Grazie al suo coraggio, alla sua implacabilità, alla sua forza, al suo amore, alla sua preparazione fisica che probabilmente lo hanno tenuto in vita. Non c’è voluto un miracolo, ce ne sono voluti diversi ieri”, ha concluso la moglie del pilota. LEGGI TUTTO

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    F1 Haas, a Sakhir Pietro Fittipaldi al posto di Grosjean

    SAKHIR – Il nome Fittipaldi porta alla memoria l’epoca eorica della Formula 1, quella degli anni 70, dei Lauda e degli Hunt. Così, domenica prossima, in griglia ci sarà nuovamente un Fittipaldi visto che la Haas ha deciso di sostituire Romain Grosjean con Pietro, nipote del grande Emerson, due volte iridato nel Circus nel 1972 e nel 1974.

    Due anni da tester
    Il numero 8 della scuderia americana, fortunatamente, non ha riportato gravi conseguenze ma, naturalmente, non potrà partecipare domenica prossima al secondo Gran Premio sulla pista di Sakhir. Così il 24enne pilota, nipote del due volte campione del mondo Emerson, avrà la sua grande occasione: il brasiliano ha già avuto modo di scendere in pista con la Haas testando le vetture del 2018 e del 2019 ma in Bahrain sarà all’esordio al volante della VF-20. “E’ stato paziente nelle passate due stagioni come pilota di riserva e tester, si è sempre preparato per questa opportunità e ora è arrivata”, le parole di Guenther Steiner. LEGGI TUTTO

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    GP Bahrain, Isola: “Gara dalle molte strategie”

    SAKHIR – “Innanzitutto siamo sollevati che Romain Grosjean non abbia riportato ferite gravi dopo lo spaventoso incidente. Ciò sottolinea il ruolo fondamentale degli standard attuali di sicurezza e di fronte a questo, tutto il resto ha sicuramente minor importanza”. Sono queste le parole con cui Mario Isola, responsabile F1 and Car Racing, esordisce per commentare il Gran Premio del Bahrain.

    Strategie diverse
    Il manager della Pirelli ha poi riscontrato l’ottimo rendimento della morbida sul circuito di Sakhir: “Per quel che riguarda la gara, le strategie sono state ovviamente influenzate dalle lunghe interruzioni e dal ritardo” le parole di Isola. “Abbiamo visto una prestazione molto valida della soft, più di quanto ci aspettavamo, come mostrato da Carlos Sainz subito dopo la ripartenza, mentre si sarebbero potuti estendere gli stint con la media. Ciò è stato dimostrato da Lewis Hamilton, autore di due stint lunghi su medium prima di finire la gara su hard”.
    Le strategie sono state molto diverse a seconda dei teal: “Durante tutto il gran premio si è vista un’ampia varietà di strategie: ad esempio Gasly si è fermato due volte per montare pneumatici hard, chiudendo sesto” ha concluso Isola. LEGGI TUTTO