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    F1, Grosjean: “Nessuna illusione, la mia carriera è finita”

    ROMA – Romain Grosjean non si fa illusioni. Il pilota ha chiuso la sua avventura in Formula 1 alla guida della Haas, ma come è noto ha dovuto anche saltare gli ultimi due Gran Premi del 2020 per via del terribile incidente del quale è stato protagonista in Bahrain, per fortuna senza gravi conseguenze: “Non ho illusioni, la carriera in Formula 1 è finita. Ma non forzerò per un eventuale ritorno anche se vorrei esibirmi di nuovo”. 

    Le parole del pilota francese
    Il francese sa che essere rimasto in vita dopo il grave incidente di Sakhir è già un grande successo, ma se dovesse arrivare un’opportunità nel Circus la coglierebbe volentieri: “Dopo l’incidente in Bahrain, questa speranza è arrivata molto rapidamente. Quindi, se si presenta un’opzione interessante, sarà fantastico tornare a guidare una F1. In caso contrario, beh, così sia. Prendo tutto così com’è. In termini di opzioni, seguo IndyCar da molto tempo. Questo è un campionato interessante con piloti forti. Ma finora siamo lontani dai dettagli. Inoltre, ci sono piste ovali che sono difficili per me in termini di guida. Inoltre, mi interessano le gare di durata”. LEGGI TUTTO

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    F1: si rafforza il rapporto tra Haas e Ferrari

    BANBURY – Il legame tra Ferrari e Haas si rafforza sempre di più. Alcuni elementi in forza a Maranello si trasferiranno al team statunitense sebbene di base resteranno a lavorare in Italia.

    Partnership rafforzata
    Le due scuderie sono unite da una partnership che va ben oltre la fornitura di motori, cambio e altre parti come dimostrano gli arrivi di Mick Schumacher, proveniente dalla Ferrari Driver Academy e al debutto in Formula 1, e di Simone Resta, Head of Chassis Engineering della Ferrari, che assumerà un ruolo ancora da definire insieme al team principal Guenther Steiner.Lo stesso Mattia Binotto ha evidenziato come la partnership potrebbe allargarsi ancora: “Se devo operare dei tagli, sono più felice di sapere che quei ragazzi lavoreranno con la Haas, rafforzando la loro. Queste persone lavoreranno a Maranello in un edificio completamente separato dalla Scuderia Ferrari”.
    Il team principal della Rossa conferma che questi movimenti sono impostii dal budget cap: “Qualche altro tecnico si muoverà, riducendo la nostra organizzazione richiesta per il budget cap, ma rafforzando in qualche modo l’organizzazione dei nostri clienti e team partner. Ci tengo a precisare che la Haas è una squadra completamente indipendente rispetto alla Ferrari” conclude Binotto. LEGGI TUTTO

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    F1: alcuni elementi della Ferrari passeranno alla Haas

    BANBURY – Il connubio tra Ferrari e Haas si fa sempre più stretto con alcuni componenti del personale di Maranello che verranno assunti dalla scuderia americana ma rimarranno di base nella città emiliana.

    Rapporto unico
    I due team sono uniti da un legame che va ben oltre la fornitura di motori, cambio e altre parti come dimostrano gli arrivi di Mick Schumacher, proveniente dalla Ferrari Driver Academy e al debutto in Formula 1, e di Simone Resta, Head of Chassis Engineering della Ferrari, che assumerà un ruolo ancora da definire insieme al team principal Guenther Steiner.Lo stesso Mattia Binotto ha evidenziato come la partnership potrebbe allargarsi ancora: “Se devo operare dei tagli, sono più felice di sapere che quei ragazzi lavoreranno con la Haas, rafforzando la loro. Queste persone lavoreranno a Maranello in un edificio completamente separato dalla Scuderia Ferrari”.
    Il team principal della Rossa conferma che questi movimenti sono impostii dal budget cap: “Qualche altro tecnico si muoverà, riducendo la nostra organizzazione richiesta per il budget cap, ma rafforzando in qualche modo l’organizzazione dei nostri clienti e team partner. Ci tengo a precisare che la Haas è una squadra completamente indipendente rispetto alla Ferrari” conclude Binotto. LEGGI TUTTO