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    F1, il GP di Turchia vuole riempire gli spalti

    ISTANBUL – Un inizio di normalità. La Formula 1, in questo travagliato 2020, sta piano piano riaprendo al pubblico. Le prime gare dell’anno si sono svolte a porte chiuse ma l’obiettivo di tutti è quello di riportare i fan quanto prima sugli spalti. Un percorso che inizierà già da metà settembre.
    Pronti a tutto
    Dopo l’annuncio del Mugello, dove saranno ammessi tremila spettatori al giorno, arriva quello del comitato del Gran Premio di Turchia in programma il 15 novembre all’Istanbul Park: il progetto è ambizioso visto che “faremo entrare centomila persone al giorno”. La capienza ufficiale dell’impianto è di 220mila spettatori lungo tutto il percorso, ma nel caso venisse dato il via libera, si tratterebbe di ridurla di poco più della metà. “Dobbiamo essere preparati a tutto” ha detto Vural Ak Dunyanin, della Intercity che è promoter dell’evento. “Quindi se i dati dei contagi dovessero aumentare si correrà a porte chiuse, altrimenti conosciamo le potenzialità e cosa si può fare in questo impianto. 220mila persone possono assistere, in tempi normali, a questo evento, dalle tribune e altri spazi aperti. Ma al momento ne abbiamo chiusi alcuni, e se le cose rimangono così potranno esserci centomila spettatori, che dovranno seguire le regole sul distanziamento sociale”.  LEGGI TUTTO

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    F1, il GP di Turchia punta ad avere 100mila spettatori

    ISTANBUL – La Formula 1 punta a tornare alla normalità nel più breve tempo possibile. Così, dopo che le prime gare stagionali si stanno svolgendo a porte chiuse, gli organizzatori dei prossimi Gran Premi si stanno attrezzando per far tornare i fan sugli spalti.
    Centomila spettatori
    Dopo l’annuncio del Mugello, dove saranno ammessi tremila spettatori al giorno, arriva quello del comitato del Gran Premio di Turchia in programma il 15 novembre all’Istanbul Park: il progetto è ambizioso visto che “faremo entrare centomila persone al giorno”. La capienza ufficiale dell’impianto è di 220mila spettatori lungo tutto il percorso, ma nel caso venisse dato il via libera, si tratterebbe di ridurla di poco più della metà. “Dobbiamo essere preparati a tutto” ha detto Vural Ak Dunyanin, della Intercity che è promoter dell’evento. “Quindi se i dati dei contagi dovessero aumentare si correrà a porte chiuse, altrimenti conosciamo le potenzialità e cosa si può fare in questo impianto. 220mila persone possono assistere, in tempi normali, a questo evento, dalle tribune e altri spazi aperti. Ma al momento ne abbiamo chiusi alcuni, e se le cose rimangono così potranno esserci centomila spettatori, che dovranno seguire le regole sul distanziamento sociale”.  LEGGI TUTTO

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    GP Belgio, Hamilton sta con Verstappen: “Gare noiose, posso capire cosa prova”

    ROMA – Lo strapotere dimostrato dalla Mercedes nel Gp del Belgio ha contribuito ad annullare la competizione per le prime posizioni. Ed alle dichiarazioni di Max Verstappen sulla gara definita “noiosa” fanno seguito anche quelle del leader mondiale Lewis Hamilton. “Non posso parlare per i fan, ma essendo cresciuto come uno di loro nell’era Schumacher, posso capire che cosa stanno provando. Dopo la partenza e la ripartenza – continua il pilota britannico in un’intervista riportata da crash.net -, sapete che raramente commetto errori, lo stesso vale per gli altri piloti qui, sono molto costanti. È molto difficile superare su questa pista, posso immaginare che non sia la gara più eccitante da guardare. Mi sento esattamente come Max. Spero davvero che nelle prossime gare potremo combattere di più tra di noi”. Hamilton spera che i tifosi capiscano che la colpa di queste gare noiose non è dei piloti nè dei team, sostenendo che ci sia bisogno di mettere pressione ai leader della F1 per apportare dei cambiamenti. “Spero che la gente capisca che questa non è colpa nostra” prosegue il pilota della Mercedes che è arrivato primo a sul circuito Spa-Francorchamps.
    La speranza di Lewis
    “In fondo noi siamo piloti, ci siamo guadagnati la posizione in cui siamo, passiamo da un weekend all’altro con dedizione e diamo sempre il nostro meglio in pista. Le persone che disegnano le vetture, quelle che fanno le regole e cose di questo tipo, sono loro quelli a cui dovete chiedere di fare un lavoro migliore se è possibile. Spero che quello che stanno facendo per il 2022 e le nuove auto possano darci un diverso tipo di gare” conclude il sei volte iridato. “Non sarebbe bello poter assistere più da vicino a gare con più competizione?”. LEGGI TUTTO