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    Ford Explorer, anima americana e razionalità tedesca

    Orgoglio e tecnologia americana, razionalità produttiva tedesca e un pizzico di stile italiano. La nuova Ford, quella che rinuncia a Fiesta e Focus per razionalizzare la sua gamma, risparmiare tanto denaro e affrontare la sfida elettrica globale, ma soprattutto quella in Europa, ricomincia da qua. Da un passato che si è già trasformato in futuro, senza rinnegare nulla, anzi cercando di innovare, rivoluzionare, alla ricerca di una originale reinterpretazione dei Suv medi compatti, ormai padroni delle nostre strade.
    Ford deposita un brevetto per il “burnout” con le auto elettriche
    Ford Explorer, il passato diventa futuro
    Di americano resta lo spirito, l’anima, cioè la ricerca dell’avventura e la libertà di reinventare gli interni in una dimensione che sia più funzionale, più pratica, per esperienze outdoor come nel quotidiano delle megalopoli. E qui subentra la forma e la sostanza europea che fanno del nuovo Ford Explorer il primo crossover medio tutto elettrico dell’Ovale Blu. Forma e sostanza che si fondano sulla partnership con Volkswagen grazie alla condivisione della piattaforma MEB di Wolfsburg, quella dedicata alle auto a zero emissioni, la stessa della ID.4, per intenderci. La Casa di Deaborn di suo ha investito qualcosa come 2 miliardi di dollari per realizzare il nuovo Centro per veicoli elettrici di Colonia, dove la nuova Explorer verrà prodotta. Il passaggio obbligato per raggiungere l’obiettivo di vendere 600.000 elettriche in Europa dal 2026.
    E questa nuova Ford Explorer dà proprio l’impressione di essere nata bene da ogni punto di vista. Esternamente grazie alle linee disegnate dal giovane Liviu Tudoran, un designer romeno di 33 anni laureato allo IED di Torino, capace di dare una visione innovativa di un Suv elettrico per come abbina linee morbide e allo stesso tempo importanti. A cominciare dalla griglia, tipicamente elettrica, piatta che integra i fari a L rovesciata e concepita come un triplice incastro, senza per questo risultare pesante, anzi delineando un’identità forte, per finire a fiancate e posteriore con lunotto e barra luminosa a dare il senso della larghezza e che completano la visione, moderna e originale, per un insieme tanto compatto quanto filante.
    Oltre 500 km di autonomia
    A livello di motorizzazioni, anche se ancora devono essere omologate, ci saranno tre versioni due a trazione posteriore da 170 a 286 cv e una terza da 340 cv a trazione integrale. Anche l’autonomia non è ufficiale ma si parla di una percorrenza di oltre 500 km. Il resto è completato da interni di ultimissima generazione con display strumenti da 5” e il nuovo sistema multimediale SYNC Move reso ancora più chiaro dal display da 15”, che si inclina no a 30° per migliorarne la visione per coprire nella versione più inclinata il My Private Locker, uno spazio con 17 litri di capienza in grado di contenere un laptop di 15” oppure quattro bottiglie d’acqua, tre da 1,5 litri e una da 1 litro.
    La plancia, mega-console, è davvero spaziale, decisamente innovativa, che integra anche una soundbar per l’ascolto. Ogni singolo elemento è stato pensato per regalare comfort a guidatore e passeggeri, tra sedili riscaldati, con funzioni di massaggio e ruote sterzanti. Comfort che diventa davvero regale se prendiamo in considerazione sia gli ADAS di ultima generazione disponibili, che gli spazi per la fila dietro. Una sorta di miracolo ingegneristico considerando che la lunghezza del nuovo Ford Explorer non supera i 4,46 metri con un passo di 2,76 metri.
    La batteria, di cui non si conosce ancora la capacità, si ricarica dal 10 all’80% in una delle 450.000 stazioni di ricarica veloce del consorzio europeo del quale Ford fa parte insieme a VW. Mentre il prezzo di partenza, anche questo non ufficiale non dovrebbe superare i 45.000 euro con il lancio previsto per l’autunno e le prime consegne entro l’anno. Se il futuro di Ford comincia dal passato rivisitato con la lente dell’accordo con Volkswagen, beh, diciamo che comincia proprio bene.
    Non paghi le rate dell’auto? Ford ti renderà la guida impossibile LEGGI TUTTO

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    Ford rientra in Formula 1: fornirà i motori alla Red Bull dal 2026

    ROMA – Ford è pronta a rientrare in Formula 1 per fornire il proprio motore a Red Bull e AlphaTauri. La storica azienda statunitense ha ufficializzato l’accordo con la scuderia di Milton Keynes per collaborare alla realizzazione della power unit per la nuova era del Circus. A partire da quest’anno, quindi, le due aziende si metteranno al lavoro per il motore ibrido il cui esordio è in programma nel 2026. “Il ritorno di Ford in Formula 1 rappresenta la direzione intrapresa dall’azienda per la realizzazione di veicoli sempre più elettrici, dotati di software e moderni – ha detto Jim Farley, direttore esecutivo di Ford -. La F1 sarà un settore conveniente per innovare, condividere idee e tecnologie interagendo con milioni di nuovi clienti”. Guarda la galleryF1, ecco il jet privato di Max Verstappen: il costo è da capogiro!

    La gioia di Horner

    “E’ fantastico dare il bentornato alla Ford in Formula 1 – le parole del team principal di Red Bull, Christian Horner -. Come costruttore indipendente in F1, beneficiare di un OEM (produttore di apparecchiature originali, ndr) ci mette in una buona posizione. Si tratta di un produttore automobilistico ricco di storia, che ha abbracciato varie generazioni. Per noi come Red Bull Powertrains aprire il prossimo capitolo di questa dinastia come Red Bull Ford, è incredibilmente eccitante. Il 2026 è ancora un po’ lontano ma per noi il lavoro inizia già ora, mentre guardiamo verso un nuovo futuro e una continua evoluzione di Oracle Red Bull Racing”. LEGGI TUTTO

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    F1, UFFICIALE: La FORD torna in Formula 1

    Il colosso automobilistico americano FORD ha confermato l’intenzione di voler tornare in Formula 1 quando verranno introdotti i nuovi regolamenti sui motori nel 2026, aggiungendo così un altro capitolo alla ricca storia del brand americano nel Circus della Formula 1.
    La FORD sarà dunque un fornitore di “motori”.
    Stefano Domenicali, Presidente e CEO della F1, ha dichiarato: “La notizia di oggi che Ford entrerà in Formula 1 a partire dal 2026 è grandiosa per questo sport e siamo entusiasti di vederla unirsi agli incredibili partner automobilistici già presenti in Formula 1”.
    Bill Ford, presidente esecutivo di Ford Motor Company, ha commentato: “Questo è l’inizio di un nuovo emozionante capitolo della storia motoristica di Ford, iniziata quando il mio bisnonno Henry Ford vinse una gara che contribuì a lanciare la nostra azienda. Ford sta tornando all’apice di questo sport, portando la sua lunga tradizione di innovazione, sostenibilità ed elettrificazione su uno dei palcoscenici più importanti del mondo”.
    La Ford ha vinto molti titoli di F1, l’ultimo dei quali nel 1994 con Michael Schumacher e la Benetton.
    Ford tornerà in Formula 1 nel 2026 e lo farà come partner di Red Bull. Le power unit saranno realizzate con Red Bull Powertrains e la fornitura coinvolgerà anche la Scuderia AlphaTauri. LEGGI TUTTO

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    Clamoroso, Ford torna in F1

    “La Formula 1 è in forte crescita, sia negli Stati Uniti che a livello globale. Rispetto al passato, ora la situazione è cambiata, e va presa in considerazione”, aveva dichiarato non molto tempo fa Mark Rushbrook, direttore di Ford Performance. Bene, detto, fatto: dopo più 20 di assenza l’Ovale Blu, spinto dal corso sempre più elettrificato del Circus, torna in F1 per essere protagonista come lo è stata in passato.
    Come seguire la presentazione Red Bull
    “Questo è l’inizio di un nuovo entusiasmante capitolo nella storia degli sport motoristici di Ford, iniziato quando il mio bisnonno ha vinto una gara che ha contribuito a lanciare la nostra azienda”, ha affermato Bill Ford, presidente esecutivo. “Ford sta tornando all’apice dello sport, portando la lunga tradizione di innovazione, sostenibilità ed elettrificazione su uno dei palcoscenici più visibili al mondo”.
    Perché è il momento giusto per Ford di puntare sulla F1
    A portare Ford a decidere di rimettersi in pista sono stati, senza dubbio, la possibilità di sfruttare il palcoscenico dei GP che è in continua crescita in tutto il mondo negli ultimi anni, ma oltre l’aspetto pubblicitario c’è che quello tecnico. Le monoposto della F1 moderna, basate su elettrificazione, sostenibilità e l’utilizzo dei carburanti sintetici, sono un laboratorio perfetto per lo sviluppo di soluzioni per i modelli di serie in piena fase di transizione energetica. Senza contare che, con la governance USA di Liberty Media, l’assenza di un Costruttore statunitense nella classe regina delle corse faceva molto rumore.
    Una storia di successo
    Anche perché Ford ha un legame fortissimo con la F1. Nonostante l’abbia lasciata nel 2004, resta il terzo Costruttore di maggior successo con 10 campionati costruttori e 13 campionati piloti vinti.
    “La notizia di oggi che Ford arriverà in Formula 1 dal 2026 è ottima per lo sport e siamo entusiasti di vederli unirsi agli incredibili partner automobilistici già in Formula 1”, ha dichiarato Stefano Domenicali, Presidente e CEO di Formula 1. “Ford è un marchio globale con un’incredibile eredità nelle corse e nel mondo automobilistico e vede l’enorme valore che la nostra piattaforma offre a oltre mezzo miliardo di fan in tutto il mondo. Il nostro impegno per essere Net Zero Carbon entro il 2030 e per introdurre carburanti sostenibili nelle auto di F1 dal 2026 è anche un motivo importante per la loro decisione di entrare in F1. Crediamo che il nostro sport offra opportunità e risultati diversi da qualsiasi altro e non vediamo l’ora che il logo Ford corra sui circuiti iconici della F1 dal 2026″.
    Il presidente della FIA Mohammed Ben Sulayem ha dichiarato: “Ci sono pochi produttori che hanno un tale celebrato la storia dello sport automobilistico come Ford, per vederli tornare alla FIA Formula Uno Il campionato del mondo è un’ottima notizia. Sottolinea ulteriormente il successo della Power Unit 2026 Regolamenti che hanno al centro un impegno sia per la sostenibilità che per lo spettacolo, e di ovviamente avere più interesse da parte degli Stati Uniti è importante per la continua crescita del la massima categoria di sport motoristici del mondo”.
    Questo ritorno ufficiale è il primo passo verso la collaborazione di Ford con Red Bull? Le voci dei giorni passati fanno intendere questo, ma sicuramente nel corso della giornata ci saranno ulteriori annunci in merito. LEGGI TUTTO