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    Il Presidente Pippo Callipo “alza la palla” per i giovani di San Luca: “Ora tocca a voi fare punto e vincere la partita”.

    Una trasferta diversa da tutte le altre per la Tonno Callipo Volley che stamattina ha fatto tappa a San Luca, piccolo centro in provincia di Reggio Calabria, per incontrare i giovani del posto e omaggiarli di un kit di materiale tecnico per l’attività sportiva.
    Era stato proprio il Presidente Pippo Callipo ad impegnarsi pubblicamente, qualche mese fa, nel corso di un evento organizzato dalla Fipav a Vibo Valentia, esprimendo la volontà di supportare il progetto avviato dai dirigenti della stessa Federazione insieme all’Amministrazione Comunale e al Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Città Metropolitana di Reggio Calabria, Emanuele Mattia e da un’ampia rete di istituzioni, gruppi e singoli. Un progetto dedicato ai ragazzi del centro della Locride, al fine di prevenire la devianza criminale, creando una valida e concreta alternativa nella pratica della pallavolo.
    Detto fatto: è stato proprio il massimo dirigente del Club calabrese in persona, insieme al vicepresidente, Filippo Maria Callipo, ad incontrare le giovani e i giovani sanluchesi rendendo speciale un ordinario giorno di scuola.
    L’incontro, ospitato nell’aula magna della Scuola Secondaria di I Grado intitolata a Don Giuseppe Signati, è stato introdotto dal sindaco del paese aspromontano, Bruno Bartolo, che ha illustrato i dettagli di quella che potrebbe essere definita la “primavera rosa” di San Luca. Un comitato composto da sei donne, sei mamme, è all’opera per mettere in piedi una squadra femminile di volley garantendo così alle ragazze dai 6 ai 12 anni di potersi impegnare in ambito sportivo. “I ragazzi hanno già come riferimento la squadra di calcio locale che viene da una lunga tradizione mentre le ragazze – ha affermato il primo cittadino – hanno sempre avuto molto poco. Adesso anche loro hanno l’opportunità di esprimersi attraverso lo sport che rappresenta un valido e riconosciuto strumento per la formazione e l’educazione dei giovani”.
    Dal canto suo il presidente Pippo Callipo, da trent’anni alla guida dell’omonima squadra vibonese di massima serie, ha spiegato: “Con spontaneità ed entusiasmo abbiamo accordato il nostro supporto a questa iniziativa in quanto siamo convinti che una squadra che milita nei massimi campionati nazionali non deve concentrarsi solo sull’agonismo ma ha anche il dovere di prestare attenzione alle questioni sociali e alle esigenze del territorio. Per dare un segnale forte dell’impegno della mia Società verso questo paese ho voluto essere presente di persona con l’auspicio che sia un nuovo inizio per San Luca. Mi auguro che anche altre persone seguiranno questa strada”.
    Il Presidente Pippo Callipo parla agli studenti di San Luca (RC)
    Di grande impatto le parole che l’imprenditore calabrese ha rivolto agli studenti:“Ognuno di noi ha uno scopo nella vita. Io sono stato richiamato da mio padre ai tempi degli studi universitari per seguire da vicino l’azienda e da allora ho sempre lavorato. Nello sport mi sono ritrovato per caso in quanto sono stato coinvolto da un gruppo di giovani pallavolisti che mi hanno chiesto di essere supportati. Mi ha convinto la loro determinazione e non sicuramente il calcolo di un utile per l’immagine del mio marchio visto che si trattava di sponsorizzare una squadra di Serie C. La passione è subentrata dopo. Il nostro obiettivo non è fare sport fine a se stesso e poter vantare solo vittorie e riconoscimenti sportivi. Anche dopo la recente retrocessione, nonostante il naturale dispiacere, il mio pensiero è stato fin da subito rivolto alla ripartenza con gli occhi puntati al futuro. Lo sport infatti insegna che si può cadere, come nella vita. Ciò che conta è trovare la forza per rialzarsi”.E poi in maniera diretta è passato a spronare gli studenti a prendere in mano il proprio destino cogliendo questa occasione, come anche tutte le altre che si presenteranno lungo la loro strada:
    “Voi sarete i protagonisti di questo progetto che avrà un senso solamente se sarete voi ad abbracciarlo. Vi servirà per la vita perché l’attività sportiva vi abituerà al rispetto delle regole. Vi consentirà di organizzare le vostre giornate. Per la mia Società si tratta di un’iniziativa sociale in cui crediamo al punto da voler investire in termini di tempo oltre che economici. Lo spirito con cui stiamo agendo è quello di creare un servizio. Ognuno di noi, nelle proprie possibilità, ha l’obbligo verso il prossimo di creare qualcosa, un’utilità. Non vanificate tutto quello che vi è stato dedicato.
    Credo fermamente nelle capacità delle donne e sono convinto che le sei dirigenti della neo associazione riusciranno ad ottenere ottimi risultati. Tornerò tra un anno per farmi raccontare l’esperienza maturata. Adesso tocca a voi. Dimostrate di essere forti, tenaci e che quanto fatto per la vostra crescita non andrà sprecato”.All’iniziativa hanno preso parte anche i due referenti Fipav Carmelo Sestito (Presidente regionale), Domenico Panuccio (Presidente comitato territoriale Reggio Calabria), la Dirigente dell’Istituto scolastico Margherita Sergi, il Garante per l’Infanzia e l’adolescenza della Città metropolitana Mattia Emanuele, Monsignor Francesco Oliva, Vescovo di Locri-Gerace, il referente dell’associazione Libera Mimmo Nasone, autorità militari e civili.
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    Campionato italiano per società, il viaggio fa tappa a Catania e Modena

    Di Redazione Prosegue con la 10a puntata, la nuova rubrica della Federazione Italiana Pallavolo dedicata ai club che stanno prendendo parte al Campionato Italiano per Società 2021-22 di beach volley. La rubrica come noto, ha cadenza settimanale ed è un vero e proprio viaggio attraverso l’Italia, per far conoscere alcune delle realtà sportive più importanti del beach volley nazionale. Questa settimana ci siamo fermati a Catania e Modena. Protagoniste di oggi sono la Masterball Academy e la Mutina Beach. Queste le parole di Giosuè Andronico, responsabile della Masterball Academy: “Il Campionato Italiano per società di beach volley è per i nostri atleti un’opportunità concreta, durante la stagione invernale, di poter fare attività e competere nelle diverse categorie. La nostra società ha partecipato alle due edizioni precedenti del Campionato raccogliendo anche dei buoni risultati, come il secondo posto conquistato nel 2019 nella categoria Under 18 maschile e il quinto posto nella categoria Gold. Lo scorso anno siamo riusciti a portare diverse coppie alle finali di Bibione dove abbiamo conquistato lo scudetto Under 19 maschile e un settimo posto nel torneo Gold”.  “L’obiettivo principale per questa stagione – sottolinea Andronico – è quello di far vivere alle diverse coppie un’esperienza di valore che possa arricchire il logo bagaglio tecnico. Certamente guardiamo anche alla classifica ma non abbiamo l’assillo del risultato a tutti costi. Quello che più ci interessa è il percorso di crescita di ogni nostra coppia durante la stagione. La nostra è una società giovane nata nel 2018, uno dei nostri asset principali è sicuramente la nostra scuola di beach volley. Siamo anche una delle poche realtà del sud Italia ad aver attivato dei corsi nel periodo invernale per permettere agli atleti di fare attività tutto l’anno. Per promuovere al meglio tutte le nostre attività curiamo molto anche la comunicazione e utilizziamo i social network come mezzi principali, abbiamo una risorsa interna che cura tutti questi aspetti. La seconda leva che utilizziamo per far avvicinare i potenziali atleti alla nostra società è l’organizzazione di eventi dedicati. Abbiamo istituito nel corso degli ultimi due anni dei circuiti provinciali per far giocare quanti più ragazzi possibile. Attualmente abbiamo in organico circa 30 atleti under 14 e dodici nelle categorie Under 18 e 19″. “A questi ragazzi cerchiamo di trasmettere i valori propri del beach volley e far vivere loro delle esperienze importanti per la loro crescita sportiva. Il lavoro che c’è dietro è sicuramente tanto – prosegue il responsabile della Masterball Academy – all’inizio io e mio fratello ci occupavamo un po’ di tutto, ora invece il gruppo di lavoro si è allargato e ognuno in base alle proprie competenze si occupa di determinati aspetti all’interno della società. Non abbiamo delle strutture di proprietà e svolgiamo la nostra attività estiva presso il Lido le Capannine a Catania, mentre durante la stagione invernale siamo presenti sempre a Catania presso il PalaBeach e Kajoka. In estate organizziamo anche degli open day per far avvicinare i più piccoli alla pratica del beach volley. Iniziative come queste ci hanno dato delle risposte positive, infatti, molti di questi atleti poi hanno iniziato a praticare il beach volley presso la nostra società”. Scheda società:Nome: Masterball AcademyAnno di fondazione: 2018Responsabili della società: Giosuè Andronico e Federico AndronicoResponsabile tecnico: Dario GiuffridaFacebook: https://www.facebook.com/MasterballAcademyInstagram: https://www.instagram.com/masterballacademy/ Queste, invece le parole di Roberto Reggiani, direttore del centro Mutina Beach di Modena: “La Mutina Beach è nata nell’ottobre del 2017 dall’idea di Davis Krumins, attuale presidente ed ex giocatore di pallavolo di Serie A. Io in quel periodo ero responsabile delle squadre nazionali di beach volley per il Qatar e una volta portato a termine il periodo di contratto con la nazionale qatariota, sono entrato a far parte di questa grande famiglia. In Medio Oriente ho vissuto delle sensazionali emozioni. Oltre ad essere stato il direttore tecnico delle squadre nazionali qatariote, sono stato anche supervisore della FIVB per tanti anni. La federazione internazionale appunto, mi mandò in Qatar per aiutare loro nella creazione di un evento World Tour, e poi da lì non mi sono più mosso fino al 2020. Nel 2016 riuscimmo ad ottenere una fantastica qualificazione olimpica. Possiamo dire che ho contribuito all’impostazione attuale della squadra qatariota che poi ha ottenuto la medaglia di Bronzo ai Giochi Olimpici di Toky. Quando ho conosciuto Ahmed-Cherif avevano 17 anni e per almeno sei anni sono stato come un padre. Sono due fenomeni assoluti. È stata una bellissima soddisfazione”.Il direttore Roberto Reggiani riprende poi a parlare della realtà modenese della Mutina Beach: “Ci siamo affacciati al Campionato Italiano per Società 2021-22 con grande ambizione – prosegue Reggiani -; vogliamo cercare di vincere il più possibile. Abbiamo un gruppo di atleti molto interessanti e vogliamo dare loro la possibilità di mettersi alla prova in manifestazioni come questa. Le tappe mettono in palio punti importanti per quella che sarà la stagione estiva. Stagione estiva che si prevede molto intensa e che vedrà la coppia composta da Davis Krumins e Joshua Kessler riunirsi dopo un lungo periodo di tempo. Ci sarà anche la presenza di un’altra nostra coppia, quella formata da Riccardo Reggiani e Simone Taranto che, anche se molto giovani, hanno ottenuti ottimi risultati durante le tappe organizzate fino ad ora”. Il direttore del centro Mutina Beach Roberto Reggiani prosegue parlando della sede e dello staff: “La nostra sede si trova in piena città a pochi passi dalla Ghirlandina, dove abbiamo allestito quattro campi da gioco in sabbia bianca di alta qualità periodicamente igienizzata e riscaldata d’inverno tramite sistema a pannelli radianti. A brevissimo dovremmo aumentare il numero dei campi ad otto. Negli ultimi si è aggiunto al nostro progetto anche Marco Solustri, attuale direttore tecnico, oltre ad essere una persona molto nota nel mondo del beach volley. Al momento abbiamo sei coach, cinque volte all’anno tra l’altro, Marco Solustri organizza dei clinic di aggiornamento per tutti i nostri tecnici. Siamo una società molto attenta sotto tutti i punti di vista e con il prezioso aiuto di tutti i nostri addetti al lavoro i risultati si stanno vedendo”. La collaborazione tra la Mutina Beach e Modena Volley: “Uno degli obiettivi che abbiamo è sicuramente quello di coinvolgere più giovani possibili nel nostro progetto. È di ieri mattina infatti una “storica” novità a riguardo. È nato un accordo di collaborazione tra la Mutina Beach e Modena Volley. Siamo molto contenti e orgogliosi di questo. Organizzeremo degli eventi, avremo una comune linea di abbigliamento e soprattutto daremo la possibilità agli atleti di pallavolo di avvicinarsi al nostro mondo. Ho definito questo accordo “storico”, perché spesso, purtroppo pallavolo indoor e beach volley sono realtà che non coesistono, mentre noi invece vogliamo che vadano a braccetto. Del resto, personalmente, credo che le strategie per far avvicinare più ragazzi al beach volley non possono essere uguali dappertutto. Ad esempio in una città come Modena, dove la pallavolo è una disciplina “sacra”, in passato non è stato molto facile accettare uno sport come il beach volley. Io sono entrato in questo mondo nel lontano 1987. A Modena ho organizzato molti eventi, abbiamo organizzato il World Tour all’ombra della Ghirlandina con 7mila posti, insomma, ho sempre vissuto di beach volley. Sono stato testardo, testardo fino ad arrivare ad oggi con una struttura di primo livello situata nel nostro territorio. A Modena, questo era l’unico modo per entrare in contatto con il mondo dei ragazzi, perché ovviamente sono già catturati dalla pallavolo indoor. Ho visto tanta buona volontà e tanto interesse anche da parte della storica società pallavolistica. Spero e sono sicuro che questa nuova collaborazione porterà preziosi frutti. L’unico modo per far crescere il beach volley è farlo giocare il più possibile, a tutti i livelli, cercando di offrire sempre più qualità. Il nostro sogno e obiettivo principale è sicuramente quello di vedere sempre più persone cimentarsi nella disciplina, soprattutto divertendosi”. Scheda società:Nome: Mutina BeachAnno di fondazione: 2017Sedi: Mutina Beach, Via G. Cassiani 163, ModenaPresidente: Davis KruminsDirettore del centro: Roberto ReggianiDirettore Tecnico: Marco SolustriFacebook: https://www.facebook.com/mutinabeachInstagram: https://www.instagram.com/mutina_beach/Sito web: https://www.mutinabeach.com/ (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Fipav: “La squalifica di Raffaelli dovuta alle motivazioni descritte nella sentenza del Tribunale Federale”

    Di Redazione In merito alla vicenda del tecnico di beach volley Andrea Raffaelli, la Federazione Italiana Pallavolo ritiene doveroso precisare quanto segue. A prescindere dal provvedimento di squalifica adottato in piena autonomia dal Tribunale Federale, il tesserato Raffaelli non avrebbe comunque potuto seguire alle Olimpiadi la coppia Carambula-Rossi, in quanto il nominativo di Raffaelli non fa parte della long list richiesta dal Comitato Organizzatore di Tokyo 2020, i cui termini per la modifica si sono chiusi il 31 marzo 2021. Scaduta quella data, non vi è quindi più possibilità di inserire alcun nominativo per Tokyo 2020, a causa dei rigidi protocolli previsti in occasione della rassegna olimpica. In base alle suddette ragioni, la Fipav ribadisce come la squalifica a carico del tesserato Raffaelli sia dovuta esclusivamente alle motivazioni descritte nella sentenza del Tribunale Federale: organismo indipendente di giustizia interna. La Federazione Italiana Pallavolo, inoltre, garantisce che durante i Giochi Olimpici alla coppia formata da Enrico Rossi e Adrian Carambula, qualificatasi con pieno merito a Tokyo 2020, verrà fornito il massimo supporto tecnico. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Tokyo21, capitan Davide Saitta tra i 20 pre-convocati azzurri: “Una grande soddisfazione”

    Il leader dello spogliatoio giallorosso pre-convocato per Tokyo21 spiega: “È grazie all’ottima annata a Vibo se sono qui. Con Sbertoli ci giocheremo il pass come secondo palleggiatore, passando ovviamente dalla decisione di coach Blengini, a cui comunque va il mio ringraziamento per avermi chiamato a vivere questa estate azzurra dopo tanti anni“.
    I mesi primaverili si sono tinti di azzurro quest’anno per il palleggiatore trentatreenne Davide Saitta. La sua presenza nel gruppo dei venti atleti pre-convocati dal Ct Chicco Blengini, da cui usciranno i 12 azzurri per le Olimpiadi di Tokyo in programma a luglio, porta un pezzo della Callipo fino in Nazionale. Una grande soddisfazione che il Club del presidente Pippo Callipo condivide in pieno con il regista siciliano che, dal canto suo, ammette: “Fare parte della lista dei venti è per me un motivo di grande orgoglio ed un attestato al buon lavoro che si sta facendo. So ancora che la strada per Tokyo é lunghissima perché purtroppo soltanto 12 partiranno per i Giochi olimpici. Per quanto riguarda il mio ruolo, oltre all’indiscutibile Giannelli che é una delle punte di diamante della Nazionale, siamo io e Sbertoli a giocarci questa chance. Entrambi proveremo fino alla fine a strappare questo biglietto, ovviamente passando dalla decisione del coach Blengini, a cui comunque va il mio ringraziamento per avermi chiamato in questa estate azzurra dopo tanti anni“. Quindi il regista della Callipo rende merito alla stagione eccezionale disputata a Vibo ed aggiunge: “Sicuramente è già gratificante per me essere tra i candidati per andare a Tokyo. E di certo l’annata a Vibo ha contribuito, anzi è stato l’unico motivo per cui sono in azzurro ora. La stagione in giallorosso è stata ottima e speriamo di ripeterci anche l’anno prossimo, quando il  livello del campionato si alzerà ulteriormente“.

    Sulle giornate di attività agli ordini di coach Blengini ha commentato: “Si lavora bene e duramente sia in sala pesi che con la palla. É un gruppo di gente esperta, che va direttamente al sodo, mettendo l’attenzione ai particolari. Sono contento di far parte di questo gruppo, e sia che sarò a Tokyo o meno saremo tutti uniti a spingere questa Nazionale alla ricerca di una medaglia, che resta un obiettivo difficilissimo. Stiamo infatti vedendo alla VNL che tutte le Nazionali sono molto competitive, e speriamo che anche noi potremo riuscire a non essere da meno“.
    Dopo aver già affrontato un primo periodo di allenamenti intensi nel Centro di Preparazione Olimpica Giulio Onesti di Roma, da oggi fino alla mattina di sabato 26 giugno Davide Saitta si ritroverà insieme ai compagni della selezione azzurra in Val di Fiemme a Cavalese per riprendere la marcia di avvicinamento ai Giochi Olimpici di Tokyo e continuare a lavorare.
    Siamo sicuri che il nostro capitano saprà farsi valere!
    Le foto sono di Mari.ka Torcivia per VolleyFoto. 
    UFFICIO COMUNICAZIONERosita Mercatanteufficiostampa@volleytonnocallipo.com LEGGI TUTTO

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    Oggi il Kick Off Meeting del Progetto europeo SPORT4RULES

    Di Redazione
    Continua, incessante, l’impegno della FIPAV all’interno di importanti progetti europei volti alla promozione della cultura sportiva. Dopo i già citati ESCSE e ACAMF oggi nel tardo pomeriggio sarà la volta del kick off meeting relativo a SPORT4RULES, progetto cofinanziato da Erasmus+ e nell’ambito del quale la Federazione Italiana Pallavolo avrà il fondamentale ruolo di coordinatore. Obiettivo è quello di sostenere concretamente la lotta alla violenza, al razzismo, alla discriminazione e all’intolleranza nel mondo sportivo.
    Partner della Fipav saranno il Ministero Bulgaro dello Sport e della Gioventù (BMYS), l’ International Federation for Sports Officials (IFSO), il Comitato Olimpico Bosnia Herzegovina (OCBH),  la Federazione Croata Pallavolo (CVF), la Federazione Turca Pallavolo (TVF), la Federazione Italiana Tennis (FIT), la Federazione Francese Pallacanestro (FBF) e l’Università di Siviglia (US).
    Il progetto della durata di 18 mesi si prefissa tali obiettivi:-promuovere la cultura della non violenza, sfruttando la capacità dello sport di influenzare le persone a livello sociale e di agire da catalizzatore di comportamenti e iniziative virtuose-favorire la partecipazione dei giovani allo sport con specifico riferimento alle attività di volontariato (arbitraggio), in quanto capaci di influenzare lo sviluppo delle capacità sia personali sia professionali-instaurare una proficua collaborazione tra diverse discipline sportive e diversi settori, con lo scopo di proporre soluzioni condivise a problemi comuni e creare uno scambio virtuoso di approcci e pratiche
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    La Fipav scrive al Governo: “Senza un chiarimento riprenderemo gli allenamenti”

    Di Redazione
    Continua la polemica – per il momento a senso unico – tra Federazione Italiana Pallavolo e Coni sulla sospensione degli allenamenti di tutte le categorie, escluse Serie A e B, in vigore dallo scorso 5 dicembre per decisione della stessa Fipav. Il presidente federale Bruno Cattaneo, che pochi giorni fa aveva scritto a Giovanni Malagò invitandolo a “vigilare” sull’applicazione delle norme, oggi indirizza una nuova missiva al numero uno del Coni e contemporaneamente si rivolge anche a Giuseppe Pierro, capo del Dipartimento dello Sport della Presidenza del Consiglio.
    “Abbiamo appreso attraverso il sito del CONI – scrive Cattaneo nella lettera al rappresentante del Governo – che (…) sono state pubblicate le indicazioni degli Enti di Promozione Sportiva, che con grande ‘disinvoltura’ hanno conferito tale titolo ad attività prettamente promozionali e amatoriali. Siamo, quindi, al paradosso più totale, in cui i campionati federali che assegnano i titoli di campione d’Italia, regionale e territoriale, assoluti e giovanili, si trovano oggi fermi per il grande senso di responsabilità – percepito talvolta come ‘tradimento’ dai propri movimenti di riferimento, di grandi Federazioni nazionali (…) mentre attività prettamente amatoriali e promozionali, di cui non si nega l’importanza da un punto di vista sociale, vengono inglobate in generici concetti di ‘agonismo’ e ‘carattere nazionale’, allegando calendari generici e non dettagliati, potendo di fatto svolgere tutte le attività, siano esse di allenamento o di gara“.
    “Tale situazione – aggiunge il presidente federale – non è più accettabile sia da un punto di vista del rischio per la salute pubblica, valore che l’ultimo DPCM sembrava voler preservare richiedendo a tutti un atto di responsabilità (…), sia dal punto di vista del danno per tutto il movimento pallavolistico, che chiede e a cui devo e dobbiamo, insieme al Consiglio Federale, dare delle spiegazioni“.
    A questa disamina, la lettera fa seguire un avvertimento: “Mi trovo costretto a comunicarle che, laddove non giunga in tempi brevi da questa mia nota una risposta di chiarimento volta a definire in modo dettagliato l’interpretazione da dare al DPCM 3 dicembre 2020 per la parte relativa alle ‘attività di preminente interesse nazionale’, con l’inizio della prossima settimana adegueremo anche la posizione della Federazione Italiana Pallavolo a quella degli altri enti, tornando a considerare anche le attività definite ‘di interesse nazionale’ dal nostro regolamento gare come ‘di preminente interesse nazionale’, con la conseguente possibilità di svolgimento degli allenamenti e la riprogrammazione dei calendari dei campionati“.
    Entrambe le lettere (il cui testo completo è consultabile online) si concludono con la conferma che “con il Consiglio Federale intendiamo attivare in tutte le sedi opportune azioni volte a difendere gli interessi delle società affiliate alla Fipav“.
    Da una parte, dunque, la Fipav chiede chiarimenti su un decreto che solo due giorni fa definiva “un chiaro monito governativo ad un maggior controllo e restrizione delle attività sportive“, e sul quale peraltro il Dipartimento dello Sport si era già espresso nelle proprie FAQ, specificando che “il testo del DPCM non presenta sostanziali differenze dal precedente, confermando quanto già definito” anche riguardo alle attività di interesse nazionale. Dall’altra, il presidente della Federazione prima dipinge uno scenario di rischio “non più accettabile” per la salute pubblica (riferendosi alle attività altrui) e poi, a distanza di appena poche righe, prefigura lui stesso la generale riapertura delle palestre utilizzandola come “arma” per sollecitare l’intervento di Governo e Coni: una presa di posizione che appare quantomeno singolare…
    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Dall’apertura alla chiusura totale: l’universo parallelo della Fipav

    Di Redazione
    Adorata da scrittori di fantascienza e filosofi, la teoria degli universi paralleli non è ancora completamente dimostrata da un punto di vista scientifico, ma in alcuni casi sembra essere l’unica via per interpretare fenomeni altrimenti inspiegabili.
    Potrebbe essere il caso della lettera inviata oggi dal presidente della Fipav Bruno Cattaneo, che chiede al suo omologo del Coni, Giovanni Malagò, di far rispettare con rigidità l’ultimo DPCM che impone lo stop a tutte le attività sportive non considerate “di preminente interesse nazionale“: un decreto in seguito al quale la stessa Federazione Italiana Pallavolo ha disposto lo stop agli allenamenti di tutte le categorie con l’esclusione di Serie A e Serie B (decisione non del tutto condivisa nemmeno internamente, come dimostra ad esempio la dura presa di posizione del Comitato Regionale del Lazio).
    Nella sua missiva, Cattaneo denuncia quella che definisce “una situazione non più sostenibile (…) che vede da una parte un chiaro monito governativo ad un maggior controllo e restrizione delle attività sportiva, e dall’altra l’allegra corsa a dichiarare come di preminente interesse nazionale attività che sono e rimangono di carattere puramente promozionale“. Il presidente della Fipav rivendica quindi la decisione presa “con grande senso di responsabilità” dal suo Consiglio, che avrebbe “interpretato letteralmente quanto da voi richiesto, andando a restringere in modo sensibile tutta la nostra attività e dichiarando di preminente interesse nazionale i soli campionati di Serie A e B (…), attività che riguarda solo 400 delle nostre 4000 società“. Con grande “disappunto del movimento“, ovviamente.
    Il bersaglio di Cattaneo è presto chiaro: “Non posso accettare di vedere come da parte degli Enti di Promozione Sportiva si continui con grande disinvoltura a dichiarare come di preminente interesse nazionale tutta una serie di attività che non possono che avere un carattere promozionale, e comunque mai di primario interesse rispetto alle discipline sportive stesse“. Riferimento piuttosto trasparente a enti come, per esempio, l’UISP, che tramite i propri Comitati locali ha ribadito che le sue attività continueranno a svolgersi regolarmente poiché il nuovo DPCM “non presenta in materia di sport sostanziali differenze dal precedente“.
    E da qui deriva la preghiera a Malagò di “voler esercitare con grande attenzione e determinazione quella attività di vigilanza che il DPCM stesso assegna al Coni, evitando che questa situazione possa degenerare in una corsa all’ultimo tesseramento, creando ulteriori sofferenze a un sistema che è già messo duramente alla prova“.
    Tutto chiaro e, forse, anche coerente. Se non fosse che fino a 4 giorni fa la Federazione Italiana Pallavolo considerava “di interesse nazionale” quasi tutte le categorie, tra cui la Serie C e i campionati giovanili fino all’Under 13, facendosi forte di un Regolamento Gare da lei stessa promulgato, e permettendone di conseguenza l’attività. In questo modo fin da ottobre, in una situazione epidemiologica e sanitaria ben diversa da quella di oggi, migliaia di atleti su tutto il territorio nazionale – “zone rosse” comprese – avevano avuto, almeno in teoria, la possibilità di continuare ad allenarsi.
    All’epoca evidentemente la Fipav non aveva ritenuto di dover fare proprio “il chiaro monito governativo ad un maggior controllo e restrizione dell’attività sportiva” presente nel testo dei precedenti DPCM, che pure era identico a quello della norma attualmente in vigore, con la sola eccezione della parola “preminente“. Né aveva considerato la possibile contraddizione tra lo spirito di un provvedimento che invitava i cittadini a uscire di casa il meno possibile e la possibilità di recarsi tutti i giorni in palestra, anche in comuni differenti dal proprio. E allo stesso modo era sicuramente passato inosservato il dettaglio che bastasse tesserarsi alla Federazione per ottenere il via libera agli allenamenti di Beach Volley, dal momento che tutti i tesserati sono potenziali partecipanti ai campionati nazionali.
    L’intervento del Coni, con una circolare datata 4 dicembre che richiama la Delibera numero 371 del 17 novembre (quando la maggior parte delle attività della Fipav erano permesse), ha ribadito però il riconoscimento di “preminente interesse nazionale” alle sole manifestazioni calendarizzate entro il 31 gennaio (requisito di cui non possono avvalersi la Serie C e i campionati Under), e la Fipav è stata costretta a fare marcia indietro.
    A questo punto, forse, la Federazione dovrebbe spiegare dal suo punto di vista quale sia stato il cambiamento così radicale da giustificare una repentina inversione di tendenza rispetto alle proprie certezze del passato appena più recente. E, di conseguenza, una contestazione esplicita ad altri che, a torto o ragione, ora si avvalgono degli stessi principi. In altre parole, perché la stessa Fipav che fino a ieri riteneva possibile una larga apertura oggi, anziché ribadire e difendere il proprio punto di vista, si preoccupa che siano gli altri a chiudere?
    Forse c’è qualche passaggio che ci sfugge. O forse, come dicevamo all’inizio, tutto quanto abbiamo raccontato si è svolto in un universo parallelo, spiegazione che sarebbe decisamente più logica e razionale… LEGGI TUTTO