More stories

  • in

    Piccioni lanciati sul parabrezza dell'auto: Michael Bay è nei guai

    Gli animali ormai sono utilizzatissimi sui set di film. Spesso in alcune pellicole finiscono per essere addirittura i protagonisti, ma prima di “assumerli” è necessario fare attenzione alla Legge del paese in cui si svolgono le riprese e al modo in cui vengono trattati. Una lezione che dovrebbe imparare Michale Bay, celebre produttore statunitense di alcuni dei film più famosi al mondo come Transformers, Pearl Harbor e Armageddon.
    Una Jaguar per il boss: quando Messina Denaro chiese l’auto armata
    Piccioni-attori
    Il famoso regista, durante le riprese del film Netflix “6 Underground”, è stato denunciato (insieme ad altri 3 addetti ai lavori) da un vigile che stava assistendo alle riprese. L’accusa sarebbe quella di aver maltrattato 40 piccioni, specie protetta dalla Legge in Italia: Bay li avrebbe fatti scagliare contro il parabbrezza di un’automobile poichè nella scena l’attore avrebbe dovuto perdere il controllo dell’automobile proprio a causa dei volatili.
    Ovviamente il regista si è subito difeso affermando di essere un grande amante degli animali, oltre che attivista: “Sono un noto amante degli animali e un grande attivista per gli animali. Nessun animale coinvolto nella produzione è stato ferito o danneggiato. O su qualsiasi altra produzione a cui ho lavorato negli ultimi 30 anni”.
    In effetti i volatili non sono morti e sono stati riportati subito dopo le riprese allo Zoo Grunwald di Anguillara Sabazia a Roma, ma nulla toglie l’accusa di maltrattamento per averne fatto un “uso” sconsiderato.
    “Gli imputati sottoponevano in tal modo, per crudeltà e senza necessità circa 40 piccioni a sevizie e comportamenti insopportabili per le loro caratteristiche etologiche, li scagliavano con violenza e in modo diretto ad ogni passaggio dell’auto dato che la scena veniva ripetuta 6/7 volte. Gli animali hanno subito un fortissimo urto contro il proprio corpo, ruotavano su sé stessi, perdevano numerose penne”, questo ha detto invece Christine Fumia Von Borries, pm fiorentina che si è espressa sull’accaduto.
    Hamsik, il regalo di Natale è la Mustang di Nicholas Cage da 200mila euro LEGGI TUTTO

  • in

    Un film sugli azzurri campioni del mondo: iniziate le riprese a Perugia

    Foto Sir Safety Perugia Di È iniziata a Perugia, con le interviste a Simone Giannelli e Roberto Russo, la lavorazione di un docufilm sulle nazionali italiane di pallavolo, naturalmente con un focus speciale sugli azzurri vittoriosi agli ultimi Campionati Mondiali. A produrre il documentario – con il supporto della Federazione Italiana Pallavolo – è A.F. […] LEGGI TUTTO

  • in

    Quali sono le supercar più costose rovinate nei film? Ecco la top 3

    Le pellicole d’azione, si sa, sono quelle che più catturano l’interesse dello spettatore. Grazie ad esse l’adrenalina in corpo riesce a sprigionarsi, insieme ad altri che in sala condividono la stessa incredibile sensazione. Ma quando si studia ciò che va inserito nel profilmico (quindi oggetti, personaggi, spazi interni ed esterni), il regista come tutta la troupe sa benissimo che molto di ciò che hanno realizzato ai fini della messa in scena potrebbe andare distrutto o rovinato. Fa parte de gioco chiamato set.
    Nelle pellicole portate sul grande schermo, sono state numerose le auto rovinate affinché le sequenze funzionassero. Ma nella storia delle supercar ce ne sono tre in particolare che sono state considerate le più costose distrutte sul set. Quali sono? Una Porsche 917K, una Aston Martin DB10 e una Rolls-Royce Phantom.
    Il film dedicato a Ferruccio Lamborghini: quando esce, cast e piattaforma LEGGI TUTTO

  • in

    Il film dedicato a Ferruccio Lamborghini: quando esce, cast e piattaforma

    Film Ferruccio Lamborghini: regista e attori
    Liberamente ispirato a “Ferruccio Lamborghini, la storia ufficiale”, uno dei cinque libri scritti dal figlio Tonino Lamborghini, la pellicola è stata scritta e diretta dal premio Oscar Bobby Moresco e annovera tra i protagonisti Frank Grillo, Mira Sorvino, Gabriel Byrne e Hannah Van Der Westhuy. Ma ci sono anche attori italiani come Romano Reggiani, Fortunato Cerlino e il rapper Clemente Maccaro, in arte Clementino. “Lamborghini -The Man Behind The Legend” racconta le origini dell’uomo dietro il mito del Toro, scavando nella sua mente, nelle sue emozioni e nelle sue qualità che lo hanno reso un genio visionario e un icona del Made in Italy, non soltanto in ambito automobilistico, fino alla sua morte, avvenuta il 20 febbraio 1993.
    Ferruccio Lamborghini, il visionario 
    Ferruccio Lamborghini nasce il 28 aprile 1916, in una frazione del comune di Cento, Renazzo, in zona Ferrara. I genitori Antonio ed Evelina sono agricoltori, ed è quello il settore a cui Ferruccio è destinato. Come tutti coloro nati sotto il segno del Toro, è testardo, concreto e pieno di idee. La sua vera passione non è però la coltivazione dei campi, bensì la meccanica. Riesce a farsi assumere nella più grande officina di Bologna, prima di partire in guerra per riparare camion e trattori utilizzati dall’esercito a scopi militari. In Grecia, a Rodi, compie le sue esperienze più significative, tant’è vero che è lì che, alla fine del conflitto, fonda la sua prima azienda di riparazioni meccaniche.
    Lamborghini Urus S, il Toro si scatena e lancia un nuovo Suv di lusso
    Il dopoguerra italiano consente agevolazioni economiche per i piccoli potenziali imprenditori, e così Ferruccio torna nel suo Paese con l’idea di abbinare le sue conoscenze meccaniche alla vendita dei trattori. Scelta non casuale: è vero che le sue origine sono contadine, ma Ferruccio è anche e soprattutto consapevole che il popolo italiano ripartirà, dopo la guerra, dalla terra e dalla sua coltivazione. Insomma, il trattore diventerà uno dei primi business. E Ferruccio non ha torto. Infatti, nel 1948, vende i suoi primi 11 trattori spinti da un motore Morris alla fiera di Cento. L’avventura di Lamborghini è ufficialmente cominciata. O almeno, quella dei trattori e della FLC (Ferruccio Lamborghini Cento). Poi però il richiamo delle granturismo sportive è troppo forte. A Ferruccio l’idea balza nei primi anni ’60. Su come sia scaturita, l’origine si pone a metà tra la verità e la leggenda. Pare infatti che Lamborghini possedesse una Ferrari 250 GTO ma che non ne fosse soddisfatto. Andò a lamentarsene personalmente con Enzo Ferrari, il quale gli rispose piccato di costruirsi una sportiva per i fatti suoi. E Ferruccio, un po’ per rivalsa e un po’ per desiderio personale, lo prese in parola. Nel 1963 ferruccio fonda la Lamborghini Automobili, con sede nell’impianto di Sant’Agata Bolognese, qualche chilometro di distanza dal capoluogo emiliano. Il grafico Paolo Rambaldi, che dovrebbe progettare il nuovo logo, chiede a Ferruccio quali caratteristiche sente di possedere. L’energico patron risponde di essere “tamugno (tradotto dal dialetto significa “duro”, “forte”, “testardo”) come un toro”. E il logo è fatto. Il resto è storia. Una storia che potrete rivivere nel film “Lamborghini-The Man Behind The Legend”.
    Lamborghini, ecco la prima foto e la scheda del prototipo LMDh col V8 LEGGI TUTTO

  • in

    Il Signore degli Anelli, il mistero dell'auto nel primo film della saga

    L’uscita lo scorso 2 settembre della nuova serie Gli anelli del potere, prequel della trilogia del Signore degli anelli, ha mandato in visibilio i fan delle trasposizioni cinematografiche (e ora televisive) del romanzo di JRR Tolkien. E con un progetto di così vasta portata, sono davvero tanti gli argmenti di discussione. Tra questi, sono emersi di nuovo alcuni errori presenti nei film. Uno dei più clamorosi, che non è passato inosservato fin da subito all’occhio attento dei fan, riguarda l’auto che si intravede in una delle scene iniziali del primo film La compagnia dell’anello.
    La nuova versione
    Nella sequenza in questione vediamo Frodo, l’hobbit protagonista della trilogia, e il fedele amico Sam abbandonare la Contea. Grazie alle inquadrature da lontano, gli spettatori più attenti non hanno potuto far a meno di notare una nuvola di polvere sulle strade in lontananza (in alto a destra delle foto): in molti hanno associato questo dettaglio alla presenza di una vettura che, indisturbata, viaggiava nell’immaginaria Terra di Mezzo (e con tanto di luce che riflette sulla carrozzeria e permette di intravedere una superficie metallica). Negli anni non sono mancati commenti relativi a questo errore, che ha fatto il giro della rete ed è arrivato fino alla produzione e al regista Peter Jackson, che ha fermamente smentito.      
    La riprova gli spettatori l’hanno avuta con l’uscita del Dvd originale: qui, infatti, non c’è alcuna traccia della nuvola di polvere e di tutti gli altri dettagli che facevano supporre la presenza di una vettura sulla scena. Questo ha alimentato le certezze dell’errore e della sua conseguente rimozione digitale. Errore che, alla fine, è stato ammesso dalla produzione e dal regista.     
    Stranger Things, la classifica delle auto d’epoca più affascinanti della serie
                                                                                                                                                                                                                                                                                  LEGGI TUTTO

  • in

    Riccardo Scamarcio sarà Cesare Fiorio nel film sulla Lancia 037

    Un film sull’impresa della Lancia 037 nel mondiale Rally. Si chiama “2WIN”, e il protagonista sarà Riccardo Scamarcio, che interpreterà il ruolo di Cesare Fiorio, team manager del marchio torinese impegnato nel mondiale 1983 contro il dominio di Audi e della sua quattro.
    “2WIN”, dove si gira
    Le riprese del film, diretto da Stefano Mordini e sceneggiato dallo stesso Mordini, Scamarcio e Filippo Bologna, sono già cominciate lungo Corso Moncalieri, a Torino, ma si terranno anche in Grecia, sul circuito di prova di Balocco e negli ex uffici Lancia. L’opera vanta un cast internazionale: oltre a Riccardo Scamarcio, è presente anche Daniel Brühl (il Niki Lauda del film “Rush”) che interpreterà Roland Gumpert, team manager di Audi, e Volker Bruch, che assumerà i panni del famoso pilota Lancia Walter Röhrl.
    “2WIN”, l’impresa della Gruppo B 037
    Il film racconta la rivalità tra Audi e Lancia, nello specifico il campionato mondiale 1983, il cui titolo piloti andrà ad Hannu Mikkola su Audi, mentre invece sarà Lancia, contro ogni pronostico, a vincere l’iride costruttori, rispedendo al mittente le perplessità riguardo la possibilità, per un’auto a trazione posteriore, di batterne una a trazione integrale. La 037 è stata infatti l’ultima vettura a trazione posteriore a raggiungere il podio mondiale, grazie ai piloti Röhrl e Markku Alén.
    Guarda la galleryLancia 037 Stradale all’asta, gli scatti LEGGI TUTTO

  • in

    F1, ecco il Film su Hamilton: “Il britannico raccontato a tutto tondo”

    ROMA – In arrivo il docufilm su Lewis Hamilton. La notizia è resa nota dalla piattaforma Apple TV+ e vede la produzione dello stesso pilota sette volte campione del mondo, che ha collaborato con “Box to Box”, che ha contribuito alla realizzazione della serie Netflix “Drive to Survive”. Il comunicato della compagnia tv di Tim Cook spiega cosa aspettarsi da questo lungometraggio su pilota di Formula 1: “Il film toglierà il velo sulla vita di Hamilton, che verrà raccontata in tutte le sue sfaccettature: la sua squadra e il personaggio dentro e fuori dalle piste”.
    Hamilton da film
    Apple TV+ annuncia inoltre la presenza di “testimoni di primissimo piano”, che aiuteranno ad aggiungere tono e colore al racconto della vita di Lewis Hamilton. Nel frattempo, il pilota della Mercedes è alle prese con i primi test ufficiali della Formula 1 in Bahrain. Primo passo verso il riscatto nei confronti di Max Verstappen, capace di sottrargli l’ottavo titolo mondiale, che avrebbe contentito al britannico di andare alla pari con una leggenda del calibro di Michael Schumacher. Per quanto riguarda la data di uscita del film su Hamilton, Apple TV+ non ha comunicato ulteriori dettagli a tal proposito. LEGGI TUTTO

  • in

    F1, arriva il film su Hamilton: “Toglierà il velo sulla sua vita”

    ROMA – La vita di Lewis Hamilton diventa un docufilm. L’annuncio arriva dalla piattaforma Apple TV+ e vede la produzione dello stesso pilota sette volte campione del mondo, in collaborazione con “Box to Box”, che ha contribuito alla serie Netflix “Drive to Survive”. Il comunicato della compagnia tv di Tim Cook spiega cosa aspettarsi da questo lungometraggio su pilota di Formula 1: “Il film toglierà il velo sulla vita di Hamilton, che verrà raccontata in tutte le sue sfaccettature: la sua squadra e il personaggio dentro e fuori dalle piste”.
    Il film su Hamilton
    Apple TV+ annuncia inoltre la presenza di “testimoni di primissimo piano”, che aiuteranno ad aggiungere tono e colore al racconto della vita di Lewis Hamilton. Nel frattempo, il pilota della Mercedes è alle prese con i primi test ufficiali della Formula 1 in Bahrain. Primo passo verso il riscatto nei confronti di Max Verstappen, capace di sottrargli l’ottavo titolo mondiale, che avrebbe contentito al britannico di andare alla pari con una leggenda del calibro di Michael Schumacher. Tornando al film, la Apple non ha ancora svelato la data di uscita del film su Hamilton. LEGGI TUTTO