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    Filippo Lanza sorride: “In Polonia sto bene”. E a marzo sarà ancora papà

    Di Roberto Zucca

    Risolta e risoluta è la sua anima. Rediviva la sua voglia di stupire ancora, anche fuori dall’Italia. È un Filippo Lanza felice quello con cui riusciamo ad entrare in contatto durante una trasferta dello Skra Belchatow, il club polacco che quest’anno si è aggiudicato le prestazioni e i capolavori di Super Pippo:

    “La stagione è iniziata nel migliore dei modi, non solo perché con la squadra sto lavorando molto bene e perché ho trovato un bellissimo ambiente in cui proseguire la mia carriera. Ma anche perché con Costanza abbiamo deciso di vivere insieme quest’anno in Polonia, anzi, lo abbiamo messo come condizione imprescindibile dopo l’anno a Shanghai“.

    Regalando anche un fratellino a Leonardo…

    “Saremo in quattro da marzo, è vero. Lo abbiamo desiderato tantissimo e soprattutto volevamo donare a Leonardo un fratellino con cui giocare. La famiglia allargata è un pensiero che abbiamo sempre avuto. Non poteva arrivare in un momento migliore“.

    Foto PlusLiga

    La Cina è un ricordo. Anno difficile quello di Shanghai?

    “Un anno in cui si è vissuto poco. Una stagione che di fatto non si è disputata. Volevo fortemente riprendere a giocare e prima di lasciare l’Italia di nuovo, ho posto come condizione che quello che mi avrebbe fosse un ambiente in cui poter stare in famiglia. Così è stato. La città è piccola, la società molto buona, Costanza e Leo si trovano bene. Abbiamo trascorso il Natale con le nostre famiglie qui a Belchatow ed è stato bellissimo“.

    Sono anni che la intervisto. È raro sentire un Filippo così. Finalmente.

    “(ride n.d.r.) Eh sì. Credo di aver fatto un percorso e di aver fatto le scelte giuste. Penso anche che la mia storia professionale mi terrà all’estero per un po’. È un’occasione, che consiglio, non tanto perché in Italia non si sta bene, ma perché arricchisce, plasma, forma, ed è capace di restituire il giusto peso a tutto“.

    Foto CEV

    Chi si allontana non fa un torto alla propria immagine?

    “Non mi è mai interessato particolarmente. Anzi, c’è stato un momento in cui i riflettori puntati addosso li ho sofferti. Qui è tutto molto diverso. Non sei un fenomeno o non ti cercano solo perché vinci una partita o solo perché fai parte di una squadra. Non si creano polemiche o pretesti per trasformare qualcosa in uno scoop giornalistico che si regge poi sul nulla. La gente ti viene a vedere, le squadre ti sostengono, la pressione è decisamente inferiore da noi. Forse avevo semplicemente bisogno di questo“.

    Con Kooy e Atanasjevic ha respirato un po’ di aria italiana?

    “Dick e Bata sono amici, è un piacere trovarli in squadra. In generale siamo un bel gruppo, ci troviamo bene tra di noi. Cercheremo di fare un girone di ritorno in cui proveremo a rosicchiare qualche punticino in più alla classifica. L’obiettivo è entrare nella seconda fase. Poi i playoff scriveranno un altro campionato. Ma ci sono squadre molto più attrezzate di noi, anche la dirigenza lo sa. Cercheremo di fare il meglio possibile“.

    Foto CEV

    La tv per guardare il campionato italiano la accende?

    “Capita, leggo e mi informo. Le cose vanno come sempre. Ma quando capita di sentire qualche ex compagno parliamo di altro, non di pallavolo. Ognuno gioca il proprio campionato e siamo anche altro oltre al volley“.

    Curiosità. Lei da alcuni anni è socio della Nine Squared. È difficile seguire il lavoro dall’estero?

    “Fortunatamente ho dei bravissimi collaboratori che mandano avanti l’azienda, che ha avuto una crescita esponenziale e ne siamo tutti felicissimi. Io sono il socio maggioritario e da qui in Polonia mi occupo di sviluppare eventuali aperture di canali su nuove squadre e nuovi mercati. È un bel lavoro e sono soddisfatto dei risultati raggiunti. È un po’ il mio futuro, almeno credo, che tra qualche anno, non ora, mi terrà occupato dopo la fine della carriera“. LEGGI TUTTO

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    La Cina di Filippo Lanza: “Attendiamo all’infinito un campionato che non c’è”

    Di Eugenio Peralta Nel celeberrimo romanzo “Il Deserto dei Tartari” di Dino Buzzati, il tenente Giovanni Drogo aspetta inutilmente per tutta la vita sulle mura della Fortezza Bastiani l’arrivo di un nemico che non riuscirà mai a vedere. Fatte le dovute proporzioni, una sensazione simile a quella che hanno provato quest’anno Filippo Lanza e Luca Vettori nella loro avventura in Cina con la maglia dello Shanghai: certo, l’attesa dei due giocatori italiani non sarà infinita (per fortuna), ma il senso di frustrazione per l’impossibilità di giocare un campionato continuamente rinviato è comunque fortissimo. Acuito ora, per giunta, dal rigidissimo lockdown che sta interessando la metropoli cinese. A raccontarci queste emozioni poco piacevoli, ma anche esperienze ben più positive e gratificanti che l’annata in Estremo Oriente gli ha riservato dentro e fuori dal campo, è proprio Filippo Lanza. La sua intervista parte dal racconto “in tempo reale” delle restrizioni in corso a Shanghai: “Stiamo vivendo una situazione inverosimile – sospira l’ex schiacciatore della nazionale – ma in realtà è un po’ la prosecuzione di quello che accade ormai da più di due anni. Il governo cinese sta combattendo contro questa nuova forma di Covid e dalla fine di marzo ha chiuso tutti in casa senza preavviso per il nuovo lockdown. La gente si è ritrovata in condizioni al limite del pensabile, perché nessuno era pronto a questa vicenda: la mancanza di cibo e di organizzazione sta mandando un po’ tutti in confusione. Nell’ultima settimana, comunque, il governo sta ‘liberando’ progressivamente alcune parti della città, dividendola in tre fasce di pericolosità in base al rischio di contagio: ora in periferia ci sono meno restrizioni e si può uscire almeno per andare al supermercato, un po’ come in Italia nel primo lockdown del 2020“. Foto Instagram Filippo Lanza Dove siete in questo momento tu e Luca? “Noi viviamo dentro il campus in cui ci alleniamo, una struttura che si raggiunge in circa un’ora e mezza dalla città e, diciamo, è un po’ un’isola felice. È un campus molto grande, con spazi verdi e anche un lago intorno a cui ci si può muovere; abbiamo 4 mense con disponibilità di cibo, quindi non ci manca nulla. Possiamo uscire dalle camere, facciamo allenamento due volte al giorno, insomma una vita ‘normale’ come quella che si può vivere in un ritiro della nazionale. Stiamo bene, facciamo tanti controlli e test giornalieri e ci atteniamo costantemente alle disposizioni del governo. Per noi i problemi del lockdown sono un po’ lontani, ma certo è una situazione pesante“. Prima delle ultime restrizioni, com’è andata la vostra esperienza in Cina? “Siamo arrivati a dicembre, e dopo i 14 giorni di quarantena a Tianjin ci siamo trasferiti a Shanghai e abbiamo cominciato a conoscere questa strepitosa città metropolitana. Una città gigantesca, abitata da 26 milioni di persone, che offre di tutto e di più. Il centro è molto lontano dall’idea che noi associamo al concetto di Cina: è una città internazionale, con grattacieli giganti e con tante abitudini ‘occidentali’. Abbiamo passato molto tempo a scoprirla, visto tanti quartieri diversi: vivevamo in un hotel-residence vicino al campus, ci allenavamo durante la settimana mentre il sabato e domenica, che solitamente erano liberi, ci trasferivamo in centro. La città è molto bella, suggestiva, con un sacco di particolarità: capita spesso di imbattersi in un tempio antico in mezzo a palazzi modernissimi, un contrasto che si nota in parecchi quartieri. Anche i cinesi stessi ci hanno stupito: pensavamo di trovare una popolazione molto chiusa nei confronti degli stranieri, invece tutti sono stati molto gentili e disponibili, anche chi non faceva parte del mondo sportivo“. Foto Instagram Filippo Lanza In palestra, invece, com’è stato l’impatto con il volley cinese? “Gli allenamenti all’inizio sono stati complicati, perché loro hanno una cultura completamente diversa dalla nostra, basata sulla quantità più che sulla qualità. C’erano sessioni di allenamento di 3 ore, 3 ore e mezza, che non capivamo e a cui non eravamo minimamente preparati. Siamo stati fortunati a trovare persone che hanno capito e studiato il nostro punto di vista e il nostro metodo di lavoro. Il nostro coach è un allenatore molto giovane (Qiong Shen, n.d.r.), che è stato giocatore e ha avuto anche diverse esperienze con la nazionale, e ha sperimentato metodi di lavoro diversi. Così abbiamo cominciato a dedicare la mattina ai pesi, mentre nel pomeriggio abbiamo aiutato i nostri compagni di squadra insegnando loro esercizi tecnici che noi facevamo in Italia e loro invece non conoscevano. Questo ci ha permesso di differenziare le sessioni di allenamento e lavorare su aspetti di gioco di cui la squadra aveva bisogno. È stato molto bello, perché abbiamo visto tanto interesse da parte loro nel cambiare abitudini: non solo per rispetto nei nostri confronti, ma proprio perché riconoscevano di poter migliorare“. Foto Instagram Filippo Lanza E veniamo al punto dolente: i continui rinvii dell’inizio della stagione. Come si prepara un campionato che non comincia mai? “La cosa più complicata, e che ancora oggi facciamo fatica ad accettare, è il fatto di essere comandati da un potere più alto di noi. C’è sempre qualcuno sopra di te, che sia un giocatore, un allenatore o il capo del campus; si attende sempre la parola di qualcuno più in alto. Questo ha influito tantissimo anche nella nostra attesa del campionato: all’inizio c’era una data, poi è stata modificata per la contemporaneità con le Olimpiadi invernali, poi è slittata ulteriormente perché la nazionale ha fatto un ritiro di un mese, togliendoci anche dei giocatori, e poi è tornato il Covid… È stato un continuo rimandare, non perché non si volesse fare, ma perché c’era sempre qualcuno di più ‘importante’ che prendeva queste decisioni. Per noi è stato terribile dover sempre riorganizzare la nostra mentalità e anche la programmazione fisica per arrivare pronti a un evento che ancora oggi non si sa se mai ci sarà e, eventualmente, in quali date. È stato un costante aspettare questo momento, sicuramente con preoccupazione, perché siamo venuti qua per giocare, ma anche con dispiacere, perché sappiamo che avremmo potuto ottenere degli ottimi risultati ed è stata un’occasione un po’ vanificata“. Previsioni per il futuro? “Difficile farne… Se il campionato non ci sarà, di certo proveremo a tornare. Ci mancano tanto l’Italia, la famiglia e gli affetti: è stato un anno molto bello pieno di nuove esperienze che ci ha fatto crescere sotto tanti punti di vista, però ovviamente casa nostra ci è mancata molto e non vediamo l’ora di riabbracciarla“. LEGGI TUTTO

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    Cina: nuovamente rinviato l’inizio del campionato maschile

    Di Redazione Non c’è pace in Cina per il campionato maschile: già pesantemente condizionata dalla pandemia di coronavirus nelle ultime due stagioni, la Superleague rischia di saltare anche quest’anno, sempre per colpa del Covid-19. La preoccupante situazione sanitaria del paese e le pesanti restrizioni introdotte dalle autorità hanno infatti indotto la CVA ad annullare ancora una volta l’inizio del torneo, che aveva già subito numerosi rinvii ed era infine stato fissato per sabato 2 aprile. A questo punto c’è da chiedersi se ci sarà il tempo per disputare la competizione prima dell’inizio della stagione internazionale (15 maggio). Restano dunque ancora ai box anche gli italiani Filippo Lanza e Luca Vettori, peraltro direttamente colpiti dal nuovo lockdown “preventivo” introdotto dalla città di Shanghai per evitare il diffondersi del virus. (fonte: Sina Sports) LEGGI TUTTO

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    Francia: show di Filippo Lanza, lo Chaumont fa fuori il Montpellier

    Di Redazione Grande sorpresa in Francia nelle semifinali dei Play Off di Ligue A maschile: il Montpellier Castelnau, assoluto dominatore della regular season, esce di scena in Gara 3 per mano dello Chaumont. E la firma sulla vittoria per 2-3 (25-18, 22-25, 25-21, 23-25, 9-15) degli ospiti la mette Filippo Lanza, arrivato da pochi giorni da Monza, che regala alla squadra di Silvano Prandi una superlativa prestazione da 24 punti con il 58% in attacco e un muro vincente, malgrado una ricezione tutt’altro che impeccabile. Lo Chaumont si aggrappa con le unghie e con i denti alla partita nel quarto set, rimontando clamorosamente dal 20-16, per poi dominare il parziale decisivo (1-6, 6-12). Decisive anche le mosse di Prandi, che con coraggio toglie due protagonisti come Osniel Mergarejo e Roamy Alonso (al loro posto Petrov e Fernandez) per poi reinserirli nel momento chiave della partita. Il Montpellier viene eliminato pur giocando una partita di grande solidità e portando ancora una volta 4 giocatori in doppia cifra (ottimi i centrali Le Goff e Demyanenko): decisivo il muro, con ben 12 punti subiti dalla squadra di casa. I biancorossi tornano dunque in finale per la quarta stagione di fila (nel 2018 e nel 2019 persero con il Tours): affronteranno in una sfida inedita l’AS Cannes. Si gioca al meglio delle due vittorie: Gara 1 si disputerà già mercoledì 21 aprile in casa dello Chaumont, Gara 2 sabato 24 in Costa Azzurra. (fonte: Lnv.fr) LEGGI TUTTO

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    Lanza: “Giocare così è un ottimo inizio”. Dzavoronok: “Si è visto spirito di squadra”

    Di Redazione
    La Vero Volley Monza parte col piede giusto nei Play Off Scudetto Credem Banca 2020-2021, battendo per 3-1, in Gara 1 dei Quarti di Finale, una ben organizzata e sempre pericolosa Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia. Il match del tabellone più equilibrato sulla carta, tra la quarta e la quinta forza della stagione regolare, ha rispettato le attese, regalando spettacolo dall’inizio alla fine. A fare festa alla fine è però la squadra di Massimo Eccheli, una Vero Volley Monza dal cuore grande ma non solo. In casa rossoblù, infatti, la qualità in tutti i fondamentali è stata certamente la chiave di volta per aggiudicarsi una sfida per cuori forti.
    E se dopo i primi due set vinti grazie alle conclusioni di Lagumdzija, Lanza e Dzavoronok, serviti in maniera impeccabile da Orduna, ai muri di Beretta e alle fiammate centrali di Galassi, rese possibili dalle difese dell’onnipresente Federici, è infatti la squadra ospite a mostrare i muscoli, con Rossard e Defalco spine nel fianco della ricezione di casa con le loro conclusioni imprevedibili e velocissime. Dirlic si aggiunge al duo dei gialorossi per spingere Vibo ad una risalita che però non si ripete nel quarto set. E’ nuovamente la coesione e maggiore precisione dei lombardi a fare infatti la differenza, con i muri di Beretta (5 finali) e le devastanti accelerazioni di Lagumdzija (MVP del match), a portare i brianzoli avanti 1-0 nella Serie. Ora spazio a Gara 2, fissata domenica pomeriggio, alle ore 15.45, al Pala Maiata di Vibo Valentia. Monza avrà la chance di volare in Semifinale, Vibo di rimandare il verdetto alla decisiva Gara 3.
    LE DICHIARAZIONI POST PARTITAFilippo Lanza (Vero Volley Monza): “E’ stata una bellissima partita. Vibo ha saputo resistere, nei momenti in cui noi eravamo in una forma strepitosa e in cui ci trovavamo avanti. Ci sono stati un po’ di errori di troppo da parte nostra, visto che era un mese che non scendevamo in campo in gare ufficiali, ma lo avevamo messo in preventivo. Giocare una bella gara così è un ottimo inizio per una serie che sicuramente non sarà semplice. Si riparte dall’allenamento, cercando di vedere gli errori e migliorare la fase tattica. Dovremo essere nuovamente aggressivi: loro sono feriti e starà a noi finire il lavoro”.
    Donovan Dzavoronok (Vero Volley Monza): “Sono contentissimo che abbiamo vinto questa sfida, dimostrando lo spirito di squadra che abbiamo. Nonostante fossimo in vantaggio, loro ci hanno più volte ripreso e solo grazie all’unione del gruppo e la voglia di vincere siamo riusciti ad allungare. Questi sono stati certamente gli aspetti positivi di questo importante successo”.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Lanza: “Siamo una grande gruppo e questa è la nostra forza”

    Di Redazione
    18 punti, di cui tre ace, 54% in attacco e il 70% di ricezione positiva, una prestazione maiuscola quella di Filippo Lanza contro Vibo martedì sera. Un successo importante per la Vero Volley Monza che si stabilisce al quinto posto con 30 punti in classifica e solamente 17 partite giocate.
    Il classe ’91intervistato a fine partita da Rai Sport e riportato oggi da il Cittadino Monza analizza così la bella vittoria dei monzesi: “Dall’altra parte della rete c’era una squadra, Vibo, che finora sta disputando un campionato strepitoso. A noi il merito di aver ripreso il match e dal secondo set di aver alzato il ritmo per vincere una partita importante. Un bel passo in avanti sulla strada della maturità di questa squadra, merito di tutti: siamo una grande gruppo e questa è la nostra forza“
    Oggi i ragazzi cari alla Presidente Marzari sono chiamati all’impresa contro i campioni d’Italia e del Mondo della Cucine Lube e lo schiacciatore veronese l’analizza così: “Pensiamo partita dopo partita, ma vogliamo arrivare a Modena carichi per una partita in cui non mancherà la pressione. Come mi sento? Sono contento e sto ritrovando il ritmo” LEGGI TUTTO

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    La battaglia vinta di Filippo Lanza: “In gioco non c’era solo la mia storia”

    Di Roberto Zucca
    È la storia di una fenice quella che riguarda la carriera di Filippo Lanza. Ed è una storia bella da raccontare non solo perché Filippo è stato capace di risorgere dalle sue ceneri, ma per il modo in cui ha saputo trasformarsi da vittima di un’ingiustizia sportiva ad esempio per migliaia di ragazzi che nelle settimane di settembre hanno sostenuto la sua lotta silenziosa, che lo ha portato ad essere il fiore all’occhiello del mercato della Vero Volley Monza.
    “Me lo sono proprio goduto quel bagno di affetto e solidarietà. È stato importante capire che quella storia non era solo la mia ma di altri. E per questo andava affrontata e superata. Ci sono stati, ci sono e ci saranno dei Filippo Lanza ed è giusto combattere per quelli che ci sono e ci saranno. Io l’ho fatto, non dimenticando quale fosse il mio obiettivo, ovvero ricominciare”.
    La vicenda è nota. E lei ha affrontato tutto, scegliendo una linea stoica. Perché?
    “Perché il mio carattere è questo. Non pensi che in privato non ci fossero delle urla silenziose, non ci fossero dei momenti di sconforto. Ma ero stufo di trattarmi male e di farmi trattare male. E Monza è arrivata proprio in quel momento. È presto per dirlo, ma sento che tutto questo sia un nuovo inizio”.
    Foto ufficio stampa Vero Volley Monza
    Monza. Perché?
    “È una società con dei valori, che vanno al di là di quello che è lo sport inteso come vittoria o sconfitta. È un luogo nel quale l’atleta si ritrova compreso in un tutto, fatto di attenzione alla persona e nel quale è importante non solo il campo, ma anche ciò che si fa fuori dal campo. Apprezzo molto il fatto che si lavori sulla tecnica e su questo ho ripreso a fare un bel lavoro in palestra”.
    Per ora manca la costanza nei risultati.
    “Arriverà. C’è stato un cambio di allenatore e questo normalmente può essere destabilizzante all’inizio, ma non nel senso negativo dell’accezione. Intendo dire che si riparte, si lavora in palestra per fare sì che si crei una continuità e un’intesa tra tutti gli attori coinvolti. E su questo si sta facendo tanto”.
    È arrivata la vittoria contro Piacenza. Fa specie che squadre come Trento o la stessa Gas Sales siano un po’ indietro?
    “Questa prima parte di campionato ha dimostrato che le quattro teste di serie degli scorsi anno siano diventate in realtà due. Trento ha sbagliato qualche gara e anche Modena ha fatto più fatica. Il resto è un enorme tutti contro tutti, nella quale potrebbero arrivare i risultati contro chiunque”.
    Foto Ufficio Stampa Vero Volley Monza
    Monza cosa si prefigge? E Lanza?
    “Conquistare l’accesso a una Coppa europea per la prossima stagione e fare un bel campionato, che poi sono le premesse che mi hanno portato a decidere di approdare qui a Monza. Penso che la squadra abbia tutte le carte in regola per proseguire la stagione al meglio. E poi non mi dispiacerebbe ottenere qualche altra vittoria sulla carta inaspettata”.
    Domenica arriva Perugia. Che sentimenti prova Filippo di fronte ad una gara così?
    “Ho concluso la scorsa gara contro Piacenza e già pensavo alla partita di domenica. Mi è capitato così anche quando giocavo a Perugia e dovevo sfidare Trento. È una partita da ex, quindi si ha la voglia di disputarla al meglio e di portare a casa il risultato. Ce la metterò tutta”.
    Ha scritto un messaggio d’addio in cui ha applaudito i tifosi di Perugia. Molti hanno scritto che gli applausi li meritava lei.
    “E questo per un atleta è un attestato di stima importante. Ho lasciato degli ottimi rapporti con i compagni di squadra e ho il ricordo di una tifoseria che mi ha sostenuto. A me basta questo. Il resto ormai è una pagina che ho girato”.
    Foto: Vero Volley Monza
    L’AIP si è schierata molto apertamente nei suoi confronti. C’è stato un bagno di affetto per lei. È una cosa inaspettata?
    “L’AIP sta facendo un grande lavoro di tutela dell’atleta sotto ogni punto di vista. Ed è stato importante ricevere l’attestazione di stima da parte di tanti compagni, ex compagni e amici che in quei giorni mi hanno semplicemente detto di non mollare. Un giorno scriverò qualche riga in più che spero sarà utile a tanti atleti. Adesso è troppo presto”.
    Non pensa che una testimonianza del genere, accompagnata da qualche dettaglio in più, sia il pretesto per scrivere un libro sulla sua vita?
    “No, è prematuro. Non ci ho mai pensato. Credo che manchi ancora qualche tassello per fare sì che tutto finisca dentro le pagine di un libro, che reputo sia un passo importante. Quindi no, ancora no”.
    La sua compagna ha scritto che è stato un anno impegnativo. Quanto conta la vicinanza di persone importanti in questi momenti?
    “Molto. Anche perché nei momenti più duri ti aggrappi solo a persone di cui sai di poterti fidare. Io sono stato fortunato. È un momento in generale difficile per tutti. Anche il solo pensiero di tornare a casa e trovare Costanza ad aspettarmi è qualcosa che mi fa stare meglio”.
    Concludiamo, ripromettendoci di parlare più avanti del suo 2021.
    “Direi di sì. È ancora tutto lontano. Per ora posso dirle di essere più sereno. E felice”. LEGGI TUTTO

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    Lanza: “Il nostro campionato deve iniziare da ora”

    Di Redazione
    Un’altra domenica senza gioie per la Vero Volley Monza, sconfitta in casa per 3-0 dalla Cucine Lube Civitanova nella quarta giornata di andata della SuperLega Credem Banca 2020-2021.
    Urlo strozzato in gola per i 700 spettatori presenti all’Arena di Monza, speranzosi fino alla fine di poter vedere la formazione di casa capovolgere una gara partita in equilibrio, poi addirittura nelle mani dei lombardi ma alla fine risolta dall’indiscutibile qualità dei marchigiani, devastanti in battuta e chirurgici nei momenti chiave del match. La fotografia della partita è tutta nel secondo set, con la Vero Volley capace di tenere testa alla squadra di De Giorgi per tutto il primo parziale, poi vinto da Juantorena e compagni grazie ad una bella fuga nel finale, addirittura avanti nel punteggio 22-19. Con un turno in battuta di Simon però, poi MVP della gara, gli ospiti effettuano il sorpasso e vincono il gioco 25-23.
    Da quel momento in poi Monza, seppur sorretta dalle giocate di Lagumdzija, Lanza (esordio in maglia rossoblù) e Dzavoronok e dai buoni turni in battuta di Beretta, deve arrendersi alla Cucine Lube, trainata dal trio Juantorena, Leal e Rychlicki (tutti e tre in doppia cifra) e capace di espugnare per la sesta volta l’impianto brianzolo. Per la Vero Volley, reduce da tre stop di fila, l’occasione per spezzare il trend negativo arriva già mercoledì nella trasferta di Padova contro la Kioene.
    LE DICHIARAZIONI POST PARTITA
    Filippo Lanza (Vero Volley Monza): “Peccato davvero per quel secondo set dove eravamo ad un passo dal conquistarlo. Se ci fossimo riusciti avremmo dato qualche certezza in meno a loro. Il nostro campionato deve iniziare da ora: dobbiamo reagire alle sconfitte subite contro Milano, Verona e stasera. Dobbiamo essere dei leoni già a partire da mercoledì, cercando di mettere in campo un’altra mentalità, aggredire Padova fin da subito come abbiamo fatto nelle prime partite della stagione. Basta riproporre il nostro gioco, senza inventarci nulla di nuovo, e farlo con aggressività. Sono felice del mio rientro in campo, una sensazione personale bella che ha riacceso in me l’entusiasmo. Sapevamo che dall’altra parte della rete c’era una squadra con delle individualità importanti che da anni sta facendo grandi cose in campionato ma dobbiamo ripartire subito”.Adis Lagumdzija (Vero Volley Monza): “Abbiamo disputato una buona gara. Potevamo anche vincere il secondo set, essendo avanti, ma siamo incappati nella serie di Simon al servizio che ha capovolto l’inerzia del gioco. Dopo quella situazione ci ha messo in difficoltà a livello mentale e questo non ci ha permesso di esprimere la bella pallavolo dei primi due set nel terzo. Il calendario è fitto e torniamo in campo già mercoledì contro Padova. Dovremo dare il meglio con la speranza di tornare a vincere”.

    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO