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    Ufficiale, Peter Bayer non è più direttore esecutivo della F1

    ROMA – “La FIA rende noto che Peter Bayer, già segretario generale per lo sport dal 2017, non sarà più direttore esecutivo della F1. Provvisoriamente sarà sostituito da Shaila-Ann Rao, ex consigliera speciale del Team Principal Mercedes, Toto Wolff”. Con queste parole la Formula 1 ha annunciato così la partenza di Peter Bayer, manager austriaco e già capo della Divisione Sport della FIA e ideatore del World Rally-Raid Championship.
    Le parole della Federazione
    “La FIA ringrazia calorosamente Bayer per i risultati apportati allo sviluppo dello sport automobilistico negli ultimi cinque anni. La FIA gli augura tutto il meglio per il futuro”. Così la Federazione ringrazia il suo ormai ex direttore esecutivo, che – come anticipato – lascerà il suo posto a Shaila-Ann Rao. Nata a Genf (Svizzera) è stata Legal Director della FIA dal 2016 al 2018, prima di entrare nell’organigramma della casa di Brackley per consigliare il team principal, Toto Wolff. LEGGI TUTTO

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    F1, Ben Sulayem su Masi: “Nulla contro di lui. Potrebbe tornare”

    ROMA – Quella di Michael Masi al Gran Premio di Abu Dhabi è stata una delle direzioni di gara più controverse della storia recente della Formula 1. Le polemiche per il mondiale poi andato a Max Verstappen si sono trascinate fino alle porte della stagione attuale e si sono concluse con l’allontanamento dello stesso Masi e con la riforma dei direttori di gara. Il presidente della FIA, Mohammed Ben Sulayem, ha però concesso un’intervista al “Daily Mail” dove sembra prendere le difese dell’australiano: “Non ho nulla di personale contro di lui. Ha subito uno stress emotivo, sia come delegato alla sicurezza che come direttore di gara. Ha commesso un errore ma non abbiamo mai detto che è fuori dalla FIA”.
    Le parole di Ben Sulayem
    Afferma infatti il presidente della Federazione: “Masi resta a nostra disposizione e le possibilità non mancano. Anche se abbiamo introdotto due nuovi direttori di gara, non abbiamo ancora sistemato tutto, direi. La mancanza di personale all’interno della FIA è una questione che deve essere affrontata”. Mohammed Ben Sulayem poi lancia una proposta e rivela: “Mi piacerebbe vedere un minimo di tre direttori di gara, entro l’inizio del prossimo anno sarebbe perfetto. Servono persone decise, corrette ed elastiche. Sto pensando, ad esempio, di inserire e formare dei copiloti di rally, che abbiano più funzioni. Abbiamo bisogno di assumere”. LEGGI TUTTO

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    F1, Ben Sulayem: “Masi? Ha commesso un errore, ma possiamo impiegarlo ancora”

    ROMA – Il Mondiale Formula 1 del 2021 sarà ricordato anche per il finale di Abu Dhabi. Le polemiche per il titolo andato a Max Verstappen si sono infatti trascinate fino alle porte della stagione attuale e si sono concluse con l’allontanamento dello stesso Masi e con la riforma dei direttori di gara, per una direzione di gara tra le più controverse della storia recente delle quattro ruote. Il presidente della FIA, Mohammed Ben Sulayem, ha però concesso un’intervista al “Daily Mail” dove sembra prendere le difese dell’australiano: “Non ho nulla di personale contro di lui. Ha subito uno stress emotivo, sia come delegato alla sicurezza che come direttore di gara. Ha commesso un errore ma non abbiamo mai detto che è fuori dalla FIA”.
    L’ipotesi di Ben Sulayem
    Afferma infatti il presidente della Federazione: “Masi resta a nostra disposizione e le possibilità non mancano. Anche se abbiamo introdotto due nuovi direttori di gara, non abbiamo ancora sistemato tutto, direi. La mancanza di personale all’interno della FIA è una questione che deve essere affrontata”. Mohammed Ben Sulayem poi lancia una proposta e rivela: “Mi piacerebbe vedere un minimo di tre direttori di gara, entro l’inizio del prossimo anno sarebbe perfetto. Servono persone decise, corrette ed elastiche. Voglio inserire e formare nel paddock dei copiloti di rally, che vadano a svolgere poi più compiti. Dobbiamo ampliare il numero dei nostri operatori”. LEGGI TUTTO

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    F1, Gian Carlo Minardi eletto presidente della Commissione Monoposto FIA

    Gian Carlo Minardi entra a pieno titolo nei ranghi della FIA con un incarico di grande valore: presidente della Commissione Monoposto. È una splendida notizia per l’Italia del motorsport che viene rappresentata al meglio dal fondatore dell’omonima scuderia, il quale ha lasciato bellissimi ricordi nel cuore di tutti i followers della F1. Colui che è […] LEGGI TUTTO

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    Gian Carlo Minardi eletto presidente della Commissione monoposto FIA

    ROMA – Il World Motor Sport Council ha eletto tramite una votazione online Gian Carlo Minardi come nuovo presidente della Commissione monoposto della FIA. L’italiano, pilota all’inizio dei Sessanta di Hill Climbing e Rally, è nel mondo del motorsport da decenni. Suo padre, Giovanni Minardi, era il titolare della concessionatia Fiat più antica d’Italia (1927) e ben presto si lanciò nel mondo delle corse sportive. Gian Carlo Minardi prende poi le redini di suo padre, scomparso molto presto, e subito fonda nel 1980 il Minardi Team, che arriverà nel 1991 ad avere a bordo motore Ferrari. Ora però per Minardi si apre un nuovo capitolo alla guida di una commissione cruciale nella FIA.
    Il benvenuto di Ben Sulayem
    Gian Carlo Minardi supervisionerà, scrive infatti la Federazione, “una Commissione monoposto che è stata determinante nel rimodellare il portfolio di corse junior della FIA introducendo tecnologie innovative e misure di sicurezza migliorate negli ultimi anni”. Un ruolo di prim’ordine dopo quelli altrettanto rilevanti nell’Automobile Club d’Italia (2004) e quello all’Autodromo internazionale Enzo e Dino Ferrari di Imola, di cui è stato presidente a partire dal 2020. Il presidente FIA, Mohammed Ben Sulayem dà così il benvenuto a Minardi e afferma: “Accolgo con favore la sua elezione. Minardi è una figura di spicco nel motorsport. Non vedo l’ora di lavorare con lui per sviluppare ulteriormente la struttura organizzativa delle monoposto in tutto il mondo”. LEGGI TUTTO

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    Gian Carlo Minardi è il nuovo presidente della Commissione monoposto FIA

    ROMA – Gian Carlo Minardi è stato eletto dal World Motor Sport Council come nuovo presidente della Commissione monoposto della FIA. L’italiano, già pilota all’inizio dei Sessanta nel Hill Climbing e nel Rally, è nel mondo del motorsport da decenni. Suo padre, Giovanni Minardi, era il titolare della concessionatia Fiat più antica d’Italia (1927) e ben presto si lanciò nel mondo delle corse sportive. Gian Carlo Minardi prende poi le redini di suo padre, scomparso molto presto, e subito fonda nel 1980 il Minardi Team, che arriverà nel 1991 ad avere a bordo motore Ferrari. Ora però per Minardi si apre un nuovo capitolo alla guida di una commissione cruciale nella FIA.
    Le parole di Ben Sulayem
    Gian Carlo Minardi supervisionerà, scrive infatti la Federazione, “una Commissione monoposto che è stata determinante nel rimodellare il portfolio di corse junior della FIA introducendo tecnologie innovative e misure di sicurezza migliorate negli ultimi anni”. Un ruolo di prim’ordine dopo quelli altrettanto rilevanti nell’Automobile Club d’Italia (2004) e quello all’Autodromo internazionale Enzo e Dino Ferrari di Imola, di cui è stato presidente a partire dal 2020. Il presidente FIA, Mohammed Ben Sulayem dà così il benvenuto a Minardi e afferma: “Accolgo con favore la sua elezione. Minardi è una figura di spicco nel motorsport. Sono impaziente di poter lavorare con lui per dare un evoluzione alla nostra struttura organizzativa mondiale”. LEGGI TUTTO

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    F1, la FIA interviene sulla safety car: “Conta la sicurezza, non la velocità”

    ROMA – In Formula 1 è scoppiato il caso safety car. Dopo il Gran Premio d’Australia, i piloti in coro riportano come le auto fornite dalla Aston Martin siano troppo lente, cosa che non permette loro di mantenere in temperatura ottimale gli pneumatici. Su questo aspetto è intervenuta la FIA, che in una nota ufficiale spiega come si “desidera ribadire che la funzione primaria della FIA Formula 1 Safety Car è, ovviamente, non la velocità assoluta, ma la sicurezza di piloti, marshal e funzionari”. In tutt’e tre le tappe del 2022 la SC è sempre finora scesa in pista.
    La FIA difende la safety car
    Scrive ancora la Federazione: “Le procedure Safety Car coinvolgono molteplici obiettivi, a seconda dell’incidente, incluso il requisito di raggruppare il campo, stimare il recupero di un incidente o rimuovere i detriti sulla pista in modo sicuro e regolare il ritmo in base ad attività che potrebbero esserci in una parte diversa della pista. La velocità è quindi generalmente dettata dal Direzione di gara, e non dipende dalle capacità delle safety car, veicoli ad alte prestazioni costruiti su misura da due dei migliori produttori mondiali, attrezzati per affrontare condizioni mutevoli della pista in ogni caso e guidati da un pilota e un copilota di grande esperienza e capacità”.  L’influenza dunque delle macchine di sicurezza firmate Mercedes e Aston Martin “è un aspetto secondario, in quanto è lo stesso per tutti i piloti”. LEGGI TUTTO