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    Il fascino ininterrotto della Formula 1: da Monte Carlo a Barcellona

    Mentre l’eco dei motori e il profumo di gomma bruciata si affievoliscono lentamente nel Principato di Monaco, lasciando dietro di sé il ricordo di una gara iconica e imprevedibile che ha saputo, ancora una volta, catturare l’attenzione di milioni di appassionati, l’adrenalina non accenna a diminuire nel cuore del calendario di Formula 1. La carovana del Circus si prepara infatti a spostarsi verso un altro appuntamento cruciale: il FORMULA 1 ARAMCO GRAN PREMIO DE ESPAÑA 2025.
    Il Gran Premio di Monaco 2025 è stato vinto da Lando Norris (McLaren), al suo sesto successo in carriera. Una gara avvincente, caratterizzata anche dalla novità del doppio pit-stop obbligatorio, che ha mantenuto alta la tensione fino all’ultima tornata. Charles Leclerc (Ferrari), idolo di casa, ha lottato con grinta ma non è riuscito a superare Norris, chiudendo al secondo posto. Oscar Piastri (McLaren) ha completato il podio, assicurando una doppietta per la McLaren. Max Verstappen (Red Bull), che per una parte della gara è stato anche in testa, ha concluso al quarto posto, penalizzato dalla strategia del secondo pit-stop obbligatorio che ha ritardato fino all’ultimo giro. Lewis Hamilton (Ferrari) ha chiuso al quinto posto, recuperando posizioni rispetto alla griglia di partenza (era stato penalizzato di 3 posizioni in qualifica). La gara ha visto anche alcuni incidenti nelle prime fasi, con la Virtual Safety Car e il ritiro di Fernando Alonso. Nonostante le nuove regole, i sorpassi in pista sono rimasti difficili a Monaco, con le strategie ai box che hanno giocato un ruolo chiave.
    Il Gran Premio di Spagna 2025: l’anteprima
    Il circuito di Barcellona-Catalunya si appresta a ospitare una delle tappe più attese della stagione 2025, un evento che promette spettacolo e strategie avvincenti. Le date da segnare in rosso sul calendario sono quelle del 30, 31 maggio 2025 e il primo giugno 2025, quando i bolidi di Formula 1 torneranno a sfrecciare sul tracciato catalano.
    Un po’ di storia: il Gran Premio di Spagna in Formula 1
    Il Gran Premio di Spagna ha una storia ricca e affascinante, che affonda le radici nei primi anni del XX secolo. Sebbene la sua presenza nel calendario del campionato del mondo di Formula 1 sia stata più discontinua rispetto ad altre gare storiche, l’evento ha sempre offerto momenti di grande intensità e ha visto trionfare alcuni dei più grandi nomi dell’automobilismo.
    La prima edizione valida per il campionato del mondo si disputò nel lontano 1951 sul circuito di Pedralbes, a Barcellona, e vide la vittoria di Juan Manuel Fangio. Da allora, il Gran Premio di Spagna ha cambiato diverse sedi, ospitando gare indimenticabili sui circuiti di Jarama, Montjuïc e, dal 1991, stabilmente sul circuito di Barcellona-Catalunya.
    Momenti indelebili e campioni immortali
    Gli Anni ’60 e ’70: Il pericolo e la gloria. I circuiti urbani come Montjuïc erano celebri per la loro spettacolarità ma anche per la loro intrinseca pericolosità. In quegli anni, piloti come Jackie Stewart, Emerson Fittipaldi e Niki Lauda hanno lasciato il segno, dimostrando coraggio e abilità in un’era in cui la sicurezza era ancora un concetto in via di sviluppo.
    L’era moderna: Schumacher, Alonso e Hamilton. Il circuito di Barcellona-Catalunya ha visto la consacrazione di veri e propri giganti della Formula 1. Michael Schumacher ha dominato la scena spagnola per diversi anni, con sei vittorie all’attivo, dimostrando una superiorità schiacciante. Fernando Alonso ha regalato ai tifosi spagnoli momenti di pura estasi, in particolare con le sue vittorie del 2008 e 2013, quest’ultima con la Ferrari, scatenando un’ondata di entusiasmo popolare. Più recentemente, Lewis Hamilton ha stabilito un record impressionante di sei vittorie, eguagliando Schumacher, sottolineando il suo dominio nell’era ibrida.

    Nuove regole sulle ali anteriori in F1: cosa cambia dal Gran Premio di Spagna
    Il mondo della Formula 1 è in costante evoluzione, e con l’avvicinarsi del Gran Premio di Spagna a Barcellona, si prepara all’introduzione di una modifica tecnica significativa: nuove regole sulle ali anteriori. Questa revisione mira a garantire maggiore equità competitiva e a migliorare la sicurezza, riducendo la flessione consentita delle ali. Attualmente, le ali anteriori delle vetture di Formula 1 possono flettersi fino a 15 millimetri sotto carico. A partire dalla tappa spagnola, questo limite verrà ridotto a soli 10 millimetri. Una variazione apparentemente piccola, ma con un impatto potenziale notevole sulle prestazioni e sulla progettazione aerodinamica delle monoposto.
    La flessione delle ali è sempre stata un argomento caldo nel paddock, con alcune squadre che hanno cercato di sfruttare al massimo questa caratteristica per ottenere vantaggi aerodinamici. Un’ala che si flette maggiormente ad alta velocità può ridurre la resistenza all’avanzamento, aumentando la velocità di punta. Tuttavia, ciò può anche portare a comportamenti imprevedibili della vettura e a questioni di sicurezza, oltre a sollevare dubbi sulla conformità regolamentare.
    Test più rigorosi per la rigidità strutturale
    Per accompagnare la riduzione della flessione, la FIA introdurrà anche test più rigorosi per verificare la rigidità strutturale delle ali anteriori. Questi controlli mirano a prevenire soluzioni ingegneristiche che, pur rispettando nominalmente il limite di flessione, potrebbero comunque permettere movimenti indesiderati. La FIA intende assicurarsi che le ali siano intrinsecamente più rigide, eliminando le “zone grigie” interpretative.
    Impatto su prestazioni e costi
    L’adozione di queste nuove regole avrà un impatto significativo su diverse aree. Progettazione aerodinamica: i team saranno costretti a rivedere la progettazione delle loro ali anteriori, concentrandosi sulla rigidità strutturale e minimizzando la flessione. Questo potrebbe portare a soluzioni innovative ma anche a un riallineamento delle gerarchie di prestazione. Sicurezza: una maggiore rigidità delle ali anteriori contribuisce a migliorare la stabilità della vettura, specialmente ad alta velocità, riducendo il rischio di comportamenti inaspettati e migliorando la sicurezza dei piloti. Costi: alcuni team potrebbero dover investire risorse considerevoli per riprogettare e produrre nuove ali, con potenziali implicazioni sul budget cap.
    Gran Premio di Spagna F1 2025: date, orari
    Ancora una volta, il circuito del Circuit de Barcelona-Catalunya sarà il palcoscenico di un weekend di gara emozionante, ricco di adrenalina e strategie al limite. Il Gran Premio di Spagna 2025 si svolgerà dal 30 maggio al 1° giugno 2025. Le sessioni saranno così distribuite:
    venerdì 30 maggio: prove libere 1 e prove libere 2
    sabato 31 maggio: prove libere 3 e qualifiche
    domenica 1° giugno: gara
    Perché il Circuit de Barcelona-Catalunya è cruciale?
    Il Circuit de Barcelona-Catalunya è rinomato per essere un banco di prova significativo per le vetture di Formula 1. Le sue caratteristiche tecniche, che includono un mix di curve ad alta e bassa velocità e un lungo rettilineo, lo rendono ideale per testare l’efficienza aerodinamica e l’usura degli pneumatici. Questo rende il GP di Spagna un indicatore importante delle prestazioni dei team e degli sviluppi portati in pista.
    Gran Premio di Spagna F1 2024: dominio Verstappen
    Il Gran Premio di Spagna 2024 di Formula 1 ha offerto un’ennesima dimostrazione del dominio incontrastato di Max Verstappen. Il pilota olandese della Red Bull ha saputo capitalizzare la sua gara e gestendola con una maestria che ha lasciato pochi margini agli avversari. Il podio è stato completato da due piloti che hanno saputo estrarre il massimo dalle loro monoposto in una giornata impegnativa. Lewis Hamilton ha dimostrato ancora una volta la sua capacità di lottare per le posizioni di vertice, conquistando un prezioso terzo posto con la sua Mercedes. Un risultato che sottolinea i progressi del team di Brackley e la determinazione del sette volte campione del mondo. Lando Norris, sul podio in seconda posizione, completando un weekend solido per la McLaren.
    Ferrari ha affrontato una gara più complessa. Le vetture di Maranello hanno mostrato lampi di velocità, ma non sono riuscite a tenere il passo dei leader per l’intera durata della corsa. Nonostante gli sforzi, i piloti della Rossa non sono riusciti a insidiare le posizioni da podio, arrivando rispettivamente quinti con Charles Leclerc e sesti con Carlos Sainz, suggerendo aree su cui lavorare per le prossime gare. LEGGI TUTTO

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    F1, Monaco è papaya ma a Barcellona si taglieranno le ali (a qualcuno)

    MONTE-CARLO, MONACO – MAY 24: Lando Norris of Great Britain driving the (4) McLaren MCL39 Mercedes on track during qualifying ahead of the F1 Grand Prix of Monaco at Circuit de Monaco on May 24, 2025 in Monte-Carlo, Monaco (Photo by Malcolm Griffiths – Formula 1/Formula 1 via Getty Images) – Credits: Pirelli

    Ha alzato la mano è ha detto: “ci sono anche io”. Lando Norris ha vinto il Gran Premio del Principato con una gara splendida, caratterizzata da una gestione chirurgica dei momenti critici. Il tutto in un’edizione che per la prima volta prevedeva le due soste obbligate.
    Certo, non è una novità che a Monaco il Gran Premio si decida al sabato, e che l’avversario numero uno – più che le altre macchine – sia il tempo su giro.Ma è quantomeno curioso che a spuntarla sia stato proprio lui, Lando.Non un iceman come il giovane compagno di scuderia Piastri o un killer come quel fenomeno di Max e neanche il miglior qualificatore come Leclerc.
    Proprio Leclerc, padrone di casa, e di una macchina non ancora alla sua altezza.Il monegasco, tra le sue strade, guida in modo diverso: stringe dove gli altri allargano, si allarga dove gli altri stringono. Solo lui sa come. Commovente. C’ha messo il cuore, ma a Monaco per sorpassare neanche il cuore basta. “L’abbiamo persa il sabato”, pure Charles lo sa.
    E poi c’è Max, lo squalo di questa Formula Uno, che insegue e spaventa le McLaren, poi in conferenza stampa ironizza, consigliando l’utilizzo delle banane di Mario Kart per rendere più divertente il GP di Monaco, simbolo di una Formula Uno, che molto spesso è proprio Max a rendere vivace.
    E a proposito di vivacità, a Barcellona arriva un bivio. Al Montmelò verrà infatti introdotta una nuova direttiva tecnica della FIA, la TD018, che impone controlli più stringenti sulla flessibilità delle ali anteriori e posteriori: un cambiamento potenzialmente decisivo per l’equilibrio del campionato.

    L’intervento nasce da quanto osservato a Baku 2024. Lì, sotto i riflettori finì l’ala posteriore della McLaren, una specie di “mini-DRS” con la capacità capacità di flettersi ad alte velocità. Un caso che ha riacceso l’attenzione sulle componenti aerodinamiche flessibili e spinto la Federazione a intervenire con una tolleranza di flessione consentita che passa da 5 a 3 mm.
    A Barcellona capiremo quindi chi sarà stato penalizzato – e chi meno – da questa direttiva. E se la scuderia papaya, avvisata con largo anticipo, sarà riuscita a correre ai ripari, ricordando quanto la TD 039 fu una delle concause del calo di un Ferrari, la F1-75, che nel 2022 iniziò la stagione all’attacco del mondiale.
    Nonostante la delusione per il secondo posto, a Monaco si è vista una Ferrari finalmente positiva e competitiva, sia in qualifica che in gara – forse per la prima volta in stagione.Barcellona sarà un po’ la tappa spartiacque: lì capiremo se la Rossa potrà davvero tornare a lottare… o se dovrà rintanarsi, ancora una volta, a inseguire i propri demoni. LEGGI TUTTO

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    Carlos Sainz Sr: “Presidente FIA? E’ il momento giusto per candidarmi”

    Il panorama del motorsport internazionale potrebbe presto assistere a un cambiamento epocale. In un’intervista esclusiva rilasciata a Motorsport.com, Carlos Sainz Sr., leggendaria figura del rally e padre dell’attuale pilota di Formula 1 Carlos Sainz Senior, ha aperto le porte a una potenziale candidatura alla presidenza della FIA (Fédération Internationale de l’Automobile).
    Con una dichiarazione che ha immediatamente acceso i riflettori sul futuro della governance automobilistica, Sainz Sr. ha affermato con la sua consueta schiettezza: “È il momento giusto per candidarmi come Presidente FIA” (Fonte: Motorsport.com). Questa affermazione, carica di significato e maturata dopo anni di osservazione e passione per il mondo dei motori, segna un punto di svolta nella riflessione di Sainz, trasformando un’ipotesi in una concreta possibilità.
    La potenziale discesa in campo di un personaggio del calibro di Sainz Sr. porterebbe con sé un bagaglio di esperienza, competenza e una visione a 360 gradi sul motorsport, maturata attraverso decenni di successi nelle competizioni più disparate. La sua profonda conoscenza delle dinamiche del settore, unita a una reputazione di integrità e determinazione, lo renderebbe un contendente di peso per la massima carica della FIA.
    Un aspetto cruciale sollevato nell’intervista riguarda il potenziale conflitto d’interessi derivante dalla presenza del figlio, Carlos Sainz Jr., nel campionato di formula 1. Tuttavia, Sainz Sr. ha preemptivamente respinto tali insinuazioni, forte della sua etica professionale e della sua capacità di distinguere i ruoli. La sua carriera parla chiaro: la sua dedizione al motorsport è sempre stata guidata da principi di equità e sviluppo globale della disciplina.

    L’apertura di Carlos Sainz Sr. a una candidatura per la presidenza della FIA rappresenta un’opportunità stimolante per il futuro del motorsport. La sua vasta esperienza come pilota di successo in diverse categorie, unita alla sua profonda comprensione delle dinamiche politiche e sportive, potrebbe portare una ventata di novità e una leadership autorevole all’organo di governo automobilistico mondiale. In un’epoca di cambiamenti rapidi e sfide globali per l’automobilismo, una figura con la sua visione e la sua credibilità potrebbe rivelarsi un elemento chiave per guidare il settore verso un futuro sostenibile e appassionante. La sua capacità di affrontare con trasparenza il tema del potenziale conflitto d’interessi dimostra una consapevolezza e una serietà di intenti che non possono essere ignorate. Resta ora da vedere come questa potenziale candidatura si concretizzerà e quali saranno le reazioni all’interno del mondo del motorsport. LEGGI TUTTO

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    FIA WEC, a SPA la 6 ore in un weekend di gara da non perdere

    Da giovedì 8 a sabato 10 maggio il FIA World Endurance Championship (WEC) sarà di scena a Spa-Francorchamps per il terzo round del calendario 2025 con i protagonisti che dovranno affrontare una massacrante ed entusiasmante gara di 6 ore sul circuito belga.

    Presenza fissa nel calendario del FIA WEC fin dalla nascita del campionato nel 2012, l’iconico Circuito di Spa-Francorchamps, lungo 7,004 km e con 20 curve, è uno dei tracciati più amati da piloti e tifosi e vanta una storia illustre che affonda le radici in oltre un secolo di motorsport.
    Immerso nel cuore della foresta delle Ardenne in Belgio, nota per il meteo imprevedibile, è caratterizzato da un layout tecnico ed estremamente impegnativo, in grado di regalare ogni volta spettacolo, sorprese e colpi di scena.
    Curve leggendarie come Eau Rouge, Blanchimont e La Source sono scolpite nella memoria del motorsport, mentre le Hypercar toccano velocità di punta attorno ai 315 km/h, con il 58% del giro percorso a pieno gas. Dei 104 piloti in griglia questo weekend, suddivisi tra Hypercar e LMGT3, ben 28 hanno già conquistato la vittoria a Spa, assoluta o di classe.
    L’edizione 2024 della TotalEnergies 6 Ore di Spa-Francorchamps è entrata nella storia con l’Hertz Team JOTA diventato il primo team privato a conquistare una vittoria assoluta nell’era Hypercar del FIA WEC. Da allora, alleatosi con il colosso automobilistico Cadillac, il team torna in pista con l’obiettivo di bissare quel successo. “Vincere come team cliente è stato un momento davvero speciale per noi di JOTA”, ha commentato Will Stevens, uno degli artefici di quella storica impresa. “È stata una gara caotica, tra bandiere rosse e colpi di scena, ma abbiamo messo in atto una buona strategia, quindi, tornare su questo circuito sarà per noi emozionante”.

    Eroi di casa
    Per riuscire nel bis, Cadillac Hertz Team JOTA dovrà vedersela con avversari del calibro di Ferrari AF Corse, finora dominante nel FIA WEC 2025, e BMW M Team WRT, la squadra di Liegi che arriva galvanizzata dal secondo posto ottenuto a Imola.
    Ferrari è in un momento di forma straordinaria e, con un pizzico di fortuna in più, avrebbe persino potuto festeggiare due triplette consecutive sul podio, mentre BMW si avvicina sempre di più alla sua prima vittoria nella categoria. Il costruttore bavarese arriva a Spa forte di quattro piazzamenti consecutivi nella top five con la BMW M Hybrid V8, quindi, ne va da sé che il gradino più alto del podio sia ormai a portata di mano.
    Anche se il pilota titolare di BMW M Team WRT, Dries Vanthoor, sarà assente per impegni concomitanti, il fratello maggiore Laurens Vanthoor scenderà in pista con Porsche Penske Motorsport. Originario di Hasselt, a un’ora da Spa, il campione del mondo in carica ha avuto un inizio di stagione difficile, ma cercherà di rilanciare la sua difesa del titolo davanti al pubblico di casa.
    Anche Stoffel Vandoorne, nato a Courtrai, punta a un risultato positivo con Team Peugeot TotalEnergies, dopo due round sfortunati in Qatar e in Italia, ancora a caccia dei primi punti stagionali.
    Sfida apertissima in LMGT3
    La categoria LMGT3 ha già regalato due finali al cardiopalma in questo 2025, il più serrato a Imola, con appena 0,316 secondi tra primo e secondo. Sei equipaggi diversi sono saliti sul podio nei primi due round, rendendo praticamente impossibile indicare un favorito, ma due piloti di casa sono determinati a mettersi in mostra: Tom Van Rompuy e Maxime Martin.
    Al volante della sua Corvette, Van Rompuy punta a replicare i risultati del trio gemello di TF Sport, attualmente in testa alla classifica, mentre Martin, unico belga ad aver vinto a Spa nel FIA WEC nel 2019, vuole compiere un balzo avanti con la Mercedes-AMG LMGT3 di Iron Lynx, una delle novità di questa stagione.
    WEC SPA 6 ore: informazioni utili
    Le attività in pista inizieranno giovedì 8 maggio con le prove libere. Le qualifiche, inclusa l’attesissima Hyperpole riservata ai dieci più veloci, partiranno alle 14:40 di venerdì 9 maggio. Il via della gara è previsto per sabato 10 maggio alle ore 14:00.
    Segui ogni momento in diretta o on-demand su FIA WEC TV. LEGGI TUTTO

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    F1, Stefano Domenicali e la sua visione del motorsport

    La conferma di Stefano Domenicali alla guida della Formula 1 fino al 2029 è un segnale di continuità e di fiducia nel futuro dello sport. La sua leadership appassionata e visionaria continuerà a guidare la Formula 1 verso nuovi traguardi, consolidando il suo ruolo di sport globale e di spettacolo emozionante.La Formula 1 ha annunciato con entusiasmo la conferma di Stefano Domenicali come Presidente e CEO fino al 2029. Questa decisione, giunta alla vigilia del Campionato Mondiale F1 2025, che inizierà a Melbourne, Australia, dal 14 al 16 marzo, sottolinea la fiducia riposta in Domenicali e la sua capacità di guidare lo sport verso nuovi traguardi.

    Il ruolo di Domenicali: un impatto globale
    Dal suo ingresso nel gennaio 2021, Domenicali ha avuto un ruolo cruciale nel trasformare la Formula 1 in un fenomeno globale. La sua leadership ha portato a una crescita senza precedenti, sia in termini di popolarità che di coinvolgimento dei fan. La sua visione strategica ha saputo coniugare la tradizione dello sport con l’innovazione, aprendo la Formula 1 a un pubblico sempre più ampio e diversificato.

    Le parole di Liberty Media
    Derek Chang, Presidente e CEO di Liberty Media, ha espresso grande soddisfazione per il rinnovo del contratto di Domenicali: “Siamo entusiasti di continuare a lavorare con Stefano”, ha dichiarato Chang. “La sua gestione ha accelerato la crescita della Formula 1, sia a livello commerciale che in termini di coinvolgimento dei fan. La sua energia e il suo entusiasmo sono contagiosi e si traducono in risultati concreti”.
    La “risposta” di DomenicaliStefano Domenicali ha accolto la conferma con onore e gratitudine: “Sono onorato di continuare a guidare questo sport incredibile, che amo profondamente”, ha dichiarato Domenicali. “Ringrazio Liberty Media per la fiducia. Insieme, continueremo a lavorare per soddisfare al meglio gli interessi dei nostri fan, che sono il cuore pulsante della Formula 1”.

    La passione come motore
    La passione di Domenicali per la Formula 1 è evidente nelle sue parole e nelle sue azioni. La sua energia e il suo entusiasmo sono il carburante che lo spinge a dare il massimo ogni giorno. Questa passione si riflette nella sua capacità di prendere decisioni coraggiose e di guidare lo sport verso nuove frontiere.
    I traguardi raggiunti
    Sotto la guida di Domenicali, la Formula 1 ha raggiunto traguardi significativi:– Crescita della popolarità: La Formula 1 ha visto un aumento esponenziale del suo pubblico, grazie anche alla sua presenza sui social media e alle nuove piattaforme di streaming.– Espansione lgobale: L’introduzione di nuove gare in mercati emergenti ha contribuito a rendere la Formula 1 uno sport veramente globale.– Innovazione e sostenibilità: La Formula 1 ha abbracciato l’innovazione tecnologica e si è impegnata a ridurre il suo impatto ambientale, con l’obiettivo di diventare uno sport più sostenibile.– Spettacolo e intrattenimento: La Formula 1 ha saputo reinventarsi, offrendo uno spettacolo sempre più coinvolgente e appassionante per i fan.
    Gli obiettivi futuri
    Guardando al futuro, Domenicali ha delineato alcuni obiettivi chiave:– Continuare a innovare: La Formula 1 continuerà a investire in nuove tecnologie e a esplorare nuovi formati di gara per offrire uno spettacolo sempre più emozionante.– Coinvolgere i giovani: La Formula 1 si impegnerà a coinvolgere le nuove generazioni di fan, attraverso iniziative digitali e programmi educativi.– Promuovere la sostenibilità: La Formula 1 continuerà a lavorare per ridurre il suo impatto ambientale e promuovere la sostenibilità nel motorsport.– Rafforzare il legame con i Fan: La Formula 1 continuerà a mettere i fan al centro delle sue decisioni, offrendo esperienze uniche e coinvolgenti. LEGGI TUTTO

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    F1, Ali flessibili: arriva la stretta finale della FIA

    Lewis Hamilton in pista a Fiorano – credits: @Scuderia Ferrari Press OfficeLa FIA starebbe preparando una nuova direttiva tecnica per limitare ulteriormente la flessibilità delle ali anteriori in Formula 1. Nonostante precedenti dichiarazioni indicassero che non erano previsti cambiamenti nei test per il 2025, l’organo di governo avrebbe deciso di aggiornare le verifiche tecniche esistenti per affrontare le preoccupazioni sulla eccessiva flessione delle ali, come riporta ‘The Race‘.
    Nella stagione precedente, la FIA aveva introdotto telecamere dedicate per monitorare la flessione delle ali anteriori e posteriori, utilizzando adesivi posizionati in punti strategici dei profili. Tuttavia, le recenti prestazioni di team come Mercedes, Ferrari e soprattutto McLaren hanno sollevato sospetti sull’uso di ali anteriori più flessibili per migliorare l’equilibrio aerodinamico della monoposto.
    Secondo fonti vicine alla FIA, è stata inviata una bozza di direttiva tecnica che propone un ulteriore inasprimento dei test sulle ali anteriori. L’obiettivo è ridurre la flessione consentita durante le prove statiche, l’unico metodo che la Federazione ritiene efficace per controllare la flessibilità. Stando ad AutoRacer, la Federazione avrebbe già inviato una bozza relativa ad un aggiornamento delle verifiche tecniche riguardanti la flessione dell’ala anteriore.
    Questa mossa mira a garantire una competizione più equa, assicurando che tutti i team rispettino le stesse regole tecniche riguardanti la flessibilità delle ali anteriori.

    Le nuove verifiche potrebbero essere introdotte in due fasi. I test più severi sulle ali posteriori entreranno in vigore a partire dal Gran Premio d’Australia, a marzo, mentre le prove sulle ali anteriori saranno implementate dal Gran Premio di Spagna, previsto per il 1° giugno 2025. Questa scelta mira a concedere ai team il tempo necessario per adattarsi alle nuove regole senza dover modificare radicalmente i progetti già sviluppati per l’inizio della stagione. LEGGI TUTTO

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    In F1 è super sfida McLaren-Ferrari, ma non rovinateci il finale…

    La penalità inflitta a Lando Norris nel finale di gara del GP del Qatar ha riacceso le speranze della Rossa in ottica Costruttori, all’alba dell’ultimo capitolo del mondiale 2024 previsto per domenica ad Abu Dhabi.Foto: Ferrari Media Center

    PER LA STORIA
    Insomma una tra McLaren e Ferrari potrà andare in vacanza con il sorriso stampato sulle labbra. Un sorriso che avrebbe il sapore della storia per entrambe, perché se la Ferrari manca all’appello da 16 anni, per McLaren sono addirittura 26 gli anni dall’ultimo successo nei Costruttori, un titolo che porta le scolorite firme di Mika Hakkinen e David Coulthard. Ironia della sorte il progettista di quella McLaren (MP4/13 del 1998) era proprio Adrian Newey, l’uomo al quale McLaren, con tutta probabilità, scucirà il titolo domenica.
    MONDIALE COSTRUTTORI: IL PRONOSTICO
    In ogni caso sarà una giornata speciale, anche se viste le premesse siamo abbastanza convinti che la McLaren, dato il vantaggio, alla fine riuscirà a spuntarla. Alla Ferrari infatti ipoteticamente non basterebbe neanche una doppietta. Detto questo, la squadra di Maranello dovrà eseguire il tutto alla perfezione e lottare fino all’ultimo sperando in qualche pasticcio, non poi così raro, da parte del team Papaya o altrimenti che qualcuno, tra Verstappen e le Mercedes, sparigli un po’ le carte, facendo da terzo incomodo.
    LA VARIABILE
    Ma se in pista l’operazione appare complessa, rimane una grossa incognita extra pista, legata al direttore di gara. Prima di Las Vegas, senza alcuna argomentazione, Niels Wittich è stato licenziato dalla FIA e il suo posto è stato preso da Rui Marques, già direttore di gara in F2 e F3.
    Dopo un esordio sereno in Nevada, ha lasciato molto discutere la direzione di gara di Marques in Qatar, prima per uno specchietto lasciato in pista troppo a lungo, senza l’imposizione del regime di Virtual Safety Car, circostanza che ha causato le forature di Hamilton e Sainz e di conseguenza la necessità dell’ingresso della Safety Car. Poi per la penalizzazione di Norris, che in regime di doppia bandiera gialla non ha decelerato a dovere.

    UN FINALE ALLA MASI?
    Chiariamo, la penalizzazione di per sé è corretta da regolamento, ma uno stop&go di 10 secondi, appare – come dichiarato dal Team Principal di McLaren Andrea Stella – una punizione un pochino sproporzionata. Ma più che sproporzionata, risulta un po’ una di quelle decisioni che fanno pensare che si voglia arrivare al gran finale, a giocarsela fino alla fine per lo show, per lo spettacolo.
    Ma dato che la serie sulla Formula 1 la produce già Netflix e dato che la pazza era di Masi ce la siamo lasciata alle spalle, sarebbe brutto tornare indietro proprio ora, visto soprattutto che questo sport di spettacolo è già capace di produrne da sé abbastanza. Insomma, fateci divertire quanto volete, ma per piacere non rovinateci questo gran finale di stagione. LEGGI TUTTO

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    Test invernali F1: aumentano i giorni delle prove pre-season

    Per la stagione 2026 di Formula 1 è previsto un grande cambiamento per quanto riguarda i test pre-stagionali. Tutte le novità saranno presentate al World Motor Sport Council di giovedì 17 ottobre.
    La FIA ha confermato che potenzierà in modo significativo i classici test invernali, che precederanno l’inizio della stagione F1 2026.
    Nelle ultime stagioni, i test pre-stagionali consistevano in soli tre giorni, in programma poco prima del primo weekend ufficiale di gara.
    Tuttavia, tra poco più di un anno entreranno in vigore nuove norme su aerodinamica e sulle Power Unit. Tutto questo rappresenterà uno dei più importanti cambiamenti della storia recente del Circus della Formula 1.
    Test invernali F1: tre sessioni e nove giorni in totale
    Di conseguenza, la FIA ha confermato che “il programma dei test pre-stagionali 2026 comprenderà tre sessioni di test, ciascuna di tre giorni”.

    La sede dei test non è ancora stata confermata. Ricordiamo che, nelle ultime due stagioni, la Formula 1 ha effettuato test esclusivamente in Bahrain, mentre Barcellona ha ospitato la sessione di test nel 2022, quando è entrata in vigore l’ultima importante modifica regolamentare. LEGGI TUTTO