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    F1, Gp Arabia Saudita: le pagelle. Red Bull già campione, Leclerc (e Vasseur) salvagente della Ferrari

    Il Gran Premio dell’Arabia Saudita, sul circuito di Jeddah, ha lasciato in eredità parecchia carne al fuoco. Dall’ennesimo dominio della Red Bull alla conferma di Alonso e l’Aston Martin come primi antagonisti, fino al sorpasso della Mercedes nei confronti di un’imbarazzante Ferrari, aggrappata ai suoi unici salvagente: Charles Leclerc e Frederic Vasseur. Senza dimenticare gli altri protagonisti in griglia; tutto questo nelle pagelle del week-end arabo, secondo appuntamento del mondiale di Formula 1.
    VOTO 10 ALLA RED BULL, GIA’ CAMPIONE DEL MONDO DOPO DUE GARE
    Non è un azzardo dirlo: la Red Bull dopo due gare ha già chiuso il campionato. Superiorità imbarazzante, degna della miglior Mercedes o della Ferrari dell’era Schumacher. Cambia il solista (Perez), ma non la sostanza, come testimonia l’ennesima rimonta-show di Verstappen (da 15° a 2°). Dietro il nulla cosmico. Ad oggi, immaginare di vedere 23 vittorie su 23 della lattina non è utopia, ma una solida realtà.
    VOTO 9 AD ASTON MARTIN E ALONSO, PRIMI DEGLI ALTRI
    Se il Bahrain poteva anche essere un episodio isolato, da Jeddah viene fuori la verità: l’Aston Martin è la seconda forza del mondiale. O per meglio dire, è la prima degli umani. Trascinata dall’ennesimo capolavoro di Fernando Alonso (al 100° podio della carriera), che nonostante un errore veniale per uno della sua esperienza (che gli costa la “penalità della discordia”), riesce a tenersi stretto il posto sul podio, dopo aver anche accarezzato per qualche giro il sogno di un colpaccio clamoroso. E se contro la Red Bull c’è poco da fare, per ora tutti devono fare i conti con il capolavoro targato Lawrence Stroll e soci. Che resurrezione.
    VOTO 8 A LECLERC E VASSEUR, SALVAGENTE DELLA FERRARI IN NAUFRAGIO
    La barca (o la macchina, per meglio dire) fa acqua da tutte le parti. Due gare bastano e avanzano per parlare di fallimento per la Ferrari, che ad oggi ha solo due motivi per sorridere: Charles Leclerc e Frederic Vasseur. Il primo continua a lottare per un pugno di mosche, tirando fuori prima un capolavoro in qualifica e poi una rimonta da paura nei primi giri in gara (da 12° a 5°, prima del crollo nella seconda parte di gara). Il secondo ha restituito quantomeno credibilità a un ruolo umiliato dal suo predecessore, spinto da una passione e un carattere ferreo che, a Maranello, non si vedeva da un po’. A lui l’ingrato compito del repulisti necessario per l’ennesima ripartenza rossa.

    VOTO 7 A RUSSELL, CHE BATTE SONORAMENTE HAMILTON
    Nella fortunata scoperta di essere la terza forza del mondiale, la Mercedes ritrova George Russell dopo il week-end incolore in Bahrain. In Arabia Saudita il giovane allievo batte sonoramente il maestro Lewis Hamilton, mai realmente capace di impensierire il compagno di squadra. Da Brackley si profila una rivoluzione copernicana per il progetto 2023, per cambiare rotta in salsa 2022: allo stesso modo, George si candida ufficialmente ai gradi di prima guida per questa stagione.
    VOTO 6 AD ALPINE, QUINTA FORZA (CON SGUARDO ALLA ROSSA…)
    I dubbi sull’Alpine, dopo il Bahrain, erano alti. L’ottima rimonta di Gasly aveva un po’ mascherato le perplessità, tutte però dissipate dopo il solido fine settimana di Jeddah. Entrambi comodamente a punti, i due alfieri transalpini hanno rilanciato il team e le ambizioni da quinto posto nel mondiale costruttori. Ma il distacco abbastanza minimo dalla Ferrari può aprire scenari imprevedibili, per un futuro roseo tanto quanto la “pantera” scesa in pista nelle prime due gare stagionali.
    VOTO 5 A SAINZ, UFFICIALMENTE SECONDO PILOTA
    Senza indugiare troppo, due gare sono state sufficienti a dire chi è il secondo pilota della Ferrari. Carlos Sainz sarà davanti a Leclerc in classifica, ma in entrambi gli appuntamenti hanno dimostrato chiaramente la differenza con il monegasco. Sia in termini di passo, che (soprattutto) nella performance sul giro secco. Vedere per credere? Il mezzo secondo incassato in qualifica è una prova tangibile del diverso livello su cui viaggiano i due piloti. Probabilmente, una scoperta convenuta anche dallo stesso Vasseur.
    VOTO 4 A MCLAREN, TROPPO BRUTTA PER ESSERE VERA
    Anche il week-end arabo conferma le sensazioni emerse in Bahrain: ad oggi, la McLaren è l’ultima della griglia. Nonostante una qualifica fantastica di Oscar Piastri, il reale valore della fallimentare (fin qui) MCL60 lo dà l’eliminazione in Q1 di Norris, notoriamente un cavallo di razza in qualifica. Ma soprattutto il responso della gara: quart’ultimo e penultimo. Un segnale inequivocabile, dell’enorme lavoro che attende gli uomini di Woking.
    VOTO 3 ALLA FERRARI, NOBILE DECADUTA ALLA DERIVA
    15 anni di fallimenti non sono bastati. La Ferrari è riuscita nell’impresa di buttare via la solida base lasciata in eredità dalla F1-75, per lasciar spazio alla disastrosa SF23 che, di fatto, ha già messo la pietra tombale sulle proprie ambizioni. Un fallimento su tutta la linea, che accentua la tempesta in cui ora tutti a Maranello si ritrovano. E che, in sostanza, sbatte in faccia una realtà con cui servirà, ora, fare i conti: il Cavallino Rampante è uno sbiadito ricordo del simbolo di eccellenza e dominio degli anni d’oro. Su il sipario: rientra la mediocrità. Tutti chiedono la “testa” del colpevole, giustamente: la realtà è che non c’è più da qualche mese. Eppure, la sua presenza si può sentire ugualmente: basta guardare i risultati in pista.
    VOTO 2 ALLA FIA E AL TENTATIVO DI SCIPPO AD ALONSO
    Sulla credibilità della FIA e dei commissari negli ultimi anni si è dibattuto a lungo. Eppure, le cose non sembrano voler cambiare. Stavolta la “vittima” è Fernando Alonso, che in due ore di pura follia, si vede prima scippato e poi restituito il podio conquistato in pista. L’ennesimo buco nell’acqua di una commissione che, semplicemente, non è in grado di stare al passo con i tempi. In tutti i sensi.
    VOTO 1 A BINOTTO, PADRE DELL’ULTIMO FALLIMENTO ROSSO
    È vero, non fa più parte del Circus. È vero, la Ferrari non è più la sua casa. Ma se la situazione della SF23 è quella imbarazzante di oggi, gran parte del “merito” è di chi ha coordinato la sua costruzione, sacrificando il 2022 in nome di questo scempio. Già, quel Mattia Binotto che, dopo lo sfregio alla storia della Rossa con la SF-1000 e la SF21, era comunque rimasto al suo posto. Che in 5 anni di gestione della direzione tecnica, ha dato vita a 4 fallimenti (e mezzo). Toccherà a Vasseur bruciare la vergognosa eredità del suo predecessore, di cui sicuramente i sostenitori della Rossa non sentono la mancanza. LEGGI TUTTO

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    F1, Carlos Sainz è fiducioso: “Sappiamo dove sviluppare la vettura”

    1 – GP ARABIA SAUDITA F1/2023 – GIOVEDI’ 16/03/2023 credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    Carlos Sainz, dopo il deludente Gran Premio dell’Arabia Saudita, ha ammesso che la Ferrari SF-23 non è dove vorrebbe essere anche se lo spagnolo si è dichiarato fiducioso che la squadra abbia il potenziale per cambiare le cose.
    “In questo momento, non siamo dove vorremmo essere in termini di ritmo di gara, in termini di macchina in generale, di equilibrio”, ha detto Sainz parlando con i media, dopo la gara di Jeddah.
    Il pilota spagnolo della Ferrari ha anche aggiunto: “Abbiamo faticato un po’ e se già surriscaldiamo le gomme con l’aria pulita, quando seguiamo una vettura le cose vanno anche peggio. Abbiamo bisogno di aria pulita per ottenere tempi sul giro decenti. Conosciamo esattamente i nostri punti deboli. E questo è un aspetto positivo”.

    Sainz ha parlato anche degli sviluppi che la Ferrari potrebbe portare presto in pista per migliorare la SF-23: “Non possiamo ovviamente fare magie per portare gli sviluppi in anticipo, ma so che la squadra sta spingendo al massimo per portarli e questo migliorerà sicuramente il nostro ritmo di gara”.
    Per quanto riguarda i problemi che affliggono la SF-23, lo spagnolo della Ferrari è stato molto chiaro: “Sappiamo dove sono i problemi e li avevamo già individuati in Bahrain. Sappiamo dove sviluppare la vettura, abbiamo solo bisogno di tempo perché, a causa dei punti deboli che abbiamo visto in Bahrain e che vediamo qui, ovviamente non possiamo apportare gli aggiornamenti già domani”. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Capello nel box della Rossa per il Gp d'Arabia: “Grazie per la visita Fabio!”

    JEDDAH (Arabia Saudita) – Alle 18 prende il via il secondo Gran Premio del Mondiale 2023 di Formula 1 sul tracciato di Jeddah, tra i tanti ospiti vip presenti tra i quali anche due ex Juventus: dopo Patrick Evra anche mister Fabio Capello ha fatto capolino in Arabia Saudita. La Ferrari ha reso omaggio all’ex allenatore anche di Milan e Roma con un post social dove l’allenatore, oggi opinionista a Sky, posa con il volante della SF-23 davanti alla vettura di Leclerc scrivendo: “L’allenatore è qui! Grazie per la visita, Fabio!”. Per le Ferrari sarà una gara all’insegna della rimonta con Carlos Sainz che partirà 4° in mentre Charles Leclerc, causa penalità di 10 posizioni, partira dalla 12ª casella. LEGGI TUTTO

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    F1, Sainz da Jeddah: “La squadra è solida e concentrata”

    1 – GP ARABIA SAUDITA F1/2023 – GIOVEDI’ 16/03/2023 credit: @Scuderia Ferrari Press OfficeCarlos Sainz è arrivato nel paddock di Jeddah pronto a rimettersi al volante della sua Ferrari SF-23 dopo il debutto stagionale in Bahrain: “Sono fiducioso che il nostro weekend qui in Arabia Saudita possa essere migliore rispetto a quello di Sakhir”, ha detto lo spagnolo ai giornalisti nella conferenza stampa FIA.

    Pronti a fare passi avanti
    In Bahrain Carlos ha portato a casa un quarto posto al termine di una corsa condizionata dal degrado gomme: “Abbiamo imparato parecchio a Sakhir, ed è stato importante iniziare finalmente la stagione per avere un quadro della situazione. Non siamo stati contenti della nostra prestazione, ma in questi giorni abbiamo lavorato molto con i dati raccolti e sono fiducioso che abbiamo tutti gli elementi per fare dei passi avanti. Abbiamo una squadra molto solida e concentrata e abbiamo un programma chiaro davanti a noi”.

    Pista diversa
    “La pista mi piace – ha concluso Sainz – e sappiamo che girare quanto più possibile sarà importante per prendere confidenza con i muretti di questo tracciato cittadino così anomalo. Le prove libere di domani saranno particolarmente importanti in tal senso”. LEGGI TUTTO

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    F1, Leclerc da Jeddah: “Red Bull imbattibili ma proveremo la rimonta”

    1 – GP ARABIA SAUDITA F1/2023 – GIOVEDI’ 16/03/2023 credit: @Scuderia Ferrari Press OfficeCharles Leclerc è arrivato carico nel paddock di Jeddah nonostante la consapevolezza di dover pagare penalità già alla seconda gara per l’installazione sulla sua Ferrari SF-23 della terza centralina.
    Sfida interessante
    “Inutile negare che l’inizio di stagione non è andato come speravo”, ha commentato oggi il pilota monegasco che poi ha anche aggiunto: “Il ritiro in Bahrain e la penalità da scontare qui non sono certo quello che volevamo, ma quando sono tornato a Maranello dopo la gara di Sakhir ho visto un grande gruppo unito che spinge nella stessa direzione. Era proprio l’atmosfera che mi aspettavo di trovare e questo mi porta ad essere particolarmente motivato in vista del weekend”.
    Durante l’incontro odierno con i giornalisti, Leclerc ha parlato anche della pista di Jeddah:: “Credo che questa pista si adatti meglio di quella del Bahrain alla nostra SF-23, il problema che mi ha fermato a Sakhir mi risulta sia stato risolto e sono fiducioso che in gara abbiamo il potenziale per rimontare abbastanza rapidamente fino alle posizioni di vertice”.

    Le Variabili del Gp dell’Arabia Saudita
    Leclerc ha sottolineato come non sia possibile tenere il ritmo di Max Verstappen e Sergio Perez, ma per il resto non si preclude alcun obiettivo: “Mi aspetto che saremo competitivi in qualifica e che domenica ci potremo giocare le nostre carte. Spesso qui la Safety Car è stata protagonista e dovremo essere bravi ad osare per sfruttare ogni occasione che si presenterà. Dovendo rimontare da dietro sarò aggressivo, come è nella mia indole, e spero che i lunghi rettilinei ci daranno una mano”. LEGGI TUTTO

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    Ferrari alla prima prova del nove a Gedda. Ed è gia in salita…

    Incredibile ma vero. La Ferrari ha distrutto un record che difficilmente sembrava battibile. No, non stiamo parlando di qualcosa legato alle prestazioni. Oppure si, ma negative. Infatti, Charles Leclerc dovrà scontare 10 posizioni di penalità in griglia di partenza del Gran Premio d’Arabia Saudita di domenica. Questo in seguito alla rottura di due centraline nel fine settimana del Bahrein, una delle quali è costata il ritiro per il numero 16.
    Due centraline fuori uso e due disponibili durante tutta la stagione. Al secondo gran premio andare in penalità per problemi legati all’affidabilità sembrava utopia. Eppure i fatti sono questi. Così sarà Carlos Sainz a difendere i colori della Ferrari in zona di alta classifica. Ma che SF-23 vedremo a Gedda? Probabilmente migliore di quella vista sul sabbioso tracciato di Sakhir.
    Certo, fare peggio sarebbe stato difficile per un team come quello di Maranello. Un po’ per motivi tecnici un po’ per continuare a sperare, sul circuito cittadino più veloce del mondo, la Ferrari punta ad avvicinarsi alla Red Bull. Comunque sarà impossibile battere Max Verstappen & Co. ma serve urgentemente una risposta d’orgoglio. In pista a suon di tempi costanti e degrado gomme sotto controllo.

    Sarà proprio questo a fare la differenza. In Arabia cominceremo ad osservare il vero potenziale della SF-23, ancora tenuto nascosto in Bahrein per via di un asfalto e di una pista inadatti alle caratteristiche dell’auto. Le velocità di punta elevatissime di Gedda andranno dalla parte degli uomini in rosso. L’obiettivo minimo è quello di tenere dietro agevolmente Aston Martin e Mercedes, e magari cominciare a guardare più da vicino gli imprendibili. Pur con i piedi ben saldi a terra e guardando in faccia la realtà. Lasciandosi alle spalle, almeno per il momento, i terremoti interni e gli addii. LEGGI TUTTO

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    F1, Vasseur conferma: “Penalità per Leclerc a Jeddah”

    La Ferrari ha fatto sapere di aver trovato la causa del problema che ha fermato Charles Leclerc a Sakhir e che sulla vettura del monegasco sarà montata la terza centralina (CU), il che lo costringerà a prendere penalità in griglia.

    E’ stato Fred Vasseur a comunicare che Leclerc dovrà scontare una penalità in griglia al secondo Gran Premio della stagione F1 2023. Sulla Ferrari del monegasco infatti sarà montata la terza centralina dell’anno, dopo i problemi avuti in Bahrain: “Abbiamo trovato la causa del problema che ha fermato Charles a Sakhir e monteremo sulla sua vettura la terza CU, il che ci costringerà a prendere penalità”.

    Il Team Principal della Ferrari ha poi anche aggiunto: “Siamo tornati dal Gran Premio del Bahrain con una prima fotografia dei punti di forza e delle debolezze della nostra vettura, e con tante indicazioni utili per fare passi avanti. Comparando la prestazione in qualifica della SF-23 con quella offerta in gara, è evidente che c’è ancora un discreto margine per migliorare la nostra performance la domenica. Stiamo lavorando bene come squadra per estrarre il massimo dal nostro pacchetto sia in termini di guidabilità che sotto il profilo dell’affidabilità”.

    Infine Vasseur, parlando del prossimo appuntamento ha detto: “Il circuito dell’Arabia Saudita è molto diverso da quello del Bahrain sia per disegno che per il tipo di asfalto, inoltre la velocità di punta sarà particolarmente importante. Sono fiducioso che possiamo avere un weekend migliore qui a Jeddah”. LEGGI TUTTO

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    F1, Sanchez: “Decisione di lasciare la Ferrari maturata da tempo”

    “Dopo 10 anni in Ferrari, ho deciso di lasciare il team per un altro progetto in F1. La mia decisione, è maturata da un bel po’ di tempo. Non vedo l’ora di tornare al lavoro”. Con questo messaggio pubblicato su LinkedIn, David Sanchez ha precisato che la sua dipartita da Maranello sia stata una decisione maturata da tempo e che, come vi avevamo anticipato in questo nostro articolo, l’esperto di aerodinamica, da 10 anni in Ferrari, lo rivedremo presto nel Circus della Formula 1 in un altro team.
    Qui sotto il post sul profilo del francese su LinkedIn. LEGGI TUTTO