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    Leclerc: “Sainz sta lavorando meglio di me. Le mie difficoltà…”

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    F1, Gp Cina: numeri e curiosità della gara di Shanghai

    Dopo cinque lunghi anni la Formula 1 torna in Cina. Piloti e team ritrovano lo Shanghai International Circuit dove, a complicare il lavoro delle squadre, va anche in scena la prima Sprint della stagione.LECLERC Charles (mco), Scuderia Ferrari SF-24, portrait during the Formula 1 MSC Cruises Japanese Grand Prix 2024, 4th round of the 2024 Formula One World Championship from April 5 to 7, 2024 on the Suzuka International Racing Course, in Suzuka, Japan – Photo Florent Gooden / DPPI | credit: @Scuderia Ferrari Press Office
    GRAN PREMIO DI CINA: NUMERI E CURIOSITÀ
    6. La posizione più arretrata in griglia di partenza dalla quale si è vinto il Gran Premio di Cina. È successo due volte: il primo a riuscire nell’impresa è stato Michael Schumacher con la Ferrari 248 F1 nel 2006. Il tedesco conquistò in quella occasione la sua ultima vittoria in Formula 1. Il secondo a trionfare dalla sesta piazza è stato Daniel Ricciardo nel 2018 con la Red Bull.
    14. I piloti iscritti al Gran Premio di Cina 2024 che erano al via anche nell’ultima edizione disputata, nel 2019. I debuttanti a Shanghai sono Guanyu Zhou, primo cinese a disputare la corsa di casa, Oscar Piastri, Yuki Tsunoda e Logan Sargeant. Esteban Ocon e Fernando Alonso non c’erano nel 2019 ma avevano corso a Shanghai negli anni precedenti. Sono invece solo cinque i piloti che corrono nello stesso team di cinque anni fa: Charles Leclerc in Ferrari, Max Verstappen in Red Bull, Lewis Hamilton in Mercedes, Lando Norris in McLaren e Kevin Magnussen in Haas.
    15. Le ore che mediamente ogni giorno un panda gigante trascorre mangiando. Questo animale, simbolo della Cina, pesa tra i 70 e i 120 kg ed è lungo da 120 a 190 centimetri. Per dimensioni, dunque, si tratta di un orso, con il quale ha in comune anche le zampe. La sua dieta però differisce radicalmente da quella del plantigrado diffuso soprattutto in America ed Europa, dal momento che la sua alimentazione è prevalentemente, se non esclusivamente, erbivora. L’altra differenza fondamentale è rappresentata dal letargo, del quale il panda, anche per l’ambiente più temperato in cui vive, non ha bisogno.

    16. I distretti della città di Shanghai, che conta complessivamente 25 milioni di abitanti. Lo Shanghai International Circuit sorge nel distretto di Jiading, dove risiedono 2 milioni di persone. Storicamente, Jiading era un comune separato, finché, nel 1958, passò sotto l’amministrazione di Shanghai.
    717. I sorpassi completati nei 16 Gran Premi di Cina fin qui disputati. L’edizione con il maggior numero di cambi di posizione rimane quella del 2016 con ben 128, mentre quella che ne ha contati meno è stata quella del 2008 con appena nove. Il numero medio di sorpassi in gara è di 45. LEGGI TUTTO

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    F1, Ioverno (Ferrari) spiega come cambia il weekend con il nuovo format della Sprint

    In Cina debutta la Sprint con il nuovo format. Scopriamo insieme a Diego Ioverno (Ferrari) come è cambiato il weekend e come cambia dal punto di vista dell’organizzazione della squadra.credit: @Scuderia Ferrari Press Office“La differenza principale rispetto allo scorso anno è nella sequenza rivista delle sessioni”, ha spiegato Diego Ioverno, Sporting Director& Head of Vehicle Operation del Team Ferrari che poi ha anche aggiunto: “È stata pensata per essere più lineare e comprensibile per gli spettatori. Ci sarà una sola sessione di prove libere seguita dalla parte Sprint del week end (Sprint Shootout venerdì pomeriggio e Sprint Race sabato mattina). Dal sabato pomeriggio si rientra in un formato standard di weekend con qualifica e gara. Aver cambiato la programmazione delle sessioni ha consentito anche di dividere il parc fermé in due blocchi separati (SS + SR e Q+R) dando così la possibilità alle squadre di riparare le macchine e modificarle in caso di necessità dopo le due sessioni Sprint”.
    Proseguendo, Ioverno ha poi aggiunto: “Ovviamente è da tener presente che ogni azione intrapresa deve essere assolutamente ben ponderata visto che all’inizio della successiva sessione si entra di nuovo in regime di parc fermé. Altra differenza da quest’anno è la possibilità, in caso di danno o serio problema di affidabilità, di richiedere la sostituzione del telaio tra Sprint Race e qualifica nonostante siano nello stesso giorno. Per essere in grado anche solo di provare ad effettuare questo cambio in caso di necessità è fondamentale prepararsi per tempo sia a livello di squadra che di componentistica”.

    La Formula 1 torna a Shanghai dopo cinque anni. Qui le monoposto della seconda generazione ad effetto suolo sono all’esordio. Ioverno ha spiegato molto bene che tipo di sfida rappresenta il fatto di avere a disposizione solo una sessione di prove libere per riprendere confidenza con il circuito: “La scelta di fare uno Sprint weekend a Shangai è sicuramente una grande sfida per tutti gli addetti ai lavori, dopo cinque anni e con vetture completamente diverse sia a livello di prestazioni che di utilizzo. Piloti, squadre, FIA e organizzatori avranno solo una sessione per confermare quello che è stato preparato o individuare le differenze inaspettate e approntare le azioni necessarie per la sessione successiva – la Sprint Shootout – che sarà già competitiva. Sarà fondamentale la preparazione preventiva, la capacità e la velocità di reazione”.
    Infine lo Sporting Director& Head of Vehicle Operation del Team Ferrari ha spiegato quali sono le caratteristiche della pista e quali aspetti siano i più salienti: “È molto difficile prevedere come le nuove macchine e i piloti si adatteranno alla pista di Shanghai. È un tracciato molto impegnativo e con diversi contenuti tecnici. Il primo settore con la sequenza di curve 1-2-3 era estremamente sfidante con macchine delle generazioni precedente e si può ragionevolmente pensare che lo sarà ancora di più con le attuali. Sarà anche molto importante verificare lo stato dell’asfalto e di eventuali avvallamenti o dossi che per le macchine con effetto suolo sono gli aspetti decisamente più critici”. LEGGI TUTTO

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    F1, Sainz valuta un contratto 1+1 con Mercedes

    Non è una novità che Carlos Sainz stia parlando con diversi team per trovare la miglior soluzione per il prossimo anno. Tra questi Mercedes che avrebbe messo sul piatto un contratto 1+1.SAINZ Carlos (spa), Scuderia Ferrari SF-24, portrait during the Formula 1 Rolex Australian Grand Prix 2024, 3rd round of the 2024 Formula One World Championship from March 22 to 24, 2024 on the Albert Park Circuit, in Melbourne, Australia – Photo Xavi Bonilla / DPPI

    Mercedes, Red Bull, Audi. Carlos Sainz è al centro del mercato piloti, dopo il “divorzio” non consensuale da Ferrari.
    Il team anglo-tedesco guidato da Toto Wolff avrebbe messo sul tavolo un accordo per il 2025 con un’opzione per il successivo. Anche se strano per la sua durata, questo consentirebbe sia a Mercedes che a Sainz di mantenere aperte le rispettive opzioni per il futuro.
    In caso di accordo, Mercedes potrebbe valutare con calma Andrea Kimi Antonelli nel 2025 per vedere se è pronto per la promozione nel 2026.
    Per quanto riguarda Sainz invece, un contratto di questo tipo gli consentirebbe di poter gareggiare per un Top Team nel 2025 e di mantenere aperte altre opzioni per il 2026, in primis un accordo con Audi, che sarà in griglia al posto di Sauber tra due anni.

    Inoltre Sainz, con questa opzione, rimarrebbe potenzialmente in corsa per qualsiasi altro posto che si potrebbe liberare; primo fra tutti un sedile in Red Bull, se Max Verstappen o Sergio Perez dovessero lasciare.
    Lo spagnolo non ha fretta di decidere ma le prossime settimane potrebbero comunque essere decisive per il suo futuro in F1. LEGGI TUTTO

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    Audi, pronta una super offerta per avere Carlos Sainz

    Dalla svizzera giungono notizie di una forte pressione da parte di Audi per convincere Carlos Sainz a firmare per Sauber per il 2025.SAINZ Carlos (spa), Scuderia Ferrari SF-24, portrait during the Formula 1 Rolex Australian Grand Prix 2024, 3rd round of the 2024 Formula One World Championship from March 22 to 24, 2024 on the Albert Park Circuit, in Melbourne, Australia – Photo Florent Gooden / DPPI

    Ferrari e Sauber hanno avuto un inizio di stagione 2024 molto diverso. La Ferrari ha ottenuto una doppietta, tre podi e alcuni altri piazzamenti a punti che la collocano in classifica al secondo posto, dietro solamente alla Red Bull.
    La Sauber, invece, ha faticato molto nelle prime quattro gare. I problemi ai dadi delle ruote hanno rallentato le monoposto di Vallteri Bottas e Zhou Guanyu, durante i pit stop. Il pilota cinese poi si è qualificato in ultima posizione, nelle ultime tre gare. La squadra che dal 2026 diventerà Audi occupa il 9° posto in classifica, davanti solo ad Alpine.
    Al di là dei risultati, i due piloti sono sul banco degli imputati e, da fonti vicine al team elvetico, Audi avrebbe già messo sotto contratto un pilota per il 2025 e starebbe facendo “carte false” per ingaggiare Carlos Sainz.
    Ma perché Sainz dovrebbe firmare con Audi quando ancora ci potrebbe essere un sedile libero in Mercedes e forse uno anche in Red Bull? Sulla carta, l’ingresso in Formula 1 del colosso automobilistico tedesco potrebbe essere una scommessa vincente per lo spagnolo della Ferrari.
    Suo papà poi, Carlos Sainz Sr, ha vinto la Dakar guidando per Audi ed è strettamente legato alla casa dei 4 anelli. Se anche il figlio dovesse legarsi ad Audi in F1, sarebbe perfetto.
    Secondo quanto riportato da Blick, Sainz è diventato l’obiettivo numero uno di Audi per la prossima stagione. Correndo per Sauber nel 2025, lo spagnolo si ambienterebbe e sarebbe più pronto per il debutto ufficiale dell’Audi nel 2026.

    Audi quindi starebbe spingendo su Sainz e il suo entourage per firmare un contratto a lungo termine. Il pilota spagnolo però vorrebbe continuare a vincere anche nel 2025 e, almeno il prossimo anno, Sauber gli consentirebbe di fare forse qualche punto.
    Con un sedile già assegnato a Nico Hulkenberg, Sainz sarebbe il pilota perfetto per la crescita della squadra e per arrivare preparati al 2026.
    Le prossime settimane rischiano di essere decisive, per il futuro del pilota spagnolo che molto bene ha fatto in questo inizio di stagione con la Ferrari. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Elkann cita Hamilton ed esulta per il trionfo a Le Mans

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    Le sei fasi della preparazione della Ferrari 499P, prima della gara di Imola

    Il processo di preparazione di una Ferrari 499P in vista di una gara include sei fasi principali. Andiamo a scoprirle insieme in questo nostro articolo.Ferrari 499 | Credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    Dopo una gara del Campionato FIA WEC le Ferrari 499P rientrano in Italia dove ogni vettura viene sottoposta a un accurato lavoro di controllo e messa a punto in previsione della prova successiva. Nella sede del racing partner AF Corse, la preparazione di una Hypercar ibrida consta di sei fasi principali che, oltre al montaggio e a numerosi controlli, includono il fire-up e a la scannerizzazione del bodywork. Un lavoro di squadra nel quale i dati raccolti dagli ingegneri, l’abilità dei meccanici e l’ausilio di strumenti sofisticati trova la massima sintesi.
    Il rientro
    A poche ore dalla bandiera a scacchi le 499P ufficiali sono pronte per il rientro in Italia: “Le vetture viaggiano per via aerea – ha spiegato Batti Pregliasco, Team Manager del team Ferrari – AF Corse – perché è essenziale accelerare i tempi al fine di poter iniziare il lavoro in officina nel minor tempo possibile”.
    Nella sede del racing partner AF Corse una squadra di meccanici, composta da circa 40 persone, si occupa delle varie fasi legate alla preparazione delle vetture: “Le Hypercar sono molto avanzate sul piano tecnologico, nonché complesse – ha proseguito Pregliasco –: per questo motivo il personale è altamente specializzato e suddiviso in aree di competenza ben delineate”.
    Complessità
    Ogni Ferrari 499P è costituita da oltre 3 mila parti, senza considerare le componenti interne ai motori termico ed elettrico (le analisi specifiche legate ai propulsori vengono svolti in officina a Maranello). Ciascuna di esse viene sottoposta a controlli mirati prima che la vettura si presenti di nuovo in pista per una gara del Mondiale endurance. “Le nostre Hypercar sono progettate per poter completare anche 9 mila chilometri con le medesime componenti – ha spiegato Luca Massé, AF Corse Technical Manager –, ovvero ben oltre la distanza di una 24 Ore di Le Mans. Questo significa che dopo le gare più brevi, le 6, 8 o 10 ore, quando si completano 2 o 3 mila chilometri, le vetture tornano nella nostra sede, vengono controllate e, spesso, rimontate, con la gran parte delle medesime componenti”.
    La differenza sostanziale, invece, si manifesta alla vigilia della gara più attesa della stagione, quella che va in scena sul circuito de La Sarthe, in Francia. “Prima di Le Mans – ha precisato Massé – arriviamo a sostituire sino al 70% dei particolari”.

    Sei fasi
    Il processo di preparazione di una Ferrari 499P in vista di una gara include sei fasi principali: smontaggio delle parti componenti, e controllo delle stesse, rimontaggio o assemblaggio della vettura, Fire-Up, Set-Up e scannerizzazione. “I dati raccolti dagli ingegneri in pista sono fondamentali per iniziare il lavoro di preparazione in officina – ha analizzato Luca Massé –. Smontare la vettura significa arrivare al punto in cui abbiamo solamente il telaio, mentre tutte le altre parti vengono controllate nei reparti specifici per effettuare le analisi mirate”.
    Terminata la fase del controllo le vetture vengono ri-assemblate: “Si arriva così al momento del Fire-Up, che consta in un controllo statico che prevede l’azionamento del motore, della trasmissione anteriore, della batteria – ha spiegato Massé – per verificare che la vettura sia stata assemblata correttamente. Segue il Set-Up, la prima messa a punto delle 499P, che terminerà una volta arrivati in pista, anche tenendo in considerazione le caratteristiche del tracciato e del meteo”.
    Prima di lasciare la sede del racing partner, infine, rimontate le carrozzerie, le Hypercar numero 50 e 51 vengono sottoposte a un’ulteriore messa a punto, detta “scannerizzazione”, che consente – tramite l’impiego di strumenti tecnologicamente avanzati – di verificare il corretto montaggio delle vetture, nel rispetto dei parametri stabiliti dalla FIA. LEGGI TUTTO