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    F1: Leclerc penalizzato di dieci posizioni in griglia per la sostituzione della centralina

    MONTREAL – Saranno dieci le posizioni di penalità in griglia di partenza che Charles Leclerc dovrà scontare nel Gran Premio del Canada, valevole per la nona tappa del Mondiale 2022 di Formula 1. Dopo aver sostituito il motore in seguito alla rottura in Azerbaijan, la Ferrari ha optato anche per la sostituzione della centralina nella F1-75 del monegasco. L’ufficialità è arrivata dopo la seconda sessione di prove libere del venerdì a Montreal da parte della FIA: automatica dunque la penalità che Leclerc dovrà scontare in gara.
    Verso sabato
    Leclerc ha chiuso in quinta posizione la prima sessione sul circuito di Montreal, firmando invece il secondo tempo nelle FP2. C’è attesa per capire se, nel corso del weekend, verranno sostituite altre componenti che porterebbero a ulteriori penalità e a un’eventuale partenza dal fondo della griglia nella gara di domenica. LEGGI TUTTO

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    F1: Verstappen precede Leclerc e Sainz nelle libere 2 in Canada

    MONTREAL – Max Verstappen è il più veloce nella seconda sessione di prove libere al Gran Premio del Canada, nono appuntamento stagionale della Formula 1. Sul circuito di Montreal, il pilota della Red Bull firma il crono di 1:14.127 e precede le due Ferrari di Charles Leclerc e Carlos Sainz, rispettivamente in seconda e terza posizione. Quarto tempo per un ottimo Sebastian Vettel sulla sua Aston Martin, davanti alla Alpine di Fernando Alonso, che si conferma nelle posizioni di vertice dopo l’ottima prima sessione.
    Gli altri piloti
    Sesto tempo per l’AlphaTauri di Pierre Gasly, che precede la Mercedes di George Russell. Seguono le due McLaren di Lando Norris e Daniel Ricciardo, rispettivamente in ottava e nona posizione, mentre Esteban Ocon chiude la top ten davanti a Sergio Perez. Solo tredicesimo Lewis Hamilton, che fatica in queste FP2.  LEGGI TUTTO

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    F1, Gp Canada: Verstappen comanda le libere 2 davanti a Leclerc e Sainz

    MONTREAL – E’ di Max Verstappen il miglior tempo nelle prove libere 2 al Gran Premio del Canada, valevole per la decima tappa del Mondiale 2022 di Formula 1. Sul circuito di Montreal, il pilota della Red Bull firma il crono di 1:14.127 e precede le due Ferrari di Charles Leclerc e Carlos Sainz, rispettivamente in seconda e terza posizione. Quarto tempo per un ottimo Sebastian Vettel sulla sua Aston Martin, davanti alla Alpine di Fernando Alonso, che si conferma nelle posizioni di vertice dopo l’ottima prima sessione.
    Gli altri tempi
    Sesto tempo per l’AlphaTauri di Pierre Gasly, che precede la Mercedes di George Russell. Seguono le due McLaren di Lando Norris e Daniel Ricciardo, rispettivamente in ottava e nona posizione, mentre Esteban Ocon chiude la top ten davanti a Sergio Perez. Solo tredicesimo Lewis Hamilton, che fatica in queste FP2.  LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Leclerc: “Passo gara ottimo, la motivazione è ancora alta”

    ROMA – Charles Leclerc cerca di voltare pagina dopo Baku. Nella conferenza stampa di presentazione del Gran Premio del Canada, il pilota della Ferrari ha parlato del momento complicato dopo gli ultimi risultati: “Il passo è l’aspetto positivo dopo Baku, ma è difficile sopportare tre gare consecutive con errori e problemi. Con il team stiamo lavorando sodo, il passo c’è e dobbiamo continuare a lavorare per venire a capo di tutti questi problemi il prima possibile”.  “Un mio messaggio al team? Non serve – precisa il monegasco -. La motivazione resta alta e vogliamo tornare rapidamente alla vittoria. Stiamo lavorando sui problemi riscontrati, vedremo come andrà. Purtroppo non si fanno punti il sabato e la domenica è stata piuttosto dolorosa fin qui”.
    Il bilancio di Leclerc
    Charles Leclerc viene da tre gare in cui la fortuna e le scelte del suo muretto non lo hanno per niente assistito. Prima il problema al turbo in Spagna, poi il pasticcio di Monaco e infine il barbecue di Baku. Ora il tandem formato da Max Verstappen e Checo Perez rischia di scappare via e Leclerc deve reagire. Il weekend di Montreal si prospetta decisamente impegnativo per il monegasco. LEGGI TUTTO

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    Colpo di scena, la Fia “frena” il saltellamento per… decreto

    TORINO – Colpo di scena in Formula 1. La Fia, nei giorni scorsi, aveva deciso di accogliere le richieste dei piloti, ormai messi a dura prova dalla difficoltà di guidare le auto di nuova generazione, affetto dal problema del saltellamento. Da più parti ci si attendeva un aggiustamento dei regolamenti tecnici e si pensava (qualcuno lo temeva, qualcuno lo sperava) in un allentamento delle maglie regolamentari. Una misura che avrebbe indubbiamente favorito le squadre oggi più penalizzate (ad esempio la Mercedes) e sfavorito quelle più avanti (ad esempio Red Bull e Ferrari). Invece la federazione, agendo in nome della sicurezza (e della salute dei piloti) ha agito in una maniera diametralmente opposta.
    STRUMENTI – Il “saltellamento” sarà misurato con degli appositi strumenti (cosa che accadrà già in Canada, dunque con effetto immediato). E le auto che “saltellano” troppo dovranno intervenire sugli assetti: in questo modo il “porpoising” viene limitato. Ma viene limitata anche la prestazione. Per la Mercedes saranno problemi e, forse una coincidenza e forse no, erano stati proprio i piloti delle Frecce d’Argento (Lewis Hamilton, dall’alto del suo carisma, e George Russell) a lanciare gli allarmi più acuti. E c’è da credere che una forma di avallo da parte della squadra ci sia stato. Tuttavia le misurazioni – e i relativi provvedimenti – riguardano tutte le squadre e non è detto che solo la Mercedes ne abbia un danno. Certamente è stata introdotta una variabile in più, all’interno di una Formula 1 già abbastanza complessa da gestire (e da capire) per gli appassionati. E c’è anche la sensazione che il nuovo corso, firmato dal presidente Ben Sulayem, abbia voglia di riaffermare la centralità federale, tollerando poco (o comunque meno) l’essere tirati per la giacchetta. LEGGI TUTTO

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    Salute e sicurezza, la Fia rimescola le carte

    TORINO – Le lamentele dei piloti hanno trovato una parziale (ma importante) comprensione presso la Fia. Il saltellamento delle auto di nuova generazione non è soltanto un “fastidio” né una questione di prestazione. E’ un fenomeno che può avere un costo in termini di salute. Questo la Fia lo riconosce e si appresta a muoversi di conseguenza. Del resto, in Formula 1 funziona così: o i regolamenti si cambiano con il benestare delle squadre oppure si invocano questioni di sicurezza. E la Fia scrive, in una direttiva tecnica, che il problema c’è, dal momento che i piloti sono impegnati ad andare a oltre 300 all’ora e devono potersi concentrare su quello, anziché pensare a come governare delle auto che saltellano. Viene da ipotizzare che un il problema sicurezza non sia così grande, anche se non si può escludere un rischio aumentato rispetto a quando si guidavano le auto della precedente generazione. Ma certo non è normale che i piloti arrivino sfiniti a fine gara e che la loro salute articolare sia a rischio. «A 30 anni cammineremo tutti con il bastone» – ha detto uno di loro Baku. Esprimendo, forse con un’esagerazione retorica, un comune e diffuso sentimento.
    LO STUDIO – Cosa farà la Fia a questo punto? Ha chiesto alle squadre di condividere un percorso che affronti lo studio del “porpoising” e ne individui i rimedi. Detto al di fuori dal politichese o dal linguaggio tecnico: verranno concesse o suggerite delle modifiche alle auto, di fatto è un cambio di regolamento. E così c’è chi spinge per arrivare in fretta a una soluzione (squadre che sono indietro e che hanno tutto da guadagnare dal potersi muovere all’interno di regole più elastiche, come la Mercedes) e c’è chi si oppone (perché ha delle auto vincenti e non ha interesse a cambiare alcunché, come la Ferrari e la Red Bull). Restano da capire i tempi, certamente non brevi. Ma intanto è stata presa una direzione precisa, le carte stanno per rimescolarsi. E magari, chissà, oltre al diretto di vantaggio Mercedes ce ne sarà uno indiretto anche della Ferrari, che potrebbe trovare in Hamilton e Russell due argini al crescente potere (tecnico) della Red Bull. LEGGI TUTTO