F1, Gp Francia: al Paul Ricard, la gara più calda della stagione
Inizia con il Gran Premio di Francia l’ultima doppietta di gare prima della pausa estiva che si chiuderà in Ungheria il 31 luglio. LEGGI TUTTO
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Inizia con il Gran Premio di Francia l’ultima doppietta di gare prima della pausa estiva che si chiuderà in Ungheria il 31 luglio. LEGGI TUTTO
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ROMA – La Ferrari F1-75 fatica in partenza. Nella lotta con la Red Bull, che sta infiammando il Mondiale di Formula 1 in corso, i primi metri sono uno dei punti in cui il Cavallino soffre maggiormente il confronto con i rivali di quest’anno. A confermarlo sono anche le parole di Carlos Sainz, riportate da “AS”: “Le partenze non stanno andando sufficientemente bene, abbiamo un piccolo problema con la macchina. Sappiamo cos’è che ci limita, sopravviviamo nei primi metri e poi attacchiamo alle prime curve”.
Primo bilancio per Sainz
Una cosa è però certa: la F1-75 è una vettura competitiva. La Ferrari lo ha dimostrato in pista, nonostante le strategie sbagliate, i problemi di affidabilità e gli errori dei piloti. Giunti al giro di boa del mondiale 2022, la scuderia di Maranello ha infatti 140 punti in più rispetto al 2021, mentre Carlos Sainz ha uno scarto in positivo di 50 lunghezze rispetto alla scorsa stagione. Per il madrileno sono inoltre arrivate la prima pole position e la prima vittoria a Silverstone. Per cui, il bilancio per Sainz è certamente positivo. Restano dunque da limare gli ultimi e importanti dettagli, quelli che però poi fanno una grande differenza in pista. LEGGI TUTTO
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ROMA – La Ferrari F1-75 parte in modo non ottimale. La Formula 1, si sa, è decisa da centesimi di secodo e la partenza è sicuramente una fase molto importante in un Gran Premio. La RB-18 della Red Bull è però apparsa più reattiva nei primi metri, mentre la Rossa soffre. Lo afferma anche Carlos Sainz, che ha analizzato i punti deboli della monoposto in questa prima metà di stagione: “Le partenze non stanno andando sufficientemente bene, abbiamo un piccolo problema con la macchina – le sue parole riportate da “As” -. Sappiamo cos’è che ci limita, sopravviviamo nei primi metri e poi attacchiamo alle prime curve”.
Trend positivo per Sainz
Una cosa è però certa: la F1-75 è una vettura competitiva. La Ferrari lo ha dimostrato in pista, nonostante le strategie sbagliate, i problemi di affidabilità e gli errori dei piloti. Giunti al giro di boa del mondiale 2022, la scuderia di Maranello ha infatti 140 punti in più rispetto al 2021, mentre Carlos Sainz ha uno scarto in positivo di 50 lunghezze rispetto alla scorsa stagione. Per il madrileno sono inoltre arrivate la prima pole position e la prima vittoria a Silverstone. Per cui, il bilancio per Sainz è certamente positivo. Tuttavia, la questione partenza preoccupa il muretto italiano, chiamato a una seconda parte di stagione ancor più positiva. LEGGI TUTTO
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TORINO – La temperatura del GP di Francia, domenica sul bellissimo e affascinante circuito del Paul Ricard, salirà più per effetto delle ondate di caldo che scuotono l’Europa o per le frecciate (infuocate anche queste) che le squadre si stanno tirando l’una contro l’altra? Va premesso che niente di significativo cambierà rispetto a quanto si è visto nelle ultime gare, le auto sono le stesse. Ma si sta andando incontro, a grandi falcate, agli effetti dell’ormai più che nota Direttiva Tecnica 39. È quella che è stata emessa dalla Fia e che intende porre un freno al fenomeno del cosiddetto “porpoising”. Si vedrà con quali effetti (comunque a partire dal Belgio, a fine agosto).
IL FONDO – Ma intanto, siccome verranno utilizzati nuovi strumenti per misurare le oscillazioni e soprattutto la rigidità del fondo sottoscocca, si scatena una battaglia sotterranea. Nel mirino, teoricamente, ci dovrebbero essere Ferrari e Red Bull, che tuttavia ostentano sicurezza. Altri puntano il dito, sostenendo che entrambe dovranno rivedere gli assetti (peggiorandoli) e perdendo parte del vantaggio che hanno. A Maranello fanno spallucce («quel che c’è scritto nella direttiva, sostanzialmente non ci tocca»), alla Red Bull attaccano addirittura la Mercedes, sostenendo che lla loro ala anteriore si piega troppo. Da ricordare che tutte le monoposto sinora sono sempre stata trovate perfettamente regolari alla verifiche tecniche.
CANADA – Su tutto pesa l’ombra dell’affaire-Canada, quando la Mercedes aveva adottato una soluzione (pure questa anti porpoising) a poche ore da quando era stata permessa. Qualcuno sospetta una fuga di notizia da parte del “sistema federale” altri pensano a una spifferata in piena regola (e hanno anche i nomi pronti dei presunti spifferatori, che tuttavia vengono taciuti o solo sussurrati). Insomma, a parte quanto accadrà in pista, si va verso un fine settimana quantomai acceso. LEGGI TUTTO
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ROMA – La partita per il mondiale tra Red Bull e Ferrari si corre anche lontano dalla pista. Pretattiche e strategie da parte delle due scuderie candidate al titolo Formula 1 2022 continuano senza sosta. Charles Leclerc ha vinto, ma le fiamme che hanno fermato la F1-75 di Carlos Sainz mettono ancora una volta il team di Maranello sotto i riflettori per quanto riguarda l’affidabilità. Christian Horner, numero uno del box Red Bull, ha parlato proprio di questo aspetto in un’intervista ad “Autosport” dove afferma: “Non badiamo ai problemi di affidabilità della Ferrari e non riteniamo che siano un fattore di comfort per noi”
Le parole di Horner
“È un aspetto che non possiamo controllare e al quale non possiamo contribuire in alcun modo – ha aggiunto Horner -.Ferrari aveva una macchina molto forte in Austria e potevano tranquillamente concludere la gara con una doppietta. Noi siamo concentrati su noi stessi e sull’estrarre il massimo dal pacchetto a disposizione. Il Mondiale è ancora lunghissimo e tutti i piloti di testa possono vincerlo, in Austria ad ogni modo abbiamo limitato i danni”. LEGGI TUTTO
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ROMA – Red Bull e Ferrari si giocano la Formula 1 2022. La vittoria di Charles Leclerc in Austria è stata oscurata in parte dalle fiamme che hanno fermato la F1-75 di Carlos Sainz, con i problemi di affidabilità che tornano al centro della scena. Nel frattempo, Christian Horner, numero uno del box Red Bull, fa pretattica e ai microfoni di “Autosport” ha parlato così dei rivali: “Non badiamo ai problemi di affidabilità della Ferrari e non riteniamo che siano un fattore di comfort per noi”
Sollievo per Horner
“È un aspetto che non possiamo controllare e al quale non possiamo contribuire in alcun modo – ha aggiunto Horner -. Ferrari aveva una macchina molto forte in Austria e potevano tranquillamente concludere la gara con una doppietta. Noi siamo concentrati su noi stessi e sull’estrarre il massimo dal pacchetto a disposizione. Il Mondiale è ancora lunghissimo e tutti i piloti di testa possono vincerlo, in Austria ad ogni modo abbiamo limitato i danni”, ha infatti concluso il team principal britannico. LEGGI TUTTO
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E’ un Charles Leclerc molto ottimista sul suo futuro, quello intervistato dal quotidiano britannico Daily Mail. Il monegasco della Ferrari vede una stagione ancora lunga davanti e, nonostante il ritardo da Max Verstappen, ritiene che il titolo sia alla potata. LEGGI TUTTO
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Un orologio fin troppo riconoscibile
Dietro il colpo, secondo quanto emerso finora, ci sarebbero tre napoletani pregiudicati, già noti alle forze dell’ordine, lo riporta il quotidiano Il Mattino. Trattandosi di un esemplare personalizzato, e quindi estremamente riconoscibile (c’è anche dedica sulla cassa della celebre azienda), i tre ladri avrebbero avuto non poche difficoltà a rivenderlo. Sempre secondo Il Mattino, l’orologio da 2 milioni di euro sarebbe stato alla fine rivenduto a un imprenditore spagnolo, ma a un prezzo nettamente inferiore al valore reale. “Hanno proprio fatto un bel lavoro, organizzati e veloci”, aveva dichiaro Leclerc poco dopo l’accaduto. La stessa velocità, però, non pare sia quella del recupero del Richard Mille.
Guarda la galleryUn Rolex o un Richard Mille: quanto vale l’orologio prezioso rubato a Leclerc? LEGGI TUTTO
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